"Nel vuoto insensato il demone mi portò
oltre i grappoli luminosi dello spazio finito,
finché davanti a me non ci furono né il tempo né la materia
ma solo caos, senza forma o luogo."
(H.P. Lovecraft, Fungi From Yuggoth, XXXII)

"...e ci fu di nuovo un firmamento
e un vento ed un bagliore di luce purpurea
negli occhi del sognatore che precipitava,
c'erano dèi e presenze e volontà.
Bellezza e cattiveria e l'urlo della notte
malvagia privata della sua preda."

(H.P. Lovecraft, The Dream-quest of the Unknown Kadath)

"Ma prima di trovare un rifugio,
una voce chiamò in sordina
e così comprese di dover affrontare il suo ospite.
Con occhi che avevano l'impronta di visioni sconosciute,
curioso e gentile,
pieno della magia di insondabili vuoti, di spazio e di tempo…"
(H.P. Lovecraft)

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Verso la Cometa: 39 persone, compreso il guru Marshall Applewhite, si suicidarono nel marzo '97, assumendo un cocktail di fenorbital e vodka e componendo i propri corpi con la medesima postura e lo stesso abbigliamento. Quando la polizia scoprì il suicidio di massa, il 26 marzo, si trovò davanti a uno scenario da film dell'orrore...

Rancho Santa Fe, California. E' il 26 marzo '97, un giorno di strana afa e di orrenda fibrillazione intorno alla magione in cui la sètta Heaven's Gate si ritrova solitamente a discutere e pregare affinché i corpi dei fedeli siano risucchiati, come in un Cocoon impazzito, da una spirale metafisica verso l'incontro con i Creatori: che sarebbero alieni disposti a concedersi in un incontro a un'élite del genere umano. Il Verbo della sètta è elaborato e proferito da Marshall Applewhite, le cui apparizioni su Web sono frequenti e frequentate: il sito della sètta è navigatissimo, al punto che qualche magazine si è già occupato del fenomeno dei culti in era Internet partendo proprio dall'esempio di Heaven's Gate, che propone la Rete come medium di affiliazione (Yvonne McCurdy-Hill, per esempio, entra in contatto con la sètta attraverso il sito, e decide di unirsi al gruppo abbandonando marito e cinque figli).

Il 26 marzo, nella tranquilla villetta del gruppo religioso fa il suo ingresso, telecamere al seguito, il plotone dello sceriffo della Contea. Lo spettacolo a cui assitono cameramen e poliziotti è allucinante: 39 corpi distesi su letti a castello, tutti abbigliati con tute nere, Nike ai piedi, velo triangolare violaveo a coprire il volto. Sono i cadaveri dei membri di Heaven's Gate, che hanno dato seguito alle direttive del loro leader Applewhite, anch'egli ritrovato senza vita su un letto in una stanza appartata. Ventuno donne e diciotto uomini, la maggior parte intorno ai quarant'anni: l'identificazione è lunga e complessa e viene realizzata grazie a un numero verde a cui chiamano, oceanicamente, migliaia di persone che temono che un proprio parente si sia affiliato alla setta del Cancello Celeste. Secondo il coroner, i membri della compagine religiosa sono morti da tre giorni, suicidatisi tutti grazie a una robusta ingestione di fenorbital e vodka: un cocktail letale per una dolce morte.

Iniziano le indagini. Anzitutto viene ritrovato il video dell'ultimo messaggio inciso da un Marshall Applewhite in stato di evidente follia: parla della fine dei tempi, dice di non essere un messia come gli altri, bensì un canale di comunicazione che deve lanciare l'appello per l'incontro tra l'umanità e i Creatori alieni. Spiega anche come tecnicamente avrà luogo l'abbraccio tra le entità e l'élite umana prescelta per questa epocale e apocalittica esperienza: bisogna abbandonare il proprio corpo fisico, sfruttando il passaggio vicino alla Terra di Hale-Bopp, una delle comete più chiacchierate dell'astrologia contemporanea. Applewhite, rinominatosi "DO" (tutti i membri di HG assumevano un nuovo nome, solitamente col postfisso "ody"), aveva elaborato una dottrina sincretica che mischiava cristianesimo e ufologia, asserendo di avere eretto in questo modo "il culto dei culti". Già nel '75 Applewhite aveva fatto centinaia di adepti al suo culto. Allora era in compagnia di "TI", l'infermiera che lo aveva assistito dopo un incidente che aveva procurato al santone una "near death experience", dalla quale era ritornato trasformato. L'infermiera, Bonnie Lu Trusdale Nettles, lo aveva convinto che il suo ritorno dalla morte era un segno divino e, con lui, aveva fondato il culto di Heaven's Gate, prima di morire di tumore nell'85. Applewhite aveva continuato il suo ministero di fede, trascinandolo al suo esito fatale.

La vicenda diviene un'ossessione tipicamente americana. Internet incomincia a essere additata come gorgo occulto di pratiche pericolose e socialmente devastanti. Un'intera nazione resta per giorni incollata ai teleschermi per seguire gli sviluppi del caso e assistere alla messa sotto accusa del Web. Gli sviluppi non tardano ad arrivare. A maggio due membri sopravvissuti della setta vengono ritrovati in un motel a Encinitas, in California: uno, Wayne Cooke, è riuscito a suicidarsi, l'altro, Chuck Humphrey, è in fin di vita. Viene salvato. Un mese dopo ritenterà il suicidio, fallendolo di nuovo. Diverrà celebre per un breve periodo, cannibalizzato dai media statunitensi come "l'unico sopravvissuto al suicidio di massa di Heaven's Gate". Secondo gli investigatori Cooke e Humphrey sarebbero state le ultime persone a lasciare Rancho Santa Fe, dopo avere composto i corpi degli altri appartenenti alla sètta.
Intanto Hale-Bopp è ormai lontana. Tuttavia, dopo Waco e Heaven's Gate, l'ombra dei nuovi culti si stende su tutti gli States, come un'aerea e oscura ossessione.

© Clarence s.r.l.