MEMORANDUM 
PER 
RAFFAELE SILVAGNI
Vice presidente del tribunale di Salerno

Il Vice Presidente Silvagni Raffaele nel 1861 nei primi anni dei suoi studi giuridici, diede alla luce una monografia in considerazione della quale il Consiglio Accademico della R. Università degli studi di Napoli nel i 7 febbraio 1864 lo dispensò dagli esami di Enciclopedia Giuridica, storia e filosofia del Dritto, avendo ritenuto detta dissertazione come equipollente delle tre suindicate materie.
Con nota Ministeriale poi del 27 febbraio 1864 tale deliberazione del Consiglio Accademico venne approvata dal Ministro di Pubblica Istruzione - Ministero Amari.
Nel 1867 pubblicò un'altra monografia sulla Petrsonalità giuridica dello straniero secondo il Codice Civile Italiano, esaminando la capacità civile dello straniero nei rapporti del Dritto razionale, mettendo a rassegna il Dritto antico, quello intermedio, e gli immegliamenti apportati in questa materia dal nuovo Codice Civile del Regno d'Italia. La monografia fu premiata con medaglia nel 14 marzo 1867 dalla Facoltà legale della R. Università di Napoli.
Il compianto Senatore Sclopis giudicava il lavoro del Vice Presidente Silvagni nei seguenti termini:
                                                                                    Torino, 2 ottobre 1869
Reverentissimo Signore,
Le sono molto grato del favoritomi invio delle sue considerazioni sopra la personalità giuridica dello straniero nel Codice Civile Italiano, accompagnate da un suo gentilissimo foglio.
Questo lavoro prova la serietà e la buona riuscita de'di Lei studi, ed io non posso a meno di essere lusingato dal trovarvi citato il mio nome. Debbo però aggiungere che io non fui presente all'adunanza dell'associazione Britannica di cui ivi si parla, ma corrisposi solo con lettere al di Lei invito.
Mi creda, riverito Signore, qual con perfetta 05-servanza me le protesto.

Devotissimo
FEDERICO SCOLOPIS


Al sig. Raffaele Silvagni
Uditore Giudiziario presso il
Tribunale di
COSENZA

                                                                     Lanciano, 13 aprile 1881

Pria di lasciar le funzioni di Presidente di questo Tribunale è mio debito spendere una parola di meritato elogio, ed attestare alla S.a V.a Ill.ma i miei sentimenti di stima verso questo Egregio Giudice signor Raffaele Silvagni, che per dottrina non disgiunta da modestia, morale purissima e laboriosità instancabile a niuno è secondo. So pur troppo, che queste lodevoli qualità del Silvagni non s'ignorano dalla S.a V.a Ill.ma, e che nulla vengo ora ad aggiungere alla opinione che ha già di lui, ma prendo questa occasione per ricordarne i meriti non comuni e richiamare sul medesimo la superiore considerazione. Egli più che ogni altro, è magistrato distinto, ed ove volesse prescindersi dall'anzianità di categoria, potrebbe annoverarsi fra i pochi, che hanno veramente dritto alla promozione di grado. Grave è in vero l'ostacolo che gli oppone, ma questo, sembrami potersi vincere prospettando al Ministero, che posto il Silvagni a capo d'un Collegio sarebbe preso a modello dai suoi dipendenti e verrebbe a rialzarsi nel popolo la fiducia, che la giustizia rettamente e con operosità instancabile si amministra.
Voglia degnarsi la S.a V.a Ill.ma tenere in considerazione questo Magistrato sott'ogni rapporto rispettabile, e nelle incostanze propugnarne il miglioramento.
La prego intanto gradire i sentimenti di mia gratitudine e del mio altissimo ossequio.

Il Presidente
Cav. RAIMONDO CICCONE


A Sua Ecc.
Il Primo Presidente della Corte d'Appello
Aquila
                                                                 Lanciano, 10 settembre 1884

Poiché non me n'è stata offerta mai la opportunità durante la mia breve dimora in questa residenza, mancherei proprio nel momento di lasciarla, ad uno stretto obbligo di giustizia se omettessi di segnalare alla considerazione dell'E. V. i pregi singolari onde va adorno questo Giudice signor Raffaele Silvagni; affinché quando avrà raggiunta egli la necessaria anzianità si degnasse raccomandarlo al Superiore Governo per la promozione al grado di Vice Presidente pel quale addimostra speciale attitudine e ne possiede tutti i requisiti. Lo stesso invero avvegnacchè sia uno dei più giovani magistrati di questo Tribunale, pure se ne distingue per non ordinaria capacità, istruzione e pratica negli affari così civili come penali; ammirandosi altresì da ognuno per la somma sua probità, serietà di contegno e massima indipendenza, tanto che può reputarsi davvero ornamento della Magistratura Italiana.
Assicuro poi l'E. V. che nello affermare siffatte cose a riguardo del Silvagni, il faccia non solo con piena coscienza e senza il minimo spirito di deferenza o benevola piacenteria, ma togliendo a fondamento eziandio la esperienza che ho avuta di lui e la voce della pubblica opinione che incessantemente mi è venuto fatto raccogliere.

Il Presidente
CESARE RICCIULLI


A Sua' Ecc.
Il Primo Presidente della
Corte d'Appello
AQUILA

                                                                                     Lanciano, 10 aprile 1888

CONSIGLIO
DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI
Presidenza
N.° 32

Mentre il Foro si accingeva di porgere a V. 5. un attestato di vivo compiacimento per la meritata promozione e di sentito dolore per la dipartita, ne perviene il gentile foglio di congedo in termini, che dinotano tutta la delicatezza dell'animo e l'alto concetto della missione giudiziaria.
Il novello tratto accresce il dispiacere di vederla allontanare; confortevole è però il pensiero, che, chiamata ad altre funzioni, cui delle più elevate saran der fermo da susseguire, risplenderanno viemmeglio la scienza, il merito, il sapere non discompagnati dalla integrità del carattere e dalla cortesia dei modi.
Se di noi V. S. porta benevolo ricordo, tra noi il suo nome tanto chiaro e intemerato rimarrà scolpito non meno ne' lodati lavori che ne' cuori di quanto hanno il culto della giustizia e della virtù.
Con tali sentimenti e voti a V. S. porgiamo un affettuoso addio.

Il Presidente dell'ordine                                                 Il Presidente del Consiglio

E. Sigismondi
Antonio Finamore
Berardino Romagnoli
Filippo Petragnani
Pietro De Giorgio
Arturo Romagnoli
Pietro Dovidio
Tommaso Nobile
Nicola Carabba
Alessandro Madonna
Tito Bevilacqua
Giuseppe Petragnani
Erminio Boschetti
Giuseppe de Cesare
Luigi Petragnani
Domenico Auriti
Filippo Pace
Raffaele Avv. Marciani
Giambattista Fonzi
Camillo Castaldi
Luigi de Giorgio
Fiorindo Rainaldi
Gerardo Pellicciotta
Pasquale Cav. Spinelli
Gerardo Barenga
Avv. Francesco Pettinelli
Filippo Avv. Caraba
Gennaro Avv. Pace
Giantomaso Tozzi

All'Ill.mo. Raffaele Silvagni
Vice Presidente di Tribunale
LANCIANO