Campi magnetici generati da corpi neutri

L'equazione seguente indica che un campo magnetico di un corpo in rotazione è proporzionale alla massa. Il campo magnetico generato da una spira e misurato a distanza. R, si può calcolare l'equazione seguente:

B = Xo m / (22,25 R t ) ...................

in cui:

Xo = mo ( Km / Kq ) 1/2

R è il raggio della spira o del corpo celeste, Km è la costante gravitazonale,

Kq = 1 / 4 p e0

t è il tempo di rotazione del corpo

 

Effetto Barnett

L'effetto Barnett è tornato alla ribalta per le grandi possibilità offerte dai magnetometri SQUID per misurare campi magnetici debolissimi.

Un materiale ferromagnetico ha un rapporto giromagnetico vicino a quello di spin m/e. Così l'effetto della rotazione rispetto al locale sistema di inerzia con velocità v è lo stesso di quello di un campo magnetico esterno Bb=(m/e) v (effetto Barnett)

Da questa equazione si ottiene

B = ( r / q ) m v / r2

in cui la costante r / q vale

r / q = Xo

pertanto risulta

B = Xo m v / r2

che è l'equazione data nel paragrafo 1.

 

Se ne ricava la seguente tabella:

corpo celeste

massa (Kg)

raggio

(m)

tempo (sec)

campo magnetico misurato (B)

campo magnetico calcolato

B = Xo m / 22,25 r t

B / B

Sole

1,96E+30

6,96E+08

2,42E+06

2,00E-02

2,23E-02

1,11

Mercurio

3,28E+23

2,34E+06

5,03E+06

3,50E-07

5,33E-07

1,52

Venere

4,83E+24

6,26E+06

2,11E+07

1,00E-08

7,00E-07

69,98

Terra

5,98E+24

6,37E+06

8,62E+04

5,72E-05

2,08E-04

3,64

Marte

6,40E+23

3,32E+06

8,86E+04

7,15E-08

4,16E-05

582,34

Giove

1,90E+27

6,98E+07

3,54E+04

8,00E-04

1,47E-02

18,39

Saturno

5,68E+26

5,82E+07

3,61E+04

2,00E-04

5,17E-03

25,87

Urano

8,67E+25

2,37E+07

3,85E+04

1,00E-04

1,82E-03

18,18

Nettuno

1,05E+26

2,24E+07

5,69E+04

1,00E-04

1,58E-03

15,77

Plutone

5,37E+24

3,00E+06

1,00E+04

2,00E-04

3,43E-03

17,13

Luna

7,34E+22

1,74E+06

2,42E+06

1,00E-07

3,34E-07

3,34

Pulsar_1

2,80E+30

1,00E+04

1,00E-02

2,40E+09

5,36E+11

223,27

Pulsar_2

2,80E+30

1,00E+04

1,55E-03

1,40E+10

3,46E+12

246,93

 

Il campo calcolato è il massimo campo ammissibile, quindi sarà sempre maggiore a quello misurato, in alcuni casi il campo effettivo può essere quasi nullo, come su Marte. Il campo di Venere è piccolo, ma non troppo rispetto al massimo raggiungibile, secondo questo lavoro. Spiccano per impressionante precisione quello del Sole e di Mercurio per il quale si calcolava un campo nullo!

"Il meccanismo della dinamo non spiega come abbiano avuto origine i campi magnetici dei pianeti e delle stelle, ma piuttosto come essi siano stati amplificati e conservati nonostante la continua attenuazione del campo dovuta alla dissipazione della corrente associata." Parker

"Il meccanismo della dinamo", afferma Parker, "non è in grado di spiegare l'enorme campo magnetico delle pulsar".

Da questo lavoro emerge che le masse generano il campo quindi non vi è dissipazione, mentre i moti vorticosi del nucleo possono indebolirlo o farlo ruotare e le pulsar possono generare un campo addirittura molto più grande di quello che oggi si presume.

 

Enrico Contenti.

Per approfondire questi temi sono molto graditi suggerimenti e impressioni, si prega di inviarli ad enricocontenti@libero.it

 

Bibliografia

FISICA GENERALE II

Halliday Resnick Casa Editrice Ambrosiana – Milano 1968

Campo magnetico di Marte

NASA

Campi magnetici nel cosmo

Le Scienze n. 182 ottobre 1983 di Parker

Le pulsar

Le Scienze n. .57 maggio 1973 e n. 224 aprile 1987

Le teorie di gauge

Le Scienze n. 144 agosto 1980

Particelle elementari e forze

Le Scienze n. 202 giugno 1985

Il quasar 3C273

Le Scienze n. 276 agosto 1991