Marino Cristina e Giancarlo alla partenza a St. Jean Pied de Port Alto del Perdòn Puente la Reina Cristina, Giancarlo, Marino e Joserra al Lago Pantano de la Grajera Burgos: la Cattedrale Meseta!!! Giancarlo, Cristina, Marino e Joserra davanti alla Cattedrale di Leon Sulla Cruz de Hierro Marino sull'Alto del Poio Sul Monte del Gozo La Cattedrale di Santiago

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- PERCHE' IL "CAMMINO DI SANTIAGO" -
Talvolta ti prende il desiderio di cambiare. Senti che quello che hai sempre fatto o avuto non ti basta più. Vuoi fuggire dalla monotonia delle tue abitudini e riscoprire valori e sensazioni che ricordi dalla tua giovinezza. Hai voglia di trasformarti, anche se per poco tempo, in una persona migliore, più semplice, disposta verso gli altri come pure verso una vita più dura e più vera.
Penso sia questo ciò che si prova quando si sta per intraprendere il "Cammino". A poco a poco ti accorgerai che una sorta di fiducia ti guida verso questa pista già percorsa da milioni di persone. Ti abbandoneranno paure e preoccupazioni perchè capirai di non essere solo e quindi riuscirai a superare tutte le difficoltà che giorno dopo giorno ti si presenteranno. Imparerai a godere del calore della gente, di ogni passo, di ogni pedalata, dell'acqua fresca della fonte, del vento che ti accarezza il viso e del sole che ti scalda il corpo. Riuscirai a rinunciare al superfluo, proprio perchè questo sarà il tuo fardello, ti sentirai più libero e sarai fiero nell'esserti trasformato in "pellegrino".
 
- L'ITINERARIO -
Il "Cammino Francese", da St. Jean-Pied de Port a Santiago di Compostela misura km 764 con circa 8900 metri di dislivello.
Si tratta di un percorso impegnativo, sia per i continui anche se non lunghissimi dislivelli, sia per la varietà dei climi che si attraversano, sia per il peso che ci si porta appresso.
Il percorso si svolge quasi esclusivamente su sterrati, sentieri e comunque su tracciati senza traffico automobilistico. Per chi preferisce l'asfalto, esiste un percorso stradale parallelo al "Cammino" anche se non sempre ben segnalato.
In tandem, a seguito di problemi metereologici, rotture di gomme e di raggi non ci è stato sempre possibile effettuare il fuori strada, ed è principalmente per questo motivo (oltre che per visite nelle città) che, sul percorso stradale a causa di errori e di carente segnalazione, a Santiago il contachilometri segnava ben 891 km.
Penso che l'ideale, per potersi godere pienamente l'esperienza sia una distribuzione su 15 tappe con una media di circa 50 km al giorno. Ciò permetterebbe più tempo per ammirare i fantastici paesaggi che si attraversano e qualche ora in più di riposo per un miglior recupero fisico.
Non avendo molto tempo a disposizione abbiamo percorso i nostri 891 km in 12 tappe tenendo una media di 74,25 km/giorno.


- LOGISTICA DEL VIAGGIO -
- Come arrivare alla partenza -
Da Bergamo a St. Jean - Pied de Port ci sono circa 1300 km. Noi ci siamo arrivati in macchina con un giorno e mezzo di viaggio per l'andata e lo stesso per il ritorno. E' un tempo un pò lungo per il trasferimento, specialmente al ritorno quando si è stanchi. Forse, se si è in tre o meglio in quattro per macchina, è ancora il sistema più economico. A St. Jean, esistono grandi parcheggi e non c'è alcun problema lasciarci una macchina per 15 giorni. Abbiamo scelto questo sistema per non avere problemi con il trasporto del tandem, scoprendo poi che un trasferimento in aereo, oltre che possibile, se non più economico, sicuramente sarebbe stato meno stressante.
- Bicicletta allenamento e bagaglio -
- Una mountainbike con coperture da sterrato di media qualità è più che sufficiente per affrontare tutto il cammino su sterrato. Qualche raggio di scorta, il solito kit per riparare le forature, tiraraggi, smagliacatena, un paio di camere d'aria , un set di chiavi a brugola ed un pò di fortuna per non doverli usare.
- Quanto all'allenamento, non penso necessiti una forma strepitosa per affrontare questo viaggio. Nessuno vi corre dietro e le tappe ve le decidete voi in funzione del tempo e dell'allenamento di cui disponete. Un minimo di preparazione, una mentalità sportiva, spirito di adattamento ed una buona motivazione vi porteranno tranquillamente a Santiago.
- Un robusto portapacchi (ne ho visti di rotti) con un set di borse posteriori con capacità non inferiore a 60 litri a persona è quanto vi occorre per trasportare un sacco a pelo, un materassino, un paio di completi da bici, qualche maglietta, qualche cosa da mettere la sera, una sana mantellina per la pioggia ed un paio di felpe per il freddo oltre che effetti personali ed una torcia elettrica per la sera o le levataccie mattutine. Questo si intende per un viaggio estivo, diversamente vanno aumentati i capi per proteggersi dal freddo. Integratori, barrette, medicinali ed altro materiale di consumo giornaliero lo troverete comodamente lungo il cammino.

- Informazioni specifiche -
Maggiori dettagli li potrete trovare su libri inerenti il Cammino di Santiago come pure su internet ricercando l'argomento sui principali motori di ricerca.

 
- DAL DIARIO DI BORDO: LE NOSTRE 12 TAPPE -
- Lunedì 9 agosto 2004 - 1a Tappa:
St. Jean-Pied de Port - Roncisvalle
Km 27 da traccia (effettuati km 48 e 1500 md. per errore di percorso)
Partenza con pioggia e nebbia
Ritirata la "Credencial" del pellegrino partiamo verso mezzogiorno.
Al posto della strada di fondovalle, consigliata in caso di cattivo tempo, per un'informazione sbagliata, imbocchiamo il sentiero alto del cammino. Quando ci siamo resi conto dell'errore eravamo già troppo avanti e, impossibilitati nel proseguire abbiamo ripiegato (per indicazione errata di un rifugista) su un percorso "alternativo" tra le montagne che ci ha portato a Roncisvalle a tarda sera con un allungamento di 21 km sul percorso originario. Troviamo alloggio in un container e conosciamo Joserra, un amico basco che ritroveremo più avanti.

St. Jean - Pied de Port Ufficio ritiro Credencial Nebbia e pioggia sui Pirenei

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- Martedì 10 agosto 2004 - 2a Tappa:
Roncisvalle - Puente la Reina
Tempo bello, fresco al mattino
Fino all'Alto de Herro su strada, poi su sentiero e strada fino a Pamplona.
Nel pomeriggio spingiamo il tandem sull'Alto del Perdon, che con i suoi 780 metri di impervi sterrati è la vera salita della giornata.
Trovato alloggio al Municipal di Puente la Reina rivediamo il buon Joserra che da ora in avanti sarà al nostro fianco per tutto il cammino.

Alle porte del Parco di Pamplona Statue di cavalieri e mulini a vento sull'Alto del Perdòn

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- Mercoledì 11 agosto 2004 - 3a Tappa:
Puente la Reina - Viana
Tempo bello e molto caldo
Giorno di crisi. La fatica dei giorni precedenti si fa sentire.
Alternanza tra sterrato e asfalto.
Superata Estella, a Irache beviamo alla "Fuente del Vino" e proseguiamo su un percorso fortemente ondulato e sotto un sole cocente fino a Viana, dove troviamo alloggio al Municipal.


Estella Irache: Fuente del Vino
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- Giovedì 12 agosto 2004 - 4a Tappa:
Viana - S.to Domingo della Calzada
.Tempo bello e caldo
Una tra le tappe più belle e ricche di cose da vedere di tutto il Cammino.
Asfato fino a Logrono dove sostituisco la gomma posteriore presso il ciclista (tenda de cyclo) della città. Si prosegue su pista ciclabile fino oltre il lago "Pantano della Grajera".
Su sterrato e sentiero valichiamo l'Alto de S.Anton, scendiamo a Najera dove mangiamo e ci riposiamo in riva al rio Najerilla. Proseguiamo sulle alture di Azofra, stupendo paesaggio collinare caratterizzato da immense distese di grano ed a sera, dopo una foratura raggiungiamo S.to Domingo della Calzada, piccolo paese felice della Rioja dove alloggiamo presso l'oratorio.

Lago Pantano della Grajera dopo Logrono Sugli altopiani dopo Azofra

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- Venerdì 13 agosto 2004 - 5a Tappa:
S.to Domingo della Calzada - Villalbilla
Tempo bello e molto caldo
Tra sterrato e asfalto si sale lentamente fino ai 900 metri di Villafranca Montes de Oca, dopodiché su ripido sterrato saliamo ancora fino ai 1150 metri dell'Alto Puerto de la Pedraja, ultimo bosco prima della Meseta. Lunga discesa fino a Monasterio de St. Juan de Ortega e, superato il paesino di Atapuerca entriamo nella famosa "Meseta" raggiungendo la bellissima città di Burgos.
Dopo la visita alla famosa Cattedrale con la tomba del "Cid", il cammino prosegue alla ricerca di un luogo più tranquillo per passare la notte, che troviamo in quel di Villalbilla, piccolo paesino cinque km oltre Burgos.


Verso l'Alto Puerto de la Pedraja A Burgos

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- Sabato 14 agosto 2004 - 6a Tappa:
Villalbilla - Carriòn de los Condes
1a tappa sulla Meseta
Tempo bello e caldo torrido
Dopo aver fatto scorta di creme solari (consigierei di munirsi anche di collirio per gli occhi), con una bandana bagnata sulla testa, procediamo sempre su sterrato, sotto un sole di fuoco ed alla continua ricerca di ombra e di acqua. Superata "l'oasi" di Hontanas, raggiungiamo Castrojeritz dove un amico di Joserra ci offre un piccolo ristoro prima di affrontare, sotto il sole di mezzogiorno, il durissimo strappo della Cuesta de Mostelares. Nel pomeriggio, superata Fròmista, dopo una pausa all'ombra delle piante del parco del paese, riprendiamo su asfalto fino a Carriòn de los Condes, che raggiungiamo verso sera. Dopo esserci rifocillati con un'anguria fresca e sostituito un raggio rotto nella ruota posteriore del tandem, troviamo alloggio nel campeggio in riva al rio Carriòn allestito apposta per i pellegrini.


Meseta Rovine del Convento di San Anton Veduta della Cuesta Mostelares da Castrojeritz Panoramica dalla cima della Cuesta Mostelares

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- Domenica 15 agosto 2004 - 7a Tappa:
Carriòn de los Condes - Leon
2a tappa sulla Meseta
Km 92 sulla traccia (effettuati km 115 e 600 md. per asfalto) Tempo bello e caldo torrido
Per limitare al minimo il rischio di problemi meccanici al tandem da dover sistemare sotto il sole della Meseta decidiamo di percorrere questa tappa interamente su asfalto. Prendiamo la E120 e la seguiamo fino a Mansilla de las Mulas dove ci ricongiungiamo a Marino e Joserra che, diversamente da noi, avevano proseguito sul Cammino. Confrontando i nostri contachilometri ci rendiamo conto che il tracciato del Cammino è sempre il più breve, difatti sulla statale abbiamo percorso ben 10 km in più. Riprendiamo il viaggio raggiungendo verso sera Leòn dove troviamo alloggio presso il Municipal.


Meseta nella zona di Terradillos de los Templarios Variante panoramica nella zona del Burgo Ranero

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- Lunedì 16 agosto 2004 - 8a Tappa:
Leon - Astorga
3a ed ultima tappa sulla Meseta
Tempo bello e caldo, ventoso verso sera
Si avvicinano le colline, siamo alla fine della Meseta, il paesaggio cambia, si fa più collinare e più verde. All'orizzonte compaiono le prime nuvole, il tempo sta cambiando.
Prima di partire una rapida visita alla città, una capatina dal ciclista per sostituire la gomma anteriore che dava evidenti segni di cedimento (a questo proposito consiglio di effettuare il cammino con delle gomme di buona qualità, non come quelle che avevo io alla partenza) e finalmente torniamo a viaggiare su sterrato, il cammino è troppo bello. Superiamo Hospital de Orbigo con il suo ponte romano. Sulla salita di Astorga, salta un altro raggio sempre sulla ruota posteriore del tandem. Devo far sistemare questa ruota da un ciclista, ho paura di rovinare il mio viaggio e quello dei miei compagni.
La stanchezza si fa sentire, Marino ha un pò di febbre. Volevamo arrivare a Rabanal, sotto la Cruz de Hierro, ma visto gli imprevisti ci fermiamo ad Astorga.


Meseta nei pressi di Trabajo del Camino Puente de Orbigo

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- Martedì 17 agosto 2004 - 9a Tappa:
Astorga - Cacabelos
Km 67 da traccia (effettuati km 79 e 800 md. per errore)
Tempo nuvoloso e pioggia
E' il giorno della Cruz de Hierro, cima Coppi del Cammino di Santiago.
Marino si è ripreso, la ruota è sistemata, siamo pronti per affrontare le difficoltà di questa giornata. Il cielo è nuvoloso e minaccia pioggia.
Partiamo su asfalto, non vediamo più né freccie gialle né pellegrini, fortunatamente, dopo cinque km un automobilista ci avverte che stiamo sbagliando percorso. Ritrovate le frecce gialle ed i pellegrini proseguiamo su asfalto ed a Rabanal del Camino ci ripariamo da un temporale. Dopo un'ora il cielo si apre, partiamo e raggiungiamo con 8 km di salita con pendenza media del 7/8% i 1500 metri della fatidica Cruz de Hierro.
La temperatura è cambiata, il caldo della meseta è ormai un ricordo.
Nella discesa verso Molinaseca saltano altri due raggi nella solita ruota posteriore, anche Joserra ha lo stesso problema, e non ha raggi di scorta.
Finalmente a Ponferrada troviamo una "tenda de cyclo" con un buon ciclista che risolve definitivamente i nostri problemi.
Visitata la città decidiamo di fare ancora qualche km alla ricerca di un posto tranquillo che troveremo all'Albergue de Pellegrinos di Cacabelos.


Pellegrini a cavallo verso Rabanal del Camino si sale verso la Cruz de Hierro Sulla mitica Cruz de Hierro Manjarin Castello di Ponferrada
cicogne


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- Mercoledì 18 agosto 2004 - 10a Tappa:
Cacabelos - Triacastela
Tempo nuvoloso e pioggia
E' il giorno del Cebreiro ed il cielo non promette niente di buono.
Partiamo sotto l'acqua e ci portiamo verso Villafranca del Bierzo. Qui le nuvole si diradano lasciando uscire un pò di sole. Dopo qualche saliscendi inizia la salita, quella vera, che ci porterà a O' Cebreiro, grazioso paesino a 1300 metri di altezza. Quattro km durissimi, una pendenza media del 15% e mentre Marino e Joserra si involano, sfidandosi sui lunghi diagonali che portano in vetta, per noi del tandem il ritmo è leggermente superiore a quello di un pellegrino a piedi (4 o 5 km/h). Giunti a O' Cebreiro, dopo una piccola sosta, ripartiamo sotto un forte vento, superiamo l'Alto del Poio con i suoi 1463 metri di altitudine e poi giù in picchiata accompagnati da un temporale verso Triacastela, dove troviamo alloggio presso una casa privata.

Pericolo Attraversamento Pellegrini Pellegrini a cavallo a Villafranca del Bierzo L'Alto del Poio Riparati dal temporale lungo la discesa che  porta a Triacastela

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- Giovedì 19 agosto 2004 - 11a Tappa:
Triacastela - Melide
Tempo pessimo
E' il terzo giorno consecutivo di pioggia ma forza, teniamo duro, mancano poco più di 130 km a Santiago.
Temporali anche forti alternati a brevi schiarite con forte vento ci accompagneranno per tutta la giornata. Mentre Marino ha obtato per l'Alto de Riocarso, io, Cristina e Joserra prendiamo la via di Samos. Ci ritroveremo tutti insieme a Sarria quando, nel tentativo di prelevar contante ad uno sportello Bancomat, per via di un codice inesatto mi ritroverò senza carta di credito. Fortunatamente il prelievo riesce al buon Marino ed il problema del contante è risolto. Passano i km con questi paesaggi tipo brianzoli senza un metro di pianuta. Salite e discese continue tra un acquazzone e l'altro fino a Portomarin dove, superato il lungo ponte sul rio Mino, la strada sarà solo una lunga unica salita fino all'Alto del Rosario. Sono le 17,00, la ricerca di un alloggio si fa difficoltosa. Dopo vari tentativi malriusciti, troviamo da dormire a Melide in una palestra.


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- Venerdì 20 agosto 2004 - 12a ed ultima Tappa:
Melide - Santiago de Compostela
Pioggia nel primo mattino, bel tempo a Santiago
La vita del pellegrino è veramente dura, archiviati i problemi del caldo, superati quelli meccanici, mentre lottiamo con quelli della pioggia si stanno facendo avanti quelli di salute. La prolungata pioggia, (è il quarto giorno consecutivo ed il quinto di tutto il cammino) con conseguente sporco che sale dalla ruota anteriore porta ad un innalzamento della carica batterica intestinale con conseguenti dolori addominali ed altro... (consiglio a questo proposito di munirsi di farmaci adatti allo scopo, nel mio caso c'è voluto un antibiotico, i soli fermenti lattici che mi ero portato appresso non sono stati sufficienti).
Ma torniamo al viaggio. Partenza da Melide sotto il temporale ma mano a mano che andiamo avanti il cielo si apre e già ad Arzùa, dove ci fermiamo per uno spuntino, splende il sole. Alterniamo l'asfalto allo sterrato nei boschi di eucalipto fino al Monte del Gozo dove prendiamo l'ultimo temporale della giornata e del cammino. Santiago è lì sotto e ci accoglie con un sole splendente che di colpo ci fa dimenticare la fatica e tutti i problemi di questo lungo e faticoso viaggio.
Dopo aver mangiato e trovato un comodo albergo ci rechiamo in stazione autolinee per prenotare il viaggio di ritorno e ci informiamo sulla possibilità di trasporto via pullmann di tandem e biciclette. Fortunatamente non abbiamo nessun problema se non quello di attendere domenica sera per prendere il pullman per Bilbao dove il nostro amico Joserra ci avrà prenotato un'altra corriera per Pamplona quindi con taxi rientreremo a St. Jean - Pied de Port.
Ci è andata bene così. Abbiamo avuto il tempo necessario oltre che per visitare la città e ritirare la tanto sospirata "Compostela", anche per fare una gita a Capo Finisterre (in pullman nella giornata di sabato), favoloso posto sull'oceano dove si trova l'ultima "concha"del "Camino de Santiago".
Questo è stato il nostro cammino, un'esperienza che io e Cristina speriamo tanto poter ripetere, ancora in tandem, e magari arrivando a Capo Finisterre. Sicuramente, dopo questa fantastica avventura, tutto ci apparirà più bello e più facile.

Su strada nei pressi di Arzùa Sul Monte del Gozo Finalmente Santiago!!! Cristina ce l'ha fatta!!! ...un bel giorno di riposo a Finisterre
L'ultima concha al faro di Finisterre

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