ANTOINE

.... ed era come
se il cuore si piegasse
sotto il peso dei dolori a venire
e della gioia presente,
nel pomeriggio ambrato

Indolente l’autunno,
ma un’anima speciale
in quelle ore dava vita
alle cose, alla natura
ai tardi fiori astratti
nella macchia pronta al grande sonno:
era il tuo sorriso ch’emergeva
dalla torre delle tue emozioni,
tu che coglievi
e m’invitavi a cogliere
il lampo passeggero
di letizia e dolcezza;

unico tra i miei giorni
così intenso,
così intessuto
di nostalgia futura

Perso nel tempo
mai più sperimentato.

t.A.


MARGOT

Parole non ti dissi mai d'amore
Margot mia.

Tu chiusa nel tuo valzer
io nel mio rock,
tu nel tuo bistro
io nel mascara.
Mai ti diedi la chiave
per aprire il mio cuore,
mai mi desti la tua..

Aspro intreccio di vite, il nostro
rapporto incomprensibile.

T'amavo tanto.
Ora lo posso dire.

t.A.



FIGLI

In questo giorno ventoso d’allegria
avete tasche piene di manciate d’azzurro

In equilibrio sul filo della vita,
passo dopo passo v’inoltrate ignari
delle stelle che si smorzeranno per la via
e del gelo che la luna può versarvi addosso

Sempre v’incendieranno, tuttavia,
le aurore ed i tramonti. E la speranza.


t.A.


LE PORTULACHE IN FIORE

La geometria delle parole
non potrà mai spiegare
il senso e il peso
del messaggio cupo
che come filo oscuro
congiunge l’anima
e le cose, a volte.

Come le portulache in fiore
in quell’ottobre dolce.

Malinconia misteriosa
trasmettevano, annunciando
con trionfo esplosivo
di luce e colore,
con tripudio di bellezza
quasi oscena,
la visita improvvisa
e arcana della morte.


t.A.


SABBIA, NEBBIA E BRICIOLE SPARSE

Erano passi di rock
quelli che percorrevano
i viali verde scintillante del mattino
tra i sorrisi trasformisti
di nuvole spumose
e conducevano un’anima curiosa
ai mobili confini del sapere e dell’amore

Ora
tra i resti dello spleen d’un adagio,
lento come il tempo del dolore,
mi cerco con pazienza rassegnata

ma stento a riconoscermi
in questi pochi riccioli di nebbia
in queste misere manciate di sabbia
in queste quattro briciole sparse
che sono diventata.

t.A.


MAI, SEMPRE

Mai riuscirò
a tenerla sotto controllo,
la vita

Sempre mi sfuggiranno
pieghe segrete
voci nascoste
sorrisi e pugnali.

Sempre ci sarà
un treno impazzito
che curvando a gomito
mi rapirà gli amori

e una botte di vino
troppo vecchia
che esploderà di rosso
e di migliaia di stille brucianti
a ubriacarmi il cuore

E ci sarà sempre il dubbio
a torturare l’ipotesi della fine,
coi suoi misteri
coi suoi inganni.

t.A.


NOSTALGIA

Scolora in gradazioni tenui
quest’apatico cielo del nord,

malinconia mi morde
e nostalgia di stoppie gialle
mi afferra e stringe
in questo onnipresente verde

Altri cieli mi attendono
e altre acque di verde
trasparenti scompigliate
da fratelli venti,
diverse voci e risa
inseguo con la fantasia

Qui tutto è ovattato
da blanda luce grigia
che mormora meste parole
in esilio da un sole
che in altre latitudini
traccia sogni di luce

All’orizzonte pallide betulle
mi piangono i pensieri.


t.A.


IN PUNTA DI FIORETTO

Stranamente quieto il vento
in questa notte viva
di silenzio triste.
Mute le stelle,
in tempesta il mio cuore.

Tu sei da qualche parte,
sanguinante di stiletto ferale.

In punta di fioretto
avrei dovuto
ricamarti l'anima
con parole rosse
d'amore.


t.A.


CATENE DI CARTA LEGGERA

Grigia aria silente
rianima stanche parole,
antiche atmosfere.

Ripenso
ai giorni di ieri
lunghi di solitudine
quando il futuro era
un insostenibile pensiero.

Su baci mai dati piangevo
e su baci da dare.

Ignota felicità mi stringeva
con catene di carta leggera.

T.

COME TE, PER TE

Cenere impalpabile
e rosea polvere di deserto
i resti degli anni e delle cose
vissuti insieme, padre,

ma ancora le mute saette
del tuo sguardo germogliano
poesia di vita tra le pieghe
dell’anima e del cuore.

Io come te schiva, come te dura.
Come te solitaria e fragile.

t.A.