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Dal suo matrimonio con Zeus nacquero Ebe, Ilitia, Ares. Di carattere geloso e collerico, perseguitava, implacabile, le numerose e belle donne amate dal marito. Detestava specialmente Eracle, figlio di Zeus e di Alcmena, che tentò più volte di uccidere ed a cui impose le celebri fatiche. Nella guerra di Troia parteggiò per gli Achei a causa dell'odio che nutriva per i Troiani in seguito al giudizio di Paride. Il pomo con la scritta "Alla più bella" che Eris, la discordia, aveva lanciato sulla tavola alla quale banchettavano gli dei nel giorno delle nozze fra Peleo e Teti, era infatti stato assegnato dal principe troiano ad Afrodite. Era, che gli aveva invano promesso il dominio dell'Asia, si vendicò dando il suo appoggio nella guerra agli Achei assalitori della città. Quando, stanca dei tradimenti di Zeus, si ritirò in Eubea, questi fece costruire una statua di legno tanto bella da sembrare viva e annunciò che avrebbe contratto un nuovo matrimonio. Era intervenne alla sfilata con la quale Zeus presentava la sua finta sposa e le si scagliò contro, scoprendo l'inganno e l'amore che ancora aveva nel cuore per l'infedele marito. La dea era venerata come protettrice dei matrimoni e dei parti. Le era consacrato il melograno e, tra gli animali, erano suoi protetti il pavone, il cuculo, la cornacchia. |
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