"Poi l'orribile avvertimento scoccò nella mia anima
come l'orrido mattino che sorge rosso
e preso dal panico, fuggii dalla conoscenza
di terrori dimenticati e morti."
(H.P. Lovecraft, The City)

"Ascolta le voci... ascolta il tuo bambino...
lui ti dirà di ucciderlo... solo così potrai liberarti di lei..
ascolta le voci... ascolta il tuo bambino…"

(Tratto dal Film "The Ring 2")

"...quando una notte attraverso lo spazio curvo sentì l'invitante flauto degli abissi aldilà."
(H.P. Lovecraft, Fungi From Yuggoth, XXXII)

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Lo chiamano Nessie. Lo stesso soprannome che avevano suo padre, suo nonno, il suo bisnonno… insomma tutti i suoi antenati. Che sono molti visto che sono secoli che si parla del Mostro di Loch Ness. Un mostro leggendario? Oppure un sopravvissuto della Preistoria? E se invece la spiegazione fosse legata alla geologia della zona in cui vive?

Loch Ness è un lago che si trova in Scozia. Freddo, stretto solo 600 metri ma lungo quasi 38 km, il lago di Loch Ness non è certo uno dei posti più invitanti della Terra eppure ogni anno decine di migliaia di turisti si appostano lungo le sue sponde sperando di vedere Nessie e magari riuscire a fotografarlo. Un colpo di fortuna che è capitato a pochissime persone. Il primo a riuscirci fu Malcom Irvine, il 12 dicembre 1933, dopo un breve appostamento. Ma prima di lui altri avevano visto Nessie senza poterlo ritrarre. La leggenda vuole che il primo avvistamento di questo misterioso animale sarebbe avvenuto addirittura nel 565 dopo Cristo. San Colombano, dopo aver assistito alla sepoltura di un uomo ucciso da un imprecisato animale acquatico, dovette intervenire per salvare un altro pescatore minacciato da una bestia mostruosa. Colombano fece il segno della croce e intimò l’animale a “guardarsi bene dallo spingersi oltre, e a non toccare quell’uomo!”. Sembra che la bestia si ritirò nuotando velocemente all’indietro.

Un avvenimento scioccante è quello che accadde, all’inizio degli anni Trenta, a due coniugi che stavano percorrendo in auto la strada lungo il lago. I due raccontarono di aver visto un’enorme creatura che attraversava la loro strada per rituffarsi nel lago. Aveva in bocca un agnello e sembrava una gigantesca lumaca col collo allungato

Da quel momento gli avvistamenti, non sempre attendibili, si moltiplicano e con loro la fama a livello mondiale di Nessie. Anche alcuni scienziati iniziano ad interessarsi alla vicenda. La caccia al mostro di Loch Ness si avvale così anche di mezzi diversi dalle pellicole fotografiche. Nel 1960 scienziati dell’Università di Birmingham registrano ad esempio un movimento nelle profondità del lago mediante un sonar, senza però poter stabilire se le ombre comparse sugli schermi fossero quelle di branchi di pesci o altro. Nel 1967 invece Roy P. Mackal, un biochimico e zoologo dell’ Università di Chicago, registrò dei suoni non identificati prodotti da animali, captati sotto forma di impulsi simili ai segnali emessi da alcune specie di balene.

Insomma, avvistamenti o no, sembra che sul fondo del lago di Loch Ness, un lago che in certi punti è profondo oltre 200 metri, qualcosa di strano potrebbe esserci davvero. Anche perché il caso di Nessie non è unico…

Ancora un lago e ancora una regione fredda. Questa volta a ospitare uno strano serpentone acquatico è il lago di Seljord, in Norvegia, a 170 chilometri a sudovest di Oslo. Qui il misterioso animale, avvistato una prima volta nel 1750, si chiama Selma e ha più di un punto di contatto con Nessie. A cominciare dalla forma e dai suoi cacciatori. Infatti una squadra di ricercatori inglesi e svedesi, dopo essersi esercitati nella caccia a Selma, hanno cercato di applicare gli stessi metodi di ricerca a Loch Ness. Quali? Quelli che un tempo venivano usati per individuare i sommergibili spia sovietici nel Mar Baltico o nel Mare del Nord. Nell’ottobre 2000, immergendo un sofisticato microfono subacqueo nelle fredde acque del lago scozzese, i ricercatori guidati dallo svedese Jan Sundberg hanno effettivamente avvertito qualcosa di strano. Rumori che potevano essere quelli «di un grande animale con larghe pinne che si muoveva nell’acqua»

Selma non si fa vedere dal 1999, Nessie ancora da prima. In compenso i loro cacciatori non tornano sempre a mani vuote. Ad esempio, non molto tempo fa sul fondo del lago di Loch Ness è stata trovata una nave vichinga. Affondata da un colpo di coda di Nessie?

Se Nessie esiste davvero di cosa può trattarsi? L’ipotesi più credibile è che si tratti di un animale preistorico arrivato chissà come fino a noi. Lo zoologo americano Roy Mckal pensa che si possa trattare di un Basilosauro. Caratteristica dei Basilosauri sarebbe quella di avere un collo allungato e un corpo massiccio. Nel passaggio da un’era all’altra questi animali si sarebbero evoluti nelle attuali balene. Mentre in un caso questa evoluzione non ci sarebbe stata: ed ecco che cosa si può nascondere nei laghi di Loch Ness e di Seljord.

C’è poi l’ipotesi di uno scienziato italiano, Luigi Piccardi del CNR di Firenze, che ha studiato le caratteristiche geologiche della zona. Secondo Piccardi sul fondo del lago di Loch Ness si verificano dei piccoli terremoti, che agitano il fondale e scatenano emissioni di gas. Non a caso, a ben vedere molti testimoni non hanno visto un animale ma hanno visto un gran movimento dell’acqua e sentito forti rumori.

Alcuni siti internet mostrano, 24 ore su 24, le immagini in diretta del Lago di Loch Ness. Non appena Nessie farà nuovamente capolino verrà ripreso. Il vero mistero però è perché ci metta così tanto tempo tra una boccata d’aria e l’altra.

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