Prima di tutto vediamo le differenze tra PIRATA e CORSARO... 
Allora pirata (dal gr. peirátes, da peirân, assalire) era colui che navigava per assalire e depredare le navi e lo faceva per fini individuali, cioè senza l'autorizzazione di uno stato.In pratica la pirateria era una sorta di brigantaggio sul mare. La pirateria era (ed è) un reato di diritto internazionale (delictum iuris gentium per essere precisi ^^) e per questo il pirata, in deroga alla norma generale per cui la competenza sulle navi in alto mare spetta esclusivamente allo Stato di cui battono bandiera, poteva essere catturato e tradotto dinanzi ai giudici di ogni paese. 
Passiamo adesso al termine corsaro... di preciso erano degli individui che con una nave armata da loro stessi con l'autorizzazione del loro governo praticavano la guerra di corsa (cioè.................) .Mentre il pirata era un semplice predone di mare, il corsaro attaccava di regola solo dietro autorizzazione del sovrano, che, con una lettera di marca, dava facoltà a un capo corsaro di arrembare con una nave armata in corsa i mercantili nemici. 
Famosi corsari italiani furono i liguri Enrico Pescatore, ammiraglio di Federico II di Svevia, e Giuseppe Bavastro, capitano del porto di Algeri al servizio dei Francesi (1830); pare che lo stesso Cristoforo Colombo avesse praticato la corsa per conto di Renato d'Angiò. (La circostanza è sostenuta da chi abbraccia la tesi di Colombo stretto parente di un corsaro Coulon.) I più celebri corsari furono comunque inglesi e francesi: Francis Drake, Raleigh, Hawkins, Surcouf, Jean Bart, Duguay- Trouin, ecc., i quali resero grandi servigi alle rispettive nazioni.