"Ma prima di trovare un rifugio,
una voce chiamò in sordina
e così comprese di dover affrontare il suo ospite.
Con occhi che avevano l'impronta di visioni sconosciute,
curioso e gentile,
pieno della magia di insondabili vuoti, di spazio e di tempo…"
(H.P. Lovecraft)

"E ora sono io
insieme benedetto e maledetto,
perchè adesso possiedo le chiavi del Regno dei Cieli.
Perdonerò chi merita la salvezza, dannerò chi ha dannato se stesso
imparerò a vivere dopo che l'amore è morto…
Io sono il Mangia Peccati.."

(Tratto dal Film "La Setta dei Dannati")

"...quando una notte attraverso lo spazio curvo sentì l'invitante flauto degli abissi aldilà."
(H.P. Lovecraft, Fungi From Yuggoth, XXXII)

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Come mai gli orrori del nazismo destano sempre tanto interesse? Perché ancora oggi è difficile spiegare le vere radici di una violenza così sistematica e folle?
Spesso la storia ha un lato oscuro: nel caso del nazismo possiamo parlare di una "faccia occulta". Dove occulto sta sia per "lato nascosto" che per "passione per l'esoterismo e la magia".

Si è sempre detto che il programma politico di Hitler e del nazismo fossero alimentati soprattutto da tre cose: Nazionalismo, anti-comunismo e antisemitismo, i fattori, interni ed esterni, responsabili della sconfitta della Germania nella Prima Guerra mondiale e umiliata dalla terribili condizioni di pace imposte alla conferenza di Versailles nel 1919.
Ma dietro tutto questo c'era qualcos'altro. A cominciare da una strana ideologia che mischiando mitologia nordica, razzismo ed esoterismo alimentava un sogno: quello di arrivare a dominare il mondo.

Se per la storia ufficiale il nazismo è nato in una birreria di Monaco, la "storia occulta" ci suggerisce di cercare altrove. Ad esempio in direzione di un'associazione segreta che si chiamava "Thule".
Gli uomini della Thule volevano incidere sulla società. Non a caso quindi, nel gennaio 1919, venne fondato da un membro dell'associazione, Anton Dexler, il "Partito dei Lavoratori Tedeschi". Con l'arrivo di Hitler, Dexler cadde nell'ombra. Il partito cambiò nome in "Partito Nazional Socialista Tedesco dei Lavoratori" e nel gruppo dirigente trovarono posto vari membri della Thule che, oltretutto, diede alla nuovo movimento anche il proprio simbolo: la svastica...

Una delle più drammatiche avventure della storia è iniziata su una strada di Monaco di Baviera, in una birreria, la sera del 12 settembre 1919: un reduce dalla prima guerra mondiale, diventato informatore della polizia, prende contatto con un piccolo movimento sorto pochi mesi prima in un'altra birreria di Monaco. Il movimento si chiamava "Partito Tedesco dei Lavoratori". Quel reduce rispondeva al nome di Adolf Hitler.

Alla fine del 1919, le basi dell'ascesa del Nazismo erano gettate ed in pochi anni sarebbe diventato il primo partito tedesco. E ben presto il nome di Hitler sarebbe echeggiato sinistramente in tutta Europa...
Ma, ancora più dei milioni di voti raccolti o dello stesso Hitler, fu un uomo a trasformare il sogno folle del nazismo e della Thule in quello che oggi sappiamo e studiamo.
Si chiamava Heinrich Himmler.

In qualche modo tutto quello che aveva seminato la società di Thule agli albori del nazismo trovò una sistemazione nel castello di Wewelburg, in Westfalia, nella Germania settentrionale. E' qui che Himmler volle creare la struttura che avrebbe dovuto contribuire, più dei panzer e dei lager, a dar vita al Reich Millenario.

Mentre la Storia, tra persecuzioni, violenze e colpi di mano militari, correva verso la Seconda Guerra Mondiale, a Wewelburg si sviluppava una realtà parallela, fatta di riti magici, meditazioni, ricerche scientifiche e filosofiche. Tutto affidato ad un gruppo di persone convinte di aver dato vita ad un vero e proprio ordine cavalleresco religioso: l'Ordine Nero delle SS.

La prima apparizione delle SS è del 1923. E’ in quell’anno che si forma questo corpo di elite che ha il compito di proteggere Hitler, cui i militi prestano un giuramento di fedeltà. A fine anni Venti le SS erano in tutto circa 250: ed è a questo punto che diviene loro capo Heinrich Himmler. Sotto la sua guida il corpo si sviluppa rapidamente. Nel 1933, alla presa del potere del nazismo, Himmler conta oltre 50 mila uomini in divisa nera. Un corpo d’elite all’interno del partito nazista, pronto ad ogni sacrificio per la grandezza della Germania, grandezza che sarebbe dovuta passare per la creazione di una società di ariani. Le SS vennero strutturate come un ordine militare e spirituale, che prendeva a prestito spunti e velleità ascetiche tanto dai medioevali Cavalieri Teutonici quanto dalla Compagnia di Gesù. Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale sconvolse l’universo delle SS, sempre più impegnate al fronte. Ma per tenere separata l’elite dalle forze combattenti, Himmler creò le Waffen-SS, che inquadrarono combattenti di varie nazionalità in nome della lotta al Bolscevismo: vestirono la divisa delle SS spagnoli, belgi, olandesi, turchi, albanesi, italiani, norvegesi, danesi, arabi, russi, slavi. Alla vigilia della sconfitta, militavano nelle SS circa un milione di uomini, di cui almeno 120 mila non tedeschi.

Wewelburg fu per un breve periodo di tempo (non dimentichiamo che tra la sua presa del potere e la fine il Nazismo guidò di fatto la Germania per 12 anni e tre mesi) non solo il centro religioso del Nuovo Ordine sognato da Himmler, ma anche una sede di ricerca scientifica. Qui aveva infatti sede anche una particolarissima Accademia di studi scientifici voluta da Himmler nell'ambito dell'universo SS: si chiamava "Ahnenerbe", ed aveva lo scopo di trovare le prove scientifiche, storiche e archeologiche dell'origine ariana dei tedeschi.

Dall'Asia all'America Latina, dall'Antartide all'Africa, ma anche in varie zone della stessa Europa, una piccola folla di esploratori, antropologi, geografi, genetisti, storici delle religioni e archeologi vagò alla ricerca di conferme dell'esistenza del mitico popolo degli Ariani, la razza pura da cui discendevano i Germani. E quando non si era in Tibet o in Sud America a cercare l'entrata del regno sotterraneo atlantideo di Agarthi dove, secondo Madame Blavatsky si erano ritirati gli ultimi membri della razza ariana, la caccia riguardava importanti reliquie del cristianesimo: l'Arca dell'Alleanza - un fatto raccontato nel famoso film "I predatori dell'Arca perduta" -, la Lancia con cui era stato trafitto Gesù in croce, la Lancia di Longino e ovviamente il Sacro Graal... La caccia a reliquie cristiane era importante perché, pur essendo pagani, i nazisti pensavano che Gesù Cristo fosse un ariano puro. Quindi un oggetto che fosse stato a contatto col suo sangue purissimo avrebbe trasmesso i poteri taumaturgici, la saggezza e l'infinita sapienza del Messia. Ecco perché si dedicarono alla ricerca del Graal, soprattutto nel sud della Francia.

I nazisti cercavano ovunque testi antichi che potessero aiutarli nella loro ricerca di prove dell'esistenza di una antichissima civiltà ariana. Questa ricerca li portò anche nella terra dei Faraoni...

Un ricercatore tedesco, recentemente, ha potuto consultare alcuni dossier provenienti dagli archivi degli ex servizi segreti della Germania Est, la Stasi. Da quelle carte risulterebbe che qualcuno aveva convinto Hitler che nella Grande Piramide, in un rifugio segreto, erano conservati da tempo immemorabile i "I libri segreti di Toth", antichi papirisu cui erano riportate formule e istruzioni risalenti ad una civiltà pre-egizia. Una civiltà subito identificata con Atlantide...

Ma chi era Toth? Per gli egizi questo dio, dalle origini misteriose, era lo scriba divino, colui che negli inferi teneva il conto dei peccati dei morti. Da qui anche l'identificazione di Toth col dio della scrittura, della parola, del pensiero. Secondo la tradizione i suoi poteri lo resero un mago temibile e quindi anche il protettore della magia. Un rapporto che si è riprodotto nel tempo: infatti per i greci Toth era il Dio Hermes, poi divenuto in età classica e poi nel Rinascimento quell'Ermete Trismegisto, il cosiddetto "Tre volte Saggio", considerato il padre di tutta la tradizione esoterica occidentale. Una tradizione in cui confluiscono astrologia, alchimia, esoterismo ebraico ed egizio, scienze occulte e filosofie neo-platoniche e gnostiche.
Ebbene, sembra che i nazisti fossero convinti che il sapere occulto di millenni fosseracchiuso in papiri nascosti dietro le pareti o il pavimento della Camera della Regina. Forse in quella "Camera segreta" di cui tanto si parla da qualche tempo...

Questi richiami alla storia non erano mai casuali: Hitler era convinto di essere la reincarnazione di Federico II di Prussia, un grande stratega del '700. Mentre Himmler pensava di essere la reincarnazione di Enrico l'Uccellatore, un sovrano che nel "Lohengrin" di Richard Wagner, un musicista idolatrato dai nazisti, accoglie lo sfortunato cercatore del Graal, il cavaliere che dà il proprio nome all'opera.

Nel marzo 1938 l’austriaco Adolf Hitler divenuto cancelliere del Reich tedesco annette l’Austria alla Germania. Al tempo stesso, a Vienna prende la Lancia di Longino e la fa portare a Norimberga, coronando così un sogno cullato fin dalla gioventù. Quella che per la tradizione è stata la lancia con cui il centurione Gaio Cassio Longino aveva trafitto il costato di Gesù sulla croce è stata per secoli in mano agli uomini più potenti della Terra: gli imperatori Costantino, Teodosio, Giustiniano, i re barbari Alarico e Teodorico, i re di Francia Carlo Martello e Carlo Magno, Federico II Barbarossa, Napoleone…

Il fatto di essere entrata in contatto col corpo di Cristo farebbe della Lancia di Longino una reliquia seconda per importanza solo al Santo Graal: Hitler volle che, a Norimberga, venisse custodita nella Chiesa di Santa Caterina e guardata a vista da un reparto scelto di SS. La lancia resterà lì fino al pomeriggio del 30 aprile 1945, quando gli americani la presero, esattamente un’ora e venti minuti prima che Hitler si suicidasse. Una coincidenza che sembra avvalorare la leggenda che chi perde il possesso della Lancia perde il potere goduto fino a poco prima.

Ma per i nazisti la Lancia di Longino non significava solo potenza. Secondo alcuni studiosi il complesso di Wewelsburg richiama la forma di una lancia perché concepito come un tempio, orientato verso nord dove era la mitica Thule, l’originaria terra degli Ariani. Simbolicamente la lancia che aveva trafitto Gesù poteva, attraverso il contatto col puro sangue del Messia, mettere l’elite delle SS in contatto con lo spirito profondo del mondo germanico. Uno spirito che dal glaciale nord avrebbe dato al Terzo Reich il dominio assoluto sognato dagli uomini di Himmler.
Tutto questo non salvò il nazismo dalla catastrofe. Ma anche nei giorni della battaglia finale di Berlino, nell'aprile 1945, accadde un episodio che richiama le radici esoteriche dell'ideologia nazista. Un episodio rimasto senza spiegazioni. A poca distanza dal bunker in cui era Hitler, i soldati russi, che stavano conquistando palmo per palmo la capitale del Terzo Reich, si imbatterono in una scena agghiacciante: un intero battaglione di tibetani in uniforme nazista si era suicidato in modo rituale. Nelle stesse ore anche Hitler si era suicidato. Si dice che questo sia avvenuto nel momento preciso in cui la presunta Lancia di Longino, a Norimberga, veniva catturata dagli americani...

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