Cercare di descrivere un’emozione, o parlare di un sentimento, è come cercare di volare, equivale a sognare, ma era questa la sensazione che sì respirava tra i presenti alla conferenza stampa per il passaggio della Fiaccola Olimpica. Il presidente del Coni della città di Modena, Franco Bertoli, ha aperto la conferenza affermando che “il passaggio della Fiaccola Olimpica è un emozione a cui non ci si abitua mai, le Olimpiadi porteranno tutto il mondo a guardare all’Italia, questa è un’occasione per dare il meglio del nostro paese, specialmente in questo momento storico politico che stiamo attraversando, fatto d’assenza di valori, in cui lo spirito Olimpico può dare un segnale forte, con il suo messaggio d’etica e di sfide leali che si possono trovare solo nello sport, questo è quello che noi abbiamo sempre fatto nella nostra vita sportiva e di cui ci piace parlare, valori di cui il mondo d’oggi ha un grandissimo bisogno, ed eventi come questo forse possono aiutare a far riflettere la nostra società, con le doti del nostro sport che non cercano alibi, che non cercano scuse. Silvia Pessini dell’ufficio stampa della Fiaccola Olimpica ha ringraziato la città di Modena per come sta lavorando per accogliere la Fiamma Olimpica, ” con l’aiuto delle città attraversate dalla Fiaccola, questo viaggio della fiamma Olimpica si sta caricando ancora di più di significati”.

Il passaggio della Fiaccola Olimpica impegnerà Modena sulla Via Emilia Est, e qui che sarà consegnata al primo dei 33 tedofori modenesi. La fiaccola passerà per alcuni punti salienti della città, come quello della casa d’Enzo Ferrari, o come l’attraversamento del cortile d’onore del Palazzo Ducale, con i cadetti dell’Accademia Militare di Modena schierati in divisa d’epoca insieme con la banda a salutare il simbolo delle Olimpiadi. In Piazza Grande ci sarà poi l’accensione di un braciere che darà il via a tutta una serie d’iniziative, con circa 700 studenti delle scuole che prenderanno parte alla manifestazione indetta dal Comune di Modena, ad aiutarli se c’è ne fosse bisogno, 150 atleti delle varie realtà sportive della città.

Tra le altre iniziative degne di essere nominate, una mostra di opere grafiche degli studenti dell’Istituto d’Arte Venturi che rimarrà esposta nella “Sala dei passi perduti” del Comune di Modena, fino alla chiusura dei giochi olimpici, ed una gara di sci di fondo su una pista fatta apposta per l’occasione durante la festa del passaggio della Fiaccola Olimpica. L’assessore di Modena, Antonino Marino, nel salutare tutti gli atleti olimpici presenti alla cerimonia, ha voluto sottolineare come questo evento sia una di quei momenti che ricorderemo per sempre nella nostra vita, uno di quei ricordi che porteremo dentro di noi ininterrottamente. Tra le parole e gli sguardi dei presenti, due fiaccole Olimpiche delle passate edizioni, quella dei giochi di Londra 1948 della Panaro Modena e quella delle Olimpiadi di Roma 1960 della Fratellanza Modena, le due fiaccole hanno fatto mostra di sé insieme alla nuova, tecnologica di queste Olimpiadi, un miscuglio di passato e futuro che si respirava anche tra i presenti, con i vecchi atleti olimpici accanto ai giovani, in un ideale che sembra senza tempo, che avvicina generazioni così diverse e lontane tra loro, ma che aspira allo stesso desiderio, quello di cercare di volare, e continuare a sognare.

Foto della cerimonia e dei lavori grafici degli studenti dell'istituto d'arte Venturi


Luigi Esposito (Gino)


Gennaio 12, 2006 2:43

 

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