|
In una riunione segreta
tenutasi fra Yasser Arafat e alcuni alti esponenti degli apparati della
sicurezza il 5 novembre 2000, il leader palestinese ha annunciato
l'assegnazione di un «premio» ai bambini dell'Intifada di Al-Aqsa per
il successo conseguito con la loro partecipazione ai tumulti e in segno
di riconoscenza nei confronti delle vittime. Il premio consiste
nell'addestramento dei bambini al tiro con le armi per superare la fase
del lancio di pietre durante gli scontri. Diversi gruppi di bambini, a
partire dai 10 anni, hanno già iniziato l'allenamento nei poligoni di
tiro degli apparati della sicurezza dell'Autorità palestinese. Data
l'importanza della loro missione, l'addestramento deve avvenire a un
livello più elevato rispetto a quello che i bambini della stessa età
hanno ricevuto nei campi estivi durante le ultime vacanze scolastiche.
La fase del tiro delle pietre e quella dell'utilizzo di armi sono il
complemento dell'istruzione teorica che i bambini ricevono a scuola, a
partire dalle prime classi fino alle superiori. Guardando le
trasmissioni della televisione palestinese e consultando i libri di
testo utilizzati nelle scuole sottoposte alla giurisdizione palestinese,
si comprende come l'educazione alla violenza e all'odio verso Israele e
gli ebrei non sia cambiata dall'inizio del processo di pace. I libri
scolastici incitano alla jihad (la guerra santa) e al terrorismo e
menzionano i trattati di pace non come accordi che rappresentano una
svolta nella storia palestinese, ma come accordi che hanno permesso alle
forze palestinesi di entrare nella striscia di Gaza e in Cisgiordania.
Nelle cartine usate nelle scuole palestinesi, d'altronde, non compare il
nome dello stato di Israele. Il nome Palestina campeggia su tutta la
superficie dello stato di Israele. Le città israeliane vengono
rappresentate come città palestinesi. L'industria e l'agricoltura
israeliane vengono illustrate come successi palestinesi. I testi
scolastici negano qualunque collegamento storico o attuale del popolo
ebreo con la terra di Israele. I brani riportati nei libri di testo
incoraggiano a tirare pietre contro soldati e cittadini israeliani. Nei
libri di scuola e nelle trasmissioni della televisione palestinese
Israele e gli ebrei vengono definiti scaltri, truffatori, traditori,
sleali, animali selvatici, aggressori, ladri, banditi, nemici,
conquistatori, rapinatori, nemici dei profeti e dei credenti. Ecco
qualche esempio.
«Sono venuto da te, con la spada in mano... li getteremo in mare... il
tuo giorno è arrivato, conquistatore, e così regoleremo i conti. Non
ci sono limiti al nostro rancore, con pallottole e pietre». (Poesia
recitata da un bambino in un campo estivo, trasmessa alla televisione
palestinese il 2 luglio 1998).
«Ogni bambino porta nel cuore la Palestina e in mano una pietra, un
fucile e un ramo d'ulivo...». (Televisione palestinese, 14 maggio
1998).
Foto di una donna che sventola la bandiera palestinese e, sullo sfondo,
una cartina della Palestina che include l'area dello stato d'Israele.
(Educazione palestinese nazionale per il primo anno, pagina 11).
Sulla cartina d'Israele figura l'espressione «La nostra terra Palestina».
(Educazione palestinese nazionale per il secondo anno, pagina 21. La
stessa frase appare anche nell'Atlante del Nuovo mondo).
«L'importanza della Palestina deriva dal fatto che Allah la scelse per
essere il centro di tutte le religioni. È il luogo in cui nacque Gesù
il Nazareno, figlio di Maria, di santa memoria, e in cui Maometto - che
la pace e ogni benedizione siano con lui - fece il suo viaggio...
Migliaia di cristiani sono venuti in Palestina per ottemperare ai propri
doveri religiosi... Turisti di tutto il mondo arrivano in Palestina per
visitare i luoghi santi... I musulmani vengono per visitare il primo
Kiblah... I cristiani vengono per visitare Betlemme, dove nacque il
Messia, e la chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme...». (Educazione
palestinese nazionale per il quarto anno, pagina 5, pagina 23). Non
vengono menzionati i luoghi sacri agli ebrei.
«Ricordate che l'inevitabile risultato finale sarà la vittoria dei
musulmani sugli ebrei». (La nostra lingua araba per il quinto anno,
pagina 67).
«Chi è il ladro che ha diviso il nostro paese?». (La nostra lingua
araba per il sesto anno, pagina 15).
«Perché gli ebrei odiano l'unità dei musulmani e vogliono creare
divisione tra loro? Fornite un esempio delle malvagità compiute dagli
ebrei prendendo ispirazione dai fatti accaduti oggi». (Educazione
islamica per il settimo anno, pagina 19).
«Gli ebrei sostengono che questo è uno dei luoghi di loro proprietà e
lo chiamano "il muro del pianto", ma non è così». (Racconti
e testi letterari per l'ottavo anno, pagina 103).
«È giunta l'ora di sguainare la spada. Gli assassini sono in azione a
Gerusalemme». (Al-Mutalaa' Wa Al-Nasus Al-Adabiyah' per l'ottavo anno,
pagina 120).
«Gli esempi più palesi di dottrine razziste e discriminazione razziale
in tutto il mondo sono il nazismo e il sionismo». (La storia moderna
degli arabi e del mondo, pagina 123).
Una canzone di lode dedicata a chi tira le pietre (Al-Mutalaa' Wa
Al-Nasus Al-Adabiyah' per il nono anno, pagine 146-148).
«Scrivete sul quaderno: "Un episodio che illustra il fanatismo
degli ebrei in Palestina contro i musulmani o i cristiani"».
(Educazione islamica per il nono anno, pagina 182).
«Bisognerebbe combattere Israele con l'aumento demografico che, agli
occhi di Israele, rappresenta un pericolo per la sua esistenza. Nei
prossimi vent'anni bisognerebbe pertanto aumentare il tasso di natalità
tra i palestinesi». (Società palestinese per l'undicesimo anno, pagina
29).
In questo modo, anziché venire preparati per le sfide della scienza e
della tecnologia del Terzo millennio, i bambini palestinesi vengono
indottrinati e spediti in missione nei violenti tafferugli per le
strade. Anche grazie ai finanziamenti concessi dall'Occidente: solo per
fare un esempio, la Gran Bretagna ha donato 13 milioni di sterline,
mentre l'Italia ha contribuito con 2,5 milioni di dollari. Il Giappone,
i paesi dell'Europa occidentale, l'Unione Europea, la Banca mondiale e
l'Unesco forse non sanno che stanno sovvenzionando libri di testo e
finanziando una scuola che incitano i bambini alla violenza.
|