Piazza Dam , il "Magical Mystery Tour" ed il signor Mameli

Amsterdam 1972
Ho qualche vivido ricordo della Amsterdam di quel periodo .

Le strade affollate , le case sviluppate in verticale ... la quantita' enorme di biciclette ovunque ... i ponti mobili sui canali che attraversano tutta la citta' ... il terreno del campeggio che ondeggiava su e giu' ogni qualvolta passava un'auto o altro veicolo di qualche stazza ... il numero spropositato di SexShops che in Italia sarebbero arrivati solo dopo molti anni ... lo Stadio dell' Aiax , dove andammo a mangiare polpette di riso e altre misteriose cose fritte in un enorme chiosco automatizzato nella piazza antistante ... il fatto che molti Olandesi parlassero Italiano in modo imbarazzante, per noi che sapevamo a malapena qualche parola di Inglese .

Ma cio' che ricordo meglio di quei giorni e'   Piazza Dam

Beatles Magical Mistery Tour
The Beatles
Magical Mistery Tour
Nel nostro girovagare per la citta' , arriviamo nella Piazza in una solare mattinata , e la troviamo incredibilmente piena di gente .   La scalinata e' praticamente invisibile , coperta di persone sedute intorno all'obelisco , alcune arrampicate sopra di esso ; una vera montagna di persone assiepate .
Entriamo anche noi dentro quella folla variopinta e brulicante , tutti ragazzi , vestiti di jeans e camicie sgargianti ... e tanti fiori anche nei capelli lunghissimi e un po' selvaggi delle ragazze .

Parcheggiato a fianco della scalinata un torpedone "psichedelico" completamente dipinto di immagini coloratissime e visionarie .   La scritta " Magical Mystery Tour " campeggia enorme sulla fiancata .
L'atmosfera non e' festosa ma sicuramente vivace ; "che strano nuovo mondo " penso , " cosi' diverso dalla mia Italia provinciale ".   Dopo aver girellato intorno a sbirciare ragazze in minigonna o pantaloncini sfrangiati , infine mi siedo anche io in mezzo alla folla .   Il brusio e' forte , quasi assordante .   Sembra la risacca di un oceano nascosto ...
Capito a fianco di uno strano personaggio , magro e lungo , vestito di pantaloni e giubbetto di jeans scoloriti e sdruciti .   Ha i capelli fin sulle spalle e la barba incolta .   Mi rende nervoso . Gli altri sono altrove , non li vedo .
Ma ormai mi sono seduto e resto seduto , con malcelato disagio .

Rimango di sasso quando, buttando un occhio verso di me attraverso i capelli , lui tira fuori dal giubbetto un coltello a scatto , ed estrae con un sogghigno la lama sottile e lucida con uno schiocco metallico .
E mentre guardo quel coltello inaspettato con faccia incredula e forse , immagino , spaventata , la ficca dentro una scatoletta di carne Simmenthal e comincia a mangiare tranquillamente .   Resto a guardarlo come un cretino mentre si ficca in bocca la lama appuntita e tagliente usandola come fosse una forchetta .   Poiche' il mio disagio e' ormai cresciuto a dismisura , cerco quindi di darmi un contegno , guardandomi in giro con fare apparentemente annoiato e sforzandomi disperatamente di non fischiettare .

Ma ecco che , senza alcun preavviso , una voce comincia a cantare dall'alto di una delle statue dell'obelisco alle mie spalle .   E mentre mi giro per guardare , un'altra voce si unisce e poi un'altra e ancora ... finche tutta la scalinata e' piena di ragazzi che cantano ... un coro in piena regola .
Ed io pure mi ritrovo a cantare , anche se un po' perplesso , perche' stiamo intonando "Fratelli d' Italia" a squarciagola .   Mi rendo finalmente conto che siamo quasi tutti italiani sotto questo monumento e che dovevo venire fino ad Amsterdam per cantare di nuovo , dopo anni , il mio inno nazionale ...
hippy amsterdam anni 70
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