ARTEMIDE - DIANA
Figlia di Zeus e di Latona, sorella gemella di Febo, Artemide era la dea vergine della caccia e della luna. Si aggirava di notte nei boschi e proteggeva il popolo delle Amazzoni, vergini guerriere come lei.
Atteone sorprese un giorno la dea al bagno nel bosco con le sue seguaci e, per quella profanazione, venne mutato in cervo e quindi sbranato dai suoi stessi cani.
L'altro uomo che ebbe il coraggio di posare lo sguardo su Artemide e sul suo seguito di fanciulle fu il cretese Saproite, che la dea trasformò in donna.
Fu vittima della suscettibile dea anche Niobe, la quale ebbe la superbia di dire che neppure Latona aveva avuto figli belli come i suoi. I suoi sette figli e le sue sette figlie furono falcidiati dai due gemelli celesti, e la madre impazzita dal dolore venne trasformata da Zeus in una roccia del monte Sipilo.
Anche ad Artemide accadde una volta di innamorarsi. Il suo amato era il pastore Endimione, isolato da Zeus in una grotta in preda ad un eterno sonno. La dea scendeva a contemplarlo, vivendo un amore fatto di silenzio.
Un giorno Zeus, camuffato con una pelle d'orso, si introdusse nel seguito della cacciatrice e sedusse la ninfa Callisto. Artemide, scopertala incinta, la uccise.

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