1. L'AMERICA UNICA SUPERPOTENZA

 
L'America è fatta col sangue
 degli uomini che ammazzò
le vittime ormai sono tante
nessuno contare le può...
(L. Settimelli - L. Francisci)
 
Così cantava il Canzoniere Internazionale negli Anni Sessanta, dimenticando di proposito i milioni di morti da poco sotterrati o ridotti in fumo dalla follia europea. A quei tempi, per molti Italiani ammettere che senza l'intervento degli Americani difficilmente ci saremmo liberati dai nazi-fascisti suonava come una bestemmia.
Pian piano, le cose sono cambiate e, sebbene in certi settori dell'estrema destra e dell'estrema sinistra l'insofferenza verso gli U.S.A. non si sia mai esaurita, per l'Europeo medio fino a poco tempo fa la cosiddetta American Way rappresentava comunque un modello invidiabile da emulare passivamente.
Oggi invece, quell'antiamericanismo che sembrava ormai relegato a una ristretta cerchia di irriducibili, trova nuovo vigore. Da quando è crollato l'Impero Sovietico si parla di Unica Superpotenza, ignorando, fra l'altro, quanto essa sia tragicamente in declino. Inoltre, non ci si accorge di appartenere a una ben più pericolosa Superpotenza Nascente (l'Europa) niente affatto migliore dell'altra e che sul ritorno di fiamma dell'antiamericanismo pare stia forgiando una sorta di artificioso nazionalismo. Più o meno da quando ha cominciato a prendere consistenza l'idea della moneta unica (Euro), gli U.S.A. sono diventati la "concorrenza" o, come minimo, il cugino grossolano e cafone, affamatore dell'umanità.
Così ci si crogiola nella superficialità, munendosi di robusti paraocchi per non vedere un'infinità di Paesi che, pur arricchendosi, aprendosi alla modernità e alle leggi del mercato, continuano a essere nel Medio Evo dei diritti umani, continuano a condannare a morte decine e decine di persone con processi-farsa (nel migliore dei casi), senza che nessuno muova un dito, s'indigni, raccolga firme. Per contro, se c'è un criminale nel braccio della morte negli U.S.A. ci si mobilita in massa per salvargli la pellaccia; io per primo.
Dell'antiamericanismo superficiale e conformista i noglobal pare abbiano fatto la loro bandiera; ma stabilire a priori chi è il Nemico, e che cosa sia il Male è un atteggiamento pericolosamente infantile e fuorviante.