"Ma prima di trovare un rifugio,
una voce chiamò in sordina
e così comprese di dover affrontare il suo ospite.
Con occhi che avevano l'impronta di visioni sconosciute,
curioso e gentile,
pieno della magia di insondabili vuoti, di spazio e di tempo…"

(H.P. Lovecraft)

"Poi l'orribile avvertimento scoccò nella mia anima
come l'orrido mattino che sorge rosso
e preso dal panico, fuggii dalla conoscenza
di terrori dimenticati e morti."

(H.P. Lovecraft, The City)

"Una tetra mezzanotte,
mentre debole e stanco meditavo su strani volumi d'un sapere dimenticato,
mentre il capo reclino quasi cominciavo a sonnecchiare, d'improvviso sentii bussare,
bussare alla mia porta…"
(E.A. Poe)

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Il nostro viaggio inizia a Parigi. Il 14 luglio 1789 è senz’altro una data storica fondamentale: gli insorti parigini assaltano la vecchia fortezza. È l’episodio più rappresentativo della Rivoluzione Francese, uno degli eventi più traumatici e importanti della Storia dell’uomo. La Rivoluzione Francese travolse infatti il vecchio mondo della monarchia assoluta e la sua influenza si sparse per mezzo mondo.

Ma un particolare poco noto è che i nobili francesi avrebbero potuto prevedere quanto li stava per travolgere se solo si fossero ricordati di quanto aveva scritto il vescovo, teologo e astrologo Pierre d’Ailly, vissuto tra il 1350 e il 1420. Il cardinale francese considerava l’astrologia uno strumento di conoscenza del divino: tramite l’osservazione degli astri pensava di poter vedere nel futuro senza per questo venir meno alla propria fede cattolica. Curiosamente, la predizione di d’Ailly è contenuta in un libro pubblicato molti anni dopo la sua morte: è solo nel 1490 che il suo "De concordia astronomiae cum theologia" vede le stampe. Scrive d’Ailly:

«E ora parliamo dell’ottava congiunzione che avverrà l’anno 7040 dalla Creazione, il 4758 dal Diluvio, il 1639 a partire dalla Incarnazione. Dopo questa ci sarà un complemento di dieci rivoluzioni di Saturno nell’anno cristiano 1789. Allora, si assisterà a grandi e mirabili cambiamenti del mondo e mutazioni, anche per ciò che concerne le leggi e le sette».

Ma Pierre d’Ailly non è una voce profetica isolata. Prima e dopo di lui altri astrologi previdero i drammatici e rivoluzionari eventi del 1789 a Parigi.

:: F O C U S ::

Prima dell’anno Mille un astrologo iraniano convertito al cristianesimo, Albumasar , scrisse il “Liber de magnis conjunctionibus” in cui prevedeva chiaramente che il Cielo del 1789 avrebbe visto un profondo sconvolgimento, quasi simile alla “fine del mondo”. E non solo. Nel 1550 un altro sacerdote francese, Richard Roussat, scrisse il "Livre de l’Estat et Mutation des Temps". Anche in questo caso era chiaro il richiamo agli

«Anni del Signore mille settecento ottanta e nove, con due rivoluzioni di Saturno (…) se il Mondo dura sino a quel e tale tempo (cosa che a Dio solo è nota), delle grandissime, meravigliose e spaventose mutazioni e alterazioni accadranno in questo universale Mondo».

Sembra quindi che negli astri fossero in qualche misura scritte le informazioni necessarie per intuire quello che si preparava nel 1789. A saperli scrutare e comprendere...

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