La formazione dei Delta V ruota inevitabilmente intorno al nucleo formato
da Carlo Bertotti (musiche) e Flavio
Ferri (testi). I due musicisti milanesi (Carlo è in realtà
nato a Torino) s’incontrano alla fine degli anni ’70
ed iniziano a condividere le esperienze musicali nel decennio successivo,
periodo che trascorrono frequentando assiduamente sale-prova, cantine
e piccoli studi di registrazione.
Il passo successivo è dato dalla creazione di una società di produzione,
la Straker & Foster, che diventa il fulcro
di un’attività produttiva che trova slancio e risorse soprattutto nel
mondo delle colonne sonore per la televisione e dei jingles per la pubblicità.
Il progetto Delta V nasce nella primavera
del 1997 con la scrittura e la pre-produzione
dei brani che andranno a comporre l’essenza di Spazio,
primo album del gruppo.
Al.C, pubblicato nel gennaio
del 1998, è il singolo che anticipa l’album. Fin da subito
nasce il feeling con le radio, i cui programmatori rimangono positivamente
impressionati dalle sonorità calde ed avvolgenti, a tratti ipnotiche,
che contraddistinguono il sound della band. Nel marzo
dello stesso anno esce, preceduto dalla pubblicazione del singolo Il
mondo visto dallo spazio, l’album Spazio, comprendente undici canzoni
prodotte da Roberto Vernetti e arrangiate
da Carlo Bertotti. Il primo album annovera nella line-up Francesca
Tourè, l’inquietante cantante italo-africana che caratterizza
con il suo look l’immagine della band.
La vera e propria consacrazione arriva però con il remake e i vari remix
di Se Telefonando, canzone scritta trenta
anni prima da Morricone, Costanzo e Di Chiara e interpretata da Mina.
La ricerca del punto di contatto tra tradizione melodica e immaginario
pop da una parte e ricerca stilistica e esplorazioni sonore dall’altra
diventa, fin dal primo album, elemento fondamentale del progetto artistico
Delta V.
Al successo del disco segue un lungo tour che porta i Delta
V in giro per tutta l’Italia fino al gennaio dell’anno successivo.
Nell’agosto 1999 esce Psychobeat,
nuovo album del gruppo. Francesca Tourè viene sostituita dall’italo-argentina
Lu Heredia (sancendo di fatto quella regola
così poco ortodossa e convenzionale per i cliché italiani che vede avvicendarsi
a ogni lavoro del gruppo un’interprete differente). Psychobeat,
prodotto da Paolo Gozzetti (Sigma Tibet), Maurizio Liguori (TechnoGod),
Roberto Vernetti e dagli stessi Delta V, annovera tra gli interpreti
anche Angela Baraldi, Mao e
Garbo.
I due singoli Sul filo e Il
primo giorno del mondo ed i relativi videoclip aumentano
notevolmente la riconoscibilità del gruppo che, grazie a network radiofonici
ed emittenti televisive, si propone ad un pubblico sempre più vasto.
Dopo un tour di settanta date, nell’estate del 2000
i Delta V pubblicano L’infinito,
inedito scritto da Bertotti e Ferri e interpretato da Ornella
Vanoni. All’uscita radiofonica del brano (il singolo non
è in vendita ma scaricabile gratuitamente da Internet) segue un tour
con la stessa Vanoni che tocca le maggiori città italiane e dove la
cantante milanese interpreta diverse canzoni dei Delta
V che, a loro volta, riarrangiano i maggiori successi della
Vanoni.
Dopo un lavoro in studio di quasi un anno, nell’ottobre
del 2001 i Delta V sono pronti
per riprendere il loro viaggio artistico con l’uscita del nuovo album,
il terzo della serie. Unica anticipazione del nuovo lavoro è il singolo
Un’estate fa che ottiene un enorme successo
durante la stagione estiva: più di venti settimane di permanenza nelle
classifiche di vendita e nei piani alti del Music Control, un video
in alta rotazione sui network tv e le numerose apparizioni televisive
al Festivalbar e negli altri programmi musicali dell’estate sono la
premessa per un album molto atteso. La produzione è questa volta affidata
a Carlo Bertotti mentre ancora diversa è la cantante: al fianco di Carlo
e Flavio c’è, infatti, la statunitense Gi Kalweit
che caratterizza con la sua particolarissima voce e la sua pronuncia
così poco istituzionale un disco dal forte impatto emotivo. Un’esplorazione
del proprio passato, del momento di rottura tra ciò che è stato e ciò
che rimane o ha cambiato definitivamente volto, partendo dal calcio
come metafora di un mondo irrimediabilmente cambiato.
Unico ospite di Monaco 74, il nuovo lavoro,
è il rapper indiano JC 001 notato da Carlo
e Flavio durante la performance live del primo concerto milanese di
Nitin Shawney. Accanto ai musicisti che hanno suonato nell’album anche
un’intera orchestra d’archi, registrati in una chiesa sconsacrata sulle
colline marchigiane nella primavera del 2001.
Da sempre i Delta V sono all'avanguardia
in fatto di sound, concezione e realizzazione di videoclips e quant'altro
graviti intorno al loro mondo musicale. Sia "Un'estate
Fa" che "Numeri In Mia Vita",
i primi due estratti da MONACO 74, il loro
nuovo album, ricreano alla perfezione un certo gusto per il cinema anni
70, gli 007 di Sean Connery e Roger Moore tanto per intenderci.
Questo magico connubio tra musica e mondo del celluloide è stato lo
spunto per un'iniziativa assolutamente singolare che vede la RICORDI
realizzare una nuova versione del videoclip "Numeri
in Mia Vita", attualmente in rotazione sui principali networks
televisivi musicali in formato dolby sorround, attraverso un procedimento
tecnico solitamente utilizzato proprio per le pellicole cinematografiche.
Un album visivo, una continua sovrapposizione di immagini da comporre
e scomporre, da ascoltare con attenzione e senza la fretta a cui ci
ha abituati il nostro tempo che non ci aiuta più a capire che spesso
sono le sfumature a dare importanza alle cose.
Esempi concreti di queste caratteristiche li riscontriamo facilmente
sia nel calcio che nella musica; i DELTA V
ci ricordano, infatti, che come il calcio
era ancora visto in quegli anni come creatività, sregolatezza, fantasia;
un gioco pensato, non basato solo sulla velocità e la fisicità, ogni
partita trasmessa dalla televisione era un vero evento, non la regola,
non un'ennesima esibizione di sponsor fatta per essere consumata nel
breve volgere di novanta minuti,
anche nella musica accadeva la stessa cosa:
l'uscita di un album era un avvenimento importante, il frutto di un
lavoro attento fatto per durare nel tempo, non per essere bruciato nell'arco
di pochi giorni. Un Lp si consumava tra le mani di chi lo aveva acquistato,
ogni solco veniva spremuto a fondo come se chi lo ascoltava ne volesse
catturare l'essenza, l'anima, il senso più profondo.
Gli album non erano mai raccolte di brani scelti a caso solo per il
loro potenziale commerciale e per la loro vendibilità. I gruppi non
apparivano in continuazione in televisione per affermare la loro esistenza
tra mille altri.
----------------------------------------------------------
ASCOLTA i SALUTI dei DELTA V in
Musicland
(LU/ME/GI ore 20.30 Radio2000 92.2 99.2 FM)
Per ulteriori INFO, controlla ogni giorno questo sito e ascolta
Musicland
(RADIO2000 92.2 99.2 fm - Lunedi, Mercoledi e Giovedi ore 20.30)