Il secondo episodio è una via di mezzo fra "Our Town" e "The field where I died".
Mi sono immaginato la riunione di produzione quando si è deciso l'episodio.
"Allora facciamo un episodio loop?"
"Uffa, Chris, l'abbiamo già fatto."
"Non mi interessa poi abbiamo chili e chili di sangue finto avanzato che con la storia degli alieni dal sangue verde non ce ne libereremo mai, quindi qualcosa in una macelleria."
"Chris, abbiamo fatto anche questo."
"Una macelleria in messico?"
"Senti, abbiamo qui uno script con gli alcolisti anonimi, dai che usiamo questo."
"Possiamo infilarci dentro una macelleria?"
Quindi: la puntata inizia in una riunione di terapia di gruppo dove un tizio dal braccio tatuato e dalla faccia poco raccomandabile dice al mondo quanto buono è diventato.
Il suo racconto, infervorato, viene interrotto dalla moderatrice (o guida che dire si voglia) che decide di interpellare un tipo molto scettico.
Questi non fa parte del gruppo ma ha solamente accompagnato il suo amico con grossi problemi, ma non crede nell'effetto terapeutico della cosa.
L'amico parla e tutti sono sollevati nel vedere quanto è migliorato con il suo problema.
Digressione: non sono mai stato in terapia, ma se uno migliorato racconta di vedere in giro persone scuoiate vive, quando non era ancora migliorato, che faceva? Staccava la vernice dai muri con i rutti? Boh?
Alla fine della riunione, i due, lo scettico e l'altro se ne vanno, non prima che l'altro abbia la sua visione in cui vede lo scettico scuoiato.
Allegria!
Durante la stessa notte che succede? Dai, su, indovinate? L'amico malato dello scettico (i nomi devo segnarmi i nomi!) viene scuoiato vivo. E fuori uno.
Cambio scena e ci troviamo nel mitico ufficio dell'FBI (a proposito mi è piaciuta molto in uno degli scorsi episodi la scena in cui la Reyes cerca una matita sulla scrivania che era di Moulder e la trova, assieme a tante altre, conficcata nel soffitto, come era uso del nostro Fox William durante i suoi weekend onanistici!), anzi no, ci troviamo nel mitico obitorio di Quantico dove Dana, la segaossa che tutti adoriamo, ha chiamato i due per fare vedere loro un cadavere molto interessante.
Ovviamente si tratta dell'omino scorticato vivo.
Tre, due, uno...partiti, si parte con l'indagine che si svolge su due binari Monica ed il T1000 che vanno sul posto mentre la Scully che si infila nello schedario a cercare connessioni (ah, i tempi in cui Moulder in tre millisecondi netti, trovava tutte le connessioni con venticinque altri X-Files ed, ignorandole, stabiliva che era tutta colpa degli alieni!).
Arriviamo nell'allegro paesino e troviamo nell'ordine:
1) un vicesceriffo ostile
2) la totale assenza di testimoni (un must!)
3) la guida del gruppo di terapia che conosce Monicuzza (a questo proposito, sono crollato in coma etilico poco prima della fine dell'episodio, qualcuno spiega perchè si conoscano?).
In men che non si dica, il tipo con il tatuaggio sulla spalla che parlava per primo alla seduta di terapia e che lavora nella stessa macelleria del tipo che accompagnava quello scuoiato, viene scuoiato a sua volta (giuro che tutto questo ha un senso!).
I nostri segugi scoprono che una catena simile di omicidi si era già verificata nello stesso paesino ed un tot di anni prima (non mi ricordo quanti ma dovrebbe essere pari all'età di Monicuzza!). Quattro persone erano state sgozzate.
Inoltre la mammina Dana scopre che le date di nascita delle persone sgozzate questo giro sono uguali alle date di morte delle vittime della tornata precedente.
Il T1000, con la sua indagine pragmatica come sempre decide che il miglior sospetto è il tizio che accompagnava il tizio che era stato scuoiato per primo (oltretutto il tipo con il tatuaggio sulla spalla esalando l'ultimo respiro dice anche il suo nome indicandolo come colpevole). Per finire Doggett arriva a casa del sospetto giusto in tempo per trovarlo scuoiato (e tre!).
Scully ricostruisce man mano la storia, tracciando le catene di omicidi ad intervalli più o meno regolari fin nell'800.
Dunque era accaduto un omicidio di un uomo per la disputa di una miniera e c'erano quattro assassini che nessuno era riuscito ad incastrare. Reyes, grazie a sogni e premonizioni, sostiene che in realtà siano le solite cinque anime che si reincarnano in corpi diversi per subire la stessa vendetta. (Alla faccia della metempsicosi).
Ok! Poniamo che sia valida la cosa. Tre scuoiati, un assassino... mmm... ne manca 1?
Nella bocca dell'ultimo morto era stato trovato uno straccio sporco di polvere di carbone (altro parallellismo con le morti precedenti). Questo indizio conduce tutti ad una miniera di carbone (indovinate quale). Arrivano e dentro un capanno trovano gli articoli di giornale riferiti agli omicidi nel passato, poi trovano un cadavere di un suicida (uno sceriffo) ed un cumulo di pelli (fra cui spicca nuova nuova una con un tatuaggio sulla spalla!).
Reyes viene assalita dal vice sceriffo ostile. Che poi fugge lasciandola incolume.
Tutti, me compreso, vengono assaliti da un'altra domanda "Chi sarà la prossima vittima e, soprattutto, come farà Monica a capirlo guardando foto di pistoleri con i baffoni?".
In qualche maniera deper però riuscirci visto che lei e Doggett arrivano a casa della guida della terapia di gruppo giusto in tempo per evitare che il vicesceriffo la uccida.
Monica gli spara il colpo e questi cade in fin di vita.
La nostra poliziotta preferita rimane lì a chiedersi quale sia stata la sua parte nel loop e se il suo intervento l'abbia effettivamente interrotto, mentre il vicesceriffo muore e nel frattempo nasce un bambino con gli occhi uguali ai suoi.

Pensierino della buona notte:
Vi ricordate la puntata nel Passato in cui un Muolder che fumava e con una fede al dito, incontrava i Lone Gunmen ad una Convention a Las Vegas?
Secondo voi è possibile che Reyes fosse sua moglie?
(Questa sega mentale è stata offerta dal neurone del Rampa.)
Alla prossima.