TRAMA

Nella sua casa di Firenze, Pietro Pinna, che la storia ricorda come primo obiettore di coscienza in Italia, ormai settantacinquenne, parzialmente impedito nei movimenti dagli effetti di un recente ictus, parla con l'entusiasmo della prima volta della sua vicenda. Era un ragazzo di famiglia indigente nella sua amata Ferrara fatta di biblioteche e gente di cultura quando, subito dopo la fine della guerra sente in una piazza il discorso di Aldo Capitini sulla nonviolenza e l'antimilitarismo. Ne resta colpito. Quando l'anno successivo deve partire per il servizio di Leva arriva a Lecce già con dei forti dubbi. Dubbi accresciuti dall'atteggiamento dei commilitoni verso un servizio alla patria considerato quasi sacro. Così nel giro di tre mesi di C.A.R. Pinna decide di opporre il suo rifiuto. Inizia allora una girandola di celle di punizione, denunce con relative incarcerazioni, processi militari dall’esito scontato… Interventi storici di Mao Valpiana e Raniero La Valle.

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CREDITS

Durata: 54'

Regia e montaggio: Bruno di Marcello

Italia, 2004