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Un gruppo di case non può chiamarsi paese o villaggio finché non abbia un simbolo visibile della sua unione spirituale. Fra noi il primo di tutti i simboli è la chiesa. Vero paese senza chiesa è impossibile.

    Givigliana tirò a lungo per più di trecento anni senza una sua chiesa propria. Il borgo era piccolo e fuor di mano. Per ogni assistenza spirituale le poche famiglie ricorrevano al curato di Rigolato e a quella chiesa, oltre che a quella di Vuezzis. Ma le strade erano scabrose e specialmente d'inverno erano impraticabili. Nel paese, in luogo chiamato del Mai, sorgeva una anconetta, davanti alla quale le poche famiglie si raccoglievano a recitare le loro preghiere. Ma era poco.

Della famiglia dei Thieut dopo il 1600 si ricordano due fratelli, Vito e Mattia. Vito doveva essere un venditore ambulante per la Stiria. Morì prima del 1637, in Germania, come dicevasi vagamente allora. Egli lasciò per testamento il capitale per costruire la chiesa che doveva essere per sua volontà dedicata a San Vito, suo protettore e a San Pietro. Mattia Thieut, suo fratello, e Valentino Gortana, suo cognato, furono incaricati di eseguire i lavori. Così poté sorgere la chiesetta.

    La tradizione racconta che sorse contesa sul luogo da scegliere per fondarla e che, per finirla, gli uomini decisero di sciogliere assieme e far uscire dalle stalle tutti i buoi della villa e scegliere il luogo di quella stalla in cui fosse rientrato il primo bue.

Fatto sta che fu scelto il luogo dove è ancor oggi la chiesa. Il vecchio Mattia Thieut fu l'anima dell'impresa, il paese gli diede volenterosamente una mano e la chiesetta fu compiuta verso il giugno del 1638. Era senza sacrestia né campanile (costruiti in seguito) e lunga circa due terzi di quanto sia ora, ma il paese ne fu felice. L'altare in legno intagliato e indorato non si sa come fosse provvisto. La benedizione fu fatta il giorno 24 agosto 1638 con officiante l'Arcidiacono della Carnia P. Giuseppe Gottardis.

    Gran sagra a Givigliana quel giorno!

Il vecchio Mattia Thieut morì dieci anni dopo, e con lui, che non lasciò figli, si estinse la stirpe dei Thieut.

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Ultimo aggiornamento: 18 Maggio 2001