2. PACIFISMO A OLTRANZA

 
Pacifism is objectively pro-Fascist. This is elementary common sense.  If you hamper the war effort of one side, you automatically help out that of the other. (George Orwell)
 
Qualcuno sostiene che il terrorismo internazionale nasca dalla miseria e dalla disperazione. Ma, guardandomi attorno mi accorgo che nessun terrorista viene dai villaggi africani in cui si muore di fame, nessun terrorista viene dalle favelas sudamericane, nessun terrorista viene dalle tremende sacche di miseria del sudest asiatico.
Tutti i terroristi vengono dai ricchissimi paesi produttori di petrolio, e la maggior parte di loro viene da famiglie quanto meno benestanti e ha buoni studi.
Adesso risolviamo un problemino di aritmetica facile facile.
 
Con i soldi che i terroristi hanno speso per mettere in atto l'attentato dell'11 settembre, lo studente calcoli:
  1. quanti villaggi africani avrebbero mangiato a crepapelle per un anno intero
  2. quanti ospedali mobili si sarebbero potuti approntare
  3. quanti bambini schiavi si sarebbero potuti liberare da un lavoro che li condurrà alla morte prima di aver raggiunto la pubertà
  4. a quante famiglie si sarebbe risparmiato di dover vendere le figlie bambine ai bordelli
  5. quante case avrebbero potuto costruire per i loro fratelli palestinesi che da 54 anni, grazie all'O.N.U., vivono in condizioni disumane in baracche senza neanche le fognature
Non mi sembra un calcolo difficile da fare, no?
E intanto, noi continuiamo a finanziare gli sponsor del terrore ogni qualvolta facciamo il pieno alla macchina.
Si dice: «Bush vuole fare guerra all'Iraq solo per prendersi il petrolio...» e tutti a fare "sì, sì" con la testa come quei cagnolini di peluche che si mettevano un tempo sul pianale posteriore della macchina.
Questa è una delle tante leggende metropolitane alle quali si crede passivamente, mettendo in moto solo il 5% del cervello.
Ma fermiamoci un attimo a ragionare: a un paese già ricco di petrolio, e che ha già le mani su tantissimi giacimenti sparsi per il mondo, conviene affrontare i costi (in termini economici e umani) di una guerra solo per un pugno di pozzi in più? Ragionevolmente, direi di no.
Tanto più che la guerra è già iniziata da un bel pezzo e non difendersi sarebbe solo un suicidio. Non nascondiamo la testa sotto la sabbia, sappiamo tutti che Saddam non è uno stinco di santo e che di armi ne ha a bizzeffe. A che servirebbe negarlo?