Francesco Scuderi Finale 60 metri piani

A Modena Francesco Scuderi fa fermare il cronometro sul tempo di 6.74 battendo sul finale Anceschi Stefano delle Fiamme Gialle che ha fatto registrare il tempo di 6.78, e precedendo Luciani Andrea dell’Easy Speed 6.89, quarto Dentali Massimiliano dei carabinieri Bologna 6.90, quinto il nigeriano Emanuel Chilaka, dell’Asics Firenze Marathon che suscita una bella impressione vincendo in scioltezza la sua batteria con 6.90, ma poi delude in finale con 6.94 lasciandosi però alle spalle Checcucci Maurizio delle Fiamme Oro Padova che in batteria aveva fatto registrare un 6.95 ma che poi ha chiuso con un 7.07 nella finale. Scuderi dopo la gara, esprime a piene parole la sua volontà di ritornare tra i migliori, e la sua vittoria a Modena, al Trofeo Bellentani, ha il sapore del riscatto dopo due anni passati in una sorta di limbo. Allenato dal prof. Filippo Di Mulo, Scuderi lancia la sua sfida al mondo dello sprint italiano, il giovane atleta catanese, nonostante il lungo viaggio per arrivare a Modena, ha cercato di vivere con tranquillità la gara, ben sapendo di dover affrontare degli avversari che in questi anni si erano ritagliato un posto nello sprint italiano, ora goliardicamente lancia la sua sfida al suo compagno di allenamento Luca Verdecchia, puntando decisamente a ritornare nel gota della velocità.
Giaconi Andrea che a Modena è quasi di casa, abitando nella vicina Reggio Emilia, quasi in una sessione di allenamento fa fermare il cronometro in batteria sui 60 ostacoli a 7.79, poi si impegna sui 60 piani e fa un 6.95 in batteria per poi concentrarsi sulla finale che vince facilmente con un 7.88. La sua mente si può tranquillamente dire che è già altrove, ai mondiali che si terranno in Mosca dal 10 al 12 Marzo dato che il C.T. della nazionale, Nicola Silvaggi, visto anche i suoi risultati conseguiti lo scorso anno, gli ha già garantito la maglia azzurra della nazionale ai prossimi mondiali indoor che si terranno a Mosca dal 10 al 12 Marzo, la sua tournee modenese è quindi quasi un test che in alcuni momenti lo ha quasi infastidito, molti gli atleti presenti alla manifestazione, basti pensare che sono state corse 19 batterie e 4 finali nei 60 piani maschili, in pratica un ingorgo di qualche centinaio di atleti in attesa di gareggiare nella loro batteria; da qui la decisione di Giaconi di fare anche la gara dei 60 piani per non stare molto tempo fermo, poi dopo in piena sicurezza ha anche avuto modo di controllare gli atleti del suo gruppo, Anceschi, impegnato nella finale vinta da Scuderi, ed Erica Barani nei 60 ostacoli.

Per i colori di casa da registrare il podio tutto modenese nel salto con l’asta. La vittoria è andata a Matteo Rubbiani ex Fratellanza che ora veste i colori dell’aeronautica militare, con la misuradi 5 metri e 20, il giovane atleta seguito da Antonio Brandoli sì è imposto sul suo ex compagno di squadra, il vicentino primatista della Fratellanza Modena, Nicola Tronca, quest’ ultimo sì è dovuto accontentare, per un problema muscolare, della misura di 4 metri e 80, alle spalle del già collaudato duo si piazzato la giovane promessa della Fratellanza Modena, Mirco Po, che ha fatto registrare la misura di 4 metri e 50. Rubbiani alla sua prima uscita stagionale si presenta subito con misure di tutto rispetto, tre tentativi a 5 metri e 30 mancati di poco non lo preoccupano più di tanto visto che è alla sua prima gara ed ha ancora grossi margini di guadagno. Discorso quasi simile per l’altro atleta allenato dal prof. Brandoli, Mirco Po, che è letteralmente affamato di risultati e che punta decisamente a migliorare i suo limite che rimane a 4 metri e 60.

Podio Alto Femminile Stefania Cadamuro & Serena Capponcelli

Nel salto in alto femminile, l’atleta della Fondiaria Sai Atletica, Stefania Cadamuro, allenata da Enzo Dal Forno, si impone sulla vicentina delle Fiamme Azzurre, Marina Caneva, allenata da Fabrizio Borellini, con la misura di 1 metro e 82 contro 1.77 della Caneva, terza classificata l’atleta dell’Atletica New Star, Serena Capponcelli, che si è fermata a 1.65, entrambi le prime due atlete hanno dato l’impressione di valere di più delle misure fatte registrare, in particolare Stefania Cadamuro ha ribadito che è in cerca di una elaborazione tecnica che al momento gli manca, dato che è costretta ad allenarsi al freddo, e non può curare bene questa importante componente della sua specialità. Nonostante le difficoltà, la Cadamuro, per questa breve stagione indoor, mira naturalmente a dire la sua ai campionati italiani e ad ambire a misure migliori.

Luigi Esposito (Gino)


Gennaio 19, 2006 0:40

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