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Legnano Maggio
2006
SPETT. LE AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE
PROPOSTA DI
MODIFICA ALLO SCHEMA
STRADALE DELLA PROVINCIA
DI MILANO RIGUARDANTE
LA VIABILITA’ PER
ACCESSO A IPERMERCATO E
NUOVO OSPEDALE DI
LEGNANO
Dopo aver
preso visione dell’esito
della “Conferenza dei
Servizi “ tenutasi nei giorni
10 e 11
gennaio 2006, e prima di un prossimo
incontro tra il
Comune di Legnano,la
Provincia, la Regione e
la proprietà di
Iper Montebello, dove si cercherà di
raggiungere un “Accordo
di programma” per la
costruzione del centro
commerciale, previa valutazione
dell’impatto ambientale e
viabilistico,Vi esponiamo il
parere, le ragioni e la preoccupazione dei
cittadini del quartiere
sottoponendo alla Vs
attenzione alcune proposte con la
volontà e la
speranza di contribuire a
risolvere in modo
adeguato una situazione che graverà
pesantemente sul territorio.
Vi ringraziamo
anticipatamente per la
sensibilità dimostrata nella
disponibilità ad incontrarci
e per tutto ciò
che sarà possibile
realizzare.
Pensiamo che i centri
commerciali,espressione
della moderna distribuzione, posti in luoghi
inadatti, influenzino in
modo negativo l'assetto socio urbano ambientale in quanto
per loro natura
e dimensione, creano
problemi non indifferenti
di viabilità attirando
un notevole traffico veicolare,
il quale, a sua volta, genera inquinamento
atmosferico e acustico, condizionando la qualità della vita e lo sviluppo della
città.
Infatti rispetto
al passato dove la
distribuzione avveniva sotto
casa, attraverso una rete
di negozi, i quali a loro volta
favorivano la socializzazione e
quindi il pulsare
della vita,oggi essa
si esercita in
un solo “negozio”
dove la gente
è costretta a
concentrarsi in moltitudini
anonime, questa nuova realtà non tiene
conto delle attuali
esigenze sociali dovute
all'invecchiamento della popolazione
la quale chiede maggior attenzione
alle sue necessità che, nel campo
specifico, consiste
nell'avere a disposizione
delle medie strutture di
vendita distribuite nel quartiere, dove sia
possibile recarsi a
piedi, e non grandi
centri commerciali irraggiungibili.
Ricordiamo che
inizialmente la metratura
di IPER era
appena superiore ai
5000 mq. e su tale disegno
il quartiere aveva
dato il suo
assenso in una
assemblea pubblica da
noi organizzata e
a cui l'Ing.
Molina come progettista
di IPER era presente
e condivideva la scelta
e l'ottica degli
abitanti del quartiere. In
fasi successive le
argomentazioni sono cambiate
e si è
cercato di ottenere
più licenze possibili
e quindi i
volumi si sono moltiplicati di
ben 7 volte.
Significativa al
riguardo è la
situazione in cui
versa il quartiere
San Paolo, già sofferente dell'isolamento dal
resto della città
dovuto alla funzione
assurda di tangenziale
che ha assunto il
viale Sabotino,caricato da un
transito pesante e
di attraversamento e
collocato all'interno del
tessuto cittadino, da una
parte la zona
della chiesa di
San Giovanni dove
i confini arrivano
fino al ponte di San Bernardino ed
alla massicciata della
ferrovia,dall'altra la vecchia
Ponzella con le
nuove costruzioni e
la forte espansione
abitativa di Legnano.
Questa strada , in
un recente passato
era stata inserita, su
richiesta del Gruppo Quartiere nel PUT (Piano Urbano del Traffico) del Comune
di Legnano con la denominazione di strada
“Interquartiere” (collegamento
tra due quartieri) : in pratica
era il suo
declassamento. Con il cambio dell'Amministrazione questo
non è più
successo e tale
via ha continuato a
svolgere le funzioni
di “ Circonvallazione Ovest”
della città.
Ipotizzare una
paralisi della viabilità, dovuta al
già notevole numero
di mezzi che quotidianamente gravitano sui tre
principali assi viari interessati e cioè la
SP12, la SP148 ed il viale
Sabotino, ai quali si
sommerà il traffico
generato dal Centro
Commerciale e dal nuovo
Ospedale, interessando anche via
Liguria, dove arriverà il flusso
di veicoli proveniente dalle
zone a nord ed
a est della
città, è abbastanza plausibile. Quindi sarà difficile
se non impossibile
intervenire nel merito, rendendo
perciò inconciliabile
l'insediamento dell' IPER con il sistema viario.
Il quartiere
subirà un ulteriore
processo di desertificazione che
lo ridurrà sempre
più a “dormitorio”, il mega
Centro Commerciale divorerà la
poca attività rimasta
dei negozi.
Gli insediamenti
abitativi, privi di locali
predisposti all'attività commerciale,
sociale e ricreativa, semmai necessitano di avere
servizi adeguati e interventi
mirati che li
rivitalizzino, facendoli
sentire parte viva e attiva
della città e non
un anonimo ricettacolo di
cose indesiderate.
Considerando tutti
questi aspetti gli abitanti
del quartiere esprimono
un giudizio negativo
sull'insediamento del grande
centro commerciale IPER
MONTEBELLO SPA.
Tuttavia se
non sarà possibile
evitarne la costruzione,
confidiamo nella responsabilità delle
autorità preposte affinché pongano molta
attenzione all'impatto ambientale
e viario generati da
questo centro, operando affinché nello studio
di fattibilità si faccia
in modo che il
quartiere venga coinvolto
il meno possibile.
Vi esponiamo
le nostre considerazioni:
1) SI
MODIFICHI IL TRACCIATO
DELLA STRADA DI
CONGIUNZIONE DELLE DUE PROVINCIALI
SP12 e SP148
Si
chiede che suddetta
strada di congiunzione
non usufruisca di via Padre
Marcolini, ma venga realizzata
una nuova arteria più a
monte, indipendente e non
collegata alle strade
già esistenti in
quartiere.
Ci
permettiamo di sottoporVi
due ipotesi :
IPOTESI A) La nuova arteria
potrebbe sfruttare , collegandole
fra loro , le strade di
accesso al nuovo ospedale,provenienti dalle
due provinciali. In tal
caso si potrebbero prevedere
misure atte a
non disturbare la
tranquillità del luogo
di degenza.
IPOTESI
B) In
alternativa una nuova strada, dove
la distanza tra
via Padre Marcolini e
la nuova carreggiata
deve essere di
almeno 100 metri, al fine
di poter effettuare una
piantumazione protettiva esterna
alla strada che
consenta di evitare
rumori causati da
veicoli in transito,da
un lato alle
abitazioni limitrofe e
dall'altro al nuovo ospedale.
Si
pone come condizione
per le due
ipotesi che l'eventuale
prolungamento di via
Marcolini verso la SP 148
non abbia collegamenti con essa, ma
abbia sfogo in
via Sardegna, in modo
che risulti a
tutti gli effetti
solo una strada
per le abitazioni
del quartiere che , come
vedete da documentazione allegata , sono sorte
in grande quantità. Si
deve evitare nel modo più
assoluto una riproposizione di
viale Sabotino e
di tutte le
difficili situazioni che esso
comporta.
2) VIA
LIGURIA
Per
garantire la viabilità
interna nonché la
tranquillità abitativa, si chiede
che IPER venga
servito da un
efficace servizio pubblico e
che gli accessi
all'ipermercato siano consentiti
solo :
A) dal
prolungamento di viale
Sabotino
che
dovrà essere sottoposto ad
adeguata riqualificazione (
rotonde, pista ciclabile....) come
previsto dal vigente PRG, nonché scaricato
dai mezzi pesanti di
attraversamento città
B)
dalla provinciale SP 12
al
fine che le
vie Calabria,Sondrio,Lucania e Parma ( dove
esistono scuole materna
elementare e media) non siano
di sfogo al
traffico IPER, che non
deve essere raggiunto
dalle strade di
quartiere.
Inoltre che
l'entrata e l'uscita
dei mezzi di trasporto
delle merci all'ipermercato si
effettuino solo da
detta provinciale, senza accesso
da via Liguria
dove le due
rotonde previste non
vengano effettuate e che
l'area di fronte
all' IPER sempre su
detta via non venga
utilizzata commercialmente.
3) VIA
NOVARA
Si
consiglia che dal
collegamento tra le
provinciali SP12 e SP148
il traffico in
via Novara sia reso difficoltoso
per sconsigliare la
percorrenza della suddetta
via in direzione ipermercato
4) STRADE
INTERNE AL QUARTIERE
Si precisa
che tutte le vie interne al
quartiere e che
lo attraversano in
direzione nuovo ospedale
non vengano collegate alla nuova
arteria di congiunzione
delle strade provinciali
SP12 e SP148.
Si
chiede inoltre che la zona
standard prima del Parco
Altomilanese rimanga completamente
a verde
Certi che
le nostre indicazioni tecnicamente realizzabili
e semplici da
attuare vengano accolte da questa
Amministrazione, porgiamo i
più distinti saluti
GRUPPO QUARTIERE
SAN PAOLO
Allegati
1) Stralcio
PRG attuale del
Comune di Legnano
2) Documentazione fotografica della
zona in questione