La vetta, una delle cime più meridionali del massiccio, troneggia al di sopra dei boschi che ammantano le pendici dell'alta valle percorsa dal fiume Caffaro, tributaria del Lago d'Idro, ed è visibile, in condizioni ottimali, anche dalle città della bassa Pianura Padana, in quanto a sud di essa la quota dei rilievi diminuisce nettamente. Geologicamente costituisce il confine sud del plutone dell'Adamello. Le elevazioni immediatamente a sud delle sue pendici, bagnate dal Lago della Vacca, sono infatti costituite da rocce metamorfiche di contatto (monte Frerone) tra la fascia dei graniti adamellini e la dolomia principale che costituisce le Prealpi Bresciane.
La zona attorno al Cornone di Blumone fu interessata, nel periodo tra il 1915 e il 1918, dai combattimenti nell'ambito della prima guerra mondiale. In queste zone, infatti, passava il fronte italo-austriaco. Dell'epoca sono rimasti, oltre ai cimeli esposti nei rifugi, le infrastrutture e i manufatti bellici. Nelle vicinanze del Passo di Blumone si trovano ancora i resti delle trincee, i camminamenti e i ruderi di una caserma (in seguito adattata a rifugio) facenti tutti parte della postazione italiana.
Molte vie di salita si sviluppano sui suoi versanti, tra cui un'altra via normale ormai in disuso e svariate vie di roccia tra le piu' belle del massiccio complice l'ottima roccia