Da Passo Duran al Bivacco Grisetti
Percorso: Passo Duran
Periodo: 05 agosto 2005
Dislivello:
Lunghezza:
Tempo: 4 ore e 35 minuti
Punto di partenza: Da Longarone si
gira a sinistra per la Valzoldana; oltrepassata Forno di Zoldo, si raggiunge
Dont e da qui, a sinistra, si gira per il Passo Duran, fino al Rifugio San
Sebastiano, posto si valico. Comode possibilità di parcheggio
Descrizione: Dal passo Duran, imbocchiamo, nella parte laterale destra
del Rifugio San 3ebastiano, Il sentiero 578 e attraversiamo una zona di prato
fangosa.
Entriamo quindi nel bosco e incrociamola stradina di servizio che porta al
Rifugio Carestiato (10 minuti).
Continuiamo con qualche saliscendi, perdendo comunque
quota, e attraversiamo altri tratti fangosi che ci costringono a spostamenti in
cerca della via migliore.
A quota
A quota 1550 (40 minuti) incrociamo un sentiero
proveniente dal basso.
Proseguiamo su ghiaie e baranci e raggiungiamo il letto del grande
canalone detritico del Livinal del Bus (45 minuti), che divide il Sass Duram
dalla Cresta Masenade. Dopo un secondo ghiaione (52 minuti), in leggera salita raggiungiamo un ripido vallone (1 ora) che risaliamo
faticosamente su sentiero sassoso, passando accanto ad un roccione con bell’
esemplare di raponzolo.
Sbuchiamo su una specie di promontorio (1 ora e 15 minuti) e ci prendiamo una
meritata ma breve sosta.
Il sentiero prosegue su una specie di cengia.
Superiamo il passaggio di un canalino, che richiede un po’ attenzione e
attraversiamo un altro letto ghiaioso a
Poco dopo,
osservando le pareti rocciose, ammiriamo dei begli esemplari Raponzolo. Proseguiamo
e incontriamo il sentiero 559 che sale direttamente da Chiesa e quindi
raggiungiamo il piccolo prato e i resti della Casera Moiazza.
Saliamo a sinistra in mezzo ai baranci, mentre alle nostre spalle si erge solitario
il Pelmo. Ci portiamo sotto una fascia rocciosa e poi cominciamo ad aggirarla
verso sinistra.
Arriviamo ad una piccola sorgentina (2 ore e 15 minuti) e facciamo provvista
d’acqua. Con una serie di tornantini raggiungiamo i primi avvallamenti del Vant
di Moiazza e scorgiamo all’ultimo momento il Bivacco Grisetti.
Raggiungiamo il Bivacco Grisetti (2 ore e 35 minuti), proprietà della sezione
CAI di Trecenta. All’interno una bella poesia, di Tullio Fabbron, ricorda
Giovanni Grisetti, a cui è dedicata il bivacco:
Cime
svettanti nell’azzurro.
Veli bianchi che indugiavano
nelle
gole, fremito di abeti
avvolti
dal vento, fiori, fiori
dai
mille e mille accesi colori
…….e silenzio.
Un
silenzio fatto di vita nella
maggior chiesa del mondo,
Giovannino
era con noi.
La conca è
dominata dalle moli del Cimon di Moiazza e della Cima delle Sasse. Guardando
dalla parte opposta abbiamo una veduta su diversi gruppi e cime: Pelmo,
Sorapiss, Antelao, Spiz Zuel, Rite, Cridola, Monfalconi, Sassolungo di Cibiana,
Bosconero, Rocchette della Serra, Spiz di Mezzodì, S. Sebastiano e Tamer.
Rìpartiaino dal Bivacco, girando a destra, passiamo accanto ai ruderi della
Casera di Moiazzetta. Scendiamo lentamente attraversando in lungo il vant.
Da m. 1890 circa il sentiero volge a sinistra e comincia a scendere molto
ripidamente fino al bivio (30 minuti), incontrato in precedenza, all’andata.
Per il percorso già effettuato all’andata, ritorniamo verso il Passo Duran,
avendo davanti a noi lo Spiz di Mezzodì e, in particolare, il San Sebastiano.
In circa 2 ore rientriamo al punto di partenza.
Scendendo dal passo Duran verso l’abitato di Chiesa, ci fermiamo e, volgendo lo
sguardo verso la Moiazza, abbiamo una panoramica del percorso effettuato.
La
descrizione del percorso è stata copiata dal bel sito sulle escursioni http://www.ilpalo.net
purtoppo
tale sito risulta non più in rete