Le lettere censurate dei garfagnini

 

Qualche anno fa il professor Giuseppe Pardini ha pubblicato un libro intitolato SOTTO L’INCHIOSTRO NERO, 2001, Ed. M.I.R., Montespertoli (FI), pagg. 247 , nel quale ha raccolto, commentandole, molte lettere spedite a casa da militari della provincia di Lucca o, viceversa, spedite dai famigliari al militare durante la guerra. Molte di queste lettere sono di garfagnini o, comunque, riguardano la Garfagnana. In questa sede abbiamo scelto di presentare quelle scritte negli anni 1943-1945, durante i quali in Garfagnana ci fu anche la terribile guerra civile, di cui si occupa questo sito.

 Da queste lettere,  specialmente nelle parti “censurate” (1), si possono cogliere diverse informazioni su quello che era lo stato d’animo dei militari che scrivevano a casa ma anche e soprattutto quello che era lo stato d’animo e quelle che erano le condizioni di vita delle popolazioni che dovevano fare i conti con le ristrettezze alimentari (pressochè tutti i generi erano razionati e le razioni erano molto ridotte).

 Per quanto riguarda la situazione alimentare la Garfagnana, che all’epoca era prevalentemente abitata da contadini, era critica (specialmente per gli sfollati e i pochi non dediti all’agricoltura) ma non drammatica. Chi viveva in campagna qualcosa da mangiare lo trovava sempre. Ma in lucchesia la situazione era veramente drammatica. Si consideri la situazione nel luglio del 1944, allorchè, essendo stata dichiarata zona di guerra, non aveva più autorità civili. L’unica autorità italiana era Idreno Utimperghe, federale del Partito Fascista Repubblicano e comandante della Brigata Nera, il quale, di fatto, esercitò le funzioni di Capo della Provincia e, utilizzando mezzi di trasporto tedeschi (concessi col contagocce), riuscì a far arrivare qualche quantità di generi alimentari per sostenere la popolazione ormai all’estremo.

 Un’occhiata alla seguente tabella che elenca i generi alimentari disponibili per la provincia nell’ultima settimana di luglio danno l’idea della drammaticità della situazione:

     Farina da pane    occorrente   q.li 30000         disponibili  q.li 11000

     Minestra                                   11000                             2800

     Zucchero                                    2400                               150

     Grassi                                           600                                   0

     Formaggi                                     1200                              200

     Pomodoro                                   1200                              100

 

 Leggendo le lettere si potrà notare che nel 1943 prevalgono i sentimenti di stanchezza per la guerra che non finisce mai, l’angoscia per la sorte dei figli o dei padri militari e la preoccupazione per la carenza di generi alimentari.

 Nel 1944 le cose non sono certo migliori e le lamentazioni aumentano. Paradossalmente, però, in un numero consistente (anche se minoritario) di italiani, si risveglia la voglia di battersi contro lo straniero e anche contro gli avversari interni. Per l’”onore” dicono i molti volontari della R.S.I., per la “libertà” dicono i partigiani delle varie formazioni anche se, poi, ognuno intende la libertà a modo suo. Comunque ci si batte con accanimento e sembra quasi che non si senta più la stanchezza della guerra che si sentiva prima. Naturalmente la gente comune, che è la maggioranza, presa in mezzo a queste lotte, è quella che continua a soffrire maggiormente.

 Ed ecco le lettere:

 

                                                                                                         1943

 

Enrico Domenici, Vergemoli a Giulio Domenici, Milmart, p.m. 3530 : “ Io qui non so come contenermi, le viti senza potare, i campi chi vuoi che li vanghi, per me era meglio se avevo abbandonato tutto. Chissà la Padrona quando vedrà che non possiamo fare nulla come la intenderà…”” (2)

 

Bertoli Costante, 39^ Comp. Genio p.m.32 a Bertoli Enny, Pieve Fosciana: “Vorrei che finisse presto questa guerra per tornare tra voi, ma certo se finisse presto la guerra si perde di sicuro e se si dovesse vincere ce ne sarebbe ancora per degli anni. Mi dispiace molto dover perdere questa guerra dopo tanti anni di sacrifici, ma continuare ancora come si fa ? Io son già più che stufo di questa vita, si tira avanti anno per anno, senza mai finire…”

 

Salotti Francsco, Aeroporto 609, p.m. 3600 a Salotti Dora, Fosciandora “Anche noi qua (Torre del Lago) ci si aspetta un bel film Luce (bombardamenti), speriamo di no ma per quanto si vede…Anche Pantelleria e Lampedusa è stata occupata. Certo che il morale è un po’ giù, ormai abbiamo la guerra in casa…

 

Bacci Silvio, 36 Rgt Forlì, p.m. 28 a Valdrighi Anna, Gallicano: “In questa guerra che anno scorso sembrava si fosse in vincita noi, invece quest’anno si perde quello che s’era preso ed in più roba nostra, che fra giorni saranno ad occupare anche la Sicilia…

 

Orsi Enrichetta, Castiglione Garf. a Orsi Lauro, 36° Rgt Forlì p.m. 28: “ Stiamo tanto male che siamo come matti, ormai siamo al colmo. Non se ne puole più, però anche la guerra è al colmo, ormai vedrai che presto finirà: Abbi pazienza e fatti coraggio perché speriamo che finisca così, l’Italia non può più andare, è troppo sconvolta, non puole andare così. In un modo o nell’altro speriamo di essere all’uscio…”

 

Turriani Ernesto, Pieve Fosciana a Aldo Turriani, p.m. 206: “ Io se avessi vinto al lotto non sarei stato così contento. Nel nostro Re e nel Maresciallo Badoglio ho avuto sempre grande fiducia e però speriamo e obbediamo senza reticenza alcuna. Sono sicuro che con coscienza lavoreremo per il benessere del nostro Paese. Che Iddio li protegga e l’illumini la via della pace e della giustizia.”

 

Bechelli Pietro, Camporgiano a Bechelli Armando, 508° Gruppo Contraerei, p.m. 68: “ Se almeno la finissero questa maledetta guerra, cagione di tanti mali. Speriamo che non sia più tanto lunga “

 

                                                         

 

 

                                                                                                             1944

(Fino al 20 luglio, allorchè le forze militari si ritirarono al nord e, quindi, cessò l’attività di censura della corrispondenza. Il 4 luglio Lucca fu dichiarata zona di guerra e l’unica forza militare della R.S.I. che rimase fu la 36^ Brigata Nera “Mussolini”)

 

Marina Esposti, Castelnuovo G. a Mario Esposti, 53° Art. p.m. 70: “Hai sentito attraverso la radio che cosa è successo ! Che cosa ne dici ? Io dico che ogni italiano deve sentirsi orgoglioso della sua Patria, perché anche se ci siamo arresi ciò è stato fatto con onore. Speriamo che non avvenga nulla fra noi ed i tedeschi, quello proprio non ci vorrebbe.”

 

(……), Filicaia a c.n. Ciari Pietro, f.p. 17411: “ Circa il morale un po’ scosso non rimango sorpreso. L’8 settembre è stato un tremendo colpo per tutti i veri italiani. Sempre coraggio ! Il sangue di tanti eroi non può essere versato invano.

 

B.Antonucci, Brescia, a E. Gavarsi, Gallicano: “Spero non vi lascerete traviare da Radio Londra, spero anzi che non la sentirete affatto. Spero che tu tenga duro in difesa della Patria tradita e gettata nel fango. Ora bisogna fare ogni sforzo per risollevarla. L’onore bisogna salvarlo ad ogni costo.”

 

M. Clara a E. Bertagni, Pieve Fosciana: “Oggi sono venuti a scuola alcuni Ufficiali a fare propaganda tra i giovani perché vadano con essi nella divisione Tigre a combattere per l’Italia. Il loro entusiasmo è immenso, il loro cuore un cuore d’Italiani. Partono domani e vanno a combattere per la Patria contro gli odiati invasori. Nessuna gloria è così grande come quella che è stata scritta con il sangue. Chi muore per la Patria è consacrato nella gloria, venerato dai vivi ed in eterno vive.” (3)

 

Gambini Olimpia, Aosta a Carla Palizi, Gallicano: “Sono due mesi che la roba della tessera viene data a gocce;cioè l’olio ed i grassi in nessuna maniera. Al mercato nero trovi tutto. Ma che prezzi !”

 

Laffrè Emma, Castiglione Garfagnana a Orlandi Amelia, Pisa: “Ma quanti sfollati c’è ! E non si trova più una stanza a pagarla oro. Tutto è pieno, ma si vive come bestie e forse peggio, perché non si trova niente da mangiare, noi si vive a a suon di olive e giardiniera. Speriamo poi di non dover sfollare di nuovo.”

 

Dini Giuseppe, Pisa a Dini Giovanni, Pieve Fosciana: “Sentiamo che dite che avete poca roba da mangiare, da noi è peggio. Dunque sentite: è due mesi che non abbiamo avuto neppure un kg di pasta né di riso, l’ultimo mese la dettero prima di Natale con mezzo kg a persona. Con la grande moltitudine di sfollati non si trova più nulla. Le uova costano 8 lire l’una; due kg di farina lire 90.”

 

M. Rossi, Molazzana al figlio Rossi G., 106° Btg Genio p.c. 775: “Dai retta alla tua mamma e non ai compagni, sta fermo al tuo posto, non tentare un’altra volta la fuga, faresti male; ti mettono al muro…”

 

Carabiniere Fanetti Bernardino, Stazione CC, Varazze a Fanetti Lina, Piazza al Serchio: “ Per ora non mi hanno chiesto nulla per il nuovo giuramento ed il passaggio nel corpo (la Guardia Nazionale Repubblicana) e fino a che rimango così non mi preoccupo affatto se non mi stuzzicano, poi vedremo il da farsi in seguito.”

 

Carabiniere Cassetti Mario, Tenenza Carabinieri, Castelnuovo G. a Cassetti Vittorio, Pola: “ Vi faccio sapere che ieri ci hanno fatto fare il giuramento e ci ha toccato farlo a tutti, anche quelli che non volevano. “

 

T.F., Filicaia a c.n. F.L., f.p. 41105, Germania: “Attualmente lavoro nella strada di Arni, sotto la direzione tedesca. In Italia comandano loro. Attualmente richiamano classi a tutto spiano. Chi si presenta, chi no dandosi al bosco a fare resistenza contro i repubblicani. Non si può più andare più oltre, le cose si mettono male.” (4)

 

P.I., Careggine a P.D., f.p. 101438, Germania: “La tua adesione al Governo Repubblicano è stata molto contesa, ma se ti mandano in Italia falla pure, specialmente se tu migliori il tuo stato falla pure, tanto bisogna badare solo alla salute ed agire solo per la conservazione di questa, non essere sentimentale, tanto per noi italiani non esiste più nulla. Agisci perciò nel tuo esclusivo interesse e benessere.”

 

E.P. Capannori a H.F., Arni: “Qui c’è il censimento per il lavoro obbligatorio e si vocifera che i precettati saranno inviati in Germania. (….) Si sta con una paura che non ti dico.”

 

C.I., Giuncugnano a C.P., Apuania: “Anche noi su di qua ne toccheremo con tutti questi ribelli. Abbiamo le squadre a poca distanza dalle Capanne e all’Ospedaletto. I rinforzi ora sono a Predarena.”

 

Dotti Ermelinda, Corfino a Luti Ruggero, Antignano: “Speriamo che finisca presto questa maledetta guerra che ci ha rovinato, potevamo essere signori ed invece si vive come zingari.”

 

R.A., San Romano Garfagnana a B.F., Molazzana: “Qui i repubblicani se ne sono andati, però ieri ne tornò uno e tutti gli saltarono addosso e a suon di pugni lo mandarono via tutto sanguinante…” (5)

 

Steve Quinta, Vagli Sopra a Lembo Alfredo, La Spezia: “Quassù è un paradiso; peccato che non siamo più tranquilli perché sulle Alpi (Apuane) abbiamo sempre i ribelli. Questa notte apparecchi inglesi hanno buttato in paese e dintorni molti paracadute con carichi di esplosivi, viveri, armi e vestiario. In paese vi è sempre un via vai di repubblicani alla cerca dei ribelli.”

 

F.I., Vagli Sotto a F.B., p.c. 765: “ Quassù grandi novità, sai sabato notte vennero (gli alleati) e su per il sasso in Vicaglia lanciarono tanta di quella roba che non puoi credere. Gran parte fu presa da chi potè arrivarci e altra la portarono a quelli che stanno a Lama (i partigiani). E’ stato un grande avvenimento, e tutti restarono sbalorditi.”

 

B.A., Vagli Sotto a B.B., Lucca: “Stanotte sono venuti gli uccelli che vengono di là. Quanta roba hanno tirato ! Non posso farti capire la quantità. (…) Pensa che solo nei nostri prati saranno stati 20 (bidoni paracadutati). (…) Io non avrei mai creduto avessero pensato a portare tanta roba. Anche Vagli Sopra è stato rifornito come qui. Mi sembra un sogno pensare a tutto quello che è stato qui.” (6)

 

T.M., Castelnuovo Garfagnana a A.M., Scuola All. Uff. GNR, Lucca: “Siamo in un mondo di guai, un po’ per gli apparecchi che mitragliano tutti i paesi, un po’ per le bande che pare siano già sui nostri monti; insomma si sta sempre in rivoluzione, perché via via si sente dire che hanno portato via qualcuno e che purtroppo non lo rilasciano…”

 

B.D.V., Castelnuovo Garfagnana a F.A., Firenze: “Abbiamo avuto giorni fa un po’ di scaramucce fra i ribelli e la milizia con un po’ di scambio di fucilate, ma anche questo è passato e speriamo che finisca presto anche questa terribile guerra.”

 

De Rosa Rita, Giuncugnano a De Rosa Tiziana, Cascina: “ Sai che quassù vi sono molti ribelli ed uno di questi giorni devono fare una lotta contro i repubblicani. Qui a Magliano tu vedessi come sono armati. Anche oggi passeggiavano per la strada e aspettavano i repubblicani. Anche Rino, Romano e tanti altri sono andati. (Le armi) gliele hanno tirate giù gli americani. Volevano ammazzare anche P., ma per ora lo hanno picchiato, ma poi lo vogliono ammazzare perché è fascista.”

 

Zacchi Maria, Castelnuovo G. a Zacchi Serafino, Firenze: “ Qui nelle nostre montagne ci sono parecchi ribelli, ora sono partiti i repubblicani ed i tedeschi per abbatterli, sai si teme sempre delle cose poco belle.”

 

M.Suffredini, Castelnuovo G. a B. Pierotti, Unione South Africa – prigioniero di guerra: “ Senti, noi è tanto che si studia e non riusciamo a comprendere nulla come mai sulle lettere una volta ci mettevi grado soldato e ora invece fascista, ci dà da pensare un poco…. (7)

 

Poli Corrado, Castelnuovo G. a Poli Walter: “ Qui da noi sono dolori, abbiamo i ribelli da una parte a Piazza al Serchio, dall’altra al Piano dei Lagotti. A Piazza ci fecero una battuta la Milizia locale più la Scuola di Lucca, ci sono rimasti 5 feriti, ma non so di quali; mentre al Piano dei Lagotti ci sono stati sette morti tedeschi dei quali cinque ufficiali. Qui da noi c’è un movimento indiavolato.”

 

S.Mannolini, Carpinelli a Dino Satti, p.c. 801 (morto in Germania il 12 settembre 1944) : “Ieri i ribelli hanno ucciso un milite e c’è stata un po’ di confusione. Quanto avrei desiderato ci foste stati qui vicino voialtri paracadutisti SS, almeno ce li avreste levati di lì ! Invece i carabinieri e le guardie repubblicano erano poche e non hanno potuto fare nulla. Ma finirà anche per loro, questi che sono chiamati dalla gente cretina i patrioti. Ieri quando seppi che c’erano due morti e due feriti fra i carabinieri e le guardie e nessuno si vedeva a vendicarli mi prese una tale rabbia che chissà che avrei fatto. “ (8)

 

La famiglia, San Romano Garfagnana a D. Rocchiccioli, 109° Rgt Genio p.c. 839: “ Sai che siamo circondati dai ribelli ! Oggi sopra al paese di Cogna non hanno fatto altro che sparare. G.I. è dentro perché gli hanno fatto la spia che aveva accompagnato due rossi verso Tea, e poi lo sai che sono stati sempre contrari al Partito.”

 

Lina Pellegrinetti, Camporgiano a Cesare Pellegrinetti, 4° Btg Aereo C.. p.c. 877: “ Per qualche giorno non si è potuto transitare oltre Piazza al Serchio perché un nucleo di ribelli si è accampato a Sillano e a Magliano. Ora sono venuti i tedeschi e i repubblicani, li sloggeranno.”

 

A.Trinci, Piazza al Serchio a Ambrosini Flaviano, p.c. 781: “Qui incombe lo stesso pericolo di quando c’eri tu. Sono avvenute delle operazioni in grande stile che hanno portato all’annientamento dei ‘senza Patria’. Stamani è stato ucciso a Gorfigliano dai ribelli un certo S. (9)

 

Ferri Dino, Piazza al Serchio a Rocchiccioli Bruno, 109° Btg Genio, p.c. 839: “ Questi giorni indietro c’è stata qualche scaramuccia; i ribelli erano scesi al basso, era tutto un colpo. Erano scesi fino al monte di Cogna, ma sono stati un giorno e una notte, poi si sono ritirati. Quel giorno sembrava l’apertura della caccia, ma non c’è stato nulla di male.”

 

Barsanti Santina, Borgo a Mozzano a Barsanti Ermanno, Scuola All.Uff. GNR Lucca: “Questi ribelli fanno tanta pena. Sai a Magliano hanno disarmato i soldati che stavano all’Argegna. (10) Poi hanno ammazzato un tedesco là vicino alla Chiesa, tanto è vero che hanno arrestato anche il prete; per fortuna che noi non ci siamo andati, penso che ne avrete anche voi di queste apprensioni.” (11)

 

Lilia Turelli, Careggine a L.Turelli, Distaccamento Marina p.c. 819 (caduto nelle formazioni repubblicane sul fronte jugoslavo il 15 giugno 1944): “In Garfagnana, verso Magliano e pian dei Lagotti c’è una gran lotta tra repubblicani e ribelli: dicono che questa sarà la decisione della guerra…”

 

Sandra Crocetti, Pontecosi a Mele Armando, All. Uff. Scuola GNR Torino: “ Qua in Garfagnana c’è moltissimi ribelli e spesso scendono ad occupare qualche paesetto ma per pochi giorni, perché i tedeschi e i repubblicani fanno presto a disfarli. La notte si sentono passare aeroprali inglesi che vanno a tirare roba e soldi ai ribelli:”

 

V.Biagioni, Teramo a Lucia Biagioni, Castelnuovo Garfagnana: “La notizia che faranno della Garfagnana zona di guerra è molto preoccupante.”

 

Ezio (….), Castelnuovo G. a Edwige Ascari, Pisa: “Leggi ‘Crociata Italica’ e ‘Repubblica’ ? Sono due giornali interessantissimi e di vera fede italiana, come il ‘Regime Fascista’. Fra ladri, profittatori di bombardamenti, quelli di mestiere, della borsa nera, dei venduti e traditori, se ne farebbero di discreti monticelli ! Ebbene io penso che siamo troppi per vivere bene in questa nostra amata e bellissima Italia: bisognerebbe piombare il 50% dei nostri fratelli. Comincerei dal Re, i moltissimi gallonati di terra, dell’aria e del mare; poi i ladri, ecc. fino ad aver fatto un ripulisti generale. Se non bastasse metterei in opera corda e sapone, anche a costo di non poter fare il bucato e non andare pulito. Occhio che questo castigo non avvenga ancor più terribile di che dirò poi. Tieni presente che il 90% dei preti dovrebbe subire la sorte dei suddetti signori.”

 

Ezio (…), Castelnuovo G. a Edwige Ascari, Pisa: “ La vita attuale con tutte le sue ristrettezze si sopporterebbe con filosofia, se non fosse la malefica corsa all’aumento. Io con 140 lire mensili (compreso l’aumento) di pensione, come faccio a pensare di mangiare i piselli a 20 £ al kg, i carciofi a 4 £, gli asparagi a 20 £ il kg, le ciliegie a 25 £ e così via, insalata e spinaci lire 5,5 il chilo. Poi, con che cosa condire. Aceto !!! Il vino ordinario lire 50 il fiasco…”

 

Amelia Cecchi, Giuncugnano a Cecchi Arturo, prigioniero di guerra, Kiew: “ Ormai tutti pensano a salvarsi la pelle e niente altro; ed anche noi si mangia senza avere nessuna ambizione, vada come vada, ci basta di rimanere tutti vivi e poter rivederci per stare un poco insieme.”

 

Rovina Augusta, Castelnuovo G. a Rovina Cecilia, Reggio Emilia: “Ho l’occasione di dare questa lettera ad un militare, che così l’imposta, essendo Castelnuovo bloccato, in cui nessuno esce e nessuno entra: un vero disastro. Tutti i giorni bombardamenti e mitragliamenti, il treno non viaggia più, e dalla Legione ci hanno smobilitato perché non c’è rimasto nemmeno i sassi, tutto in rovina. Ed io aspetto di venir via, appena che levano lo stato d’assedio.” (12)

 

 

NOTE:

 

(1)   In tempo di guerra tutti i governi tengono sotto controllo la corrispondenza che intercorre fra i famigliari e i militari sia per evitare che possano essere diffuse notizie di interesse militare che potrebbero essere raccolte dal nemico, sia per evitare che cattive notizie giunte da casa possano deprimere il morale del soldato. Ma, soprattutto, per tenere sotto controllo il morale delle popolazioni, il cosiddetto “fronte interno”. Torna al testo

(2)   Uno dei più grossi problemi per le famiglie contadine della Garfagnana (tutti i poderi erano condotti a mezzadria) fu la mancanza di braccia da lavoro a causa del richiamo alle armi di tutti i giovani validi. Torna al testo

(3)   Da queste prime lettere comincia a intravedersi la differenza di opinioni che comincia a manifestarsi fra gli italiani dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Torna al testo

(4)   L’organizzazione TODT rappresentò una grossa risorsa per gli operai garfagnini che poterono trovare un’occupazione e uno stipendio. E lo fu per molti giovani che, lavorando nell’organizzazione tedesca, furono esentati dal presentarsi alle armi. Anche alcuni partigiani che avevano famiglia da mantenere, di giorno lavoravano alla TODT.

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(5)   Si trattava, probabilmente, di un piccolo presidio della Guardia Nazionale Repubblicana (GNR) Torna al testo

(6)   Si tratta di un lancio che avvenne nella primavera 1944, probabilmente in aprile e che fu recuperato in parte dalla GNR. Torna al testo

(7)   Si trattava, evidentemente, di un “non collaboratore” cioè di uno che aveva rifiutato di collaborare con il nemico e che, pertanto, veniva trattato da fascista e rinchiuso nei famosi e terribili Fascist’s Criminal Camp (Campi dei criminali fascisti) Torna al testo

(8)   Si tratta, quasi certamente, del milite GNR ucciso a Montefiore in un’imboscata il 27 aprile 1944, che provocò, nei giorni 4 e 5 maggio la reazione della Decima Flottiglia Mas che rastrellò la zona facendo 4 morti e diversi arrestati. Torna al testo

(9)   Si tratta di Luigi Santini, un mutilato di guerra senza una gamba, ucciso dai partigiani del gruppo “Mulargia” (versiliese) la sera del 10 maggio 1944. Torna al testo

(10)Fatto avvenuto il 1 maggio 1944, giorno di fiera a Magliano. Torna al testo

(11)Notte fra il 4 e il 5 maggio 1944 Torna al testo

(12)Non è chiaro a quale “stato di assedio” si faccia riferimento. Può darsi che si tratti della  famiglia di un carabiniere bloccato in caserma per qualche

       emergenza. Sta di fatto,  comunque, che il servizio postale in Garfagnana cessò del tutto il 12 giugno 1944 con la  cessazione del servizio ferroviario e

      da allora, per spedire una lettera, bisognava imbucarla fuori dalla Garfagnana dove il servizio postale funzionava ancora. Torna al testo

 

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