"Come un appuntamento atteso, il mese missionario è alle porte.
Un invito alla missionarietà oltre i confini delle nostre preoccupazioni quotidiane. Un mese per pensare ed agire a largo raggio includendo nei nostri programmi vicende e persone che non conosciamo ma che fanno parte del nostro destino. Allargare orizzonti e interessi per vivere di più e più in profondità. Aprirsi agli altri diversi e magari più poveri di noi per lasciarsi contaminare e arricchire dalla loro sofferenza e speranza di un domani di pace e un poco più di benessere, non fosse che il cibo quotidiano e un vestito che dica la propria dignità.

Il mese missionario è un appello alla solidarietà e alla condivisione di quello che siamo e di quello che abbiamo. Un invito ad essere chiesa più missionaria che annuncia il Vangelo della speranza. L'Europa e l'occidente hanno davanti agli occhi un mondo a fischio: il nostro contributo può essere determinante. Non possiamo sottrarci alla responsabilità che è nostra. Senza nulla togliere al bel gesto, ciò che risolverà i problemi del famoso terzo mondo e' una pari opportunità di sviluppo duraturo dato ai poveri sottosviluppati. Si tratta di dare una mano che non teme di sentire che l'altro la stringe quasi a trattenerti. Vedere la povertà ogni giorno, rompe ogni equilibrio, anche il più solido. Vorresti non avere mai incontrato la miseria dell'altro per poterla dimenticare. Ora non è più possibile perché la porti nel cuore e la sofferenza dell'altro è diventata la tua sofferenza..

Buon cammino missionario e buon ottobre missionario."

Padre Luigi Arnoldi