Articolo presentato al 18° Congresso Nazionale di Speleologia, CHIUSA '98
Paper presented at the 18th Italian National Congress of Spelaeology, CHIUSA '98

Compensazione automatica degli errori di richiusura in poligonali con anelli multipli

Automatic compensation of closure error in multiple-loop traverses

Giuliano Donzellini
E-mail: <donzie@dibe.unige.it>
Ricercatore di elettronica presso il Dipartimento di Ingegneria Biofisica ed Elettronica (Universita` di Genova).
Socio della Societa` Speleologica Italiana, del Club Alpino Italiano e del Gruppo Grotte CAI Savona.

Abstract

Closure errors in multiple-loop traverses can be difficult to process without a suitable software tool. A "least squares" approach is able to solve the mathematical side of the problem. Process automation and a "scaleable" easy-to-use interface are useful to minimize difficulties for both less-skilled and experienced users as well, so enabling everyone to use loop and multiple-loop survey techniques. Loop closure can be controlled by the user with a "weight-based" method, and tools for comparing compensated and uncompensated survey line loops can help to optimize mapping. The criteria exposed in the paper have been applied to the "GROTTA" software, currently under development.


Introduzione

Nei rilievi speleologici spesso si incontra il problema di "richiudere" anelli di poligonale. Il trattamento dell’errore di richiusura comporta non poche complicazioni, specialmente se ci troviamo in presenza di anelli multipli. Da un punto di vista geometrico questi si presentano quando, dopo essere partiti da un caposaldo, vi possiamo ritornare percorrendo sulla poligonale strade diverse. Un uso sistematico degli anelli di poligonale sarebbe auspicabile, in quanto molto utile per verificare la qualita` del rilievo e migliorarne la precisione. Purtroppo troppo spesso gli speleologi, a fronte delle difficolta` di trattamento, evitano di ricorrere agli anelli chiusi. Uno strumento adeguato al compito richiesto, che sia semplice da usare, potrebbe incoraggiare tali tecniche di rilievo. Esistono gia` molti programmi per la compensazione degli errori di richiusura delle poligonali. Sovente pero` richiedono laboriose operazioni da parte dell’utente, risultando di difficile uso. Si potrebbe pensare ad un approccio "scalabile", ossia che consenta un uso facile agli speleologi meno esperti e dia la possibilita`, ai piu` introdotti, di intervenire nella correzione degli errori. Le caratteristiche prevalentemente amatoriali dell’utente-speleologo suggeriscono la progettazione di uno strumento il piu` possibile automatizzato, privileggiando le necessita` dell’utente meno esperto. In questa comunicazione si vogliono descrivere le soluzioni adottate a tal fine nella realizzazione del programma per il riporto dei rilievi speleologici "GROTTA".


La compensazione degli errori

I metodi "classici" per compensare gli errori di richiusura si basano sul criterio dei "minimi quadrati" [1]. Alcuni autori hanno sostenuto la non adeguatezza di questo criterio [2,3], ma ritengo che la sua validita` sia ancora attuale, soprattutto perche`, se bene applicato, permette all’utente-speleologo di gestire le richiusure degli anelli in modo relativamente semplice, come sara` discusso piu` avanti.
Da un punto di vista matematico si tratta di calcolare la posizione "piu` probabile" dei punti di stazione, imponendo minima la cosiddetta "somma dei quadrati degli errori". Per "errore" si intende qui la differenza tra le dimensioni misurate e quelle "teoriche" di ciascun segmento di poligonale, nelle tre dimensioni dello spazio. Alla misura di ogni segmento viene associato un "peso", che indica il "grado di fiducia" che si ripone, complessivamente, nella misura fatta. Il risultato dell’analisi porta alla impostazione di un sistema lineare, il cui numero di equazioni e di incognite e` pari al numero di punti di stazione presenti nella poligonale.
Dato che il numero di punti di stazione puo` essere anche molto elevato, per ottenere un sistema di dimensione ragionevole si adotta un criterio di "riduzione pesata" della poligonale. Dopo avere risolto il sistema e ricavato le coordinate dei punti della poligonale "ridotta", questa viene "ri-espansa", ottenendo infine la posizione spaziale di tutti i punti di stazione. L’algoritmo implementato nel programma "GROTTA" e` piuttosto complesso, si basa sulla geometria dei labirinti e risolve automaticamente ed efficientemente poligonali in cui sono presenti anelli multipli.


L’intervento dell’utente nella richiusura degli anelli

Elemento chiave della compensazione, come ora visto, e` il "peso" che viene assegnato ai segmenti. Se un segmento non e` incluso in un anello, il peso e` ininfluente. Se ne fa parte, il peso diventa importante perche` confrontato con quello degli altri segmenti inclusi nello stesso anello. Piu` il suo peso e` alto, piu` un segmento imporra` le sue misure sugli altri e sara` poco modificato; piu` e` basso, piu` subira` variazioni e sara` adattato dagli altri. In assenza di intervento, i segmenti ricevono tutti lo stesso peso e la compensazione degli anelli avviene in ogni caso, in modo completamente automatico, "dietro le quinte". Per assegnare ad uno o piu` segmenti un peso diverso, e quindi intervenire sulla compensazione, l’utente deve rendere visibili i campi appositi, normalmente nascosti, che sono situati all’interno della maschera di introduzione e modifica dati (Fig.1) [4].

Fig. 1: I campi per l'impostazione del peso di un segmento incluso in un anello

Si puo` decidere di intervenire in qualunque momento; di solito e` conveniente farlo dopo aver esaminato il riporto ottenuto con i pesi assegnati in automatico. Il primo campo permette di assegnare il peso mediante un "giudizio di qualita`" della misura (‘Normale’, ‘Buona’, ‘Ottima’...), mentre l’altro campo consente una scelta piu` fine, assegnando direttamente il peso (compreso tra 0 e 100). Uno zero indica che in un anello la misura del segmento non deve essere tenuta in conto (la posizione dei suoi punti estremi dipendera` dagli altri segmenti); un valore pari a 100 indica che le sue misure sono da considerarsi "ideali" (non saranno modificate); il valore intermedio di 50 corrisponde al giudizio ‘Normale’ ed e’ quello assegnato in automatico. Un esempio: se all’interno di un anello di poligonale e` compreso un pozzo, la compensazione potrebbe renderlo obliquo. Assegnando un giudizio di qualita` alto alla sua misura, obbligheremo l’algoritmo a mantenere la verticale e a distribuire l’errore di richiusura sugli altri segmenti dell’anello.


Controllo delle richiusure

L’utente ha due strumenti per controllare la qualita` delle richiusure. Il primo consiste nella possibilita` di visualizzare contemporaneamente sia la poligonale compensata che quella non compensata (Fig.2).

Fig. 2: Confronto grafico tra la poligonale compensata e quella non compensata

Con un semplice click del mouse possiamo selezionare un punto di stazione sul quale far coincidere le due poligonali. In questo modo possiamo, anello per anello, esaminare qualitativamente e visivamente il risultato delle nostre misure, decidendo poi di intervenire o meno. Questa osservazione puo` essere fatta sia sulla pianta che sullo sviluppo longitudinale. Il secondo metodo e` meno visivo ma piu` quantitativo (Fig.3).

Fig. 3: Anelli di poligonale: esame quantitativo degli errori di richiusura

E` possibile esaminare, sul punto di richiusura di ogni anello, l’errore risultante dalle misure (prima della compensazione). Viene riportato l’errore in linea d’aria, in pianta e di dislivello.


Riferimenti

[1] V.A.Schmidt, J.H.Schelleng, "The Application of the Method of Least Squares to the Closing of Multiply-Connected Loops in Cave or Geological Surveys," Bullettin of the National Speleological Society, pp. 51-58, 32(3), 1970.
[2] British Cave Research Association, "Cave Surveing Notes," http://www.sat.dundee.ac.uk/~arb/surveing/surveynotes.htm
[3] L.Fish, "The Problem with Least Squares Loop Closures," http://members.iex.net/~lfish/compart.htm
[4] G.Donzellini, "Un ambiente grafico interattivo per il trattamento di poligonali," Atti del 18° Congresso Nazionale di Speleologia, CHIUSA '98