Giusvalla è un piccolo centro dell'appennino ligure di non più di 400
abitanti ad una quota di circa 475m. s.l.m.
Si trova in Provincia di Savona al confine con il Piemonte.
Il suo territorio e' in parte nella Val Bormida ed in parte nella
valle dell'Erro ma i suoi nuclei abitati sono in massima parte nella
val Bormida.
Per essere più precisi Giusvalla occupa la testa di una valle laterale
dell'alta val Bormida. Questa valle e' percorsa dal torrente Valla che
poi confluisce nel Bormida all'altezza dell'abitato di Spigno.
Il territorio di Giusvalla è essenzialmente boscoso. Fanno eccezione
i prati del fondovalle, dove sorgono il capoluono e le frazioni
principali, un tempo coltivati a frumento ed oggi essenzialmente
utilizzati per la produzione di foraggi.
La completa assenza di attività industriali ha consentito un ottima
conservazione delle risorse ambientali.
Giusvalla, a parte il suo viale di alberi secolari, non è un paese
ricco di grandi monumenti, ma ha al suo attivo un paesaggio
dolcissimo in cui le colline si alternano a piccole pianure,
i boschi ai prati e ai pascoli.
Le strade che collegano i nuclei di case rurali sparsi per la
campagna al fondovalle non alterano l'equilibrio del paesaggio e
permettono di godere della grande risorsa che offre il paese: un
paesaggio ancora a misura d'uomo, defilato dai grandi traffici, ma
ideale per il tempo libero ed il riposo.
L'ambiente particolarmente intatto e alcuni interventi di ripopolamento
effettauti alcuni anni orsono consentono a Giusvalla, pur non
appartenendo ad aree protette, di avere una fauna selvatica
particolarmente ricca. Sono particolarmente numerosi i caprioli ed i
cinghiali ed è facile vedere il cielo solcato dal volo maestoso di
uccelli rapaci.
La presenza di questi animali presenta però due aspetti: uno positivo
e ovviamente uno negativo. L'aspetto positivo è ovviamente per il
turista che può imbattersi con particolare facilità in gruppi di
animali selvatici. L'aspetto negativo è per quelle poche
persone che con fatica coltivano ancora i campi; infatti le scorrerie
di cinghiali e caprioli anche in zone molto prossime ai luoghi
abitati procurano
danni
non indifferenti alle colture.
Riferimenti bibliografici: [2]