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ATTENZIONE che, per importanza sociale, subito dopo il legame affettivo che si instaura all'interno di una famiglia, viene quello che si instaura fra il professore e i suoi alunni, e che turbare entrambi i rapporti può essere carico di conseguenze (sabato 31° gennaio 2004, il professore).
4) I concetti basilari dei linguaggi di scripting
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Si è già detto che in un sito dinamico i contenuti vengono richiamati nelle pagine tramite delle funzioni.

 

Le suddette funzioni vengono realizzate attraverso dei linguaggi di scripting.

 

Un linguaggio di scripting possiede un numero finito di vocaboli chiave con significati ben definiti, a questo insieme appartengono:

 

- le costanti, ovvero delle particolari entità definite nel linguaggio, come ad esempio il ritorno a capo nella punteggiatura, i colori di base come nero, rosso, verde, giallo e così via

 

- gli oggetti, ovvero blocchi fondamentali per richiamare determinate funzionalità d’accesso alle basi di dati, al sistema operativo, o ad eventuali periferiche installate

 

- gli eventi, ovvero manifestazioni del sistema intercettabili e controllabili da programma, gli eventi sono scaturiti dall’utente tramite la tastiera ed il mouse, ma possono essere scaturiti anche dal sistema stesso in conseguenza di elaborazioni particolari, gli eventi vengono gestiti con lo scopo di predeterminare qualsiasi possibile evoluzione del programma

 

- i metodi, ovvero azioni che possono essere effettuate utilizzando gli oggetti, ogni oggetto possiede una collezione di metodi atti a controllarne qualsiasi situazione, più l’oggetto è complesso e articolato e più metodi possiede

 

- le proprietà, ovvero parametri o caratteristiche degli oggetti, le proprietà possono essere impostate o semplicemente controllate durante l’esecuzione del programma

 

- le funzioni, ovvero righe di codice che ricevendo uno o più valori in entrata (input) ne restituiscono uno (elaborato o no) in uscita (output), i valori che entrano in una funzione si chiamano argomenti, una funzione ha la tipica forma:

risultato = nomeFunzione (argomento1, argomento2, etc)

 

- le espressioni, ovvero strutture composte di operandi e operatori, le espressioni possono essere di diversa complessità, l'espressione più semplice è un singolo operando che può essere un valore numerico, una stringa di caratteri, una variabile o una funzione, un’espressione più complessa è quella che unisce più operandi e operatori, un operatore agisce sugli operandi, l'operatore ad esempio "addizione" agisce su operandi chiamati "addendi"

 

- le variabili, ovvero operandi che sostituiscono altri valori, le variabili hanno sempre un nome e possono essere create, assegnate ed eliminate, come tutti gli operandi, possono non solo partecipare alle espressioni ma anche venire "passate" alle funzioni.

 

Ogni informazione coinvolta in un'applicazione appartiene ad un certo tipo di dati.

 

I dati possono essere:

- numeri interi

- valori booleani ossia  vero o falso

- numeri reali

- date

- stringhe di caratteri.

 

Una delle comodità dei linguaggi di scripting è l’esistenza del formato VARIANT (variabile), formato che ci consente di tralasciare la definizione del tipo di dato.

 

VARIANT viene preso di default nel codice se non è esplicitato nessun altro formato ed assume il formato relativo al primo valore che gli passiamo.

 

I controlli di flusso controllano come e in che condizione deve essere elaborato un certo codice.

 

Queste procedure vengono definite ITERAZIONI.

 

Le iterazioni vengono gestite mediante l’impiego del FOR, del DO e del WHILE, ovvero più precisamente mediante i 6 successivi cicli:

For………Next

Do While………Loop

Do Until………Loop

Do………Loop While

Do………Loop Until

While………Wend

 

Si tratta di costrutti che ripetono l'elaborazione di una certa porzione di codice finché non si verifica una particolare condizione.

 

Per creare infine delle condizioni di scelta o confronto vi sono i costrutti condizionali, ovvero: if…then…else e select…case

 

Il primo costrutto if…then…else ci pone davanti ad una scelta, ed in cui è possibile prendere la via principale presente dopo la parola chiave then o la via alternativa presente dopo la parola chiave else.

 

Con il secondo costrutto select…case è invece possibile inserire un numero di scelte a piacere presenti dopo la parola chiave case.



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