"Per quanto la realtà
possa essere brutta,
è sempre meno impressionante
dei fantasmi della paura
"
(Tratto dal Film "La cripta e l'incubo")

"Ma prima di trovare un rifugio,
una voce chiamò in sordina
e così comprese di dover affrontare il suo ospite.
Con occhi che avevano l'impronta di visioni sconosciute,
curioso e gentile,
pieno della magia di insondabili vuoti, di spazio e di tempo…"

(H.P. Lovecraft)

"Era nuova di zecca,
aveva l’odore delle macchine nuove.
Che e’ poi il miglior profumo del mondo…
a parte quello di donna.
"
(Tratto dal Film "Christine")

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Nella storia dell'ufologia, nessun caso come quello di Roswell è risultato tanto coinvolgente e contraddittorio. Addivenuto una sorta di archetipo ufologico, sia per i teorici dell'origine extraterrestre degli avvistamenti, sia per gli scettici e i sostenitori dell'ipotesi terrestre, il caso Roswell domina il dibattito sugli UFO da almeno vent'anni e le polemiche intorno ad esso sono state ulteriormente rinfocolate all'annuncio (datato '94) del ritrovamento del filmato relativo all'autopsia del corpo alieno rinvenuto a San Agustin.
L'8 luglio 1947 il Roswell Daily Record usciva nell'edizione pomeridiana con un titolo a cinque colonne: "La Raaf cattura un disco volante in un ranch nella regione di Roswell". Si faceva riferimento a un presunto disco volante precipitato il 2 luglio nel Foster Ranch di Corona, circa 120 Km a nord-ovest di Roswell. I rottami del velivolo erano stati ritrovati da Mac Brazel, proprietario del ranch. Secondo la sua descrizione i frammenti erano costituiti da "pezzi di gomma, stagnola, carta piuttosto robusta e asticelle". Brazel decise di parlare della faccenda allo sceriffo, George Wilcox, solo dopo aver appreso la notizia dei "dischi volanti". Lo sceriffo, Brazel e "un uomo in abiti borghesi", sicuramente un militare, andarono sul luogo del ritrovamento e raccolsero quello che rimaneva del "disco". Il materiale pesava meno di tre chilogrammi ed era presente una gran quantità di nastro adesivo sul quale erano stampati dei fiori. Brazel aveva in passato recuperato due palloni sonda nel suo ranch ed era sicuro che quello appena ritrovato non era un oggetto di quel tipo. Il caso Roswell venne presto dimenticato fino a che due ufologi americani, Stanton Friedman e William Moore, non lo riportarono all'attenzione dei media.

I due, dopo aver raccolto una gran quantità di dati e avere intervistato circa sessanta persone collegate in un modo o nell'altro con il caso, pubblicarono nel 1980 il libro The Roswell Incident (in Italia: Accadde a Roswell). Il nuovo scenario: a Roswell avvenne un caso di autentico UFO-creash, cioè l'esplosione di un disco volante e conseguente caduta di frammenti sul ranch di Brazel (avvenuta la notte tra il 2 e il 3 luglio). Il nucleo vero e proprio dell'oggetto sarebbe invece precipitato nella Piana di San Agustin a circa duecento chilometri a ovest di Roswell, dove sarebbero stati recuperati anche i cadaveri di alcuni umanoidi, presumibilmente l'equipaggio alieno del disco. Altri studiosi iniziarono a interessarsi al caso, tra questi due ufologi del Cufos (Centre for Ufo Studies), Kevin Randle e Donald Schmitt, i quali nel libro Ufo Crash at Roswell presentarono argomentazioni secondo le quali l'oggetto rinvenuto non era di origine terrestre. I due infatti passarono in rassegna le possibili "ipotesi terrestri", scartandole tutte (pallone meteorologico, razzo V-2, aereo sperimentale, pallone bomba giapponese Fugo, eccetera).
Il 15 febbraio 1994, in risposta a un'inchiesta parlamentare sul caso Roswell, l'aeronautica militare aprì un'indagine interna, atta a chiarire, una volta per tutte, la faccenda: secondo la ricostruzione dell'aeronautica, fu un grappolo di palloni del "Volo 4", atti a rilevare eventuali tracce di test atomici sovietici, a cadere nel ranch di Brazel. Tuttavia, nel marzo del 1995, il produttore londinese Ray Santilli dichiarò di aver acquistato alcune bobine da un ex cineoperatore militare di ottantatré anni, Jack Barnett. Questi avrebbe filmato nel 1947, quando era di stanza a Washington D.C., i rottami di un disco volante precipitato nel New Mexico, le autopsie di due alieni recuperati, la ricognizione di uno strano essere all'interno di una tenda da campo, le immagini dei rottami del disco e altre sconvolgenti e ancora ignote sequenze. Barnett affermò che, dopo aver sviluppato le pellicole fece una prima consegna.


Il resto del materiale non venne però mai restituito ai militari: l'Usaaf (United States Army Air Force) non venne mai a ritirare le altre bobine, malgrado fosse stata più volte invitata a farlo dallo stesso Jack Barnett. Le immagini mostrano quelle che dovrebbero essere le riprese di un intervento autoptico su un essere dall'aspetto umanoide, glabro e, a prima vista, privo di alcuni caratteri distintivi dei mammiferi come i capezzoli e l'ombelico. Ha il ventre rigonfio, grandi e scuri occhi neri e sia le mani che i piedi presentano un polidattilismo di sei dita. Nel video si vedono tre uomini coperti da ingombranti tute, maschera e copricapo chirurgici. Dietro un pannello trasparente c'è un altro medico, anche lui con camice, mascherina e copricapo. Uno dei tre dottori opera un'incisione a Y sul torace dell'essere ed estrae diversi organi. Da ciò che si riesce a cogliere, nessun organo sembra somigliare a quelli umani. L'attenzione si sposta poi sugli occhi, ricoperti da una sorta di lenti nere, che, una volta rimosse, rivelano un bulbo oculare interamente bianco. A questo punto viene aperto il cranio con una sega a mano e rimossa la materia cerebrale. Il filmato, in bianco e nero e senza sonoro, dura circa venti minuti, mentre l'autopsia (a partire dal momento dell'incisione del torace), un'ora e un quarto.

Secondo autorevoli esperti anatomo-patologi come il dottor Paul O'Higgins dello University College di Londra e il Professor Pierluigi Baima Bollone, ordinario di medicina legale all'Università di Torino, l'operazione è stata eseguita senza alcun metodo e non è stata effettuata da un patologo. "Non ci siamo come manualità", afferma Baima Bollone, "non ci siamo come tempi, non ci siamo come ferri. Non vengono eseguiti prelievi e mancano i ferri necessari". Nonostante non si possa affermare con certezza l'autenticità del filmato, l'autopsia dell'alieno di Roswell resta un documento molto prezioso e pieno di misteri e domande senza risposta...

© Clarence s.r.l.