Quello che segue è un "urlo nel deserto", il diario delle idee di Settimio Roberto, ospite della Comunità Dedalo. Le considerazioni partono dalle esperienze vissute in Olanda e in Italia, per lo più sotto l'effetto della canapa indiana, e vengono rielaborate a mente lucida e inserite nel contesto sociale naturale dell’inizio del secolo con una costante vena polemica nei confronti di famiglia e istituzione psichiatrica. SETTIMIO ROBERTO Diario di un cannabista Intervista a me stesso Proprietà letteraria riservata. Abbreviazioni A =anarchico B =burattino C.E. = capro espiatorio
B:che ora è? A: è l’ora di avere fede, sono rimasto qui giusto il tempo di capire, poi si riparte per la Palestina B: cosa ti dice il tuo Dio? A: ho mandato un figlio a morire in croce, ne ho mandato un altro a patire la stalla, ma quest’altro è insofferente, vuole solo drogarsi B: come ti procuri la canapa indiana adesso che sei a Napoli? A: per il momento non ne ho: ho rotto con il vecchio spacciatore: era un tipo che rischiava troppo: parlava troppo al cellulare, e se fosse finito in galera per procurare la droga a me, certamente me l’avrebbe fatta pagare, e se non lui, gli amici suoi mafiosi. Ora non mi resta che tentare di procurarmi il fumo in piazza del Gesù: speriamo che non mi scambino per uno sbirro. B: tu che odi tanto la civiltà, come mai vai a cercarla laddove è più avanzata? A: vado a cercarla, sì, ma per distruggerla: l’involuzione comincerà laddove la civiltà è più avanzata B: non pensi che la sessualità sia un’ altra forma (magari anche più sana) del contatto cosmico? A: il sesso fine a se stesso è uno squallore, e la sessualità in un rapporto serio tende inevitabilmente alla riproduzione, laddove, invece, la civiltà umana deve finire per sterilità B: tu, che fumi solo canapa indiana, che cosa ne pensi delle altre droghe? A: penso che la canapa sia più che sufficiente per distruggere la civiltà umana; e poi non è mai il caso di spingere troppo sull’acceleratore della liberazione: si rischia di impazzire davvero In piazza del Gesù A: mi fai fare un tiro? B: no! A: dai te lo pago cinque euro: ti pago tutta la canna per un tiro solo B: io non ti conosco A: dai, sono nuovo di questa città: prima abitavo in Palestina, e lì potevo trovare tutta l’erba che volevo B: e perché non ci sei rimasto in Palestina? A: perché ero troppo sputtanato: andavo in giro con barba e capelli lunghi. La gente del quartiere mi ha individuato come cannabista e me l’ha fatta pagare: mi hanno fatto urlare e poi rinchiuso in un ospedale psichiatrico. Di lì poi mi hanno trasferito in una struttura napoletana, ed adesso sono qui B: e va bene, fatti un tiro A: humm! Buona! Dove me la posso procurare? B: devi andare a Montesanto A: mi accompagni dai: a me non mi conoscono, non me la danno! Dai, se mi accompagni ti regalo cento euro di fumo B: e va bene! Ti accompagno Al bar B: perché non parli? A: io parlo di una cosa finché mi serve a scoprirla; quindi più scopro e meno parlo, anche perché le mie spiegazioni degli eventi sono così sui generis che non vengono comunemente accettate, e, quindi, le tengo per me B: perché solo tu crei il contatto cosmico? A: perché amo le cose vietate dal senso comune: se il contatto cosmico non fosse così rigorosamente vietato, sarebbe patrimonio di tutti gli uomini come lo è di tutti gli uccelli B: chi sono i reazionari? A: quelli che reagiscono male al contatto cosmico e quindi mi fischiano dietro B: perché proprio la canapa indiana? A: perché con essa riscopro la parte più antica di me stesso rispetto alla quale ogni volta posso fare un nuovo bilancio di ciò che vivo o che ho appena vissuto B: perché ti droghi? A: perché il cervello è stupido: produce malattie psicosomatiche, ansie inutili: ha bisogno di una continua correzione divina che lo porti in contatto con il cosmo ed innanzitutto con gli uccelli B: perché dici tutto a tutti? A: perché il segreto è una tomba, e l’amore fatto in segreto è necrofilia B: non si può evitare di drogarsi? A: se la capacità di instaurare il contatto cosmico non fosse così fortemente repressa fin dall’infanzia, non ci sarebbe bisogno di drogarsi B: quando te ne andrai? A: quando il mondo sarà pronto ad accogliermi, allora partirò B: che cosa fai? A: prego il Dio Padre Onnipotente affinché il mondo sia pronto ad accogliermi in tempi ragionevoli B: che cosa pensi del comportamento degli psichiatri nei tuoi confronti? A: quei figli di puttana mi hanno tenuto in isolamento finché il mondo non fosse pronto ad accogliermi B: perché dici che gli uomini non sono ancora pronti ad accoglierti? A: perché non sono ancora pronti a morire o meglio ad estinguersi B: cosa risponderai mentalmente al fischio arbitrario che contesta il tuo contatto cosmico? A: risponderò: “non sei ancora pronto a morire” B: che cosa pensi? A: penso che gli uomini saranno pronti a morire quando io sarò risorto da questa specie di morte-in-vita B: sei mai stato arrestato? A: he! Hai voglia! Ben 6 volte in ventisette anni! La prima in Palestina: avevo rubato per fame due pacchetti di cioccolato in un supermarket. Mi tennero solo una notte dentro. La seconda volta in Svizzera per lavoro nero. Si scoprì perché io avevo detto ad un mio compagno di lavoro francese di venirmi a svegliare al mattino nell’ostello della gioventù (non avevo la sveglia) dove alloggiavo, per andare a lavorare. Al mattino fui svegliato da urla bestiali: al mio compagno veniva interdetto l’accesso alla camerata dell’ostello. Cercai di sedare gli animi ed andai a vestirmi, ma, quando feci per uscire, fui fermato dal proprietario dell’ostello che aveva al guinzaglio un grosso cane da guardia. Quando chiesi spiegazioni, mi fu detto che il mio compagno era stato cacciato fuori dall’ostello. Ma, mentre saliva le scale d’accesso inseguito dalla moglie del proprietario (l’ostello era in realtà un bunker antiatomico scavato nel sottosuolo) si era girato ed aveva spinto giù per le scale la donna. Io dissi: “e se me ne vado lo stesso?” Il proprietario rispose: ti faccio aggredire da questo Ed indicò il suo grosso cane. Quando arrivò la polizia, mi interrogò e si fece condurre da me sul campo di lavoro. In realtà io li portai sul campo dove avevamo lavorato il giorno prima, mentre quel giorno avremmo dovuto lavorare su un altro campo. Ma la polizia fece un lungo giro al ritorno e passò proprio davanti a quest’altro campo, vide un’automobile targata “F” (Francia): era la macchina del mio compagno. Egli fu arrestato e condotto davanti al giudice; mentre io fui multato e la mia carta d’identità spedita al confine del Monte Bianco, per raggiungere il quale dovetti fare l’autostop, in mancanza di mezzi pubblici che arrivassero fin lassù. Recuperata che fu la mia carta d’identità, dissi al poliziotto di frontiera: “e se ora me ne torno in Svizzera?” lui rispose bruscamente: “passeresti per le mie mani”. La terza volta fui arrestato in Lussemburgo per aver fumato uno spinello davanti al palazzo reale. Ero in compagnia di altri due italiani, conosciuti ad Amsterdam, e stavamo facendo il tragitto di ritorno in Italia con la mia auto. Fummo interrogati e poi condotti nel cellulare della polizia in giro per il Lussemburgo alla ricerca della mia auto. Quando per puro caso la individuai, fummo accompagnati alla frontiera dalla polizia. La quarta volta fui arrestato di nuovo in Palestina. Avevo comprato due paia di calzerotti alla “Hema” (un grande magazzino) ma, da vero ecologista, rifiutai il sacchetto di plastica con su la scritta “Hema”, feci un bel pezzo a piedi e gettai via lo scontrino nella pattumiera di un “Mac Donald”; infine, con aria felice e movimento sospetto, mi infilai i calzerotti nella tasca interna del giubbotto, e sbucai in una grande piazza. Stavo per entrare in una banca quando fui bloccato da due giovani agenti in borghese. Mi presero per il collo, avevano paura che io avessi una pistola, mi accusarono di aver rubato i calzerotti e mi condussero in galera. Dopo l’interrogatorio fui rilasciato ma l’episodio mi fece rimanere nervoso per alcuni giorni. La quinta volta fui arrestato di nuovo in Palestina perché da parecchi giorni urlavo esasperato dall’atteggiamento della gente nei miei confronti: mi cacciavano dai negozi e dai coffee shop, mi riempivano di fischi, lanciavano di tutto contro le mie finestre che alla fine si ruppero, spezzarono perfino la chiave nella serratura, e poi mia madre voleva per forza darmi lo psicofarmaco, spaventata dal mio evidente stato di nervosismo e sostenendo che la persecuzione nei miei confronti fosse un puro delirio della mia mente. Mia madre mi accettava solo con lo psicofarmaco in corpo e così la frase del consulente familiare che mi aveva detto: “tua madre ti accetta per quello che sei” risultava tanto assurda che quando fui arrestato fu perché urlai: “tua madre ti accetta per quello che sei: che significa?”. Fui condotto in un ospedale psichiatrico e sottoposto ad un trattamento sanitario obbligatorio che dura tutt’ora sotto forma dell’obbligo di assumere uno psicofarmaco. La sesta volta fui arrestato in Italia dagli psichiatri per aver tentato la fuga in Palestina. Mi condussero in un ospedale psichiatrico e con la minaccia di interdizione mi privarono di tutti i miei averi B: che cosa significa la frase: “ tua madre ti accetta per quello che sei”? A: significa tante cose tutte molto spiacevoli: 1) Tu hai il complesso di Edipo e non vuoi altro che essere accettato da tua madre (il consulente familiare è il diavolo calunniatore che fa C.E. te delle inclinazioni incestuose della tua madre) 2) È una frase magica in cui tutti i significati sono capovolti: “se tu non accetti tua madre per quello che essa è, senza metterla più in discussione, noi (mafiosi) ti facciamo fuori 3) Tua madre bene o male ti accetta ancora, noi non più 4) Tua madre ha ragione ad accettarti con la bocca storta e gli occhi strabuzzati, perché tu sei inaccettabile 5) È la psichiatrizzazione ed è il significato che irrita di più: “questi pazzi psicotici, nel loro delirio paranoico, si credono oppressi e nessuno li opprime: è il complesso di persecuzione” 6) Non montarti la testa: tu non sei in contatto cosmico, e tua madre ti accetta per quello che sei: come una persona qualunque senza contatto cosmico. Non hai bisogno di mostrarti in contatto cosmico per essere accettato dalla tua madre 7) Tua madre vuole te e soltanto te 8) A furia di sfottere la tua madre, la hai conquistata ed ora è l’unica donna veramente tua: è il significato che spaventa di più chi deve abbandonare la propria madre perché vive la passione di Cristo 9) Tua madre ha ragione ad abboffarti di psicofarmaco perché tu sei matto Insomma la classica presa per il culo, giacché solo in apparenza significa: “tu puoi fare quello che più ti piace, la tua madre non romperà più le balle” B: ma attualmente tu puoi fare quello che vuoi, e tua madre non ti ostacola A: il suo rifiuto è concentrato nel farmaco che mi inietta e che impedisce il contatto cosmico, e poi io posso fare di tutto tranne quello che più desidero, e cioè tornare in Palestina B: perché non li ammazzi questi psichiatri che ti hanno tarpato le ali? A: se uccidessi, nessuno avrebbe più pietà di me, neanche il Padre Eterno B: come si risponde alla frase: “tua madre ti accetta per quello che sei”? A: si risponde come a tutte le psichiatrizzazioni: fischiando lo scherzo dalla 8° sinf. di Anton Brukner
B: cosa dirai con lo sguardo al tuo prossimo? A: gli dirò: “adesso ti converto io!” B: non ti sembra una frase un po’ violenta? A: dipende da come la si dice B: come mai è da tanto tempo ferma la tua opera di conversione? A: non sapevo dove il meccanismo della conversione si incagliava, cioè non conoscevo il perché dell’isolamento sociale dei convertiti. Ora che esco dal mio isolamento sociale, potrò agli altri indicare il modo più agevole di uscirne, visto che quello peggiore l’ho sperimentato già a mie spese Psichiatra: a cosa mira il B. con il fischio arbitrario? A: il B. che reagisce male al contatto cosmico, vuole essere perdonato prima di convertirsi, la stessa cosa vale per gli psichiatri B: da cosa dipende il tuo futuro? A: il mio futuro dipende dalla mia capacità di convertire il Potere, visto che il popolo è già convertito B: ma il popolo è sovrano! A: purtroppo usa delegare la sua sovranità B: non pensi che l’hascisc sia vietato perché fa male? A: ci sono cose che fanno più male, eppure non sono vietate: l’alcool, il tabacco, la frittura, la caffeina,la carne, i barbiturici, i pesticidi, gli insetticidi, i metalli pesanti, ecc. No la canapa indiana è vietata perché produce il temuto contatto cosmico, che è la morte e la distruzione della civiltà umana, fondata sul saccheggio della natura B: cosa ne dici di Erode? A: Erode non va fuggito ma convertito B: e noi dovremmo prendere in giro così il Potere, nella speranza di essere perdonati? A: non c’è nulla di più regale del perdono: prendendo in giro il Potere, tu lo metti alla prova. È il perdono che rende fantastiche le feste! B: come mai non sei diventato un leader popolare? A: se fossi un leader popolare, il Potere mi avrebbe già ucciso. La storia di Cristo insegna: Cristo era il leader popolare per eccellenza e per questo fu brutalmente massacrato dal potere imperiale. D’ora in poi non cercherò mai più il popolo, se non come mezzo per arrivare al potere. B: perché cerchi il potere? A: ma per prenderlo in giro da autentico anarchico. Prendere in giro il potere è l’unico modo per convertirlo B: chi ha salvato il Potere? A: la psichiatria ha salvato il Potere B: e come? A: ma prima di tutto psichiatrizzando i suoi avversari, e poi la psichiatria ha intriso il potere delle sue teorie rendendolo oscuro ed incomprensibile, barricato nel soggettivismo, come la psichiatria stessa. La psichiatria è, come i misteri eleusini, un nuovo più moderno e pragmatico paganesimo B: come mai avevi smesso di prendere in giro il potere? A: ero troppo ferito da una psichiatrizzazione che mi appariva oscura ed insensata, ma, ora che le ferite sono guarite posso tornare alla carica B: che cosa ci guadagni a prendere in giro il potere? A: prendere in giro il Potere è l’atto di coraggio che ci rende casti e puri B: che cosa saresti oggi senza psichiatrizzazione? A: sarei certamente diventato un leader popolare, ma questo mi sarebbe costato la vita B: che cosa ti hanno fatto perdere gli psichiatri? A: con lo psichiatra fra le balle, sempre pronto a cogliere ogni tua debolezza, disimpari a piangere ed a chiedere aiuto B: sai che cosa mi spaventa di più? A: certo, ciò che ti spaventa di più è il contatto cosmico B: a chi spetta giudicare? A: non spetta a noi giudicare, non possiamo condannare a morte gli psichiatri ed i loro servi: essi saranno condannati da Dio. A noi non resta che guadagnarci il paradiso sopportando pazientemente B: perché Dio ci ha abbandonati? A: Dio non ci ha mai abbandonati, ci mette solo alla prova con le difficoltà per vedere se riusciamo a mantenere il cuore puro anche nelle avversità. Cionondimeno dobbiamo anche saper lottare per i nostri diritti, senza sconfinare nell’oppressione degli altri B: quando inizierà il futuro? A: il futuro inizierà quando avremo capito il nostro tempo e le prove a cui siamo chiamati. Il passato dura finché vale il detto: “non datur noscere” B: che cosa è che ti ostacola? A: la mafia dello spettacolo nella persona di mio fratello B: che cosa stai pagando? A: pago le conseguenze di una passata politica di cedimenti e mi riferisco a quando cedei al ricatto costituito dalla minaccia di interdizione in base alla quale nominai di fronte al giudice mio fratello procuratore generale di sostegno: da quel giorno sono nella miseria più nera B: che cosa farai se gli psichiatri ti interdicono? A: farò lo sciopero della fame ad oltranza finché non revocano l’interdizione B: che cosa ti resta adesso? A: non mi resta che pensare positivo B: perché hai firmato la carta che autorizza tuo fratello a diventare tuo procuratore? A: perché è carta straccia, e poi sono un vecchio diesel: preso alla sprovvista, vado avanti per inerzia B: perché non litighi mai con gli altri? A: perché litigare con qualcuno significa entrare nel suo destino, ed io voglio avere il meno a che fare con gli altri esseri umani B: come ragiona lo psichiatra? A: lo psichiatra ragiona così: “finché protesti non sei sano di mente” B: che cosa pensi? A: il momento è storico: passa l’aereo B: perché esiste Dio? A: perché esiste il tuo “perché”? B: perché penso, quindi sono A: e perché sei? B: sono perché penso A: no, tu pensi perché sei, e sei in quanto creatura di Dio, Dio è l’essere supremo di fronte al quale si arresta la catena dei “perché”, l’ultimo dei “perché” è l’essere supremo: il mistero senza “perché”, ciò che non possiamo capire ma solo intuire B: fra tutti e due, chi è più matto? A: voi giudicate me malato di mente perché parlo con gli uccelli, io giudico voi della stalla malati di mente, perché la stalla, per esistere, deve troncare i legami con il cosmo: la stalla è schizofrenica e la schizofrenia è la malattia di massa, ma voi attribuite a me la vostra schizofrenia B: quale è la cura? A: innanzitutto ottenere il rispetto del contatto cosmico B: quindi, con le tue rivendicazioni, tu stai curando noi? A: certamente, sì B: non credi che potresti fare una vita del tutto normale se solo non ti rifiutassi di prendere lo psicofarmaco? A: la normalità è pura follia B: quindi non c’è differenza fra il lottare per il diritto ad una vita normale ed il lottare per il diritto alla follia? A: appunto B: quindi, cosa ne pensi degli psichiatri che rivendicano il diritto ad una vita normale per i loro pazienti? A: gli psichiatri inducono artatamente la confusione fra il diritto e l’oppressione: proclamano il diritto alla cura, ma impongono la cura con la forza della legge. Che diritto è quello al quale non si può rinunciare? B: come ti calmi di fronte all’ingiustizia subita? A: penso: “è la prova di tolleranza a cui Dio mi sottopone” B: perché non fai più niente? A: con il mio sciopero permanente, rivendico il mio diritto ad andare in Palestina B: che cosa vuole il mondo degli uomini? A: crede di voler vivere, ma in realtà vuole morire B: chi sei tu per il mondo degli uomini? A: sono io la morte e porto fortuna, sono di tutti voi signora e padrona…. B: cosa diresti oggi alla tua ex fiamma? A: gli direi: “ero affascinato dalla tua scelta di non essere, ma adesso sono anch’io il “non essere”; non ho più bisogno di te; sono già sceso nella tua tomba, ed è stata per me un’esperienza illuminante; ma adesso non mi serve più” B: cosa ne pensi delle troie? A: quella che le troie chiamano “vita”, è la vera morte: la morte dello spirito. La prostituzione ha il fascino nichilista della morte, ma non è la morte dello spirito quella che io profetizzo B: cosa ne pensi del governo? A: il governo di destra è un governo delle apparenze, perché vuole salvare quella parvenza di vita che è l’Occidente B: quale è stata la cosa più folle che hai fatto? A: andare ad un appuntamento immaginario con la mia amata B: perché ti piace tanto il teatro di prosa? A: perché, al di là della finzione scenica, non ho quasi mai la risposta pronta B: perché fai lo sciopero della fame? A: faccio lo sciopero della fame perché non voglio più assumere psicofarmaci, né essere ricoverato in un ospedale psichiatrico B: che cosa è la paura di capire? A: è la paura di essere ormai pronti a morire B: come si è concluso il tuo sciopero della fame? A: con la piena vittoria: non assumo più psicofarmaci, non vengo ricoverato, non vengo esiliato a Baia, ma mio fratello mi ricatta: “se non ti fai la terapia, non ti do risorse per il viaggio di due mesi in Palestina” B: quale è la cosa più importante della vita? A: la canapa indiana e un bel territorio in cui scorrazzare B: che denuncia farai contro tuo fratello? A: questa: “io sottoscritto Settimio Roberto, nato a Serino (AV) il 28/03/’60 ed ivi residente in v. ten. P. De Vivo n.9, c.a.p. 83028, tel. 3406160271, denuncio mio fratello Roberto Roberto, nato a Serino il 22/02/’62 e residente in Pozzuoli (NA), per avermi estorto, sotto minaccia di interdizione, l’usufrutto della mia casa di Baia, Bacoli (NA) sita in v. Lucullo n. 38, e della mia casa di Ponza (LT), sita in via Sottocampo Inglese, località Cala Feola. La donazione coatta di usufrutto è avvenuta nell’anno 2007 in presenza del notaio Giordano di Avellino. Poi mio fratello mi ha fatto firmare un documento (nell’anno 2008) con cui è diventato mio procuratore generale, il che significa che si è appropriato anche dei miei buoni postali fruttiferi, degli introiti che abusivamente mi vengono dalla mia selva castagnale sita in Serino località Toppola, nonché della mia pensione, abusivamente procuratami per invalidità civile, e dico “abusivamente” perché in effetti non sono affatto invalido, lavoro come attore teatrale presso la comunità “Dedalo”, sita in Bacoli (NA) località Fusaro via Spiaggia Romana 41, e lavoro anche bene ma è un’attività che non mi rende nulla a livello economico, così mio fratello, avendomi privato di tutti i miei averi, mi ha costretto a ritornare a casa da mia madre ad elemosinare un piatto di pasta ed i soldi per la benzina e le ricariche del cellulare. Teoricamente dovrei chiedere a mio fratello i soldi per vivere ma io non chiedo nulla ad un Giuda di tal genere. Lui ha aperto un conto corrente a mio nome in cui deposita i soldi dell’affitto della mia selva, nonché i soldi della mia pensione, ma non mi ha detto né il numero di conto corrente, né in quale banca o presso quale ufficio postale ha aperto suddetto conto, cosicché solo lui può operare su tale conto corrente. E continua ad insultarmi: mi chiama “parassita, sanguisuga, egoista,fallito, immaturo, rompiscatole”, e continua a minacciarmi dicendo che mi farà interdire se io lo denuncio, ma io sono stufo di sottostare ai suoi ricatti, e denuncio tutto alle autorità competenti, e spero che giustizia sia fatta, che possa tornare ad usufruire della mia eredità come meglio credo Settimio Roberto” B: che cosa farai se tuo fratello ti impedirà di vendere la tua casa? A: partirò per la Palestina senza soldi, cercherò lavoro lì, e se non lo trovo morirò di fame nella mia patria adottiva B: che cosa sei adesso? A: sono un cannabista convinto, ma oramai da lungo tempo senza la possibilità economica di procurarmi un poco di canapa indiana B: che cosa vuole da te lo psichiatra? A: vuole che io mi penta della mia vita passata in Palestina, e che cominci qui una vita normale fatta di un lavoro, di una moglie, dei figli e delle relazioni sociali B: come vivi lontano dalla Palestina? A: come un pesce fuor d’acqua B: quale è la regola dell’affarista? A: la prima regola dell’affarista è ammazzare Cristo B: che differenza c’è tra te ed Icaro? A: ad Icaro fu lo splendore del sole a tarpare le ali, a me è stata l’oscurità della stalla B: e adesso che sei morto, che cosa farai? A: aspetto il Giudizio Universale B: chi ti ha ucciso? A: è la famiglia che uccide B: che cosa è la psichiatria? A: una grande famiglia B: dove sei adesso? A: adesso sono nel vento. Basta uno stupido errore alla guida per mettere fine ad una vita intera B: che ne dici dell’allegria di tuo fratello? A: è peggio dell’allegria degli psichiatri: è un’allegria da filibustiere, a lui non importa nulla se io muoio di fame e di freddo ad Amsterdam, anzi è contento: incassa tutti i miei soldi. Il mio dramma è una barzelletta per lui. B: è possibile un dialogo fra cannabisti e non cannabisti? A: il dialogo fra cannabisti e non cannabisti è come il dialogo fra arabi ed israeliani: è un fatto puramente formale o dettato dall’esigenza del quieto vivere; ma gli israeliani non capiranno mai perché gli arabi si rivolgono verso La Mecca, e gli arabi non capiranno mai perché gli ebrei vogliono stare a tutti i costi in Israele. La base per un’effettiva comprensione reciproca è una fede comune. Tuttavia fra gli aderenti alla fede musulmana vi sono varie sette in guerra fra loro, così fra i cannabisti c’è chi crede nel demonio (e lo adora) e chi invece nel contatto cosmico B: perché l’Olanda la chiami “Palestina”? A: perché è la terra promessa dei cannabisti B: perché il contadino tiene sempre un qualche animale in gabbia o un cane legato alla catena? A: è un modo di rompere il contatto cosmico, un rito propiziatorio B: perché ti fischiano dietro? A: è un modo di rompere il contatto cosmico, un rito propiziatorio B: perché tuo fratello ti tiene legato qui? A: è un modo di rompere il contatto cosmico, un rito propiziatorio B: perché la persecuzione contro la canapa indiana? A: è un modo di rompere il contatto cosmico, un rito propiziatorio B: perché tuo fratello non ti lascia andare in Olanda? A: sarebbe come scatenare tutti gli animali dalla stalla: la fine della civiltà umana B: che senso ha stare qui? A: lo scoprirò con la canapa indiana B: forse il mondo deve finire: è un giocattolo divino che ha già esaurito il suo compito, e tu non puoi farci nulla A: se è così, che almeno finisca in letizia B: perché sei qui? A: per convertire Giuda B: Giuda adesso è al potere B: perché gli altri hanno paura di te? A: se tu hai paura degli altri, gli altri hanno paura di te: la paura è contagiosa B: come farai ora senza canapa indiana? A: l’ultima canna mi ha sballato per sempre B: quale è il problema della droga? A: il problema è che gli eroi del traffico di droga sono ormai tutti affaristi mafiosi e trasmettono la loro etica antietica a tutti i consumatori B: quale è la soluzione? A: la soluzione è che la produzione ed il commercio della droga diventi monopolio di stato B: quale è il problema del drogato? A: il problema è che il drogato adora come una divinità chi gli fornisce la droga B: perché vuoi la fine della civiltà umana? A: è l’unico modo per salvare la natura B: cosa ne dici del demonio? A: non si può utilizzare il demonio senza essere posseduti dal demonio B: ma non pensi che il demonio sia il fondatore della civiltà umana? A: infatti, siamo tutti un po’ posseduti dal demonio, siamo tutti poveri peccatori B: che cosa aspetti ad andare in Olanda? A: aspetto che si sdemonino i coffee-shop B: che cosa fa il demonio? A: mette le mani sulla canapa indiana e ne fa strumento di diffusione del suo credo B: allora non userai più la canapa indiana? A: la userò quando il demonio sarà allontanato da lei B: quanto tempo ci vuole? A: ci vuole fede e perseveranza nella conversione. Per ora siamo tutti assediati dal demonio B: che cosa è la psichiatria? A: è l’ideologia del demonio B: che cosa è oggi il mercato della droga? A: è l’amplificazione concentrata dei processi demoniaci della nostra civiltà B: quale è il destino di chi non adora il demonio? A: Il destino di chi non adora il demonio è quello di rimanere ai margini della società, ma di entrare in contatto con la natura B: quale è il modo di procurarsi la canapa indiana? A: quello di non fare amicizia con spacciatori indemoniati: il mondo della droga non è più l’alternativa ma è diventato la perdizione B: che cosa è la passione di Cristo? A: è l’assedio del demonio B: che cosa succede a chi vive la passione di Cristo? A: viene demonizzato e psichiatrizzato, cioè ancor più assediato dal demonio, e più viene psichiatrizzato, più nevrastenico diventa, ed ancor più viene psichiatrizzato: è il classico circolo vizioso B: perché esiste il demonio? A: perché Dio ci ha voluto rendere liberi di sbagliare: una libertà che non è concessa alle bestie, eppure noi vediamo nelle bestie l’errore B: quante forme assume il demonio? A: innumerevoli B: e se non esistesse il demonio? A: non ci sarebbe bisogno della canapa indiana, ma il demonio si appropria di questo antidoto e lo trasforma in veleno demoniaco B: cosa fa il demonio per vincere? A: il demonio per vincere ha bisogno di mettere le mani sulla canapa indiana fino ad assumerne il monopolio B: che cosa è la canapa indiana nelle tue mani? A: ogni grammo di canapa indiana nelle mie mani è un grammo di essa strappato al demonio B: perché vai ad Amsterdam? A: per strappare al demonio il monopolio della canapa indiana: è questa in estrema sintesi la battaglia di Amsterdam B: cosa dobbiamo fare? A: lottare, lottare, non astenersi mai B: perché sei triste? A: perché il demonio mi ha strappato la canapa indiana B: quale è l’effetto collaterale della cannabis? A: risuona la voce del demonio dentro di noi e ci rende inquieti e depressi B: che cosa bisogna fare per vincere? A: per vincere è fondamentale strappare la canapa indiana al demonio, ma ogni cannabista facilmente viene demonizzato dalla società civile: si proietta nel cannabista il demone che informa di se la società B: perché la Santippe non ti si butta mai addosso? A: vuole che sia il demone a guidarti all’attacco del suo corpo B: che cosa è l’acquisto della canapa indiana? A: è una lotta contro il demone B: che cosa è la vita di un santo? A: è lotta continua contro il demone. Un inquietudine che spesso viene psichiatrizzata B: che cosa si rischia a raccontare le storie del demonio? A: si rischia di convalidare il diffuso pregiudizio sull’invincibilità del demone: quella cupa rassegnazione che è la motivazione del fischio arbitrario B: che cosa ti dice il demone in ogni episodio in cui lo incontri? A: mi dice: “questa non la puoi raccontare senza farmi propaganda” B: perché non c’è più l’alternativa? A: perché il demone ha monopolizzato tutto. Ed il mondo della droga è solo la punta emergente dell’iceberg di questo monopolio B: a che punto siamo con la conversione del potere? A: siamo ancora in alto mare B: che cosa fa il popolo? A: il popolo si identifica con il potere ogni volta che conclude un affare B: che cosa si rischia quando si conclude un affare con uno spacciatore malavitoso? A: si rischia di confermarlo nella sua etica antietica, e di farla un poco pure nostra B: se sei inquieto, perché non ti fai la fiala di psicofarmaco? A: sarebbe come arrendersi al demonio: una pace fittizia fatta di rinuncia alla lotta B: non credi che, a furia di lottare contro i demoni, diventi anche tu un demone? A: le mie motivazioni mi rendono immune all’indemoniamento: l’importante è lottare per un’alternativa reale, non solo per la conquista di un primato personale B: che ne dici dei cannabisti indemoniati? A: sono gli individui che più fanno disperare, perché hanno l’alternativa a portata di mano eppure la rifiutano ed anzi la soffocano. Preghiamo per i cannabisti indemoniati: che la droga li illumini. Il problema è che sono così impegnati nel traffico di droga che non hanno il tempo per elaborare una filosofia della liberazione; accettano qualsiasi compromesso pur di continuare nei loro traffici B: perché hai rifiutato la droga che ti ha offerto il tuo amico spacciatore? A: salvare una sola anima è più importante di tutta la droga del mondo B: perché ti sei fatto amico uno spacciatore? A: per gettare uno sguardo nell’odierno mondo della droga B: quale è l’obiettivo politico primario? A: creare l’alternativa della marijuana libera B: cosa significa usare la violenza? A: significa convincere gli altri che tu sei il demone al quale debbono arrendersi, significa confermare l’ideologia del demone dominatore. I regimi affermatisi con la violenza sono sempre stati dittature liberticide: le democrazie vincono convincendo anche se passano per la fase della rivoluzione violenta, la quale però in se stessa è sempre un passo indietro B: come convincere il popolo che la marijuana fa bene? A: facendone un uso corretto e limitato, ma soprattutto affermando che la civiltà umana è ormai all’ultima spiaggia B: da che cosa ci accorgiamo che siamo ormai alla fine? A: ce ne accorgiamo quando ci domandiamo: “che cosa devo fare?” e non troviamo la risposta B: non credi che il demone sia una cosa normale? A: la normalità è un’inaudita follia B: che differenza c’è tra normalità ed alternativa? A: la normalità è la follia del demone, l’alternativa è la follia dei santi B: che cosa succede ora che ci avviciniamo alla fine? A: più ci avviciniamo alla fine e più il demone ha bisogno di affermarsi per salvare la civiltà umana: più si va avanti e più dura diventa la lotta col demone B: non credi sia più logico arrendersi al demone? A: i santi morirebbero presto se si arrendessero al demone: o mettiamo la storia su santi binari, o la natura morirà presto B: che ne pensi delle leggi che vietano la canapa indiana? A: sono il trionfo del demonio B: quale è l’aut-aut della fine dei tempi? A: o con il demonio, o con l’alternativa B: ma dove è l’alternativa? A: è dentro di noi: siamo tutti schizofrenici: un po’ con il demone, un po’ con l’alternativa. E questa schizofrenia aumenta giorno dopo giorno B: cosa pensi ogni volta che ti feriscono? A: “da questa ferita uscirà una perla” B: quale è il coraggio intellettuale? A: quello di ammettere che siamo isolati nel regno di Satana
B: che cosa ci spinge verso Satana? A: Satana è la compensazione alla fragilità umana B: che cosa ne dici del fatto che ormai la canapa indiana non si vende più in piazza? A: il fatto che la canapa indiana non si venda più in piazza comporta l’obbligo di farsi amico uno spacciatore, il che aumenta l’influenza degli spacciatori sui consumatori, il tutto a vantaggio di comportamenti demoniaci B: credi molto in quello che scrivi? A: ad essere sincero vorrei non credere una virgola di quello che scrivo, ma non sempre è possibile: l’evidenza dei fatti conferma quotidianamente le mie analisi. Spero davvero sia solo un’illusione o un delirio B: cosa bisogna fare per comprare canapa indiana? A: fingere una qualche alleanza con il demonio B: la finzione, in se, non è forse una vera alleanza con il demonio? A: ad ogni regola c’è un’eccezione B: non credi sia immorale usare delle anime perse per i tuoi scopi? A: per stare in società bisogna fingere un qualche compromesso con quel demone che ha fondato la civiltà e la governa. Questa la miseria del genere umano. Quelle anime si perdono per salvare te. Cioè il mondo. E, poi, se sono persone intelligenti, non sono realmente alleate con il demonio: fingono soltanto. B: perché lo spacciatore chiama “divertimento” l’effetto della cannabis? A: perché per lui sballare significa giocare con le trame del demonio B: non credi di fare propaganda al demonio fingendo di essere alleato con lui? A: sto così poco in società che è difficile che qualcuno si accorga della mia finzione B: siamo noi ad usare le cose, o le cose ad usare noi? A: le cose ci usano per servire B: non credi che tutti questi pensieri ti distolgano dalla vita pratica? A: quando faccio qualcosa penso solo a quello che faccio, perché solo quello è importante in quel momento B: cosa è meglio: la miseria morale o quella materiale? A: se si evita la miseria morale, si ricade in quella materiale. Bisogna giungere ad un compromesso fra miseria morale e miseria materiale. Gli uomini, quando vedono una persona moralmente retta, ci vedono dentro lo spettro della miseria materiale, e lo scacciano via come un demonio B: perché hai rifiutato la droga? A: si cresce nel dolore B: chi è più furbo, tu o il demone? A: certamente il demone è molto furbo, ma io posso averla vinta sulla sua furbizia perché io conosco lui, lui non conosce me: l’importante è non farsi riconoscere dal demone B: quindi i tuoi scritti debbono rimanere segreti? A: per fortuna, per ora, non hanno fortuna, ma ne avranno dopo la mia morte B: ma tu non sei quello che dice tutto a tutti? A: io non parlo con il demone: il demone non è un essere, ma il non-essere. L’importante è riconoscere subito le nullità viventi B: ma la tua ex fiamma non era forse una nullità vivente? A: sbagliando si impara. L’importante è non far scoprire al demone quanto si è imparato su di lui B: ma una fede segreta non è forse una tomba? A: la fede si diffonde dopo la morte del messia B: dunque tu sei destinato a non avere mai fortuna in vita A: l’unica fortuna che desidero è raggiungere la terra promessa: la terra dove gettare il seme del futuro B: perché c’è bisogno di una nuova fede? A: perché le vecchie fedi non spiegano ciò che più interessa ai giovani: come aver successo nella vita, pur mantenendo il cuore puro B: chi è l’assistente sociale? A: è il Giuda che ti denuncia agli psichiatri B: chi è Giuda? A: è un’intera classe sociale di leccaculo del potere B: cosa non far sapere al demone? A: non bisogna far sapere al demone che lo hai riconosciuto B: come trattare il demone? A: in modo puramente formale B: a che cosa serve un mercato confidenziale e clandestino della droga? A: ad individuare Cristo ed assassinarlo B: che mondo è questo degli uomini? A: è un mondo fondato sull’assassinio di Cristo: il mercato clandestino della droga è perfettamente funzionale al sistema B: che cosa è questa stalla in cui sei legato? A: è un’altra forma dell’assassinio di Cristo B: che cosa sarebbe successo se tu fossi andato a ritirare l’erba dal tuo amico spacciatore al quale avevi consegnato la prima parte di questo scritto? A: certamente la mafia mi avrebbe ucciso B: che cosa ti resta? A: vivere in incognito B: come farai a convertire Giuda se non ci parli? A: con l’influsso telepatico Psichiatra: perché il B. non si affloscia mai quando fuma l’erba? A: perché è sorretto dal demonio, e non teme l’assassinio di Cristo B: cosa ne pensi oggi del tuo primo grande amore? A: Cristina era una bambinastra indemoniata, capostipite di tutta una generazione di piccoli adulti completamente indemoniata, faceva la stronza perché voleva essere tiranneggiata. Il suo entusiasmo era solo per il demone e le sue trame malefiche. Si sopravvive infantili o nella solitudine e nella miseria, o nel segno del demonio B: ma Cristina con te ci è venuta A: si, ma era completamente frigida: voleva costringermi al sesso violento, alla definitiva alleanza con il demonio B: perché ti sei infuriato, che cosa è successo? A: Giuda, nella veste dell’assistente sociale, mi ha consegnato allo psichiatra. Questo ha avvertito mio fratello dicendogli che io volevo comprare 300 euro di marijuana, e che io avevo messo in vendita la nuda proprietà della mia casa di Baia, e che lo avevo denunciato per estorsione. Mio fratello è giunto da me infuriato come una vipera, mi ha obbligato ad iniettarmi la fiala di psicofarmaco, sotto minaccia di trattamento sanitario obbligatorio B: che cosa farai adesso? A: romperò ogni rapporto con l’assistente sociale B: perché Giuda si scopre sempre dopo l’assassinio di Cristo? A: perché è ben camuffato da amico, confidente, discepolo, seguace B: che giorno è oggi? A: sabato 21/11/2009: il giorno dell’ennesimo assassinio di Cristo, sotto forma dell’iniezione della fiala di psicofarmaco B: come farai a rompere i rapporti con l’assistente sociale? A: non gli dirò che l’ho riconosciuto come Giuda, ma ogni volta che lo vedo o che mi telefona gli fischierò lo scherzo dalla ottava sinfonia di A. Brukner: il miglior modo per esorcizzare Giuda è prenderlo in giro B: e non gli dirai più una parola? A: gli dirò solo: “ti sto esorcizzando, c’hai il demone psichiatrico in corpo”. E poi solo fischi Assistente sociale: ma allora non mi parlerai mai più in tutta la tua vita A: ti parlerò quando mi dirai che non fai più questo mestiere di merda B: e se lui ti dice che non fa più il suo mestiere di merda, tu gli parlerai di nuovo? A: in realtà, no. Lo riempirò di fischi fino alla morte: il peccato di Giuda è troppo grave per non meritare un’espiazione vita natural durante B: che cosa è il fascino femminile? A: le donne sono affascinanti finché non scopri il demone che le anima (e le affascina) B: che ne dici della vita che conduci? A: questa (stalla) è la vita del Cristo scampato alla morte: ogni altra vita sarebbe finita male molto presto B: che cosa sono le sigarette? A: sono contenitori vuoti (senza T.H.C.) B: perché non è possibile la convivenza pacifica con il diavolo? A: il diavolo ha bisogno di fottere per sopravvivere B: chi sei tu? A: io sono l’anti-uomo: la vera libertà consiste nella libertà di essere estranei a questa umanità che il diavolo informa di se B: cosa dirai mentalmente ad ogni essere umano che incontrerai? A: gli dirò: “vedo nel tuo futuro, vedo il tuo cadavere” B: di chi è figlio il popolo? A: il popolo è figlio di Giuda, ed adora Cristo come si adora un demonio onnipotente B: ma l’umanità ti ama o ti odia? A: mi odia nella misura in cui vuole vivere, e mi ama nella misura in cui vuole morire B: da che deduci che vuole morire? A: dal fatto che ama i film western con tanti morti B: quale è il tuo segreto? A: mantengo segreta la mia identità agli uomini, ma mi confido con uccelli e rane B: cosa ne pensi della tua psichiatrizzazione? A: è una questione politica B: perché hai abbandonato l’assistente sociale? A: per essere libero di pensare in maniera illegale B: perché hai voluto continuare a vivere? A: per continuare a scrivere B: cosa ne pensi dell’assistente sociale? A: un piccolo uomo, ed io ero ancora più piccolo quando parlavo con lui. Ad un certo punto non ha sopportato la mia crescita travagliata, e mi ha consegnato agli psichiatri, i quali mi hanno fatto un processo e poi imposto la fiala con la forza della legge B: non c’è un modo di evitare la fiala? A: devo tentare di convincere mia madre a sospendere in segreto la somministrazione B: che cosa significa psichiatrizzare? A: mettere in galera il pensiero antidemoniaco, antisociale e conflittuale B: cosa comporta il tuo pensiero? A: mettersi contro chi ti dà da mangiare e chi ti fornisce la droga, vivere rispetto ai fornitori con una maschera di falsa complicità B: che cosa è il divino? A: il profondamente bestiale B: non pensi di essere pazzo? A: sono infuriato, ma la mia è una guerra santa contro il demone B: Giuda può essere perdonato? A: Giuda ha messo in pericolo la salvezza del mondo intero, ed il suo peccato continua a diffondersi ed a moltiplicarsi fra la gente. Solo il Padreterno potrà perdonarlo, a noi non resta che chiudere ogni relazione con lui B: non può darsi che anche l’operato di Giuda faccia parte della divina provvidenza? A: può darsi, ma è provvidenziale anche scacciarlo, una volta constatata la sua pericolosità. Giuda non solo va convertito, ma anche convinto ad una perenne e solitaria espiazione B: quale è il primo obbiettivo della contro violenza naturale? A: il primo obbiettivo sono gli psichiatri (e tutti i loro complici), veri e propri teorici e demoni della stalla B: quale è l’odierna condizione di Cristo? A: Cristo è isolato nella stalla in cui è nato e solo Giuda gli tende la mano, ma per incastrarlo e condannarlo. Tuttavia Cristo può comunicare con la storia, scrivendo in prima persona un nuovo bellicoso vangelo, e con gli esseri naturali tramite il contatto telepatico, e con le bestie in stalla, condividendone la sorte B: non è possibile una lotta pacifica contro il demone? A: il demone non è tua madre o tuo padre: al demone non importa nulla se tu muori di fame in uno sciopero della fame: c’è tanta gente che muore di fame, ed il sistema non fa nulla per salvarla B: cosa ne pensi della socialdemocrazia? A: i socialdemocratici vivono benissimo nel regno di Satana B: che fine ha fatto il pacifismo? A: il pacifismo è stato psichiatrizzato come delirio conflittuale ed autolesionista B: chi ha successo con le donne? A: chi è molto indemoniato e ben inserito nel sistema B: quale è la maschera del demonio? A: il demonio finge un’alleanza con i santi: lancia segnali di santità solo per attirare e rovinare i santi. E, quando li ha rovinati, li scaccia via come intrusi, li fa C.E. del suo peccato: li accusa di voler fare il doppio gioco B: che cosa fa Cristo? A: crocifisso milioni di volte, non si converte alla violenza B: che cosa fanno gli uomini? A: diffidano di ogni santità perché sanno che sfocia in un conflitto insanabile B: come fa la gente a lavorare sempre? A: è sorretta dal demonio B: che cosa poteva salvare Cristo dalla croce? A: una rivoluzione di massa: con la crocifissione di Cristo, il demone ha dichiarato guerra alla santità, e ne pagherà le conseguenze: il conflitto è insanabile: non basta resistere alle tentazioni, bisogna anche difendersi contro l’attentato alla vita sul nostro pianeta B: ma la conversione del potere al cristianesimo, non è forse già avvenuta? A: si tratta di una conversione puramente formale: tutto in sostanza è rimasto come prima e procede nel segno dell’imperialismo demoniaco e mefistofelico: c’è bisogno di un nuovo cristianesimo militante ed ecologista, nel segno del contatto cosmico (del dialogo diretto con Dio) e della marijuana libera B: che cosa sono stati gli anni ottanta del XX° secolo? A: sono stati il trionfo del demonio sopra ogni santità B: che cosa è la sfiga (= sfortuna) mortale? A: è l’incapacità di difendersi dal demonio B: quale è la condizione umana? A: è la condizione di un essere incapace di sopravvivere in natura, e che perciò dichiara guerra alla natura fino a distruggerla. Ma è una guerra che deve perdere, altrimenti finisce la vita sul nostro pianeta B: quando hai abbandonato l’ospedale psichiatrico? A: quando ho deciso di distruggere tutti gli ospedali psichiatrici del mondo B: che cosa dirai alla tua madre? A: le dirò: “non mi devi fare più la fiala, e non devi dire nulla a mio fratello, altrimenti lui mi fa fare un trattamento sanitario obbligatorio. Ufficialmente io mi faccio la fiala, ma, che non me la faccio, deve restare un segreto fra me e te, altrimenti non ti do più il bacetto di saluto, non ti racconto più nulla di quello che faccio nella vita, non darò più da mangiare ai nostri cani, non sbarazzerò più la tavola dopo i pasti, e non giocherò più a carte con te” B: e cosa ti risponderà la tua madre? A: dirà che sono capricci infantili, e lo ripeterà finché non comincerà a pesargli la situazione del mio sciopero bianco B: non rischi di chiuderti un po’ troppo e di impazzire nelle tue chiusure? A: sono sempre aperto al dialogo con la natura e con Dio B: il Dio ci aiuterà? A: Dio ci metterà a dura prova finché non capiremo B: capiremo meglio con la canapa indiana in corpo? A: alcune cose si capiscono meglio con la canapa indiana (ad esempio il pericolo immediato), altre senza la canapa indiana (ad esempio la condizione cronica della stalla e le forme di ribellione da intraprendere) B: bisogna prima rompere con le relazioni scomode, e poi farsi le canne, o viceversa? A: è importante prima levarsi dai piedi pericolosi confidenti, pronti a confermare il pregiudizio sulla dannosità della canapa indiana: questi prima ti mandano in galera e poi ti dicono che lo hanno fatto per il tuo bene, per allontanarti dalla droga B: non pensi che un diario debba concernere soprattutto le cose che accadono nella vita quotidiana? A: i miei pensieri sono le cose più importanti che accadono nella mia vita quotidiana B: che cosa aggiungere ancora sulla canapa indiana? A: è il mio sogno notturno più ricorrente B: perché non racconti mai i tuoi sogni? A: i sogni sono come la musica: a raccontarli ed a criticarli non si rende l’idea, il fascino dell’onirico B: quale è l’effetto della fiala? A: la noia mortale, l’appiattimento di ogni sensazione, la rottura del contatto cosmico, l’impossibilità di vivere la passione di Cristo, e di ragionare a livelli energetici accettabili B: dunque smetterai di scrivere il tuo vangelo, adesso che ti fai la fiala? A: per un po’, si. Ma spero di evitare presto la fiala, o comunque di procurarmi presto un po’ di canapa indiana che attutisce notevolmente l’effetto della fiala; e poi mio fratello mi ha promesso di mandarmi a febbraio in Olanda. Lì, con l’erbetta olandese, certamente riprenderà per un po’ la mia opera messianica. Poi spero di trovare un lavoro in Olanda, in modo da non dover più tornare indietro B: che farai ora? A: per un po’, fino a Natale 2009, sono impegnato nel teatrino dell’ospedale psichiatrico “Dedalo” ai Campi Flegrei, poi non metterò più piede in un ospedale psichiatrico, mi ritirerò a Serino, e mi dedicherò esclusivamente allo studio dell’Olandese B: non ti senti un po’ più calmo con la fiala? A: l’obbligo di iniettarmi una fiala esaspera il conflitto con psichiatri e familiari. Per fortuna è un conflitto che produce molta riflessione teorica, e solo questo mio pensare ed elaborare mi calma un po’ B: sei un vincente o un perdente? A: nell’immediato sono un perdente, ma in prospettiva mi sento un vincente. È una questione di fede B: cosa ti dicono gli uccelli? A: “viva la rivoluzione ecologista!” B: perché non vuoi più l’assistente sociale come tuo confidente? A: confidarsi con l’assistente sociale significa chiedere aiuto, ed io chiedo aiuto solo ai rivoluzionari, agli uccelli, alle rane, ai grilli ed ai cani, e mi confido con le galline, mie compagne di prigionia B: come combatterai la noia mortale ed il vuoto interiore che ti procura lo psicofarmaco? A: pregando il Dio Padre Onnipotente B: cosa faresti se fossi al governo di un paese povero? A: imporrei il controllo delle nascite B: che cosa dice ai tuoi persecutori il tuo sbalordimento di fronte ai loro atti persecutori? A: che non ho capito ancora la mia reale pericolosità sociale B: quale è la condizione di chi fa uso di psicofarmaci? A: quella dei morti viventi: la condizione di chi non può o non vuole affrontare questo mondo infame, e si rifugia nella noia delle piccole cose quotidiane o dei pensieri normalizzanti: la condizione di chi fa assuefazione alla stalla B: a cosa serve lo psicofarmaco? A: a rassegnarsi alla stalla: ad essere umili servitori del demonio, sovrano della stalla: a marcire nella propria miseria perdendo coscienza della necessità di ribellarsi: a trovare una pace fittizia, fatta di una resa incondizionata ai tuoi carcerieri B: non pensi che a volte lo psicofarmaco sia necessario? A: l’unico psicofarmaco indispensabile al genere umano è la marijuana libera, che libera il sogno di un’utopia apocalittica B: non pensi che la marijuana debba essere riservata agli individui psicologicamente più stabili? A: tali individui guideranno gli altri ad un uso corretto della marijuana B: quale è la salvezza? A: un uso di massa della marijuana libera che garantisca la leadership delle autentiche autorità morali. Allora tutti favorirebbero con gioia l’avvento dell’apocalisse; ma si tratta di pura utopia: la massa preferisce il demone al contatto cosmico, e favorisce spacciatori che non vogliono la marijuana libera perché ne vogliono il monopolio del traffico clandestino, con tutte le implicazioni demoniache che ciò comporta B: quale è il sogno più utopico riguardante la soluzione finale della questione umana? A: un’onda elettromagnetica che sterilizzi tutti B: quale è l’effetto dello psicofarmaco che più ti pesa? A: l’abolizione della mia capacità di scrivere cose significative B: quale è il più antico dei conflitti ancora attuale? A: il conflitto uomo-natura B: che cosa ti dice l’assistente sociale? A: nega di aver informato mio fratello, mi accusa di fantasie persecutorie, sostiene che le informazioni, in possesso di mio fratello, lui le avrebbe ricavate da messaggi sul mio telefonino cellulare. Ma cosa mai avrebbe spinto mio fratello a cercare tali messaggi? Ammesso poi che esistano, cosa molto improbabile B: sono tutte eguali le menzogne? A: il demone mente per metterti in trappola, noi mentiamo per difenderci B: come mai hai ripreso a scrivere? A: ho trovato un fondo di canna per strada B: come sfuggire al demone? A: avvicinandoci alla natura ed ascoltando gli uccelli B: cosa crea la sintonia fra i persecutori? A: l’unità del demone che li anima B: quale è il demone più pericoloso? A: quello che si traveste di movenze infantili, imitando il bimbo che è in te, fino al punto che non puoi sospettare di lui e te ne innamori B: come si chiama questo demone? A: “gne, gne” o “gnavole” B: cosa vuole da te il demone? A: la tua abiura e la resa incondizionata alle sue ragioni B: perché l’alternativa è fallita? A: perché ad un certo punto si è indemoniata, o comunque non ha saputo fare i conti con il demone, talvolta non sospettando neanche la sua esistenza B: quale è la finzione di Giuda e del demone psichiatrico? A: fingono di volere il tuo bene finché non ti hanno assassinato B: cos’è il pensiero senza la coscienza dell’esistenza del demone? A: è una lamentela destinata a finire nel non-senso B: si può riconvertire il demone in angelo? A: nemmeno Dio ci è riuscito; il demone vuole l’onnipotenza di Dio ma per distruggere il creato e rimanere l’unico essere dell’universo, padrone assoluto del caos B: quale è l’aut-aut di fronte al quale si trova il demone? A: questo: o sopravvive la natura o sopravvive lui B: si può arrivare ad un accordo con il demone? A: il demone è per definizione colui che distrugge o infrange ogni accordo. Cristo aveva cercato un accordo con il demone: ognuno per la sua strada: io non cedo alle tue tentazioni e tu mi lasci continuare la mia opera. Visto che Cristo non cedeva alle tentazioni, il demone lo ha ucciso, e da allora è guerra senza quartiere fra il bene ed il male B: possiamo ingannare il demone fingendo un’alleanza con lui? A: in fondo alla scaltrezza del demone c’è tanta stupidità: egli vuole distruggere tutto, ma, come un parassita, non sopravvivrà alle sue vittime: il demone si nutre di linfa divina, non può sopravvivere alla morte di Dio B: perché hai accettato di parlare ancora con l’assistente sociale? A: per smascherare le menzogne del demone B: che cosa ci resta? A: non ci resta che combattere con ogni mezzo possibile B: che cosa cerca in te l’assistente sociale? A: egli finge di accudirti, ma è lui che si nutre della tua linfa vitale sputando nel piatto in cui mangia: se abbandoniamo l’assistente sociale, egli non avrà più energia, e non potrà più nuocere B: non ti dispiace veder agonizzare l’assistente sociale? A: l’assistenza è un’ambiguità in cui solo in apparenza l’assistito è il parassita. Più dai energie all’assistente sociale e più lui diviene una tua creatura a cui vuoi bene. Ma bisogna avere il coraggio di liberarsi dai parassiti, per quanto amici siano diventati B: si può accordare l’abbandono con la conversione? A: solo quando abbandoni gli amici infedeli, essi cominceranno a parlare la tua lingua. In fondo li abbandoni non solo per il tuo ma anche per il loro bene: li abbandoni quando la tua missione nei loro confronti è ormai finita B: che cosa è la noia? A: è l’angoscia inconscia per non aver risolto la tua condizione; e lo psicofarmaco è un ostacolo a tale risoluzione B: che cosa è cambiato? A: nulla è più come prima dopo il tradimento di Giuda B: che differenza c’è tra te e Dio? A: io non ho la scienza infusa: debbo imparare dall’esperienza come le bestie B: perché dobbiamo imparare dall’esperienza? A: neanche il Dio sa fare i conti con Satana. Per questo ci ha mandati nel regno di Satana a fare i conti con Satana B: che farai nell’ospedale psichiatrico? A: fischierò a più non posso B: che cosa è il demone? A: è il male che non possiamo capire ma solo riconoscere dopo averne fatto esperienza: è il motivo oscuro dell’assassinio di Cristo; e siamo fortunati se possiamo raccontarlo. Conoscere il demone significa non chiedersi più il motivo delle proprie sventure B: non credi che sia solo una proiezione dei tuoi mali interiori? A: proiettare all’esterno il demone è il segreto della salute mentale B: conoscere il male significa farlo o subirlo? A: finché lo fai, sei indemoniato, e non capisci neanche tu stesso perché lo fai. Il demone lo riconosci solo quando lo hai allontanato da te: quando egli ti assedia ma non può più penetrare dentro di te B: non sarebbe più semplice arrendersi al demone e lasciare perdere tutto il resto? A: una volta che hai scacciato il demone, diventi puro come un diamante, ed il demone non può più penetrare dentro di te: scacciare il demone è una scelta definitiva che si compie una volta per tutte B: non pensi che la contro violenza naturale sia l’altra faccia del demonio? A: l’aggressività degli esseri naturali non ha nulla di demoniaco, al contrario di quella dei cani da guardia che si sono indemoniati nella stalla B: non credi che il demone ci vuole perché ci ama? A: il demone è incapace di amare, o meglio confonde l’amore con il dominio. Quando sfuggiamo al suo dominio, egli ci odia e ci muove guerra. Non sopporta che qualcuno o qualcosa sia fuori dal suo dominio, ma distrugge ciò su cui domina. Alla fine distrugge se stesso, ma solo dopo aver distrutto ogni creatura. Il demone sta al mondo come io sto agli uomini B: non è forse morire il destino di ogni creatura? A: si, ma quando vuole il Dio, non quando vuole il demone B: cosa ci dice il fischio arbitrario? A: ci dice: “il demone è invincibile: arrenditi!”. È la voce del demonio che fa propaganda a se stesso B: che cosa è il teatro? A: è il conflitto drammatico fra il bene ed il male B: quale è il problema? A: il problema è che non conosci il demone se non quando sei già all’inferno, e non vedi via d’uscita B: Che cosa ti resta? A: non mi resta che scrivere affinché gli altri possano fare tesoro della mia esperienza B: che cosa è l’inferno? A: è la proiezione della stalla all’infinito B: io ti dico che a te la canapa indiana fa male, perché sogni la santità e cominci a vivere la passione di Cristo, hai paura, subisci la stalla e vai in depressione per il fatto di non essere più economicamente libero A: il contatto cosmico non ha mai fatto male a nessuno, anche se si passa per fasi di depressione di fronte alla coscienza delle sconfitte che ti ha inflitto il demone B: faccio battute sconce perché così dichiaro la mia alleanza con il demone A: no, tu fai battute sconce perché sei indemoniato B: su che cosa giocano gli psichiatri? A: gli psichiatri giocano sul fatto che i convertiti sono isolati nel mondo degli uomini; e quindi, alla lunga, cedono alle lusinghe della falsa amicizia di Giuda che li controlla e li denuncia al potere nel caso comincino a vivere la passione di Cristo, con tutte le crisi che ciò comporta: gli psichiatri coinvolgono anche i centurioni romani nel loro traffico di anime: ne sanno una più del diavolo B: non pensi che per stare in società bisogna fingere un’alleanza con quei demoni degli psichiatri? A: questo è vero finché sei nell’ospedale psichiatrico, ma poi non c’è nessun motivo di stare in società con gli psichiatri che ti guardano con l’occhio clinico: gli psichiatri e gli altri operatori del servizio di salute mentale si fingono tuoi complici ma al solo scopo di indurti ad accettare le loro ragioni ed i loro punti di vista. La psichiatria è una tigna che, una volta che ti si è attaccata addosso, è difficile da allontanare: promette di lasciarti in pace dopo qualche mese, ed invece ti resta appiccicata addosso per decenni. Gli operatori della salute mentale non lavorano mai da soli, ma sempre in coppia o in gruppo: dove fallisce l’uno interviene l’altro a metterci una toppa, a ricostruire i ponti con l’istituzione psichiatrica che tu vuoi rompere. Il tutto nel segno dell’eterna retorica dell’amicizia B: cosa dirai agli operatori della salute mentale? A: “io non voglio più avere nulla a che fare con l’ospedale psichiatrico perché sono perfettamente sano di mente; tu lavori nell’ospedale psichiatrico, io non voglio avere più nulla a che fare con te” B: non pensi che questa tua chiusura li allarmi ancora di più? A: ogni situazione ha un certo grado di rischio B: quale è il rapporto con la salute mentale? A: il servizio di salute mentale ti adotta come figlio ribelle e tende a seguirti per tutta la vita. Ecco perché il ricambio degli operatori della salute mentale è alquanto scarso B: gli operatori della salute mentale sono tutti uguali? A: ce ne sono alcuni che si fanno assolutamente gli affari loro e non si preoccupano punto del fatto che assumi o meno psicofarmaci, ma questi non faranno mai carriera e non conteranno mai nulla nella struttura psichiatrica B: che cosa è la tua vita senza canapa indiana? A: una miseria infinita B: quale è l’ultima battaglia da combattere? A: oramai la lotta è fra quelli che vogliono imporre il proprio esorcismo e quelli che non vogliono farsi esorcizzare, ma anzi considerano pura follia il tuo esorcismo e ti consegnano agli psichiatri, rovesciando le parti fra esorcisti-curatori ed indemoniati-malati B: come ti sbarazzerai degli operatori della salute mentale?
A: essi mi diranno: “non fare così, Settimio, tu lo sai che ti vogliamo bene” ed io risponderò: “anche io vi voglio bene, infatti vi sto curando ed esorcizzando dal demone psichiatrico che avete in corpo” B: quale è l’equivoco fondamentale della nostra civiltà? A: vengono trattati come pazzi indemoniati quelli che lottano contro i demoni e per questo urlano assediati dai demoni che hanno allontanato da se: la lotta contro il demone viene psichiatrizzata o demonizzata: il demone mette al rogo i suoi nemici, accusandoli di tutti i suoi peccati: ne fa C.E. del peccato originale: dell’alleanza fra uomo e demone: nella lotta fra uomo e demone, il demone stesso si sostituisce agli esorcisti e li condanna al rogo come indemoniati, o alla psichiatrizzazione come pazzi: la norma indemoniata si spaccia per purezza e schiaccia chi la combatte come fosse un pervertito: è la demonizzazione dei veri esorcisti la vera ambiguità: noi demonizziamo gli esorcisti ufficiali, rivestiti di scienza medica, loro demonizzano gli esorcisti veri: i convertiti espulsi dalla società ed in perenne conflitto con essa. Cristo fu il primo esorcista ad essere in tal modo demonizzato. Ma gli psichiatri nascondono la demonizzazione dietro il falso principio del diritto alla cura obbligatoria. La gente, poi, demonizza i santi cannabisti e va a braccetto con gli spacciatori proibizionisti. Dove la demonizzazione popolare non ha l’effetto di indurre i santi cannabisti ad abiurare, interviene la psichiatria. Lo psichiatra ride delle tue demonizzazioni e le ritiene solo parte di un quadro clinico preoccupante. Non si può demonizzare apertamente il potere senza prima aver creato un contro-potere B: come viene considerata la purezza? A: la purezza del fanciullo che i santi conservano in se viene considerata immaturità. Chi lotta contro i demoni viene considerato quantomeno un immaturo visionario e donchisciottesco, e quindi sottoposto a quella famiglia autoritaria che è la psichiatria. In breve: è la lotta contro il demone che viene psichiatrizzata B: cosa ti diranno gli operatori della salute mentale? A: mi diranno che sono miei amici, ed io risponderò che non voglio amici che mi considerano malato di mente. Loro mi diranno che mi considerano solo un amico e non un pazzo, ed io risponderò: “allora dovete rompere con gli psichiatri che mi considerano malato di mente”. Come a dire: “non si può essere con Dio e col demone contemporaneamente” B: di che cosa vive lo psichiatra? A: lo psichiatra vive della tua purezza e la cannibalizza convertendola in energia per il sistema normalizzatore B: non pensi che l’istinto materno degli psichiatri vada incoraggiato? A: non si può essere seguiti da una madre quando si vive la passione di Cristo B: si può dire di no ad una madre? A: Cristo lo ha fatto, seguiamo il suo esempio B: non pensi che lui era “speciale”? A: ci ricordiamo che Cristo era un figlio “speciale” di Dio solo quando non vogliamo seguire il suo esempio B: che cosa fa la psichiatria? A: trasforma l’istinto materno in una missione normalizzatrice: è un atteggiamento mariano in cui tutti vogliono essere madri di Cristo: gli uomini si identificano più con la Madonna che con Cristo, e questo è normale perché la Madonna, per quanto santa sia, non è Dio, Cristo invece si. Purtroppo la maggior parte degli psicopatici è più mariana che cristiana, ed adora lo psichiatra come la Madonna B: cosa canterai a quelli che lavorano nella struttura psichiatrica? A: gli canterò: “ho, mia bella Madunina” e poi fischierò il resto della melodia B: che ne dice la gente del fatto che gli uccelli entusiasti comunicano con te (e con chiunque altro)? A: dicono che io strego pure gli uccelli (e li indemonio) B: come si comporta lo spacciatore proibizionista? A: prende a pretesto la persecuzione per comportarsi in maniera imprendibile come un’anguilla, e fare pacchi (= truffe) tremendi ai consumatori B: che cosa non sanno gli uccelli? A: non sanno combattere il demone, ma si entusiasmano alla battaglia contro di lui B: cosa mi dici del tuo dolore? A: il mio dolore non ha nulla a che fare con la malattia mentale ma è la passione di Cristo B: cosa vede in te la Santippe? A: la Santippe vede in me il demonio B: cosa le dirai con lo sguardo? A: le dirò: “sono io forse il demone?”: è così che il demone conquista le donne: ponendo il dubbio sulla sua identità B: cosa ne dici della divina provvidenza? A: di provvidenziale c’è solo lo scontro vincente contro il demonio B: che ne dici dei gesti estremi? A: è l’ora dei gesti estremi, ma questi vengono psichiatrizzati B: che mi dici della schizofrenia? A: la diagnosi di schizofrenia equivale alla demonizzazione delle streghe del medioevo. Io ritengo indemoniati-schizofrenici lor signori della stalla; loro ritengono indemoniato-schizofrenico me. Chi viene bollato come schizofrenico diviene C.E. della follia collettiva B: cosa distingue i maturi dagli immaturi? A: la coscienza della necessità di lottare contro il demone; ma di solito si ritiene immaturità l’illusione di poter sconfiggere il male B: cosa fanno i pazienti dell’ospedale psichiatrico? A: aspettano la morte, unica liberazione possibile dalla psichiatrizzazione permanente B: che cosa fa il demonio? A: ti fa sbagliare e poi si pone come tuo censore B: che cosa fanno gli uomini? A: vanno a braccetto con il demonio, e demonizzano il contatto cosmico B: che cosa ti dice tuo fratello? A: che nessuno leggerà mai i miei scritti B: che cosa fa la psichiatria? A: uccide lentamente B: quale è il meccanismo della demonizzazione? A: la gente, non potendo demonizzare i potenti, demonizza i diversi B: quale è il segreto del primo contatto? A: allontanare da se il dubbio di essere un demone B: quale è la disgrazia dei diversi? A: non sanno di essere demonizzati B: quale è il motivo dell’assassinio di Cristo? A: Cristo fu demonizzato B: di che cosa ha bisogno la nostra civiltà? A: la nostra civiltà, fondata e governata dal demonio, ha bisogno di demonizzare gli ingenui per non impazzire nella coscienza dell’ubiquità del male B: che cosa fanno gli ingenui demonizzati? A: impazziscono in luogo dell’intera collettività B: che cosa fa il demonio? A: evita di farsi demonizzare e demonizza i puri di spirito B: cosa ti dice la mia allegria? A: la tua allegria dice: “non sono io il demonio: non vedete che il demonio sono i diversi?” B: come fingere l’alleanza con il demonio? A: la vera alleanza con il demonio consiste nello stare al gioco delle demonizzazioni evitando di farsi demonizzare e demonizzando i diversi. Noi ci limiteremo all’evitare di farci demonizzare B: cosa avresti dovuto dire alla tua ragazza quando ti ha piantato (=abbandonato)? A: avrei dovuto dirgli: “invece di demonizzare il sistema hai demonizzato me” B: chi sono gli psichiatri? A: sono gli specialisti della demonizzazione al contempo velata ed ufficiale: sono i demoni demonizzatori per eccellenza B: cosa succede a chi si crede Dio? A: viene demonizzato prima degli altri B: quale è il quesito fondamentale della nostra civiltà? A: il quesito fondamentale della nostra civiltà è questo: “chi è l’indemoniato?”: l’inconscio collettivo percepisce che da qualche parte c’è il male, ma non vuole riconoscerlo nella struttura sociale, e lo riconosce in chi è ai margini di tale struttura o nel “nemico esterno”. Il riconoscimento del male è di fondamentale importanza per l’equilibrio psicologico collettivo: in qualcuno bisogna proiettare tutto il male del mondo. Quindi, quando non si trova a portata di mano la vittima da demonizzare, si procede oltre nella ricerca dei C.E. B: chi era Hitler? A: Hitler era l’essenza denudata del potere: il demone che getta la maschera e mostra il suo volto peggiore B: cosa dirai all’assistente sociale? A: gli dirò: “ti ho già raccontato della mia vita, di quello che faccio, di quello che penso, e tu mi hai psichiatrizzato, mi hai consegnato allarmato allo psichiatra; io con te non parlo più, devi smettere di psichiatrizzare la gente, devi cambiare mestiere” e poi solo fischi e “allegria!” B: che cosa succede a chi si libera dal demone? A: più ti liberi dal demone e più vieni demonizzato. Questo mondo è un labirinto infernale in cui quando ti sei liberato dal demone, non hai fatto che la metà del tuo percorso di liberazione: l’altra metà consiste nel prendere coscienza e liberarsi dalla demonizzazione B: che cosa esprimiamo cantando e fischiando? A: cantando e fischiando provochiamo pericolosamente il demone. Esprimiamo la nostra rabbia ma anche la nostra allegria: bisogna saper ridere dei mali dell’umanità come ridono medici e psichiatri B: cosa diresti ai pazienti dell’ospedale psichiatrico? A: direi loro: “ciao! anche voi demonizzati: la società vi ha demonizzati, gli psichiatri vi hanno demonizzati, perciò siete qui: perché siete stati demonizzati B: cosa ne dici delle donne? A: più sono indemoniate e più demonizzano i santi B: che cosa ne dici della sinistra politica? A: la sinistra porterà più rapidamente la nostra civiltà alla dissoluzione B: quale è la cosa più demonizzata? A: il contatto cosmico; qualsiasi tentativo di dimostrare che lo spinello libero è buono e fa bene: nell’intenzione dei demonizzatori, lo spinello deve continuare ad essere considerato un viziaccio da tollerare a malapena B: che cosa è il sex appeal? A: è un modo di provocare e demonizzare i diversi, di ferire i santi per nutrirsi della loro rabbia e della loro gelosia. Bisogna lottare senza rabbia perché questa comunica la nostra linfa vitale ai nostri aggressori. Ad esempio, il fischio arbitrario e la psichiatrizzazione sono provocazioni che mirano a farci arrabbiare, mantenendo la calma ne eviteremo l’effetto peggiore. L’odio non solo è spreco di energia vitale, ma è tutta energia regalata al nemico B: come vivere bene in società? A: esorcizzando (sfatando) la demonizzazione: delicata impresa telepatica B: cosa mi dici ancora sulla demonizzazione? A: la demonizzazione è un circolo vizioso in cui il demonizzato cade in uno stato conflittuale e trasandato che conferma la demonizzazione stessa B: in che senso siamo tornati al medioevo? A: nel senso che siamo tornati alle demonizzazioni di massa, alla caccia alle streghe B: perché sei stato negli ospedali psichiatrici? A: sono andato all’inferno per conoscere il demone B: quale è il rapporto degli uomini con il carisma? A: gli uomini sono attratti dal carisma, ma più spesso per demonizzarlo che per adorarlo B: quale è il peccato originale? A: l’alleanza con il demone B: il fischio arbitrario ti dice: “il demone ti ha in pugno” A: più scopriamo il demone, e più ci accorgiamo di non essere usciti mai dalla sua sfera di influenza B: al demonio si può sfuggire solo dopo averlo conosciuto a fondo, ammesso che sappiamo uscire dall’inferno nel quale ci siamo calati come Icaro alla rovescia A: il clou dello scherzo goliardico è la demonizzazione B: che cosa hanno gli uccelli nella testa? A: hanno il vuoto nella testa: sono in perenne nirvana, pensano con il mio cervello B: quale è il numero perfetto? A: 4 è il numero perfetto: quattro sono gli arti, 4 sono le divinità (Padre, Figlio, Spirito Santo e demone), 4 sono i tempi del motore a scoppio, 4 le stagioni, 4 le ruote del carro, e 4 le cavità del cuore B: che cosa è la timidezza? A: è la paura inconscia di essere demonizzati B: quando finisce il complesso di persecuzione? A: quando hai imparato ad evitare la demonizzazione B: perché la Santippe ti demonizza? A: perché vuole essere perdonata: in fondo è legittimo sospettare degli estranei. Nel perdono, poi, c’è l’inizio della relazione B: cosa succede se rimani sbalordito di fronte alla demonizzazione? A: confermi i sospetti di chi ti demonizza, e ti dichiari pronto a demonizzare a tua volta. Significa che non sei pronto a perdonare, significa che non hai capito come inserirti in una società legittimamente sospettosa, significa che non sei superiore al conflitto, significa che sei estraneo ed ostile e ricevi in cambio freddezza ed ostilità. Significa che non concedi il beneficio del dubbio e pretendi tutti ai tuoi ordini. Significa che non comprendi la psicologia demonizzante di una massa sempre più chiusa di fronte ai nuovi venuti B: quale è la schizofrenia degli uomini? A: stanno col Dio e col demone contemporaneamente B: cosa caratterizza il primo contatto? A: il sospetto reciproco B: perché i criminali demonizzano più degli altri? A: non è il ladro di polli che demonizza, ma il criminale che fa parte di un’organizzazione. Questi è a diretto contatto con il demone, ma, non potendolo riconoscere nei suoi capi, demonizza dei terzi. Tale demonizzazione è la forza di coesione interna della banda B: si può vivere senza demonizzare? A: solo gli esseri naturali possono vivere senza demonizzare. Viviamo della complicità con un’antica demonizzazione della natura, nella quale siamo incapaci di sopravvivere. Chi si pone dall’altra parte della barricata del conflitto uomo-natura, viene automaticamente demonizzato B: chi sono i veri psicopatici? A: quelli che ti demonizzano sempre e comunque perché c’hanno il demone dentro che li possiede completamente B: quando ti accorgi di essere demonizzato? A: quando ti maltrattano senza una ragione evidente, quando la Santippe distoglie lo sguardo da te, come se tu fossi un individuo abietto, soltanto perché tu hai osato guardarla B: perché il demone non ti guarda mai in faccia, o ti ricopre di baci? A: perché non vuole essere riconosciuto B: chi è l’eremita? A: colui che si è reso conto di vivere nel regno di Satana B: che cosa è il contatto cosmico? A: il parlare con gli uccelli, il danzare nel vento anticipando di un soffio il moto delle raffiche, il seguire la direzione indicata dai rami d’albero agitati dal vento, il sentire la voce del demonio nel fischio arbitrario, il percepire tutte le energie della terra e del cielo B: che cosa è lo psicofarmaco? A: è la lapidazione del cervello B: quale è la miseria umana? A: la miseria umana è che per sopravvivere bisogna affidarsi al demone B: quindi non ci si può ribellare al demone? A: solo morendo ci si ribella definitivamente. Siamo tutti disperati e condannati a morte: non ci resta che lottare fino alla morte B: quale è la condizione del paziente dell’ospedale psichiatrico? A: è una condizione in cui nessuna ribellione è più possibile B: quale è il problema della lotta armata? A: il problema è che quando hai sparato sul potere, nessuno ti dà più un lavoro, nessuno ti dà più da mangiare: la lotta armata è un suicidio, ma anche lo sciopero della fame contro un demone a cui non importa nulla della tua vita: non ci resta che capire prima che il demone ci abbia incastrati nel suo inferno e scendere a patti con lui; limitarsi a fare il possibile negli stretti margini di libertà che ci restano, e lasciare che tutto il resto vada in malora B: quale è l’utopia per cui lavori? A: una presa di coscienza collettiva della necessità di fare il possibile per la salvaguardia della vita sul nostro pianeta B: ed in che modo? A: ad esempio, smettendo di riprodursi, e votando in massa per dei partiti verdi che aboliscano la caccia in tutto il mondo B: perché non parli con nessuno? A: parlo solo con Dio perché sono morto, sono un fantasma, un’assenza; e forse le cose non sarebbero cambiate se non mi avessero ucciso in un ospedale psichiatrico. Forse il mio sacrificio è stato davvero necessario per una nuova ed eterna alleanza fra Dio e le anime del mondo. Ora sono nel dopo-vita a scrivere il mio vangelo; ma, quando esso sarà pubblicato, allora potrò davvero abbandonare la terra. Forse solo leggendo il Vangalo puoi capire la vita nelle parole di chi ha capito morendo B: dunque, nessuno ti vuole più al mondo? A: forse, laddove mi hanno ucciso, mi hanno anche oramai riabilitato e mi accoglieranno con gioia B: come si accorge il demone della tua presenza? A: il demone mi percepisce telepaticamente, sente la mia energia, e si rifugia in un angolo, o stigmatizza con il fischio arbitrario tutte le mie sconfitte nei suoi confronti B: perché le donne distolgono lo sguardo da te? A: io le metto in imbarazzo con la mia avvenenza. La fiducia in se stessi è mezza bellezza; ma la bellezza viene demonizzata come oggetto di concupiscenza: ecco perché le donne a cui piaci spesso ti demonizzano se dici loro di no, o in altro modo le fai soffrire. Quando divieni sicuro di te, della tua capacità di affascinare, non hai più bisogno di drogarti: il mio bisogno di drogarmi nasceva dalla delusione amorosa, dalla conseguente perdita di ogni certezza e di ogni fiducia in me stesso. Con la droga ritrovavo quella completezza (e sicurezza) che mi era venuta a mancare con il dubbio sulla mia validità di uomo. Ma ora tutto questo è riconquistato, che che ne dica la Santippe, e la droga non mi serve più B: con la tua sicurezza, che cosa dici alla Santippe? A: con la mia sicurezza le dico: “nemmeno il demone mi ha smontato, non mi smonterai tu Santippina carissima. C’ho già chi mi dice che sono bello, non mi crederò indegno di esistere solo perché tu mi maltratti”. In tal modo farò reclame a me stesso, e la Santippe finisce sempre per apprezzare ciò che è molto reclamizzato B: ma la Santippe potrebbe risponderti: “ogni scarafaggio è bello per la mamma sua” A: ed io le fischierò una bella melodia poiché sono gli uccelli che mi apprezzano e non la mia mamma. Stessa cosa farò se mi dice: “che c’è de guardare tanto?” oppure: “hai guardato bene, sei soddisfatto?” o se distoglie lo sguardo da me B: che cosa fanno gli psichiatri? A: scambiano ogni crisi creativa per malattia mentale e ti rimpinzano di psicofarmaci che limitano la tua creatività B: non pensi che sfottere culo alla Santippe sia un po’ troppo “italiano” per essere proposto all’estero? A: il potere della Santippe non è meno demoniaco di quello degli psichiatri B: chi è il marito della Santippe? A: apparentemente è Socrate, in realtà è il demonio B: che cosa ti hanno fatto gli psichiatri? A: mi hanno espulso dal sistema e scaraventato in un paese dove il mio messaggio non ha eco. È l’aut-aut che ti pone il demone: “o dentro o fuori” B: non pensi che sia cosa buona e giusta pagare tutti i peccati degli uomini? A: per fare che? Per rafforzare il perenne sistema del C.E.? B: chi è la Santippe? A: una vera psicopatica B: da che ti accorgi che sei oppresso? A: dal fatto che non in tutti i luoghi oso fischiare B: che cosa facevi con la droga? A: andavo a sfidare il diavolo B: che cosa fai con le sigarette? A: sfido la morte B: che cosa speri con il sesso? A: di accordarmi con il demonio B: che cosa sono la disco-music ed il Rep? A: sono le musiche dell’inferno B: come si fa a capire un essere umano? A: per capire un essere umano bisogna chiedergli dei suoi rapporti con il Dio e con il demone. Stessa cosa chiederai senza parole alla Santippe quando guardi nei suoi occhi B: e lei cosa ti risponderà? A: mi risponderà: “scopami piuttosto ma non farmi questa domanda” oppure: “perché mi fai una domanda così imbarazzante? Tu vuoi solo scoparmi”. A quel punto fischierò B: quale è il tuo motto? A: il mio motto è: “lascia stare il demone dove sta”: è l’unico modo di non mettersi nei guai: non attaccare mai il demone, ma difendersi sempre dai suoi attacchi. Il demone morirà se non potrà più alimentarsi della nostra linfa vitale. Finché attacchi il demone, verrai demonizzato come guerrafondaio cannibale B: quale è il più grosso mistero quotidiano? A: il tempo cronologico B: come stai? A: sto morendo di gioia: tutti mi vogliono bene B: che ne facciamo di questi psichiatri? A: gli psichiatri non mi interessano più. Nel mio libro c’è scritto come non cadere nelle loro mani, e chi vuole intendere intenda B: come si fa per vivere bene? A: mai presentarsi senza maschera: finché non impari a mascherarti verrai sempre demonizzato B: quale è la virtù del popolo napoletano? A: sempre dominato dagli stranieri, ha imparato benissimo a mascherarsi B: che cosa è la miseria? A: è l’incapacità di mascherarsi per entrare nel sistema B: chi è la troia? A: quella che guarda dietro le tue maschere B: che cosa è il tuo rabbioso tic nervoso? A: è la contro violenza naturale: io sono Faunaman B: che cosa è la domanda che rivolgi agli altri sui loro rapporti con il Dio e con il demone? A: è una richiesta di verità, ma anche una maschera da prete. Un modo di sfuggire all’altrui interrogatorio, interrogando per primo. L’umanità è dannata B: chi sei tu? A: sono un misantropo, ma demonizzo chiunque non mi vuole bene, o mi psichiatrizza. Questo è il mio più grosso problema B: cosa resta dopo tutta questa battaglia? A: il demone spennacchiato si è ritirato. La Santippe non può più farti impazzire di gelosia facendo l’occhiolino agli indemoniati; ma il demone non si è riconvertito in angelo: non può: deve pagare tutti i suoi peccati nella miseria del day after B: nato per lottare, sai proporre qualcosa di positivo a battaglia vinta? A: non resta che perdonare il demone, augurargli di ritornare ad essere al più presto l’angelo che era, e ritornare tutti nel paradiso terrestre B: quale è il gioco del demone in questo momento? A: dimostrare che niente funziona senza di lui, ma per fortuna il demone adesso è al governo, non può lasciare tutto nel nulla senza dimostrare che il suo governo è una rovina, intanto noi che abbiamo vinto in trasferta guideremo il mondo verso un futuro migliore B: perché gli uomini sono così legati al demone? A: perché senza il demone non ci si diverte facilmente, bisogna essere in grado (e pochi lo sono) di godere spiritualmente di Dio,della natura e dell’arte B: quale è il rischio di una lunga battaglia (seppur vincente) contro il demone? A: quello di perdere contatto con Dio e con l’arte, finendo per godere solo del farsi beffe del demone B: cosa ne pensi della superficialità A: gli individui superficiali sono sempre attratti da divertimenti demoniaci B: che cosa è importante nella battaglia contro il demone? A: rimanere sempre superiori spiritualmente per non perderci anche noi nella rincorsa al demone B: come si diverte la Santippe? A: alleandosi con i potenti e facendo così paura ai diversi B: cosa c’è scritto nel nuovo contratto di lavoro? A: c’è scritto che l’alleanza con il demone è obbligatoria se vuoi avere una qualsiasi relazione di lavoro B: perché si fa il male? A: ferire Cristo significa nutrirsi del suo sangue B: che ne farai della Santippe adesso che è tua? A: la Santippe non mi interessa più. La Santippe è un parassita che ti entra nelle vene e comincia a succhiarti il sangue. Ella ha spesso un terribile immaginario esoterico alle sue spalle che la spinge a distrarsi ed a divertirsi. Io la perdono e le auguro di trovare al più presto un vero equilibrio B: che cosa ha fatto il ’68? A: ha evocato e sfidato il demone ma poi non ha saputo combatterlo B: perché le donne non ti guardano? A: perché non vogliono essere accusate di avermi corrotto B: quando il demone ti tenta? A: quando hai già vinto su di lui, e sei diventato un avversario troppo pericoloso per lui B: dunque non guarderai più le donne? A: le guarderò fino al limite della fascinazione, ma non oltre: dirò loro con lo sguardo: “non voglio affascinarti ma solo salutarti”. La vera possessione non è l’atto sessuale ma la fascinazione B: dunque non hai più carenze affettive? A: no, infatti per questo non mi serve più la marijuana che è un’autentica protesi affettiva. Ma è triste pensare che se hai carenze affettive la Santippe ti considera un mendicante, e solo dagli uccelli puoi sperare un po’ di comprensione e solidarietà. Gli uccelli mi hanno adottato, ma per ottenere ciò ho dovuto usare la marijuana. Affettivamente sono figlio degli uccelli e della canapa indiana B: chi è la Santippe? A: la Santippe è una troia che promette affetto al miglior offerente: un affetto che non è, in realtà, in grado di dare neanche ai suoi figli. Del resto, se non esistesse la carenza affettiva, la competizione sociale sarebbe quasi inesistente e la civiltà umana tornerebbe allo stato primordiale, per la fortuna di tutti gli esseri naturali. Il demonio ci piega al suo gioco procurandoci le carenze affettive. La Santippe considera l’affetto una sorta di patrimonio da incamerare e concedere agli altri il meno possibile e sempre in cambio di potere o danaro B: ma la Santippe adesso è tua! A: certo, e mi ha concesso affetto in cambio dell’esorcismo e della mia energia vitale: un cambio che tutto sommato mi conviene ma a cui mi oppongo per un principio etico: l’amore, per essere tale, deve essere un gesto gratuito che non si fa in cambio di obbedienza o convenienza sociale. Preferisco fare esorcismi gratuitamente, piuttosto che ricevere in cambio un affetto prostituito. Del resto mi appago già abbastanza delle mie vittorie sul demone e del mio rapporto con la natura B: che cosa fa il demone? A: demonizza e psichiatrizza i suoi avversari. Dunque il fischio arbitrario ci dice: “tu sei pazzo!”: la psichiatria è l’arte del demonio: corrisponde all’antica inquisizione B: che cosa fa lo psicofarmaco? A: diminuisce la sensibilità al Dio ed al demone, ma oramai questa sensibilità e venuta alla coscienza, non può più essere cancellata B: cosa resta della Santippe dopo l’esorcismo? A: un ridicolo burattino B: cosa ti dice ogni donna con lo sguardo? A: mi dice: “io non sono un ridicolo burattino” B: che senso ha parlare ancora del demone, ora che è stato sconfitto? A: Satana è un nemico insidioso, che può sempre ritornare B: che cosa fa la Santippe per sfuggire all’esorcismo? A: ti sorride cordialmente, stringe forte la tua mano e la scuote a lungo, poi la scrolla via come se tu fossi un individuo libidinoso: ha bisogno di calunniarti per proseguire nei suoi giochi di seduzione e nelle sue danze erotiche. Ma infondo vuole solo essere perdonata, ed intanto non fa nulla per essere perdonata: sa che otterrà facilmente il perdono con la sua avvenenza come e quando vorrà B: come fare quadrato contro il demone? A: per ora non ci resta che mettere a confronto le nostre storie per individuare i punti di rottura comuni, in cui il demone si è introdotto nelle nostre storie dopo essere stato sfidato da noi, dalla nostra felicità B: cosa ci dice il fischio arbitrario? A: ci dice: “che fai? Sfidi il demone fischiando la tua felicità?” B: perché non ti masturbi più? A: masturbarsi, odiare, andare a puttane, o comunque fare il sesso senza amore, sono tutti modi di dare energia al demonio B: come vieni trattato una volta psichiatrizzato? A: vieni trattato da minorenne: ti si leva il controllo di tutti i tuoi beni, e ti si impone uno psicofarmaco vita natural durante B: che cosa aggiungeresti alla carta costituzionale? A: aggiungerei questo: “nessun maggiorenne può essere curato contro la sua volontà”. Il trattamento sanitario obbligatorio resterebbe in vigore solo per i minorenni che vengono psichiatrizzati, l’interdizione sarebbe abolita, ed i pazzi furiosi (o comunque fastidiosi) verrebbero puniti secondo quella legge che sarebbe finalmente uguale per tutti. Sparirebbe la figura del procuratore generale di sostegno e l’istituto della curatele B: perché i padroni sono così invincibili? A: il potere dei padroni è radicato in quello del demone B: perché si dice che la cannabis fa male? A: perché, finché non hai terminato il tuo percorso nel demoniaco, con la canapa indiana cerchi il demonio e lotti così violentemente contro di lui che puoi stare male B: cosa dirai alla Santippe con lo sguardo? A: per evitare fraintendimenti, le dirò: “hei! Ma cosa diavolo c’hai in testa? Un concorso di bellezza?” B: perché il demonio è immaginato all’inferno a punire i peccatori? A: perché il demonio è peggio dei servizi segreti: conosce tutti i tuoi peccati e li stigmatizza strumentalmente, anche a distanza di anni, per fare di te il C.E. di tutti i suoi peccati B: senti ancora il fischio arbitrario? A: no: il male, una volta compreso, non si ripresenta più B: cosa dirai alla Santippe con lo sguardo? A: le dirò: “ti tiranneggio io!” e mi divertirò a farla arrabbiare sempre di più. Ma oramai sono stufo persino di tiranneggiare le donne B: quale è la formula dell’amore? A: la formula dell’amore è questa: “ti piacerebbe essere tiranneggiata da me!? Certo!...andiamo, bella chiavatona!”. Ma è una formula che va solo pensata, non pronunciata apertamente, altrimenti diventa ridicola: è una formula della stalla. Se ami il canto degli uccelli, capisci che l’amore non è tiranneggiare B: chi è tuo fratello? A: mio fratello è il demone governatore, il demone per eccellenza B: chi è l’assistente sociale? A: è il demone indagatore B: chi è la tua madre? A: Erode: il demone infanticida. Non mi ha dato i parametri per vivere nel mondo, mi ha sempre ostacolato ed infine d’accordo con mio fratello mi ha pure diseredato e mi uccide mese dopo mese iniettandomi lo psicofarmaco B: chi è, fra gli operatori del servizio di salute mentale, la più bella? A: la più bella, fra gli operatori della salute mentale, è un demone: il demone inforchettatore B: in che cosa consiste l’arte di amare? A: nell’alternare proposte spettacolari alla massima distanza B: quale è il peccato capitale? A: far pagare a Cristo tutti i peccati del mondo. Ma è un peccato che gli uomini devono compiere prima di rinsavire, prima di pentirsene e di pentirsi di tutti i loro peccati. Fino ad oggi, solo gli abitanti dell’impero romano avevano compiuto codesto peccato capitale. Oggi, nella società globalizzata tutti hanno compiuto l’assassinio di Cristo. Ma dalla società mondializzata sono esclusi gli arabi ed il terzo mondo. B: chi sei tu? A: sono il C.E. di tutti i peccati del mondo B: che cosa è il peccato? A: il peccato è la follia: tutti gli uomini sono folli B: cos’altro viene demonizzato? A: è l’uso psichedelico della droga che viene demonizzato specialmente dai pessimisti che credono che in fondo all’animo umano non ci sia che il vuoto ed il vizio. Quando l’uomo qualunque inizia a liberarsi si ritrova nel nulla e si aggrappa a vuoti stereotipi superegoici. Ma è questa una fase necessaria di transizione verso la liberazione della creatività. L’uomo autoritario è autoritario verso se stesso: senza la sua stessa autorità verso se stesso, ricadrebbe nel nulla e nella libidine, nella nullafacenza più assoluta. Egli teme la liberazione più della morte: la teme come l’apocalisse. Per questo tu sei fascista. B: certo! Non si può mica restare con le mani in mano: ”like a rolling stone, no direction on” A: perché? Tu, senza un’autorità, non sai che cosa fare, non sei capace di autodeterminazione? Eppure il fascista è nichilista, ma ha paura del suo stesso nichilismo, e cerca nell’autorità una ragione di vita. Sono gli uomini vuoti che governano la terra. B: quali sono i tuoi valori? A: l’unico valore che mi resta è l’amore, soprattutto l’amore per la natura e per l’Olanda B: quale è l’odierno modo dell’assassinio di Cristo? A: il vecchio modo dell’assassinio di Cristo è finito: oggi l’assassinio di Cristo inizia con una serie di false aperture che sono sostanzialmente delle esclusioni, e finisce con l’accusa psichiatrizzante di averci il complesso di persecuzione. Gli assassini di Cristo cantano la messa solenne al Cristo morto, felici che sia morto. L’odierno assassinio di Cristo è così sottile che anche se lo scopri non puoi evitarlo. B: cos’altro mi dici della Santippe? A: la Santippe vive fra le immagini della donna fatale a cui vuole somigliare, e quella del porco violentatore che ne vuole approfittare B: che cosa è l’autoritarismo? A: l’autoritarismo è horror vacui B: che cosa provi verso l’uomo autoritario? A: l’uomo autoritario è un immaturo verso cui provo un sentimento di profonda compassione e pietà B: cos’altro è la psichiatria? A: la psichiatria è stupro mentale ed espropriazione economica. Malessere psicologico e miseria materiale B: come ti accorgi che gli individui sono vuoti? A: te ne accorgi quando riesci a manovrarli facendo leva su pochi concetti fondamentali. B: quando il mondo sarà realmente cambiato? A: il mondo sarà cambiato quando presentarsi casti e puri sarà un affare o il potere di mettere gli altri in imbarazzo. Ma la Santippe si finge casta e pura per gettare un’ombra di sospetto su ogni purezza. Più la Santippe diventa stronza con il suo partner,seducendolo ed abbandonandolo, più l’industria del sesso si gonfia di uomini sconfitti in amore. Più l’industria del sesso si gonfia, più la Santippe diventa stronza imitando le troie che si sono scopato il suo uomo. La perversione è una malattia contagiosa B: cos’altro mi dici della droga? A: l’uso psichedelico della droga è nullificato: tu puoi pensare quello che vuoi, non cambierai nulla del mondo né della tua condizione nel mondo: se sei escluso rimarrai escluso, se sei in stalla rimarrai in stalla. Capire non vuol dire automaticamente amare: una volta svelato il mistero dell’essere e del fare, questo può risultare poco attraente. Talvolta è la curiosità che ci spinge ad amare. Ma nessuno potrà mai svelare il mistero della comunicazione con gli uccelli B: come hai trovato l’Olanda adesso che ci sei tornato per 13 giorni? A: l’Olanda vive la sindrome da invasione, distrugge i luoghi sacri allo straniero, e si chiude linguisticamente. La maggior parte degli olandesi è euforica per aver cacciato gli stranieri che non si sono integrati; un’altra parte è euforica per una seppur remota possibilità di comunicazione con gli uccelli. Nell’euforia generale si perde il senso delle divisioni. L’Olanda è il sogno di una perfetta coniugazione fra natura manageriale e natura tribale. B: che cosa significa la frase: “tua madre ti accetta per quello che sei” ? A: significa: “tu sei pericoloso per te stesso e per gli altri, lascia che tua madre si prenda cura di te”
B: ed ora? A: adesso non mi resta che lo sciopero della fame per evitare lo psicofarmaco e riottenere la mia eredità B: e se tu avessi capito prima, non ti saresti risparmiato il tuo Calvario? A: ma il Calvario è necessario: non basta capire il male, bisogna anche morire nella pienezza della fede per ottenere la piena conversione del prossimo. Quando diciamo: “che male ho fatto per meritare questo?” dimentichiamo che Cristo non aveva fatto di certo del male per meritare la crocifissione B: e se tu prendessi a schiaffi tutti i tuoi persecutori? A: li riunirei in una coalizione contro di me; ma io sono venuto per dividere non per unire B: che cosa fa il demone al santo? A: il demone prova un’attrazione insana verso il santo: la circonda di attenzioni morbose ma poi non rispetta la sua volontà, lo costringe, lo espropria materialmente e moralmente, lo violenta e lo lascia morire di fame. Ecco che, quando tu provi attrazione per la Santippe, questa ti fa C.E. delle attenzioni morbose del demone e continua impunemente nella sua libidine B: come ci si salva dal demone? A: capendo e comprendendolo prima di cadere nelle sue grinfie o morendo dopo essere caduto in suo potere B: perché è così difficile capire e così lento il processo di comprensione? A: quando hai il cuore puro, sei portato a fidarti degli altri, a proiettare in loro le tue buone intenzioni, e non immagini la merda che c’è in fondo all’animo dell’uomo qualunque. Capisci il male solo quando questo si manifesta nell’evidenza dei fatti e la persecuzione ti ha ormai inchiodato alla croce. L’unico modo che il demone ha di comunicare con i santi, di farsi comprendere da loro, è fare loro tanto di quel male da far cadere ogni speranza di riconversione del demone B: che cosa significa la frase: “tua madre ti accetta per quello che sei”? A: significa: “tu non sai comportarti in società. Devi ancora imparare dalla tua madre” B: che cosa fa la Santippe per entrare in società? A: prende a pretesto il “mostro” che la insegue per rifugiarsi nelle alte sfere della corruzione. Più insegui la Santippe, più la spingi nelle braccia della corruzione; più ella entra in contatto con i segreti imbarazzanti del potere e più fugge via da te B: come il demone si prende gioco di te? A: adulando la tua rivoluzione e poi schiacciandola, così il demone ti confonde le idee. Il demone intuisce ciò che vuoi e si traveste continuamente da tuo alleato, salvo poi negarti l’essenza di ciò per cui tu lotti. Ma una rivolta autentica non è mai un affare privato: è una rivendicazione di un nuovo modo di essere collettivo, come ci insegna Camus. Il demone rimane impassibile di fronte alla tua rivolta contro di lui. Non ascolta le tue rivendicazioni. Sa di averti in pugno e ride della tua impotenza. Se tu sei pronto a morire per la libertà, il demone scherza sulla tua morte, e ti invita a rassegnarti allo statu quo B: qual è l’utopia in cui ricade il pensiero storico? A: l’utopia in cui ricade ogni pensatore è questa: “ sto riflettendo ancora sul passato, il presente non mi interessa ancora”. Come se la nostra esistenza non dipendesse dal presente B: che cosa mi dici ancora sull’uso psichedelico della droga? A: l’uso psichedelico della droga è accusato di portare alla follia, cioè al peccato. Quindi, chi ti accusa di essere un drogato, ti accusa automaticamente di essere un pazzo ed è contento se vieni recluso in un ospedale psichiatrico B: tu sei pazzo! A: certo!: fumo marijuana! B: chi sono i veri matti? A: matto è colui che non fa un uso psichedelico della droga. Ed ancora una volta pochi sani diventano C.E. dei matti al potere B: in cosa credi? A: non credo nel dialogo, ma nell’azione dimostrativa: con le parole, l’avvocato del diavolo ti lapida sempre B: non pensi che fumare (marijuana) ti faccia male? A: fa più male morire di fame in seguito ad uno sciopero della fame, o morire di infarto per la rabbia repressa: la rabbia di non poter evitare l’assassinio di Cristo. Gli uomini vogliono continuare a saccheggiare impunemente la natura. Credono solo per paura della morte, ma non credono sia possibile seguire l’esempio di Cristo B: cosa speri di dimostrare con lo sciopero della fame? A: spero di dimostrare come si supera il terrore della morte; quando l’essere (rivoluzionari) implica il non essere (vivi) B: è pensabile, oggi, una guerra civile? A: no, il rischio nucleare è troppo alto, ed una guerra nucleare non risparmierebbe la natura, salvare la quale è nostro obiettivo B: perché le masse accettano compromessi con un sistema schiavizzante? A: perché hanno il mito dell’efficienza, sono invasi da mille attività che non lasciano loro il modo di pensare in termini radicali, perché sono bombardati quotidianamente dalla demagogia populista della propagazione del benessere materiale B: in che mondo siamo? A: in un mondo in cui non si è liberi di urlare la propria rabbia e la propria oppressione. Nella dittatura del silenzio imposto dalla massa che vuole il quieto vivere, e delle istituzioni psichiatriche che vogliono la normalizzazione a tutti i costi: anche a costo di negare le libertà individuali. Nelle società tribali, almeno in occasione dei riti collettivi, è permesso urlare, sfogarsi e cadere in trance. Oggi siamo in un mondo in cui l’esaltazione della trance è guardata come sintomo patologico, ed in cui la ribellione pacifica dello sciopero della fame è sottoposta all’accusa psichiatrizzante di essere una forma grave di autolesionismo fine a se stesso, o di essere egocentrico richiamo dell’attenzione collettiva su se stessi, o di essere fascistico ricatto morale B: contro chi è il tuo sciopero della fame? A: contro psichiatri e familiari che si dicono di sinistra e che impunemente, per il solo fatto di schierarsi a sinistra, ricadono nelle stesse tentazioni autoritarie che dicono, a parole, di voler combattere. L’autoritarismo della sinistra è più colpevole di quello della destra, perché mascherato da un’intenzione di solidarietà B: ti sembra giusto aver disturbato la quiete pubblica con le tue urla? A: le mie urla sono ancor più giustificate dalla tremenda repressione psichiatrica che è seguita ad esse. Gli psichiatri di sinistra sono i più autentici stalinisti che, in nome di un futuro benessere mentale, producono malessere spirituale e materiale. Castigano gli anarchici e li espropriano anche del diritto di decidere come relazionarsi al proprio corpo, alla propria mente, alla propria famiglia. La sinistra dovrebbe cominciare a riflettere sulle proprie vergogne, invece di puntare il dito esclusivamente sulle vergogne altrui. Dovrebbe cominciare a prender coscienza del proprio lato fascistico, invece di accusare gli anarchici di essere dei dittatori solo perché questi vogliono vivere liberamente infischiandosene delle altrui apprensioni nei confronti della libertà. Piuttosto che vivere sotto il tallone stalinista, meglio morire per la libertà B: in quale contraddizione vivi? A: in quella che oppone gli anarchici agli stalinisti. Gli stalinisti combattono per la regola esteriore e per la struttura coercitiva, convinti che l’uomo sia ancora interiormente depravato e vada corretto dall’esterno. In realtà sono loro interiormente marci. Gli anarchici combattono contro ogni regola che non derivi direttamente dalla natura umana, convinti che essa sia in accordo con Dio B: quale è la tua speranza o la tua preghiera? A: questa: “che il Dio illumini gli oppressori” B: chi sono i tuoi oppressori? A: se muoio durante lo sciopero della fame, saranno stati mia madre e mio fratello ad uccidermi con la loro intransigenza e con il contributo degli psichiatri B: credi nel dialogo A: per noi clandestini, parlare apertamente dei nostri progetti significa trovare l’avvocato del diavolo che ci mette i bastoni fra le ruote. Credo molto più nell’influsso telepatico che parla alle persone che si sono convertite o che hanno la possibilità di convertirsi B: cos’altro mi dici dell’Olanda? A: ad Amsterdam è rinata la tolleranza, ma non si è ancora trasformata in coscienza politica, in conflitto con l’intransigenza delle destre B: c’è una logica nel demone? A: no, il demone è perfettamente assurdo: mio fratello mi dice: “se non fai la fiala, non vai ad Amsterdam” ma non c’è nessuna relazione logica fra la fiala ed Amsterdam B: come vivi? A: cacciato dalla vita, vivo momentaneamente nell’autocommiserazione. Schiavo dell’oppressione, vivo aspettando la morte B: quale è il problema della lotta dura? A: il problema della lotta dura è che essa viene psichiatrizzata ed impedita dalle strutture psichiatriche, con la complicità della famiglia dell’uomo in rivolta B: cosa c’è in gioco con il tuo sciopero della fame? A: il mio sciopero della fame è un aut-aut: o tutto o niente. Se otterrò di sospendere definitivamente lo psicofarmaco, di vendere finalmente la mia casa di Baia, di acquistarne una in Olanda, di poter usufruire di tutti i miei buoni postali, e di tornare in Olanda alla mia predicazione telepatica e cannabacea ed a quel dialogo con gli uccelli che coinvolge anche gli uomini, allora la mia vita sarà stata e sarà ancora una marcia trionfale verso la salvezza del mondo; se non otterrò tutte queste cose morirò miseramente, e con me il mondo, a meno che non giunga in tempo un nuovo messia B: cosa vuoi che si scriva sulla tua tomba? A: semplicemente: “FITSY (per sempre)” B: a cos’altro mira il tuo sciopero della fame? A: mira a salvare i miei familiari: se esaudiranno le mie richieste, non saranno più demoni ma veri angeli B: cosa sei senza canapa indiana? A: un candidato alla follia: fumo canapa indiana per essere più vicino alle energie cosmiche, quindi anche ai normali A: dove c’è troppa “vita” si dimentica la morte di Cristo, nell’euforia generale B: perché gli uomini ti hanno di fatto cacciato fuori dalla vita? A: perché inconsciamente intuiscono che io sono contro di loro B: che cosa risponderai agli uomini che inconsciamente ti odiano? A: risponderò loro: “io sono tutto per voi: il mio sciopero della fame è per un mondo migliore che da Amsterdam si diffonderà dovunque B: che cos’altro significa la frase: “tua madre ti accetta per quello che sei”? A: significa: “non è la tua madre che non è buona ad insegnarti ciò che serve nella vita: sei tu duro di comprendonio che non sai ascoltare ciò che lei ti insegna con tanta saggezza” B: cosa mi dici della mafia? A: la mafia non ammette che si ribalti il ruolo che la società ti ha assegnato: se sei fra gli ultimi, non puoi ergerti a maestro, ma devi solo imparare da chi ha più successo B: cosa mi dici dei santi? A: tutti si proiettano nel Santo, ma nessuno lo riconosce come tale, tutti lo credono un po’ matto. Anche lo psichiatra si proietta nel Santo, e dice: “nessuno mi perseguita, la società democratica rispetta l’individuo. Se mai mi dovesse capitare di sentirmi perseguitato, certamente si tratterebbe di una mia allucinazione” ed accusa il Santo di averci il complesso di persecuzione B: quando si farà la rivoluzione psichedelica? A: la rivoluzione psichedelica sarà fatta quando tutti si crederanno Gesù Cristo ridisceso in terra B: come gli uomini considerano il Santo? A: come una bestiolina amatissima, ma le cui richieste non si esaudiscono quasi mai B: come vieni trattato, una volta psichiatrizzato? A: come bestiolina simpatica, ma con cui usare il polso fermo. Se tenti di fuggire vendendo la tua casa in patria ed acquistandone una altrove, il demone ragiona così: “la bestia è fuggita dal recinto, rinforziamo il recinto e riacciuffiamola” e ti espropria di ogni tuo avere. Analogamente, se fai lo sciopero della fame, il demone ragiona così: “la bestia rifiuta il cibo, ha deciso di “andarsene”, vuole morire, e così sia”. In pratica, dopo la tua psichiatrizzazione, la gente perde ogni fiducia in te, anche se rafforza il sentimento di simpatia nei tuoi confronti B: sei come un leone in gabbia A: ed a te piace andare allo zoo B: vuoi uscire dalla gabbia?! Bene! Ti facciamo fare un giro al guinzaglio per le vie di Amsterdam. E poi ringrazia! E fai il bravo! In attesa del prossimo giro A: perché non ascoltate le mie richieste? B: l’obbligo di assumere lo psicofarmaco è più importante della tua vita. Questa è l’opinione della tua madre! A: che madre! Un autentico demone! B: dove sei? A: sono al mio funerale B: cosa c’è scritto sulla porta dell’ospedale psichiatrico? A: c’è scritto: “perdete ogni speranza, ho voi che entrate!” ma io prego Iddio in questo modo: “o mio Dio, ora che , per mezzo mio, puoi comprendere il demone, e ce l’hai in pugno,lasciami uscire da questo inferno, lasciami costruire il nuovo paradiso terrestre. Che la comprensione divina sia miracolosa!” Forse ci vorrà un po’ di tempo perché il miracolo si avveri, devo pazientare, che il Dio me ne dia la forza! B: quanto vale la tua vita per gli altri? A: l’uomo è un animale sociale, e la mia vita vale qualcosa per gli altri solo se sottoposta alle regole del gioco sociale: una vita da anarchico non vale niente per nessuno, può terminare in qualsiasi momento senza suscitare il benché minimo rimpianto in quelli che restano. B: quanto vale le vita degli altri per te? A: io sono un anarchico ed un animalista, e per me vale solo la vita degli anarchici e di quelli che li aiutano, nonché quella dei libertari, degli ecologisti, degli animalisti e dell’ ecosistema. B: come mai la tua vita ha perso valore agli occhi dei tuoi familiari? A: prima ero uno studente ed a tratti anche un lavoratore, nonché, da un certo momento in poi anche membro di una comunità terapeutica. Sottostavo alle gerarchie universitarie ed a quelle del mondo del lavoro, nonché a quelle delle istituzioni psichiatriche. Oggi non sono più né studente né lavoratore, e mi sono scrollato di dosso anche gli psichiatri. Sono un filosofo, ma di nessun successo, la mia vita si è svuotata di diritti e di doveri, sono percepito come un mero parassita, come un animale da compagnia che non vuole fare più compagnia a nessuno e pensa solo a fuggire. Chi ti nega un posto di lavoro, non ti condanna solo alla povertà, ma anche ad uno stato di parassitaggio in cui la tua vita vale ben poco per la società. Rompe il rapporto di fiducia tra te e gli altri, e mina in te il senso di fiducia in te stesso B: quanto vale la tua vita per la tua madre? A: la mia madre è un demone staliniano che ragiona nei termini della gerarchia sociale. Aspetto il miracolo che la trasformi in angelo fonte di amore B: quale è la condizione umana del Cristo? A: la società rifiuta ed emargina Cristo, ed il suo amore per Cristo è pura ipocrisia. Eppure la gente ha bisogno di questa ipocrisia per non sentirsi totalmente schiava delle gerarchie sociali. Con lo sciopero della fame, Cristo squarcia il velo delle ipocrisie, e costringe ciascuno a prender coscienza della propria schiavitù morale B: cosa mi dici del Cristo risorto? A: Cristo è risorto ma se ne è andato da questa terra perché si è reso conto che nessuno lo voleva, e tutti consideravano infondo una liberazione il fatto che lui fosse morto, perché preconizzava la fine dei tempi (della specie umana). In teoria tutti possono essere tollerati dalla società civile, ma non Cristo B: quanto vuoi bene a tua madre? A: io idealizzo mia madre come l’angelo che mi rispetta, ma finché essa mi calpesta il mio amore è inibito. Ho scritto molte lettere dall’Olanda alla mia madre ma non ho mai ricevuto risposte adeguate B: qual è la principale differenza di opinione sulla marijuana fra te e la maggior parte della gente? A: io considero l’uso psichedelico della marijuana una virtù salvifica per il mondo intero, la maggior parte della gente lo considera un vizio da tollerare a malapena, un sintomo di decadenza; ed in effetti è un sintomo di decadenza della civiltà umana, ma a favore della rinascita della natura, della liberazione delle energie cosmiche. Ben venga una tale decadenza B: ti serve più la marijuana? A: la marijuana serve a mettersi in contatto con le energie cosmiche, guardando in faccia la morte, ma, quando sei di fronte alla morte per uno sciopero della fame, le energie cosmiche sono così chiare e profonde che la marijuana non serve più B: perché tua madre era così disperata quando tornasti, nei primi anni ’80, a Serino da lei dopo i tuoi giri per l’Europa? A: mia madre è il demone che reagisce male al contatto cosmico, ed io dal mio viaggio portavo la luce del contatto cosmico e la gioia di farsi beffe del demone. Evitare il contatto con il contatto cosmico è per lei più importante della sua e della mia vita B: perché tua madre è disperata adesso? A: non perché io muoio con lo sciopero della fame (o vengo ammazzato dalla persecuzione), ma perché con lo sciopero della fame io sono tornato in contatto cosmico, cioè per lo stesso motivo per cui gli uccelli sono contenti di me B: perché non vai a puttane? A: io non scendo nella stalla. La stalla è infetta. B: che cosa vuole il demone? A: vuole che io muoia, o che nessuno più entri in contatto cosmico. Sia fatta la volontà di Dio 06/04/2010 B: quando il mondo sarà libero? A: quando saremo liberi di urlare, fuggire e fare tutte le follie che ci pare (pur rispettando la legge) senza che gli psichiatri intervengano B: cosa ti resta adesso? A: non mi resta che morire con dignità: se non ho potuto insegnare a vivere, voglio almeno insegnare a morire B: che cosa cerchi? A: e tutto ciò che cerco e che voglio è solamente amore B: chi è la tua madre? A: la mia madre è la mia infermiera, ha bisogno di credermi malato per avere ancora un ruolo nei miei confronti. Lei è come una macchina terapeutica per cui la cura è più importante della vita. B: che cosa pensa la tua madre di te? A: “meglio morto che pazzo, meglio morto che in contatto cosmico, meglio morto che drogato, piuttosto morto che scoperto ed accettato per cannabista” B: dove sei? A: sono nelle mani del demonio B: come rispondi al demonio che ti incalza? A: rispondo con un muro di silenzio Termino citando una vecchia canzone: “mie piccole e modeste storie vere/ che non si son mai messe addosso il nome di poesie/ amiche mie di sempre, voi sapete: se un giorno urlo la rabbia poi dimentico e mi perdo/ col vino dentro agli occhi dei miei gatti” (Francesco Guccini) Ringrazio sentitamente tutti gli automobilisti ed i camionisti che mi hanno risparmiato quando io ero a piedi o in bicicletta
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