EFESTO - VULCANO
Figlio di Zeus e di Era, era dio della metallurgia e delle arti meccaniche. Era così brutto che la madre Era, alla sua nascita, tentò di sbarazzarsene gettandolo dall'Olimpo. Efesto cadde in mare e fu tratto in salvo da Teti ed Eurinome, che lo nascosero in una grotta, dove prese a fabbricare splendidi doni per le sue salvatrici. Era riconobbe una spilla che Teti portava come l'opera di mani divine e questa gli rivelò il segreto nascondiglio di Efesto. Pentita, la madre volle riportarlo sull'Olimpo. Efesto tentò di sottrarre Era alla punizione di Zeus dopo che ella, insieme a Febo ed a Poseidone, aveva cospirato ai suoi danni, ma il padre degli dei lo precipitò dall'Olimpo sull'isola di Lemno e la caduta per poco non gli tolse la vita. Fu soccorso dagli abitanti dell'isola e in seguito, perdonato da Zeus, potè far ritorno fra gli immortali. Sua moglie era Afrodite, dea dell'amore.
Fabbricava per i guerrieri mortali armi invincibili. Ne fece, per ben due volte per Achille, su richiesta di Teti, e per Enea, supplicato da Afrodite, madre dell'eroe, quando questi, nel Lazio, dovette affrontare i Latini ed i Rutuli.

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