IN VERITA' IN VERITA'

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di Salvatore Dicerto

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Se qualcuno dubita che le parole di Gesù siano verità, può anche non leggere quanto segue, ma se ritiene che siano verità, allora faccia bene attenzione a ciò che legge, perchè la parola di Dio è verità, tutta e non solo quella che decidiamo noi che di natura siamo parziali.
Stranamente il popolo di Dio ha sempre rimesso in discussione la parola del Signore, ma non ama rimettersi in discussione,
per raddrizzare quelle cose che purtroppo sono diventate storte.
Isaia profetizza di uno che grida dicendo:"addrizzate nel deserto le vie del Signore.....".
Da quando le vie del Signore sono storte?
Da quando gli uomini anziche credere e vivere di conseguenza, hanno cercato spiegare con il proprio buon senso le vie di Dio; da quando gli uomini hanno cercato di arricchire di significato le parole dell'Eterno; da quando gli uomini hanno voluto far grande l'Eterno con i ragionamenti.
Quando gli uomini hanno cercato spiegare le cose, attorno è cresciuto il deserto spirituale, e quando il deserto spirituale cresce, non essendoci vie definite chiare davanti a noi date dal Signore, ognuno cammina per la propria via che è storta, che non conduce la dove il Signore vorrebbe farci arrivare.
Al tempo dei Giudici, la parola del Signore era rara, il Signore non parlava più; oggi sembra che il Signore parli abbondantemente, si fanno evangelizzazioni ad ampio raggio, con potenti mezzi, l'evangelo è annunziato praticamente dovunque, dunque il Signore parla.
Certamente il Signore governa ogni cosa, parla anche a chi lo ascolta col cuore, ma purtroppo il Signore non era nel vento impetuoso che schiantava i monti, non era nel terremoto, non era nel fuoco, e la sua voce e le sue parole vengono comprese solo da coloro che sono avvezzi al modo di parlare di DIo.
I nati di nuovo, hanno una particolarità che li rende unici e autentici, sono come il vento che soffia del quale non si sa da dove viene ne da dove va.
Le loro opere sono state da DIo preparate, e i suoi servi fanno le opere di DIo, non le loro.
Vi è una volontà di Dio generale e una particolare, una volontà di Dio assoluta e una permissiva; l'apostolo Paolo scrivendo ai Romani 12 dice:"... Non vi conformate a questo secolo, ma siate rinnovati nella mente, affinchè possiate provare (riconoscere), qual sia la buona, perfetta e accettevole volontà di Dio".
E' chiaro che se la mente non è rinnovata, se i pensieri e i ragionamenti come le conclusioni prendono vita dal modo di pensare di questo secolo (vedi principe di questo secolo), il risultato sarà agli occhi di Dio storto, e le vie che ciascuno seguirà, saranno il risultato del proprio pensare e non dell'intendimento che ci viene da Dio.
E' molto più facile pensare di essere nel vero, che non nell'errore; è umano, si risponderà, ma il perseverare nell'errore diviene alla fine diabolico, nel senso che diveniamo strumenti delle tenebre senza saperlo.
Se uno fosse convinto di essere nell'errore, sarebbe reputato stolto se perseverasse; purtroppo sta quì il problema e sta qui anche il lavoro dello Spirito Santo, perchè il suo lavoro è convincerci dell'errore in cui viviamo.
Potrà mai lo Spirito Santo portare a termine il suo lavoro nella nostra vita, riuscendo così a convincerci che la Parola di Dio è e resta sempre la verità l'unica verità, la verità indiscutibile, che deve essere accettata per intero senza condizioni per la fiducia che abbiamo in Colui che ci ha chiamato a vita eterna, il quale avrebbe potuto starsene quieto nel suo cielo, invece è venuto sulla terra a morire per noi?
Purtroppo, solo una parte dell'evangelo è predicata con enfasi, e solo una parte della parte annunziata che viene condivisa pienamente, poi per presentare Cristo il Salvatore del mondo, citiamo le scritture alla maniera di coloro che credono di aver compreso tutto, dimenticando che il mondo creato geme e travaglia aspettando di vedere la manifestazione dei figli di Dio. Si la manifestazione dei figli di Dio, non la sapienza dei credenti, ne tantomeno la dottrina degli uomini; Gesù si è fatto pane per noi, e ha detto che se il granel di frumento non muore rimane solo, ma se muore porta molto frutto, dunque diviene pane per chi ha fame.
La gente non sa cosa farsene della dottrina degli uomini, vuole un pezzo di pane, un pezzo di pane che discende dal cielo, l'altro pane sa trovarselo da se.
Quanto evangelo di verità vive dentro di noi, quanto pane del cielo abbiamo mangiato, quel pane che da vita al mondo?
C'è l'evangelo di Gesù e l'evangelo degli uomini; c'è la dottrina di Gesù e la dottrina degli uomini, ma meraviglia delle meraviglie, Gesù ha detto che la sua dottrina non era sua ma del Padre che lo aveva mandato; di chi è la nostra dottrina?
Gesù, la sua dottrina l'aveva ricevuta direttamente dal Padre suo, la nostra da dove viene?
Difficile accettare quel "In verità in verità io vi dico"; ma pure la fede non può rimanere a metà, ne può essere definita, essa è, dice lo scrittore agli Ebrei 11:"E' la sussistenza delle cose che si sperano e la dimostrazione delle cose che non si vedono". A chi spetta la dimostrazione di Dio? La dimostrazione della fede di Dio?
Pertanto chi si accosta a Dio "DEVE" credere, non sono concessi sconti di fede, e non è una cosa che possiamo evitare, se ci accostiamo a Dio, perchè se non crediamo, nessuna dimostrazione ci sarà data e quindi vagheremo come foglie al vento delle dottrine degli uomini.
Non solo "DEVE" credere, che è già un passo fondamentale, ma deve anche credere che è premiatore di coloro che Gli si accostano con fede.
Se Lui non ti rivela se stesso, se Lui non ti parla personalmente, che premio ti ha dato?
Gesù ha promesso che a chi crede, sarà dato un pezzo di pane dal Padre suo; e ha anche detto che se qualcuno lo serve, il Padre lo onorerà. Onorati da Dio. La sua presenza divina ci onora.
Tu sei beato, Simone, disse Gesù, perchè la carne e il sangue non ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli.