LUIGI ZAMPA
(Roma 1905-1991)


Autore di interessanti commedie nelle quali sapeva ben unire spunti comici e amare riflessioni politiche, Zampa si vantava d’essere un “cronista con la macchina da presa” che vedeva le cose dal punto di vista della povera gente schiacciata dal Potere. Tra i protagonisti del periodo d'oro della commedia italiana era quello più anziano, dotato di un carattere vivace, esuberante. Regista assai discontinuo, ha però lasciato il segno nelle commedie civili. Anche se oggi è ingiustamente sottovalutato e quasi dimenticato, diverse sue opere sono di grande spessore artistico. Sarebbe giusto un riconoscimento al cinema e alla persona di questo artista che ci ha regalato film sospesi tra indignazione e umorismo, tra la satira di costume e l'osservazione ironica e divertita della realtà quotidiana come Vivere in pace (film impreziosito dall'ottima prova di Aldo Fabrizi) o il famosissimo L'onorevole Angelina dove Anna Magnani offriva un personaggio comico-popolaresco memorabile. Zampa legò poi il suo nome a quello dello scrittore Vitaliano Brancati firmando tre grandi film, graffianti e caustici nella descrizione di certi aspetti della vita sociale e politica italiana, sia sotto il fascismo, sia in regime democristiano, che subirono anche censure politiche: Anni facili, Anni difficili e L'arte di arrangiarsi (con un grande Alberto Sordi nella parte di un voltagabbana e opportunista). Altra collaborazione assai importante per Zampa fu quella con Sordi con il quale girò altri titoli di punta del nostro cinema quali Ladro lui, ladra lei, Il vigile, ottima commedia che vede il duo Sordi-De Sica in forma come non mai, Il medico della mutua, il suo più grande successo, campione di incassi nel 1968, il discontinuo Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata. Altri titoli importanti sono: Il magistrato, Anni ruggenti, Una questione d'onore, Gente di rispetto. Peraltro risulta originale il film Gente di rispetto, tratto da un romanzo di Giuseppe Fava, giornalista che ha pagato con la vita le sue inchieste contro la mafia, poiché invece di avere come protagonista un uomo in divisa è l'unico caso in cui la protagonista è una donna una maestra elementare interpretata da Jennifer O 'Neil. Per molti critici il suo film migliore risulta però essere Processo alla città, del 1952, in cui la vita napoletana del primo Novecento e i suoi legami con la camorra ebbero una rappresentazione di forte rilievo, sia sul piano della descrizione ambientale, sia su quello della caratterizzazione psicologica dei personaggi e nel quale le istanze di denuncia civile si sposavano a un robusto ritmo quasi hollywoodiano. Zampa è anche autore di alcuni libri: Il successo del 1948 e Sazi di giorni del 1962.
(scheda a cura di Davide).


Filmografia

1941 L’attore scomparso
1941 Frà Diavolo
1943 Signorinette
1943 C'è sempre un ma!
1943 L'abito nero da sposa
1945 Un americano in vacanza
1946 Vivere in pace
1947 L'onorevole Angelina
1948 Anni difficili
1949 Campane a martello
1950 Cuori senza frontiere
1950 E' più facile che un cammello...
1951 Signori in carrozza!
1952 Processo alla città
1953 Anni facili
1953 Siamo donne (episodio Isa Miranda)
1954 Questa è la vita (episodio La patente)
1954 La romana
1954 L'arte di arrangiarsi
1955 Ragazze d'oggi
1957 La ragazza del palio
1958 Ladro lui, ladra lei
1959 Il magistrato
1960 Il vigile
1962 Anni ruggenti
1963 Frenesia dell'estate
1966 Una questione di onore
1966 I nostri mariti (episodio Il marito di Olga)
1967 Le dolci signore
1968 Il medico della mutua
1970 Contestazione generale
1971 Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata
1973 Bisturi, la mafia bianca
1975 Gente di rispetto
1977 Il mostro
1979 Letti selvaggi