La stagione all’aperto per l’atletica leggera chiude con i campionati italiani di società, è il giorno del giudizio per l'atletica italiana, le migliori dodici squadre italiane si fronteggiano per il titolo di campione d’Italia, quest’anno la finale è andata in scena a Busto Arsizio in provincia di Varese.
La Fratellanza Modena, in lotta contro le super potenze dell’atletica, con i suoi atleti allevati in casa, sfida ogni anno l’Italia, fronteggiando società che schierano in campo atleti provenienti da paesi extracomunitari, tra questi i temibili keniani padroni incontrastati delle gare del mezzofondo cercando ogni anno di rimanere tra le migliori, infatti, delle dodici che partecipano al campionato, due retrocedono nella serie inferiore, la A argento, che comprende le squadre dalla dodicesima alla ventiquattresima posizione, un confine labile che la squadra modenese ha superato diverse volte negli ultimi anni a questa parte, accedendo nella prima parte di stagione per poi ritornare giù nella finale.
In queste gare conta più la posizione piuttosto che la prestazione cronometrica o la migliore misura, infatti, agli atleti è assegnato un punteggio a scalare che va dai dodici punti del primo classificato all’uno del dodicesimo. Ogni anno i tecnici della singole specialità della società modenese devono fare i conti con infortuni e altre defezioni magari, dovute a motivi di lavoro dei propri atleti, ma come ogni anno, la squadra modenese sì è ben comportata nonostante riesca a coprire a macchia di leopardo le varie discipline del campionato italiano.
La prima giornata di gare che sì è svolta Sabato, vedeva la Fratellanza rimanere nella massima serie, ma nelle gare della Domenica sì è vista l’enorme disparità tra chi scopre e alleva talenti e chi ogni anno fa mercato comprando i keniani del mezzofondo o i veloci nigeriani della velocità. Alla fine la Fratellanza sì è classificata al dodicesimo posto in Italia, retrocede a testa alta, di più come da molti anni continuiamo a dire non si può fare, la società modenese rimane sempre una squadra dilettantistica con varie eccezioni tra i suoi atleti che una volta cresciuti vanno a società professionistiche come i carabinieri Bologna, tra questi ricordiamo Matteo Villani, i gemelli Ciotti, Filippo Campioli e tanti altri.
Gli atleti nelle singole prove hanno dimostrato un grande carattere, tra questi Moreno Belletti, ex Fiamme Gialle, che gareggia per i colori dell’antica società modenese da due anni, Belletti nel giavellotto è stato il miglior piazzamento per la squadra modenese scagliando l’attrezzo a 69 metri e 65; nel salto in alto l’atleta di Giuliano Corradi, Filippo Campioli sì è classificato al terzo posto nel con la misura di 2 metri e 20; Amanfu Jens ha agguantato la sua migliore prestazione stagionale correndo sui 400 metri in 47 e 48 classificandosi al quarto posto, negli 800 metri piani Mohamed Moro dopo una brutta prova nei 1500 metri piani fatta registrare nella giornata di Sabato, sì riscatta con il quarto posto nel doppio giro di pista con il tempo di 1.49.60, nella gara vinta dal keniano Ismael Kipngeti Kombich, nei 3000 metri siepi Luca Del Curto fa registrare il suo record personale coprendo la distanza in 9:02.58 nella gara vinta dal Keniano Ronald Kipchumba Rutto, Del Curto ha coperto anche la gara dei 5000 metri piani in 14:59.73, ma la fatica accumulata il giorno prima non gli ha permesso di giungere oltre l’undicesima posizione, nei 110 ostacoli Antonio Vannucci, nonostante appartenga alla categoria Master continua a ben figurare anche a livello assoluto classificandosi al decimo posto con il tempo di 15.84, nei 400 ostacoli a seguito di un infortunio la gara è stata coperta in extremis da Fabio Spezzani che ha coperto la distanza in 59.51, ultimo della sua serie.
Nel salto con l’asta un redivivo Nicola Tronca dopo un brutto stiramento patito ad inizio di stagione è riuscito a portare a casa un quinto posto con la misura di 4 metri e 60, misura ampiamente al di sotto delle sue possibilità, ma in queste gare conta la posizione più che la prestazione tecnica. Nel salto in lungo ottavo posto per l’atleta sanmarinese Luca Maccapani con la misura di 7 metri e 12, nel salto triplo Fabio Davolio non è riuscito ad esprimersi al meglio finendo penultimo con 13.87 decima posizione nel lancio del disco per Emanuele Venturelli con 42.04 metri, nel martello Maurizio Strazzari si ferma alla nona posizione con un lancio da 51.13 metri.
Nei cento metri piani tremendo tour de force per l’argentino Martin Cortese che ha dovuto coprire le gare dei 100 metri e della 4x100 con i suoi compagni di squadra Mirko Fraccascia, Nicola Matera e Luca Maccapani; nella staffetta 4x400, gara che come al solito chiude i campionati il quartetto formato da Giorgio Pierli, Nicola Matera, Mohamed Moro e Jens Amanfu ha concluso la prova in 3:18.75, in particolare da citare la rimonta di Mohamed Moro e Jens Amanfu che sono riusciti a battere gli atleti del gruppo sportivo dell’Amsicora al fotofinish.
Luigi Esposito (Gino)