Il padre del kamikaze «colmo di felicità»

BETLEMME - Il padre del kamikaze che ha seminato la morte ieri mattina facendosi esplodere in un autobus pieno di scolari israeliani a Gerusalemme è «pieno di felicità» per il gesto compiuto da suo figlio Nael, 23 anni. «Quando ho appreso la notizia ho immediatamente ringraziato Allah», ha detto Azmi Abu Hillail, che vende verdure al mercato di Betlemme (Cisgiordania). Ha visto il figlio per l'ultima volta l’altroieri. Da allora aveva provato diverse volte, invano, a raggiungerlo sul suo telefono cellulare. A un giornalista di Ynet (il sito online del quotidiano israeliano Yediot Ahronot ) Abu Hillail ha detto di non sapere se suo figlio militasse in Hamas o nella Jihad islamica. «Per me non fa alcuna differenza - ha spiegato il verduraio di Betlemme -. L'obiettivo comune delle fazioni palestinesi è di combattere una guerra di religione contro il nemico sionista».
Il kamikaze è il quinto dei suoi tredici figli. «I continui crimini compiuti dagli israeliani hanno spinto mio figlio Nael ad agire», ha aggiunto la madre del ragazzo. Corriere 22.11.02