DISSI ALLA MALINCONIA
…il chiaro del mattino
disperdeva le ombre,
le paure,
e il Canto
giungeva da lontano,
uno stornir di fronde
tra le cime del faggeto…
E fu allora
che colsi la carezza
della Primavera.
Dissi alla solitudine
che non sarei tornato
alla sua casa
in fondo al viale,
dissi alla tristezza
che non avrei più giocato
con i suoi sassi
umidi di lagrime.
Maggio
era un pentagramma
di colori,
un richiamo
leggero e possente
nascosto tra le foglie,
un raggio di luce
nella palude
dei Pensieri Immobili.
La Primavera
mi baciò sulla bocca,
tinse d’azzurro il mio sguardo,
e accese di sole
i miei pensieri…
Dissi alla malinconia
che non sarei più tornato
a cenare alla sua mensa…
Merlino
L’ ALBA DI IERI
...forse t'osserveranno
attraverso uno specchio,
e ti chiederanno
dei tuoi Amori,
dei tuoi desideri,
delle fantasìe nascoste
dietro i tuoi occhi chiusi.
Vorranno sapere,
vorranno capire,
starnazzare,
e lanciare anatemi.
Non regalare loro
i fiori
che raccogliesti a Maggio;
non offrire loro
bicchieri colmi di Verità
che riempirebbero di dubbi
e di semafori spenti
i loro pensieri
vuoti e inutili,
bocca d'arancia,
labbra di melograno maturo.
E indossa te stessa
come fossi
il vestito della festa,
il più bello e smagliante...
Presto mi regaleranno
l'innocenza di un bimbo,
la saggezza di un pazzo,
e le mie mani
torneranno a volare,
a inseguire la tua aura
tra il clamore dei mercati,
tra le bestemmie
di Santi Peccatori,
tra i peccati
di Devoti Baciapile.
Poserò ghirlande di rugiada
intorno intorno
ai morbidi confini
del tuo corpo,
così caldo
di fantasìe proibite,
così ansioso
di nuovi brividi,
così desideroso
di giochi senza tempo.
E l'alba di ieri
sarà nuova poesìa,
nuove canzoni...
Giorgio
LA TUA GELOSIA
Osservo la mia tristezza
tra gli anelli di fumo
della prima sigaretta
del mattino...
La gelosìa,
la tua,
incredibile, assurda GELOSIA,
lama affilata e tagliente
che violenta l'Amore,
che offende,
che calpesta i brandelli
dei sogni più desiderati...
Figlia della diffidenza e della paura.
Dolce è l'Amore,
dolcissimo SAREBBE l'Amore,
un bimbo
dalle guance di pesca,
che oggi parla una lingua
che non conosco,
nè voglio conoscere.
E canta canzoni
che non ho mai cantato,
che non ho MAI scritto,
che non ho MAI amato.
Se la mia ombra
fosse un'ampolla
colma di miele,
la poserei
ai piedi del tuo altare,
chè ti addolcisca l'Anima.
Se il mio volerti bene
fosse vento,
lo soffierei sul tuo cuore,
per disperdere le ombre
che lo soffocano.
Ma incontro solo silenzi,
muti, ciechi e sordi.
Spengo l'ultimo vagito
della prima sigaretta del mattino,
e raccolgo i miei pensieri...
Giorgio
PRIMA CHE LA NOTTE
...prima che la notte
catturi le scorie
dei miei pensieri
e le raccolga
in ampolle
oniriche e indecifrabili,
lascerò tre petali di rosa
sul sentiero dell'ultima poesìa.
Tre petali,
tre canzoni,
tre sospiri.
Un petalo
all'ultimo "ti amo",
all'ultimo batticuore,
all'ultimo battito di ciglia
di una cerbiatta innamorata.
Un petalo
alle mille poesìe
fiorite d'amicizia,
che incontro
sulla mensa dei miei giorni
e del mio Tempo,
profumate di semplicità
e di voglia d'Amore.
Un petalo e una lagrima
a chi non crede,
a chi s'accosta timoroso
al fiume della sincerità.
Un petalo e un pensiero.
Triste e incredibile,
come le sue paure...
Eppure l'albero del coraggio
fiorisce ogni sera,
e racconta profumi
da cogliere a piene mani,
ogni sera,
prima che la notte
catturi le scorie
dei miei pensieri...
Giorgio
NON SERVE
...non serve
truccare le carte del tuo mazzo
per travestire la tua rabbia
di risentimento,
e maledire quel medico
che ti prescrisse
un'oncia di malinconìa
da consumare a piccole dosi
al funerale della fantasìa...
Non serve nascondersi,
cercare assassini
o lestofanti,
colpevoli di delitti
mai avvenuti.
Non troverai i loro volti
sui giornali della sera.
Un tempo scrivevo Amore
sulle foglie dei cavoli,
e intessevo ghirlande
di fiori d'acacia e biancospino,
ubriacandomi di sogni
sul pentagramma
della tua melodìa.
Ora vorrei
che quel Tempo
mi piovesse addosso,
ma incontro solo cieli lividi
e sentieri polverosi.
I figli dell'ira e del rancore
nascono ciechi,purtroppo,
senza favole da disegnare,
senza Amore da cantare,
senza Poesìa.
Senza lagrime da versare.
Ma nutrirli,
amarli e coccolarli,
cercar riparo alla loro ombra
non serve,
non serve davvero...
Giorgio
INSALATA
...l'uomo dell'insalata
usava da tempo
i suoi simulacri
per appendervi i panni sporchi,
aspettando che il vento
li ripulisse...
E si crogiolava,
illuso e felice,
nei riflessi della sua immagine,
imprigionata
tra specchi convessi
e candeline...
E pazientemente,
dipingeva le bugìe
di sacralità,
colorava i sui peccati,
le sue ambizioni,
la sua vanagloria,
dei colori tenui
di Verità
alle quali
mai avrebbe potuto accedere...
E quando un bimbo
urlò al mondo,
che il re era nudo,
l'uomo dell'insalata
si spaventò,
si rivestì,
di corsa,
e fuggì tra i campi...
Per errore,
per sbaglio,
per incapacità di comprendere.
In fondo,
lui non era un re.
Lui era una nullità,
nessuno, insomma...
Giorgio
SE NON TI BASTA
...se non ti basta
la mia poesìa,
se non t'accontenta
un Amore
che non può volare
dove vorrebbe,
dove vorresti,
credo
che nasconderò i miei sogni
all'ombra sicura
di una quercia antica,
prima che il soffio
dell'incredibile
ne annodi i contorni,
al riparo da tutti i venti
dell'indifferenza...
Calzari di piuma,
leggeri,
sui tuoi seni,
sui tuoi occhi chiusi,
sui tuoi pensieri muti,
cammineranno ancora
dipingendo
Primavere di pastello
e sentieri di sole.
E accarezzeranno ancora
i tuoi fianchi,
e le tue labbra
calde di porpora
e fragola di bosco.
Anche se tu non lo saprai...
Anche se tu
non te ne accorgerai,
anche quando
sarai già lontana...
Giorgio
PRENOTAMI UN PALCO
...dovrò vivisezionare
i fantasmi dei miei incubi,
e ricordarmi
d'annaffiare le mie rose,
e i miei gelsomini,
prima che mani ambigue
ne rubìno il profumo.
E consumare
i miei pasti in silenzio,
chè la loro essenza
non sconfini
tra le nebbie della noia,
e non si frantumi
sulla risacca
della convenienza
e dell'ilarità
di comodo.
Prenotami un palco,
cuore mio,
possibilemente in prima fila,
chè io possa assaporare
il profumo dell'ultima poesìa,
dell'ultimo bacio
ricamato
sulle labbra di un sogno.
L'ultima melodìa prima della notte...
Prenotami un palco,
lontano dalle luci,
dai clamori,
ma vicino alla tua mano.
Vicino alla tua voglia d'amare...
Ai tuoi silenzi,
ai battiti del tuo cuore,
Chè io possa ammirare la recita,
e viverla,
oltre la recita..
Giorgio.
. I SASSI DI MELFORT
…venne la neve
e nascose
i miei pensieri
tra i sassi
di Melfort…
M’affidai allora
ad un riverbero di sole
raccolto
lungo il sentiero
della Primavera.
Il vento di Scozia
disegna graffiti
di mistero
sulle pietre
delle case,
fiorite di lichene
e capelvenere.
Qui il silenzio
profuma di lago,
e la notte
racconta i rumori
di passi lontani
nel tempo,
nel vento,
tra i sassi
di Melfort…
Merlino
I GIARDINI D’EDIMBURGO
M’aggrappai
al vento
della nostalgia,
e fu Tempo
di colori
disciolti nella luce
del mattino.
I giardini d’Edimburgo
partorivano
rose scarlatte,
e suoni d’antico
rappresi
sui muri sbrecciati,
grondanti
lapilli di Storia.
Allegria gioiosa
di bimbi in cerchio,
e trilli di giochi
tra i fiori,
sull’erba
del prato…
E un canto profondo
di cornamusa
m’accompagnò
sulla via
del ritorno,
verso il risveglio…
Merlino
IL TAMBURINO
Il tamburino
fermò
la musica
tra
la mezzanotte
e
l'alba del giorno dopo.
Il
pianeta dei burattini
smise
per un'attimo
di
respirare,
di
inventarsi lagrime
senza
sorrisi,
di
partorire sorrisi
con
le finestre chiuse.
Poi
tutto tornò come prima...
Qualcuno
disse,
qualcuno
scrisse,
qualcuno
accusò il Generale Inverno...
Ma
sulle sponde del fiume
il
colore dei tulipani
accendeva
la notte!
E
bagliori di Primavere
di
là da venire
macchiavano
il grigio
di
lampi di sole.D'Amore!
Di
pace...
Il
tamburino
fermò
i suoi silenzi
tra
l'alba e la mezzanotte di ieri,
o,forse,di...domani!
E
il pianeta dei burattini
si
colorò di sorrisi...
Merlino
... GOCCIA DI
PARADISO
...non ricordo più il colore
della tenerezza,
il sapore dolce
d'un attimo,
una carezza
che parla al cuore!
Ma ora ho te,
goccia di Paradiso,
nascosta tra il mio sogno
e la mia voglia d' emozioni dolci.
Ho te,
piccola infinita canzone d'Amore!
E incontrerò la notte
col capo
poggiato sul tuo seno,
saluterò il sorriso del mattino
stringendo la tua mano,
disegnerò l'Amore
tra i silenzi,
il tuo,
il mio.
I nostri...
Giorgio
TRISTEZZA
...ed ora
lasciami
solo,
te
ne prego,
amico
mio.
Re
delle mie fantasìe
Principe
dei miei sogni!
E
lascia
che
accosti l'uscio
sulle
ombre
dei
miei momenti piccoli.
M'attende
la Tristezza
e
voglio guardarla negli occhi,
e
colorare il suo sguardo
di
serpillo giovane
e
di ramarro
Forse
la sua voce
mi
porterà lontano
dal
suono dei miei pensieri,
o,
forse,
sarà
il suo Canto
a
prendermi la mano,
a
imprigionare
la
mia poesìa
in
fondo al cielo
della
solitudine...
E
saranno tombe di ghiaccio
a
raccontarne i gemiti,
e
gerle colme di lagrime
seppelliranno
i suoi contorni
tra
i sospiri del buio...
Ma
il Tempo dell'Alba
sarà
ancora Tempo di volare...
Ma
ora,
lasciami
solo,
amico
mio,
che
domani
saranno
colori nuovi,
Momenti
nuovi...
Giorgio