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In risposta a Tecla Squillaci di A. G. Farinella

Giordano Bruno oggi di Maurizio Sciancalepore

Comunicazione dell'Istituto Studi Comunisti K. Marx - F. Engels

In risposta a Tecla Squillaci

di A. G. Farinella

«Nei rapporti diplomatici di Roma del 1628 ci sono molti riferimenti sul fatto che il Papa e Campanella fossero frequentemente chiusi in riunione. Si dice che fossero impegnati in alcune attività astrologiche collegate con la predizione della morte del Papa, che stessero facendo negromanzia, e in un documento si dice che celebrassero riti noturni con candele illuminate». Così il Professore Daniel P. Walker descriveva le esperienze di magia 'ficiniana' di Tommaso Campanella. Walker era collega ed amico di Frances Yates con la quale condivise l'interesse per la filosofia rinascimentale. A quanto mi risulta Giordano Bruno non fece mai nulla che si potesse paragonare, neanche lontanamente, a cose di questo genere. A dispetto di questo fatto innegabile si continua a pensare il contrario. Va bene, però ci vogliono le prove, non il si dice, o il si è sempre detto così.  Come ha brillantemente mostrato Giovanni Aquilecchia (in una lunga serie di studi, ora raccolti in Schede bruniane) l'interesse di Bruno era rivolto principalmente alla matematica, o meglio, al ripensamento delle basi teoretiche della stessa - si ricordi la diffidenza del nolano verso quelle matematiche troppo astratte dalla realtà. Per quel che ne so, anche nell'ultimo importante convegno dedicato al pensiero bruniano (Roma 14-17 febbraio 2000) è stata messa in luce la grande attenzione che Bruno dedicava al pensiero scientifico. Non parlo solo delle opere 'francofortesi', poiché la sua riflessione 'scientifica' iniziò già con le opere mnemotecniche apparse prima a Parigi e poi a Londra tra il 1581 e il 1585. Quando Bruno accettò l'invito del re di Francia Enrico III , dimostrò che la sua grande preparazione non era 'per arte magica, ma per scienza'. Il pernsiero di Bruno ha spalancato le porte dell'universo non tanto perché ha fornito nuovi modelli nei quali pensare il cosmo, ma perché ha aperto un'universo all'interno dell'anima dell'uomo ben più vasto e ricco del precedente. Se noi ora usiamo il computer lo dobbiamo a lui. No, non le stò sparando troppo grosse. Pensiamo alle 'finestre' all'interno dell'anima che Bruno ci insegna ad utilizzare nel De umbris idearum, nel Sigillus Sigillorum e in tutte le opere mnemotecniche. Voglio fare un esempio cinematografico. Ne film Johnny mnemonic Keanu Reeves entra all'interno di una 'rete' e clicca su delle finestre che ricordano molti gli atri della memoria descritti da Bruno nel De imaginum, signorum et idearum compositione. Sarà un caso? Ovviamente no. Chi più di lui ha descritto il modo di sfruttare la naturale capacità di produrre immagini della nostra anima, si pensi allo Spaccio de la bestia trionfante e alla vivacità e forza di questi dei pagani redivivi. E se la cultura clericale vuole pensare che la bestia trionfante era il Papa facciano pure, di certo era difficile 'spacciare' il ricordo scomodo di Silvestro II o di Alessandro VI. Meno male che non sono stati tutti così. Per concludere, vorrei ringraziare di cuore Tecla Squillaci per la serietà con la quale si è dedicata a Bruno, di certo è un esempio da seguire. Cordialmente. 

Alessandro G. Farinella     

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Giordano Bruno oggi

 di M. Sciancalepore

Chi vi scrive, Maurizio Sciancalepore, si dichiara Bruniano nella sostanza.

Ho 17  anni , frequento il liceo scientifico di Molfetta e mi sono profondamente appassionato alla filosofia di Giordano Bruno.

Credo che egli abbia pagato di persona per tutti gli ipocriti e i pusillanimi, che affollano immancabilmente ogni secolo.

Giacchè questo è il saggio.

O forse odio chi non si compromette !  Fatto sta che oggi più di qualche anno fa è necessario rischiare. Perchè il villaggio globale dei "Made self men", la New Economy dei vari automi della borsa richiedono gente che non pensi, uomini che non sappiano, utenti decerebrati da inserire in un comodo archivio informatico.  Io non sono contro il progresso -non mi direi Bruniano- , non rimpiango la mitica Età dell'Oro "quando gli uomini erano asini" detto con parole sue, ma m'inqueto quando boriosi tecnocrati affermano che oramai l'uomo non è così fondamentale nel processo produttivo. In breve non conviene. Povero Marx e poveroBruno ci aggiungo.

Nel migliore dei casi il Nolano, con la sua "eironeia" caustica, avrebbe riso di gusto ad aver spianato la strada, come uno dei maggiori teorici della Scienza fisica moderna, a questi posteri immiseriti da arida polimathia da biblioteca multimediale...

Tralascio poi per troppo amore della comicità quello che il "Sommus Pontifex"(il latino ecclesiastico è divenuto "à la mode") va dicendo in merito ai comportamenti sessuali di gay , conviventi, giovani etc.

Chissà se ha mai lontanamente appreso dell'esistenza degli Eroici Furori, dell'afflato mistico che pervade un anticlericale, della poesia che nasce dall'indiamento dell'intelligenza, del mescolarsi estatico di ragione e sentimento, del Dio in tutto, del Tutto che è in dio, della contemplazione dell'azione e dell'azione della contemplazione. Ma poi che può fregarsene ai preti di Dio; l'importante è avere fede e sperare nella carità. Fede, speranza e carità: l'arma dei condannati a morte, per la serie ASPETTA E SPERA.

Nel frattempo ci si attesta su un sorridente coservatorismo che va bene a pochi e non giova a nessuno.

Prendi il caro amico Pio IX , prossimo agli altari, penso, dopo il "Quanta Cura" e nonstante il "sillabo". Però fece previsioni strabilianti, dicono.

Io mi meraviglio e insieme mi scoraggio che nessuna abbia da controbattere, che non s'alzi la voce.

Noi siamo pronti ad accettare le scuse del decaduto Sant'Uffizio sul geniale e religioso Galilei, che, pur avendo scritto il Sidereus, il Saggiatore, i Discorsi e i Dialoghi, accettò di fare pubblica abiura di quel "vizio assurdo" che si chiamò in seguito Copernicanesimo.

E forse aveva proprio ragione quel simpatico Mattia Pascal inventato da Pirandello, quando esclamava:"maledetto sia Copernico". Ma la verità  non si fa alcun riguardo delle nostre paure di aver perso la supremazia nell'Universo; è sorprendente come, d'altra parte, se per molti le nuove conquiste cosmologiche furono segnacolo di smarrimento e di destabilizzazione politica, perchè il clero perdeva centralità nel mondo delle Università, venendo ormai palesemente meno la pretesa di fare delle Scritture una somma di sapere scientifico, per gli spiriti più elevati l'osservazione del cielo tramite il canocchiale apriva agli occhidell'uomo altre parti dell'Universo, il sole con le sue macchie, i satelliti di Venere, le comete e così all'infinito. Possiamo anzi dire che il passaggio da sistema Aristotelico-Tolemaico a sistema Copernicano rispose pienamente alla sete tutta rinascimentale di infinito. è chiaro che dopo Copernico, Bruno, Galilei,Campanella,Cartesio non ci fu più spazio per le angustità di pensiero della Scolastica, che avevano teso sin dagli albori Patristici ad ordinare ogni elemento del reale( dalla scienza, all'etica, alla politica)in possenti quanto impedienti e vane armature teologiche e si ricordi solo quell'enciclopedismo da abatino che si respira nelle Summe del povero Tommaso; che non so se fosse il più grande filosofo del Medioevo o il più simpatico dei Clerici Vagantes.

Ma è intellettualmente inaccettabile fare processi alla storia, figuriamoci all'Aquinate, che in cuor suo credeva seriamente nell'argomento Ex contingentia o all'impasse, relativo alla resurrezione del corpo, del cannibale che si sia cibato in tutta la sua vita di nient'altro che di carne umana. Bando alle polemiche, se il caso Galilei può dirsi chiuso non senza una certa soddisfazione da parte delle correnti laiche, la morte di Giordano Bruno in campo de'Fiori il 17 febbraio dell'anno Domini MDC( che non è il movimento democristiano), non è stata ancora "vendicata". Ufficialmente affermano che agli atti del processo risulta che il filosofo, scrittore, mago e poeta Filippo il Nolano, ex domenicano, ex calvinista, ex Cristiano si fosse decisamente, anzi proprio obstinatamente ricusato di collaborare, avesse schernito i giudici,provocandoli (come il Grande Socrate in tibunale), avesse sostenuto vigorosamente le sue tesi sulla Pluralità dei Mondi, ma quello che è peggio sulla riforma religiosa egizia, sulle pecche del Cristianesimo sin dagli scritti Paolini e dalle prediche di Cristo, colpevole di aver indotto gli uomini alla rassegnazione, al disprezzo del mondo( contemptus mundi, come la disgustante opera di Innocenzo III), all'inattività, ovvero la bestia trionfante che si augurava di spacciare. Stante il comportamento indecoroso di Bruno fu impossibile assolverlo, benchè qulacuno più illuminato fosse disposto a farlo. L'accusa fu di essere "eretico formale, impenitente e pertinace".

Si sa non era uomo da fare passi indietro, da cedere a compromessi o da fingersi folle come avrebbe in seguito escogitato Tommaso Campanella per sfuggire a una situazione analoga.

Rimane comunque la sensazione che il caso Bruno scotti troppo per poterne discutere con le grandi porpore, quelle che si giustificano di non poter pagare per colpe che non hanno commesse.

Però a questo punto obietto che proprio perciò non dovrebbe costare molto una scusa per aver bruciato un pensatore, un uomo- soprattutto- dalla tempra morale fortissima.

Infine io vorrei una umanità più attenta a cogliere le ingiustizie: di ogni genere.

Chè dal far passar per delitto il libero pensiero, quello che non s'inchina nè dinanzi al re. nè al papa; che non veste di rosso, nè di nero, che prende coscienza delle storture culturali e non, che s'indigna ogni volta che la nostra società postindusriale si inventa nuovi  idoli da proporre come modello a generazioni apolitiche, apatiche, refrattarie all'idealismo, ma disposte ad accogliere quell'annichilimento dell'io che di volta in volta si denomina moda, sport( per impedire di pensare), internet, persino solidarietà..., al dire che la povertà è un peccato, che dio ci flagella con cancri e AIDS, guerre e catastrofi perchè oggi prevalgono regimi atei e comunisti, che verrà il giorno dell'Apocalisse magari con le sette trombe perchè il male divora le nostre menti, che la vita è il prezzo da pagare per aver commesso un peccato originale da vegetariano, che il sesso è peccato, come la genetica e gli anticoncezionali, che dio ama tanto l'uomo da avergli donato il "libero arbitrio", nonchè "l'opzione fondamentale", da avergli permesso lo Sterminio nei campi di concentramento, benchè non si discute sulla sua ONNIPOTENZA, il passo è breve.

Così sia nei Secoli dei Secoli.

 

Maurizio Sciancalepore , iscimaro@libero.it

 

P.S. Complimenti sentitissimi per lil vostro sito.

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Comunicazione

Istituto Studi Comunisti K. Marx - F. Engels

ISTITUTO DI STUDI COMUNISTI

KARL MARX – FRIEDRICH Engels

http://utenti.tripod.it/istcom

e-mail: istcom@libero.it

L’Istituto di Studi Comunisti Karl Marx –Friedrich Engels, nello spirito da voi richiesto di comunicare iniziative circa Giordano Bruno vi segnala. Iniziativa del 3. Marzo. 2000 tenuta a Busto Arsizio ove i relatore Gerardi Cosimo e Falasca Pasquale hanno illustrato il rapporto tra Bruno e la filosofia averroiana e telesiana, ponendo in risalto il forte contributo destabilizzante bruniano a tutta la cultura cinquecentesca ed il contributo così dato contro l’aristotelismo per lo sviluppo della scienza e la fondazione della scienza moderna, evidenziando il rapporto Bruno-Galilei. Calabria Antonio ha invece teso a fermare l’importanza di Bruno oggi. Dopo aver ben inquadrato storicamente Giordano Bruno, quale parte ineliminabile dell’intero processo rivoluzionario che accompagnerà il periodo 1580-1650, ossia i processi rivoluzionari europei in Catalogna, Portogallo, Olanda, Inghilterra, Regno di Napoli ed il cardinale Mazzarino in Francia ed il ruolo decisamente rivoluzionario del Convento di San Domenico Maggiore in Napoli che seppe opporsi in armi all’omologazione del Concilio di Trento, ha illustrato la necessità di continuare quella battaglia e portare fino in fondo i conti con l’aristotelismo; fermando infine l’attenzione di una nuova e grande riforma della Filosofia, che sappia essere di stimolo e contributo e non di impaccio agli sviluppi scientifici attuali: dalla Fisica quantistica, alla genetica, biologia molecolare, neuroscienze, ecc. Il 14. 03 si tiene invece a Teramo un convegno su Bruno che trae l’occasione dal seguente fatto organizzato dall’Associazione Teramo Nostra: in occasione del 3° centenario della morte del Bruno il comune di Teramo scoprì una lapide, scritta dal deputato della Sinistra Giovanni Bovio. Questa lapide è stata violentemente abbattuta dal fascismo. Professori e cittadini teramani hanno recuperato quella lapide ed il 14. Marzo con una manifestazione ufficiale nella sala del Consiglio Comunale ripristineranno quella lapide e successivamente si terrà un Convegno su Bruno da parte dell’Istituto di Studi Comunisti Karl Marx-Friedrich Engels. I giornali così hanno riportato la notizia: Iniziativa di Teramo Nostra in occasione del 400° della morte di Giordano Bruno. Alle ore 17.30 verrà ripristinata la lapide dettata da Giovanni Bovio nel 1888 ed abbattuta all’indomani dei patti lateranensi nel 1929. Alle 18.00  nella sala consiliare della Provincia con l’intervento di don Domenico Ciampani, del Prof; Vitelli Francesco e di Antonio Calabria presidente del Consiglio scientifico dell’Istituto di Studi Comunisti Karl Marx-Friedrich Engels. Il dibattito verrà introdotto dall’avv. Alessandro Amaduzzi. L’iniziativa si è conclusa con l’approvazione dei partecipanti al Convegno di una mozione inviata al Parlamento Europeo ed alla Commissione Europea, nella persona dei loro presidenti, di insignire Giordano Bruno della cittadinanza europea: la mozione tra l’altro scrive: “ considerati i meriti indiscussi sul piano della teoria e della pratica bruniani nella e per la formazione della moderna coscienza europea.

ISTITUTO DI STUDI COMUNISTI
KARL MARX – FRIEDRICH Engels

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