MUSICLAND ogni LUNEDI MERCOLEDI GIOVEDI ore 20.30 - RADIO2000 92.2 99.2 FM ...Poichè probabilmente mai vedrò il tuo viso, e mai ti stringerò la mano, ti invio, come saluto, il mio spirito attraverso il tempo e lo spazio. "

LE INTERVISTE della MUSICLAND

5 FEBBRAIO 2002: INTERVISTA a RAF

 

(Ascolta i saluti di RAF)

 

1.Si pensa che scrivere canzoni POP sia semplice; si rischia pero' di farle diventare le consuete canzonette, standardizzate: il tuo caso e' invece il contrario di quello che viene fatto in molti casi, ovvero invece di passare da canzoni "impegnate" a canzoni solo per fare incassi, tu ti sei raffinato nel tempo: essere Raf, quindi, cercare un equilibrio tra canzoni di successo e mantenere la propria linea di condotta: e' difficile fare gli autori di canzoni in questo paese?

Si e' davvero complicato; se poi pensi che in Italia non c'e' piu' un numero elevato di
vendite anche se hai un grandissimo successo, allora la difficolta', paragonata ai costi relativi alla produzione degli album, aumenta ancora: molte volte si guarda alla musica pop con la puzza sotto il naso; tante volte si ascoltano brani ma si nasconde di farlo: anch'io in adolescenza ho fatto cosi'! Da qualche anno sono contento della musica leggera che faccio, anche se so' che sempre avro' persone che mi ameranno e altre che mi considereranno invece superficiale: l'importante e' sapere che cio' che scrivi riesce a coinvolgere un gran numero di persone.

2. "Svegliarsi un anno fa'" "Stai con me" "Via": c'e' un filo che lega qs canzoni tra di loro
oppure oppure e' un percorso separato e distinto da una crescita personale?
Io scrivo molto istintivamente: ogni momento ha una sua ispirazione: tra queste
canzoni sono passati diversi anni: "Svegliarsi un anno fa'" e' stata incisa in uno dei primi momenti in cui iniziavo a conoscere la musica leggera: io non ho fatto un percorso ben definito, come ad esempio E.Ramazzotti il quale si e' evoluto come cantante pop: "Stai con me", e' al centro di questa mia trasformazione: il concetto e' semplice; devo scrivere io quello che sento; non riesco piu' a cantare canzoni scritte da altri: per esempio "Svegliarsi un anno fa'" scritta con Bigazzi (autore e produttore fiorentino), per non parlare di "SelfControl", non la sento neanche mia.

3. Hai mai pensato di scrivere un libro?

Penso sempre di voler fare tante cose; scrivere un libro? Beh! non penso di esserne
capace. Le canzoni che scrivo per prime devono piacere a me: non avendo poi una grande cultura, non avendo a diposizione tante parole nel mio vocabolario, per me non e' facile scrivere.

4.. I due singoli "Cosa restera' degli anni '80" "Oggi un Dio non ho", come sono nati?

La seconda mi piace perche' permette di guardarti dentro, in chiave romantica o
spirituale: dentro di me ho una parte molto razionale, che non mi permette di essere credente in nessun Dio; un'altra parte, invece, mi fa' pensare che tutto questo sia possibile e questo mi accade soprattutto quando ho dei timori, delle paure: per esempio in "Iperbole" mi faccio tante domande, soprattutto riferite ai miei figli.

La prima e' una piccola fotografia di quel decennio che per me e' stato molto fortunato; poi l'americanizzazione di tutto mi da' l'idea che tutto questo sia dannoso all'umanita': molte cose, valori ecc.. sono stati dimenticati: oggi l'orientamento generale mi mette molta angoscia in relazione al futuro.

5. C'e' una canzone che in questo momento ti rappresenta nelle parole e nella musica?

Io ci metto un po' a scrivere le canzoni percio' mi affeziono ad ognuna di esse. Quindi non ce n'e' una in particolare: ogni canzone mi rappresenta.

6. Davanti alle Iene di Italia1 avresti la stessa reazione che ha avuto Moretti?

Ha fatto bene a far cosi': pero' io non l'avrei mai fatto, perche' non mi sarebbe riuscito emmeno spiccicare una parola! Se hai delle cose da proporre a sfondo sociale, e' giusto tilizzare la tua popolarita' per pubblicizzare quello in cui credi: anche se rischi che qualcuno pensi che tu strumentalizzi il tutto per tirare l'acqua al tuo mulino: ma a me non sembra di fare cosi': ad esempio nel mio sito internet preferisco dare lo spazio ad associazioni per es. di volontariato che io ammiro per il loro impegno, piuttosto che guadagnarci sopra dei soldi facendo fare pubblicita' ad una pellicceria.

7. Tu vieni dalla Puglia, hai mai pensato di fondare un tuo linguaggio musicale partendo dalle tue radici?

Io ascoltavo da ragazzino J.Hendrix, Pink Floyd; il problema e' capire quali sono le mie radici: c'e' un mio amico che mi propone di inserire sempre nel prossimo disco una tarantella...ma io dovrei studiare per capire quali siano le mie radici ed allora tutto cio' toglierebbe naturalezza e spontaneita' alle mie canzoni.

8. Ritorniamo ad "Iperbole" canzone che utilizzo ogni volta alla fine della mia trasmissione "MUSICLAND" come ultimo brano che permette sia a me che ai miei radioascoltatori/trici, tramite i loro sms, di augurare la propria buonanotte alle persone piu' care: a chi/che cosa ti sei ispirato per scriverla?

Quando e' nato il mio secondo figlio Samuele, stavo scrivendo questo album; e quando scrivi canzoni ti poni nelle vesti di osservatore, cerchi di capire cosa ti accade intorno, nel mondo: avendone tutto il tempo disponibile per pensarci, essendo il tuo lavoro, allora approfondisci sempre di piu' su cose che magari "il mondo" non segue per colpa dei massmedia: e quando diventi padre tutto questo viene amplificato, perche' inizi a preoccuparti anche per tuo figlio e per il mondo in cui vivra': era una sera d'estate, mio figlio dormiva, c'era un gran bel cielo stellato e a dire la verita' mi giravano parecchio perche' pensavo a questi grandi problemi.

9. Che desideri di piu' al mondo?

...collego la risposta alla domanda precedente: che il mondo non venga distrutto: che tutto vada avanti ma non solo qua da noi, ma soprattutto la dove oggi la vita e' piu' triste e difficile.

10. Abbiamo parlato del passato e del futuro: ma tu oggi come sei?

Dal 1977/78 io sono cambiato, ma in realta' dentro di me, non piu' di tanto: ogni volta che noto un'ingiustizia, una prepotenza provo lo stesso fastidio che avevo a 17/18 anni: oggi ne ho 43 e riesco a limitare le eventuali reazioni istintive che invece hai a 17/18: a quell'eta' anch'io ho fatto a botte anche se molte volte, capisco adesso, non era il caso di farlo.

11. Dopo avere ottenuto un grande successo come il tuo, come si fa' a non cambiare? sei mai caduto in tentazione? dopo un po' non ti viene il delirio d'onnipotenza?

Nei primi anni mi son montato la testa: gli amici che incontri ti dicono subito "ah! come sei cambiato!" e non ti dicono piu' nulla peche' ti vedono gia' diverso anche prima che tu lo diventi. Per non parlare del rapporto con l'altro sesso! Non voglio fare quello che...poveretto...ma importante per me e' stato l'incontro con mia moglie che mi ha fatto apprezzare le cose piu' semplici della vita proprio grazie alla sua semplicita', mi ha fatto capire che la vita e' bella e deve essere goduta in modo semplice e tranquillo.

12. In "Infinito" e "Assolti" ripeti per 3 volte consegutive la parola "dimenticare": che cosa vuoi in realta' dimenticare?

Me lo hai fatto notare tu: adesso chiamo il mio psicanalista!!! (risata) in "Infinito" lo ripeto per esigenze musicali, ma credo che non ci sia un nesso con l'altra canzone, nella seconda ci sono forse dei comportamenti come dicevo prima da dimenticare.

13. Il tuo modo di scrivere i testi e' cambiato?

Ho iniziato a scrivere i testi per lo stesso motivo per cui ho iniziato ad essere il regista dei miei videoclip: una mia canzone d'amore devo esprimerla con le mie parole: stessa cosa vale per le immagini: quando un testo in italiano riesce a suonare bene, il che e' una cosa difficilissima perche' non hai come in inglese tante parole da usare che appunto suonino bene, allora puoi gia' essere contento.

14. Farai anche il video di "Iperbole"?

Non lo so'...mi piacerebbe ma sono gia' usciti tre video da questo album e farne un quarto vorrebbe dire che l'album e' andato davvero bene e poi avrei bisogno di iniziare una collaborazione con terzi proprio per la regia. In piu' ci sono anche le esigenze della casa discografica che non possono essere dimenticate.

15. Quali sono stati i punti di riferimento, d'ispirazione che ti hanno permesso di creare i lavori presenti nella tua discografia, oltre ai gia' citati J.Hendrix e P.Floyd: in questo percorso che cosa ti ha spinto a scrivere "Infinito", da una parte, "SelfControl" dall'altra, "Il battito animale"...che se ci pensi bene sono ben diverse tra loro.

In quegli anni ero gia' musicista, ascoltavo appunto dalle band inglesi e tanta altra musica pop senza pero' dirlo a nessuno: in quegli anni del punk notavo che quando montavo su una circolare si creava sempre il vuoto intorno a me: tutti pigiati, mentre io avevo almeno un metro intorno a me: nessuno mi stava vicino: mi lavavo eh...(risata generale): e' che non eravamo ancora abituati al punk: poi son passato all'aria un po' piu' soft come i Police, ma all'inizio andavo vestito come i Sex Pistols e facevo questo effetto di spavento.
Ascoltavo musica Country, per esempio gli AMERICA, ma non lo dicevo a nessuno: in fondo come poteva esistere un SexPistols che ascoltava quel genere di musica !?! Subito dopo Talking Heads, Ultravox: insomma tutte cose diverse tra di loro: Joy Division, New Order ma anche B'52s: l'importante era non rimanere chiuso dentro a degli schemi. E' questo che probabilmente mi ha fatto accettare di cantare brani tipo "SelfControl". Di musica italiana ascoltavo G.Morandi, Battisti; poi cantautori anni '70 : De Gregori, Guccini; canzoni di lotta come Contessa (Decibel): ma la musica italiana la conoscevo davvero poco; l'ho conosciuta come dicevo prima con G.Bigazzi: e' li che ho iniziato ad apprezzare certe cose della musica leggera italiana, a farla diventare anche mia e a riproporla.

16. (Domanda a 2 ragazze presenti al forum) Che cos'e' che a voi piace di piu' di RAF

Oltre all'aspetto fisico, sono i testi delle canzoni che ci piacciono davvero tanto, perche' riusciamo a ritrovarci le nostre sensazioni di tutti i giorni.

16bis. Concludiamo questa intervista con una curiosita': nel tuo ultimo lavoro "Iperbole" c'e' un
singolo dal titolo "R4": tutti pensano che sia riferito alla mitica automobile francese...ma e' proprio cosi'?

La verita' e' che una volta tirati giu' i testi delle canzoni, ciascuna la leggi e la rileggi per
avere un'ispirazione per il titolo: in quel caso, non veniva fuori il titolo nemmeno dopo l'ennesima lettura ed allora ho deciso di intitolarla con la sigla riportata sul foglio di quel testo: c'era scritto proprio cosi':"R4".


ROMA 5/2/2001 S. Barsotti
(in collaborazione con: S Baldetti)


 

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