"Le costole sono le ellissi chiuse dei pianeti,
con il punto focale nello sterno,
il centro bianco della fotografia.
I polmoni sono le ombre grigie della via lattea

contro la nera schermatura di piombo
dello spazio celeste.
Il profilo scuro del cuore è la nube di cenere del sole spento.
Le iperboli annebbiate delle viscere

sono gli asteroidi sfuggiti all'orbita,
i vagabondi dello spazio,

la polvere cosmica dispersa..."
(Peter Hoeg, "Il Senso di Smilla per la Neve")

"A volte è come un sogno.
Io vivo come tutti,

cercando di seguire le orme dei saggi,
percorrendo sentieri

una volta familiari;
ma in una precedente epoca

sono morto
mentre, arrogante,

confidavo in me stesso,
e in quell'istante ho pregato fervidamente
per avere un'altra possibilità.

L'istinto,
illuminato dalla consapevolezza della morte,
diceva che non si può cancellare

completamente una vita.
Perché sparsi,

i frammenti restano in fioche memorie;
come ora,

quando sembra che ancora una volta,
la mèta sia in vista..."
(Tratto da "The X-Files - The field where I died")

"Scruto i tuoi tratti, calmi e bianchi alla luce del cero:
le tue palpebre dalle scure ciglia,
dietro il cui riparo ci sono occhi che non vedono domini terreni."

(H.P. Lovecraft)

Sei qui: HOME > TOP SECRET > CODICE DA VINCI > I TEMPLARI

Gerusalemme, 1118 d.C. Sono trascorsi ormai 20 anni dalla conquista della Terrasanta, da parte dei Crociati. Tutta Europa si era esaltata all'appello di papa Urbano II al concilio di Clermont (1095) per la "guerra all'infedele".
Partirono in tanti, da ogni regione e di qualsiasi ceto sociale; pellegrini, povera gente, commercianti, principi e nobili cavalieri. Proprio tra questi ultimi, troviamo un piccolo gruppo, proveniente dalla regione della Champagne, con a capo il nobile Ugo di Payns.

Proprio nel 1118, Ugo di Payns costituisce una milizia assolutamente inedita per quei tempi: l'Ordine dei poveri cavalieri del Cristo. Per la prima volta nel mondo medievale assistiamo ad una novità nel sistema sociale, fino ad allora suddiviso in Bellatores (coloro che combattevano), Oratores (coloro che pregavano), e Laboratores (coloro che lavoravano). Il nuovo ordine conciliava i principi base del monachesimo (povertà, castità, obbedienza) all'uso delle armi a protezione dei pellegrini che si recavano nei luoghi santi. Monaci e al tempo stesso soldati: questa contraddittorietà sarà il 'filo conduttore' nella storia stessa dei Templari.
Il re di Gerusalemme, Baldovino II, accoglie i primi cavalieri nel suo palazzo, presso la moschea di Al-Aqsa, dove in passato sorgeva il Tempio di Salomone.

Da questo momento la nuova milizia prenderà il nome di Ordine del Tempio ed i suoi membri verranno ricordati come i Templari. In pochi anni i cavalieri Templari assunsero un ruolo sempre più incisivo dal punto di vista militare, sia in Terrasanta che nella penisola iberica, ancora occupata dai mori invasori. Nei primi tempi, lo sviluppo del nuovo ordine appare modesto e anche per questo motivo Ugo di Payns, nel 1127, ritorna in Europa alla ricerca di rinforzi e di sostegni sia morali che economici. Sarà proprio grazie a questo intervento che i Templari vengono legittimati e riconosciuti in tutta Europa.

Troyes, 1128 d.C.
Ugo di Payns arriva a Troyes dopo aver incontrato a Roma il papa Onorio II. La creazione della nuovo milizia non aveva precedenti nella storia cristiana, e, anche il papa stesso mostrava evidenti segni di imbarazzo. Era quindi necessario trovare una posizione chiara e precisa, ricercando anche una regola che si adattasse perfettamente alla situazione. Non è un caso se da questo momento entra nelle vicende Templari uno dei personaggi più carismatici ed autorevoli del tempo: Bernardo di Chiaravalle.

Monaco cistercense, fondatore della abbazia di Chiaravalle (1115), scrittore e successivamente Dottore della Chiesa, sarà proprio per merito di Bernardo di Chiaravalle che nel Concilio di Troyes (1118) la nuova milizia viene ufficialmente riconosciuta grazie al "De laude novae militiae"(elogio della nuova milizia),vero e proprio proclama di esaltazione dell'Ordine Templare. Quindi viene redatta la prima regola di base denominata 'latina' , vero e proprio punto di partenza per lo sviluppo dell'ordine. Bernardo di ChiaravalleA partire dal 1128 i cavalieri Templari conobbero un sorprendente e rapido sviluppo in tutta Europa. Donazioni, lasciti e reclutamento di nuove forze rappresentarono il passo decisivo per una trasformazione graduale dell'ordine in un esercito 'parallelo' a quello degli altri Re europei. Già nel 1129, per la prima volta, i Templari combattono come veri soldati, pur subendo una sconfitta e molte perdite umane.

:: F O C U S ::

Gerusalemme , 1129 d.C.
Il momento della loro nascita non c'era stata l'esigenza di creare una gerarchia ben definita. Ugo di Payns è il maestro, gli altri primi cavalieri semplici monaci. Solo dopo la redazione della 'regola' e degli 'statuti gerarchici', prende forma un organigramma preciso ed efficiente. In linea di massima ritroviamo lo schema base della società feudale, basata sulla netta distinzione tra chi combatte, chi prega e chi lavora. Anche la posizione sociale nella vita di tutti i giorni determinava il ruolo all'interno dei templari.

Il comando dell'Ordine ha sede a Gerusalemme ed è proprio qui che troviamo il Maestro, vero e proprio governatore della milizia. Pur occupandosi di tutte le questioni riguardanti l'ordine, il suo potere non è 'assoluto' ma molto spesso vincolato al consenso del capitolo dei monaci. Non è questa una novità, era una consuetudine del sistema medievale che raramente lasciava spazio ad autoritarismi di qualsiasi tipo. In caso di impedimenti o assenze il Maestro veniva sostituito dal Siniscalco, ma di fatto è il Maresciallo il vero responsabile del convento, oltre che comandante per le operazioni militari. Accanto a queste figure troviamo il Commendatore del Regno di Gerusalemme, che si occupava anche delle funzioni di tesoreria , amministrazione e mantenimento delle relazioni verso le altre case Templari d'Occidente. Il Commendatore della Città di Gerusalemme, che assolveva il primario compito di proteggere i pellegrini nei luoghi santi. Il Commendatore di Tripoli ed Antiochia, che governava queste terre. I Commendatori delle varie Case Templari e il Commendatore dei Cavalieri, veri dignitari dell'Ordine, tutti disciplinati dallo statuto che ne regolava funzioni e poteri. I Templari di ceto inferiore si suddividevano in Fratelli Cavalieri e Fratelli Sergenti che ricoprivano le funzioni assegnate in base ai loro compiti di combattimento o di preghiera. Oltre a queste distinzioni l'ordine poteva contare su un elevato numero di Fratelli Servitori, vere e proprie maestranze per le mansioni quotidiane all'interno delle loro dimore, diventate sempre più centri di attività economica, spirituale e militare.

Gerusalemme, 1150 d.C.
Le conseguenze del Concilio di Troyes furono inattese e sorprendenti al tempo stesso. Un gran numero di persone si 'arruolarono' nella nuova milizia, ma fu soprattutto grazie a donazioni e lasciti che i Templari riuscirono a creare una vera e propria struttura economico-finanziaria adatta a sostenere la costosa permanenza in Terrasanta. Con l'ulteriore aiuto di permute, acquisti e vendite i "Cavalieri del Tempio" dettero omogeneità ed organicità all'organizzazione dei loro possedimenti.

Accanto alla sede centrale di Gerusalemme troviamo le province d'Oltremare di Antiochia e Tripoli. La principale risorsa economica e logistica per il buon funzionamento dell'ordine restò comunque l'Occidente, dalla penisola Iberica all'Ungheria. I conflitti tra cristiani e mori infedeli nel sud dell'Europa elevarono i Cavalieri Templari ad un ruolo decisivo per la 'riconquista' ('reconquista'), ripagata, oltre che dall'onore, da ingenti proprietà fondiarie sia nell'attuale Portogallo sia in Spagna, precisamente in Aragona. Lo sviluppo trovò terreno fertile in Francia, specialmente in Provenza e nel Poitou, e successivamente in tutte le regioni del paese. Si crearono dimore e magioni anche in Inghilterra, Ungheria e nel resto del continente.

L'espansione Templare in Italia non fu fulminea come altrove e anche nei decenni successivi il nostro paese non diventerà mai fondamentale per le sorti dell'ordine. Come era nella logica Templare i possedimenti erano dislocati prevalentemente lungo le vie di comunicazione terrestre (per esempio la via Emilia, la via Francigena e la via di Postumia), nelle sedi di fiere e attività commerciali ed in prossimità dei porti d'imbarco per l'oriente, specialmente in Puglia. .
Questa, quindi, era la mappatura delle Province Templari, non restava che collegarle per sfruttare al meglio le loro risorse ed in questo i Templari non furono inferiori a nessuno...

Ogni materiale riportato è registrato da parte dei legittimi proprietari. Alcuna infrazione dei relativi copyright è pertanto intesa.