GRIMALDI TRA PASSATO E PRESENTE
Presentato il volume curato da don Franco Vercillo

Davanti ad un pubblico attento, sabato 22 ottobre, nella sala consiliare del Comune di Grimaldi, è stato presentato il libro di don Franco Vercillo, parroco di Altilia, e da sempre appassionato di informatica.I lavori di presentazione sono stati introdotti da Antonella Malito, caporedattore de La Voce del Savuto, che con grande attenzione e spirito di osservazione ha colto i punti più salienti e significativi di tutto il libro. Ha espresso l'emozione che le pagine del libro tra­smettono, l'emozione che viene dall'amore per le nostre tradizioni che sono il filo della nostra identità, quasi il bisogno di ritornare al passato. Si è poi soffermata sulle storie, sui personaggi e sui luoghi narrati con particolari e grande sensibilità.  La stessa sensibilità e capacità di entrare nel vivo e nel cuore di ciascuno intervento nel coordinamento di tutto il convegno. Il libro dal titolo Grimaldi trapassato e presente, appare a prima vista come un collage di articoli di diversi autori su vari argomenti apparsi su Grimaldi 2000, il periodico dell'amministrazione Comunale. In realtà questo libro è molto di più. Ma vediamo di capirlo meglio seguendo la cronaca di questa ulteriore giornata che l'amministrazione comunale ha voluto dedicare alla cultura. Il saluto istituzionale è stato portato dal Sindaco, Pino Albo, il quale ha inizialmente sottolineato l'importanza dello scrivere per conservare alla memoria la storia di una comu­nità, per non dimenticare niente e nessuno, per ricercare le nostre radici, per compiere un tracciato per le nuove generazioni. Ha manifestato compiacimento nel notare in molte famiglie della nostra comunità la presenza dei libri che sono stati scritti da concittadini grimaldesi ed ha confermato il sostegno dell'amministrazione comunale a quanti continueranno ad impegnarsi in questa direzione, che mira a tenere alto il nome del nostro paese ed a portarlo fuori "dalla mura". Dopo di lui è intervenuta Cristina Gimondo, componente di redazione del periodico locale, la quale ricordando la passione di don Franco per l'informatica ed Internet, ha posto l'accento sull'importanza della comunicazione, come esigenza primordiale dell'Uomo, ha fatto veicolare al di fuori del tempo e dello spazio, la storia della stessa umanità e come elemento fondamentale del progresso. Tramite Internet Don Franco ha fatto conoscere tradizioni, manifestazioni, personaggi, eventi, la storia e la cultura di Grimaldi al mondo intero. Il libro presentato, affida alla stampa una comunità viva, narrando le sue tradizioni culinarie, religiose, storiche, e leggendarie, i suoi personaggi, che descritti dalla penna di vari autori sembrano ancora vivi in mezzo a noi. Don Franco ha affidato a questo libro non solo le cose e la gente del passato, ma soprattutto i sentimenti, i principi di un sano vivere intessuto nel rispetto, nell'amicizia , nella solidarietà, che sfuggiva l'apparire per arricchire l'essere. Il Prof. Guerriero, direttore di "Grimaldi 2000" ed autore di molti degli articoli che com­paiono nel libro di Don Franco, si è posto, ed ha posto a tutti gli astanti, partendo da una poe­sia di Matteo Saccomanno, profondi interro­gativi sul senso della vita.
"Cos'è veramente la vita? Sappiamo darci una risposta?" questo l'interrogativo di Antonio Guerriero, interrogativo antico quan­to il mondo e mai risolto al quale egli stesso trova, forse, una risposta nello spirito di ricerca. Altro argomento altrettanto importante gli suggerisce, il libro presentato che, raccontando fatti e personaggi del passato e del presente, tratta il problema del tempo, che se è espres­sione di problemi è anche sollecito a dare la possibilità di vivere con dignità e con amore.
Eugenio Gallo, critico letterario, ha breve­mente fatto una sintesi degli intervenuti prima di lui ed ha ripercorso le pagine del libro, che non è solo un collage di articoli, come si dice­va all'inizio, ma la ricerca dell'identità di una comunità. Infatti essa non si traccia una volta per sempre, ma è come un mosaico complesso in cui ogni gesto, ogni parola, ogni individuo ogni giorno lo arricchisce con l'aggiunta di una nuova tessera. Il Prof. Eugenio Gallo, ha sottolineato come i vari articoli formano un tutt'uno, in una armonia quasi musicale. Grimaldi fra passato e presente è una finestra su Grimaldi, aperta al mondo intero. Una narrazione che si presta ad una analisi filosofica della storia, nell'accezione illuministica del termine, come penetrazione, quindi, in essa. Parla di tutte le storie inserite nel libro e di ogni personaggio trattato ne ricorda i tratti più salienti e da essi fa emergere con forza che questo libro non invita solo alla lettura ma soprattutto all'incontrarsi, ad impegnarsi per l'affermazione delle cose che uniscono e non per quelle che dividono, sull'esempio di quanti ci hanno preceduto con l'esempio delle loro virtù e della loro semplicità e saggezza.
Il Prof. Gallo non ha tralasciato di complimentarsi con il giornalista Fiore Sansalone, che ha curato l'edizione del libro e la scelta della copertina che da sola da un valido aiuto ad entrare nell'atmosfera di quanto narrato nelle sue pagine. Don Franco alla fine dei lavori ha ringra­ziato tutti gli intervenuti, manifestando la gioia di avere avuto questa opportunità e rac­contando come è nata l'idea di questo libro. Nel sito web da lui curato si è premurato di inserire, insieme a tante altre notizie ed imma­gini, gli articoli che via via sono apparsi su Grimaldi 2000, per far conoscere a tutti questo nostro paese. Pensando però che non tutti hanno dimestichezza per l’informatica, ha ritenuto  di utilizzare questa forma di comunica­zione che è vicina a tutti. Con l'umiltà, che lo contraddistingue, ha sostenuto che il merito di questo libro non è suo ma di tutta la comunità di Grimaldi, egli ha fatto solo "l'ape" che, volando di fiore in fiore, ha raccolto quello che gli è sembrato più significativo. Tutto allo scopo di far conoscere Grimaldi. Infine ha rivolto a tutti l'invito ad impegnarsi in questo senso. Sandra Medaglia, alla fine della manife­stazione, ha consegnato, a nome dell'amministrazione Comunale, un piccolo segno, una penna, che come ha detto, "vuole essere uno stimolo, a scrivere ancora ed a continuare l'opera meritoria che ha iniziato, indicando la strada ai giovani delle nostre comunità".