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- PERCHE' IL "CAMMINO
DI SANTIAGO" -
Talvolta ti prende
il desiderio di cambiare. Senti che quello che hai
sempre fatto o avuto non ti basta più. Vuoi
fuggire dalla monotonia delle tue abitudini e riscoprire
valori e sensazioni che ricordi dalla tua giovinezza.
Hai voglia di trasformarti, anche se per poco tempo,
in una persona migliore, più semplice, disposta
verso gli altri come pure verso una vita più
dura e più vera.
Penso sia questo ciò che si prova quando
si sta per intraprendere il "Cammino".
A poco a poco ti accorgerai che una sorta di fiducia
ti guida verso questa pista già percorsa
da milioni di persone. Ti abbandoneranno paure e
preoccupazioni perchè capirai di non essere
solo e quindi riuscirai a superare tutte le difficoltà
che giorno dopo giorno ti si presenteranno. Imparerai
a godere del calore della gente, di ogni passo,
di ogni pedalata, dell'acqua fresca della fonte,
del vento che ti accarezza il viso e del sole che
ti scalda il corpo. Riuscirai a rinunciare al superfluo,
proprio perchè questo sarà il tuo
fardello, ti sentirai più libero e sarai
fiero nell'esserti trasformato in "pellegrino".
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L'ITINERARIO -
Il "Cammino Francese",
da St. Jean-Pied de Port a Santiago di Compostela
misura km 764 con circa 8900 metri di dislivello.
Si tratta di un percorso impegnativo, sia per i
continui anche se non lunghissimi dislivelli, sia
per la varietà dei climi che si attraversano,
sia per il peso che ci si porta appresso.
Il percorso si svolge quasi esclusivamente su sterrati,
sentieri e comunque su tracciati senza traffico
automobilistico. Per chi preferisce l'asfalto, esiste
un percorso stradale parallelo al "Cammino"
anche se non sempre ben segnalato.
In tandem, a seguito di problemi metereologici,
rotture di gomme e di raggi non ci è stato
sempre possibile effettuare il fuori strada, ed
è principalmente per questo motivo (oltre
che per visite nelle città) che, sul percorso
stradale a causa di errori e di carente segnalazione,
a Santiago il contachilometri segnava ben 891 km.
Penso che l'ideale, per potersi godere pienamente
l'esperienza sia una distribuzione su 15 tappe con
una media di circa 50 km al giorno. Ciò permetterebbe
più tempo per ammirare i fantastici paesaggi
che si attraversano e qualche ora in più
di riposo per un miglior recupero fisico.
Non avendo molto tempo a disposizione abbiamo percorso
i nostri 891 km in 12 tappe tenendo una media di
74,25 km/giorno.
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LOGISTICA DEL VIAGGIO -
- Come arrivare alla partenza -
Da Bergamo a
St. Jean - Pied de Port ci sono circa 1300 km. Noi
ci siamo arrivati in macchina con un giorno e mezzo
di viaggio per l'andata e lo stesso per il ritorno.
E' un tempo un pò lungo per il trasferimento,
specialmente al ritorno quando si è stanchi.
Forse, se si è in tre o meglio in quattro
per macchina, è ancora il sistema più
economico. A St. Jean, esistono grandi parcheggi
e non c'è alcun problema lasciarci una macchina
per 15 giorni. Abbiamo scelto questo sistema per
non avere problemi con il trasporto del tandem,
scoprendo poi che un trasferimento in aereo, oltre
che possibile, se non più economico, sicuramente
sarebbe stato meno stressante.
- Bicicletta allenamento e bagaglio -
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Una mountainbike con coperture da sterrato di media
qualità è più che sufficiente
per affrontare tutto il cammino su sterrato. Qualche
raggio di scorta, il solito kit per riparare le
forature, tiraraggi, smagliacatena, un paio di camere
d'aria , un set di chiavi a brugola ed un pò
di fortuna per non doverli usare.
- Quanto all'allenamento, non penso necessiti una
forma strepitosa per affrontare questo viaggio.
Nessuno vi corre dietro e le tappe ve le decidete
voi in funzione del tempo e dell'allenamento di
cui disponete. Un minimo di preparazione, una mentalità
sportiva, spirito di adattamento ed una buona motivazione
vi porteranno tranquillamente a Santiago.
- Un robusto portapacchi (ne ho visti di rotti)
con un set di borse posteriori con capacità
non inferiore a 60 litri a persona è quanto
vi occorre per trasportare un sacco a pelo, un materassino,
un paio di completi da bici, qualche maglietta,
qualche cosa da mettere la sera, una sana mantellina
per la pioggia ed un paio di felpe per il freddo
oltre che effetti personali ed una torcia elettrica
per la sera o le levataccie mattutine. Questo si
intende per un viaggio estivo, diversamente vanno
aumentati i capi per proteggersi dal freddo. Integratori,
barrette, medicinali ed altro materiale di consumo
giornaliero lo troverete comodamente lungo il cammino.
- Informazioni specifiche -
Maggiori
dettagli li potrete trovare su libri inerenti il
Cammino di Santiago come pure su internet ricercando
l'argomento sui principali motori di ricerca.
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Lunedì 9 agosto 2004 - 1a Tappa:
St. Jean-Pied de Port - Roncisvalle
Km 27 da traccia (effettuati km 48 e 1500 md. per
errore di percorso)
Partenza
con pioggia e nebbia
Ritirata la "Credencial"
del pellegrino partiamo verso mezzogiorno.
Al posto della strada di fondovalle, consigliata
in caso di cattivo tempo, per un'informazione sbagliata,
imbocchiamo il sentiero alto del cammino. Quando
ci siamo resi conto dell'errore eravamo già
troppo avanti e, impossibilitati nel proseguire
abbiamo ripiegato (per indicazione errata di un
rifugista) su un percorso "alternativo"
tra le montagne che ci ha portato a Roncisvalle
a tarda sera con un allungamento di 21 km sul percorso
originario. Troviamo alloggio in un container e
conosciamo Joserra, un amico basco che ritroveremo
più avanti.
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Martedì 10 agosto 2004 - 2a Tappa:
Roncisvalle - Puente la Reina
Tempo bello, fresco al mattino
Fino
all'Alto de Herro su strada, poi su sentiero e strada
fino a Pamplona.
Nel pomeriggio spingiamo il tandem sull'Alto del
Perdon, che con i suoi 780 metri di impervi sterrati
è la vera salita della giornata.
Trovato alloggio al Municipal di Puente la Reina
rivediamo il buon Joserra che da ora in avanti sarà
al nostro fianco per tutto il cammino.
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Mercoledì 11 agosto 2004 - 3a Tappa:
Puente la Reina - Viana
Tempo bello e molto caldo
Giorno
di crisi. La fatica dei giorni precedenti si fa
sentire.
Alternanza tra sterrato e asfalto.
Superata Estella, a Irache beviamo alla "Fuente
del Vino" e proseguiamo su un percorso fortemente
ondulato e sotto un sole cocente fino a Viana, dove
troviamo alloggio al Municipal.
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Giovedì 12 agosto 2004 - 4a Tappa:
Viana - S.to Domingo della Calzada
.Tempo bello e caldo
Una
tra le tappe più belle e ricche di cose da
vedere di tutto il Cammino.
Asfato fino a Logrono dove sostituisco la gomma
posteriore presso il ciclista (tenda de cyclo) della
città. Si prosegue su pista ciclabile fino
oltre il lago "Pantano della Grajera".
Su sterrato e sentiero valichiamo l'Alto de S.Anton,
scendiamo a Najera dove mangiamo e ci riposiamo
in riva al rio Najerilla. Proseguiamo sulle alture
di Azofra, stupendo paesaggio collinare caratterizzato
da immense distese di grano ed a sera, dopo una
foratura raggiungiamo S.to Domingo della Calzada,
piccolo paese felice della Rioja dove alloggiamo
presso l'oratorio.
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Venerdì 13 agosto 2004 - 5a Tappa:
S.to Domingo della Calzada - Villalbilla
Tempo bello e molto caldo
Tra
sterrato e asfalto si sale lentamente fino ai 900
metri di Villafranca Montes de Oca, dopodiché
su ripido sterrato saliamo ancora fino ai 1150 metri
dell'Alto Puerto de la Pedraja, ultimo bosco prima
della Meseta. Lunga discesa fino a Monasterio de
St. Juan de Ortega e, superato il paesino di Atapuerca
entriamo nella famosa "Meseta" raggiungendo
la bellissima città di Burgos.
Dopo la visita alla famosa Cattedrale con la tomba
del "Cid", il cammino prosegue alla ricerca
di un luogo più tranquillo per passare la
notte, che troviamo in quel di Villalbilla, piccolo
paesino cinque km oltre Burgos.
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Sabato 14 agosto 2004 - 6a Tappa:
Villalbilla - Carriòn de los Condes
1a tappa sulla Meseta
Tempo bello e caldo torrido
Dopo
aver fatto scorta di creme solari (consigierei di
munirsi anche di collirio per gli occhi), con una
bandana bagnata sulla testa, procediamo sempre su
sterrato, sotto un sole di fuoco ed alla continua
ricerca di ombra e di acqua. Superata "l'oasi"
di Hontanas, raggiungiamo Castrojeritz dove un amico
di Joserra ci offre un piccolo ristoro prima di
affrontare, sotto il sole di mezzogiorno, il durissimo
strappo della Cuesta de Mostelares. Nel pomeriggio,
superata Fròmista, dopo una pausa all'ombra
delle piante del parco del paese, riprendiamo su
asfalto fino a Carriòn de los Condes, che
raggiungiamo verso sera. Dopo esserci rifocillati
con un'anguria fresca e sostituito un raggio rotto
nella ruota posteriore del tandem, troviamo alloggio
nel campeggio in riva al rio Carriòn allestito
apposta per i pellegrini.
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Domenica 15 agosto 2004 - 7a Tappa:
Carriòn de los Condes - Leon
2a tappa sulla Meseta
Km 92 sulla traccia (effettuati km 115 e 600 md.
per asfalto) Tempo bello e caldo torrido
Per limitare al minimo il rischio di problemi meccanici
al tandem da dover sistemare sotto il sole della
Meseta decidiamo di percorrere questa tappa interamente
su asfalto. Prendiamo la E120 e la seguiamo fino
a Mansilla de las Mulas dove ci ricongiungiamo a
Marino e Joserra che, diversamente da noi, avevano
proseguito sul Cammino. Confrontando i nostri contachilometri
ci rendiamo conto che il tracciato del Cammino è
sempre il più breve, difatti sulla statale
abbiamo percorso ben 10 km in più. Riprendiamo
il viaggio raggiungendo verso sera Leòn dove
troviamo alloggio presso il Municipal.
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Lunedì 16 agosto 2004 - 8a Tappa:
Leon - Astorga
3a ed ultima tappa sulla Meseta
Tempo bello e caldo, ventoso verso sera
Si avvicinano le colline, siamo alla fine della
Meseta, il paesaggio cambia, si fa più collinare
e più verde. All'orizzonte compaiono le prime
nuvole, il tempo sta cambiando.
Prima di partire una rapida visita alla città,
una capatina dal ciclista per sostituire la gomma
anteriore che dava evidenti segni di cedimento (a
questo proposito consiglio di effettuare il cammino
con delle gomme di buona qualità, non come
quelle che avevo io alla partenza) e finalmente
torniamo a viaggiare su sterrato, il cammino è
troppo bello. Superiamo Hospital de Orbigo con il
suo ponte romano. Sulla salita di Astorga, salta
un altro raggio sempre sulla ruota posteriore del
tandem. Devo far sistemare questa ruota da un ciclista,
ho paura di rovinare il mio viaggio e quello dei
miei compagni.
La stanchezza si fa sentire, Marino ha un pò
di febbre. Volevamo arrivare a Rabanal, sotto la
Cruz de Hierro, ma visto gli imprevisti ci fermiamo
ad Astorga.
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Martedì 17 agosto 2004 - 9a Tappa:
Astorga - Cacabelos
Km 67 da traccia (effettuati km 79 e 800 md. per
errore)
Tempo nuvoloso e pioggia
E' il giorno della Cruz de Hierro, cima Coppi del
Cammino di Santiago.
Marino si è ripreso, la ruota è sistemata,
siamo pronti per affrontare le difficoltà
di questa giornata. Il cielo è nuvoloso e
minaccia pioggia.
Partiamo su asfalto, non vediamo più né
freccie gialle né pellegrini, fortunatamente,
dopo cinque km un automobilista ci avverte che stiamo
sbagliando percorso. Ritrovate le frecce gialle
ed i pellegrini proseguiamo su asfalto ed a Rabanal
del Camino ci ripariamo da un temporale. Dopo un'ora
il cielo si apre, partiamo e raggiungiamo con 8
km di salita con pendenza media del 7/8% i 1500
metri della fatidica Cruz de Hierro.
La temperatura è cambiata, il caldo della
meseta è ormai un ricordo.
Nella discesa verso Molinaseca saltano altri due
raggi nella solita ruota posteriore, anche Joserra
ha lo stesso problema, e non ha raggi di scorta.
Finalmente a Ponferrada troviamo una "tenda
de cyclo" con un buon ciclista che risolve
definitivamente i nostri problemi.
Visitata la città decidiamo di fare ancora
qualche km alla ricerca di un posto tranquillo che
troveremo all'Albergue de Pellegrinos di Cacabelos.
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Mercoledì 18 agosto 2004 - 10a Tappa:
Cacabelos - Triacastela
Tempo nuvoloso e pioggia
E' il giorno del Cebreiro ed il cielo non promette
niente di buono.
Partiamo sotto l'acqua e ci portiamo verso Villafranca
del Bierzo. Qui le nuvole si diradano lasciando
uscire un pò di sole. Dopo qualche saliscendi
inizia la salita, quella vera, che ci porterà
a O' Cebreiro, grazioso paesino a 1300 metri di
altezza. Quattro km durissimi, una pendenza media
del 15% e mentre Marino e Joserra si involano, sfidandosi
sui lunghi diagonali che portano in vetta, per noi
del tandem il ritmo è leggermente superiore
a quello di un pellegrino a piedi (4 o 5 km/h).
Giunti a O' Cebreiro, dopo una piccola sosta, ripartiamo
sotto un forte vento, superiamo l'Alto del Poio
con i suoi 1463 metri di altitudine e poi giù
in picchiata accompagnati da un temporale verso
Triacastela, dove troviamo alloggio presso una casa
privata.
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Giovedì 19 agosto 2004 - 11a Tappa:
Triacastela - Melide
Tempo pessimo
E' il terzo giorno consecutivo di pioggia ma forza,
teniamo duro, mancano poco più di 130 km
a Santiago.
Temporali anche forti alternati a brevi schiarite
con forte vento ci accompagneranno per tutta la
giornata. Mentre Marino ha obtato per l'Alto de
Riocarso, io, Cristina e Joserra prendiamo la via
di Samos. Ci ritroveremo tutti insieme a Sarria
quando, nel tentativo di prelevar contante ad uno
sportello Bancomat, per via di un codice inesatto
mi ritroverò senza carta di credito. Fortunatamente
il prelievo riesce al buon Marino ed il problema
del contante è risolto. Passano i km con
questi paesaggi tipo brianzoli senza un metro di
pianuta. Salite e discese continue tra un acquazzone
e l'altro fino a Portomarin dove, superato il lungo
ponte sul rio Mino, la strada sarà solo una
lunga unica salita fino all'Alto del Rosario. Sono
le 17,00, la ricerca di un alloggio si fa difficoltosa.
Dopo vari tentativi malriusciti, troviamo da dormire
a Melide in una palestra.
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Venerdì 20 agosto 2004 - 12a ed ultima
Tappa:
Melide - Santiago de Compostela
Pioggia nel primo mattino, bel tempo a Santiago
La
vita del pellegrino è veramente dura, archiviati
i problemi del caldo, superati quelli meccanici,
mentre lottiamo con quelli della pioggia si stanno
facendo avanti quelli di salute. La prolungata pioggia,
(è il quarto giorno consecutivo ed il quinto
di tutto il cammino) con conseguente sporco che
sale dalla ruota anteriore porta ad un innalzamento
della carica batterica intestinale con conseguenti
dolori addominali ed altro... (consiglio a questo
proposito di munirsi di farmaci adatti allo scopo,
nel mio caso c'è voluto un antibiotico, i
soli fermenti lattici che mi ero portato appresso
non sono stati sufficienti).
Ma torniamo al viaggio. Partenza da Melide sotto
il temporale ma mano a mano che andiamo avanti il
cielo si apre e già ad Arzùa, dove
ci fermiamo per uno spuntino, splende il sole. Alterniamo
l'asfalto allo sterrato nei boschi di eucalipto
fino al Monte del Gozo dove prendiamo l'ultimo temporale
della giornata e del cammino. Santiago è
lì sotto e ci accoglie con un sole splendente
che di colpo ci fa dimenticare la fatica e tutti
i problemi di questo lungo e faticoso viaggio.
Dopo aver mangiato e trovato un comodo albergo ci
rechiamo in stazione autolinee per prenotare il
viaggio di ritorno e ci informiamo sulla possibilità
di trasporto via pullmann di tandem e biciclette.
Fortunatamente non abbiamo nessun problema se non
quello di attendere domenica sera per prendere il
pullman per Bilbao dove il nostro amico Joserra
ci avrà prenotato un'altra corriera per Pamplona
quindi con taxi rientreremo a St. Jean - Pied de
Port.
Ci è andata bene così. Abbiamo avuto
il tempo necessario oltre che per visitare la città
e ritirare la tanto sospirata "Compostela",
anche per fare una gita a Capo Finisterre (in pullman
nella giornata di sabato), favoloso posto sull'oceano
dove si trova l'ultima "concha"del "Camino
de Santiago".
Questo è stato il nostro cammino, un'esperienza
che io e Cristina speriamo tanto poter ripetere,
ancora in tandem, e magari arrivando a Capo Finisterre.
Sicuramente, dopo questa fantastica avventura, tutto
ci apparirà più bello e più
facile.
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