Ancona Campionati italiani Indoor 2006.
Matteo Rubbiani si laurea campione italiano nel salto con l'asta indoor con 5 metri e 30 centimetri. Elisa Cusma vince il titolo nei 1500 metri indoor con il tempo finale di 4 minuti e 17 secondi, entrambi vincono lottando fino alla fine una gara non facile.
La giornata era iniziata nel peggiore dei modi, Amanfu Jens nelle batterie di qualificazioni dei 400 metri s’infortuna ad una gamba, uno stiramento in seguito ad un contatto più brusco del solito nella bagarre dei primi duecento metri di gara lo costringe al ritiro, le lacrime del giovane quattrocentista della Fratellanza Modena sono il giusto sfogo alla medaglia sfumata che il ragazzo allenato da Mario Romano vede improvvisamente sparire. La gara e la medaglia d’oro, andranno poi al carabiniere Gianni Carabelli con il tempo di 48.51, risultato ampiamente nelle possibilità del giovane Jens che era accreditato del miglior tempo dei campionati.
Nel primo pomeriggio vanno in scena le altre gare è la volta di Matteo Rubbiani nel salto con l’asta, Elisa Cusma nei 1500 metri e della giovane Marina Caneva nel salto in alto. Nell’asta la gara è dura ed incerta fino alla fine, la tensione tra i vari concorrenti e palpabile tra i nostri atleti esce di scena Nicola Tronca della Fratellanza 1874 che sbaglia i tre tentativi in entrata alla misura di 4 metri e 80, in contemporanea nel salto in alto la Caneva si ferma al quinto posto con la misura di 1 metro e 80, lontana dal podio conquistato da Antonietta Di Martino con 1 metro e 91. Nell’asta il podio si decide solo all’ultimo salto, quando Matteo Rubbiani riesce ad avere la meglio sul carabiniere Giorgio Piantella, i due avevano superato la misura di 5 metri e 30, Rubbiani al primo salto mentre Piantella solo al secondo, la sfida sale quindi alla quota di 5 metri e 40, misura che i due atleti sbagliano entrambi. Il titolo e la maglia di campione d’Italia vanno quindi al giovane allievo d’Antonio Brandoli il tecnico dell’asta della Fratellanza che ha cresciuto Rubbiani e sta portando altri come lui a maturare i prossimi successi del futuro. L’emozione in Rubbiani e grande, ma il giovane campione modenese già pensa al futuro, il suo primo pensiero sono gli europei ed una volta riposta l’asta nel fodero la mente va subito a queste nuove sfide dei prossimi mesi.
Non si fa in tempo a festeggiare Rubbiani che Elisa Cusma è sulla linea di partenza dei 1500 metri, la giovane atleta allenata da Claudio Guizzardi si schiera in una gara non sua, contro delle specialiste della distanza. La scelta di doppiare la distanza è semplicemente tecnica ci spiega Guizzardi, l’atleta ai mondiali di Mosca si schiererà sulla sua distanza, quella degli 800 metri, ma Elisa ha bisogno di impegnarsi e motivarsi psicologicamente, quindi quella dei 1500 metri è una sfida che servirà a temprare la giovane atleta. La partenza e la gara vedono la Cusma soffrire contro le sue avversarie, le sue rivali cercano di tenerla dietro a tutti i costi, Elisa sembra cedere negli ultimi 400 metri dietro al ritmo incessante di Palmas Sara ed Eleonora Berlanda, si stacca di circa due metri dalle due battistrada, ma negli ultimi 180 metri quando qualcuno altro si sarebbe arreso nel ritmo incessante che va sempre più aumentando, la Cusma fa partire quella marcia in più che ha tenuto per gli ultimi metri di gara, riprende le due battistrada e le supera, la vittoria è netta e non da alito a dubbi, la Cusma firma questo ennesimo capolavoro e per poco non stabilisce anche il minimo per i mondiali anche nei 1500 metri. Il suo tecnico obbietterà nel dopo gara, che se invece di controllare la Cusma le sue avversarie si fossero aiutate avrebbero di sicuro stabilito il minimo per i mondiali, ma questa è un’altra storia, di sicuro vi è la certezza che tra le lacrime e la gioia di questi campionati italiani sì è scritta un’altra pagina di storia per lo sport della città di Modena.