3 febbraio 1985

Marco (1, 21-28) _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

[ apparizioni · cafàrnao · contestazione · edetismo · gioacchino da fiore · gruppo · madonna · medjugorie · ordalìa · padre nostro · paolo · papa · possessioni diaboliche · potere · preghiera · protesta popolare · razionalità · sabato · san francesco · sinagoga · spirito santo · vescovi ]

Non vi sarà sfuggita l'epistola di Paolo. Questa faccenda dell'uomo sposato che si preoccupa delle cose del mondo per piacere alla moglie; e la donna, sposata, che si preoccupa delle cose del mondo per piacere al marito. Mi sto domandando che cosa voglia dire Paolo: scusate, voi -ditemelo con grande sincerità- (mi rivolgo alle donne) voi, quello che fate, lo fate per far piacere al marito? O non ci sarebbe qui la denuncia dell'origine di certi amori e di certi matrimoni per cui poi per tutta la vita io vedo queste povere disgraziate donne che fanno i salti mortali per potere agganciare il proprio marito e per tenerselo vicino? Ne va di mezzo la concezione del matrimonio. Io credo che vi siate scelti per collaborare insieme a un piano divino, al quale piano divino bisogna fare piacere. Ma se partiamo dal principio che io devo fare piacere a mio marito e che mio marito deve fare piacere a me, vi confesso francamente che non vedo come andranno a finire queste unioni? E basta, perché altre cose più importanti, forse, dobbiamo trattare, anche se questa è fondamentale, intendiamoci.

Prima giornata di Gesù immerso nella vita pubblica. Una città precisa: Cafàrnao. Prima domanda (è una domanda che faccio anche a me stesso): Gesù per una trentina d'anni va alla sinagoga, ascolta, tace, incassa, ascolta tutti i riti dei preti -come si suol dire-, le loro prediche, e incassa, e ingoia... poi finalmente esplode e dice: "Basta, basta!"? oppure Gesù non va mai alla sinagoga, ma il giorno in cui ci mette piede, dice: "Ma qui, dove siamo? dove siamo?... Basta, basta!" Sì, è vero: a dodici anni lo troviamo in disputa con i dottori, ma in disputa. Dunque la contestazione è piuttosto radicale nei confronti della istituzione. Anzi, diciamo che in questo episodio c'è, in nuce , tutta la sua rivoluzione. I motivi per cui fu ucciso (lo dico, mi pare, per la terza o per la quarta volta, ma è bene che ce lo ricordiamo e non lo dimentichiamo mai) furono due, essenzialmente: fu accusato di contestare il sabato, di guarire il giorno di sabato (atteso che quel sabato avesse un significato assai profondo nella vita di un Ebreo; attorno al quale Sabato circolava -diciamo così- tutta l'esistenza); secondo: diceva che Dio era suo padre. Eh già, perché anche nell'ipotesi -ipotesi errata- che non fosse così, che Gesù Cristo non fosse Dio, certamente non vi è altra alternativa per mettere -per così dire- il palanchino dentro al sistema. In un sistema che ha Dio come ispiratore di ogni azione, anch'io certamente mi presenterei con questa etichetta: mi appellerei proprio a Dio, per dire che Dio è qualcosa di diverso da come lo avete definito voi. Ma qui si dà il caso che egli invece abbia le carte in regola. Qui gli ascoltatori restano spiazzati. In un primo momento, perché poi vedremo come Gesù venga cacciato via, a Nazareth, dalla sinagoga quando prende una certa posizione. Sono spiazzati, perchè parla con autorità, e non ripete. Ripetere, ripetere, ripetere. Tu fai il curato perché te l'ha detto il vescovo, tu fai il vescovo perché te l'ha detto il Papa, e quello, perché? "Già..." dice Gesù Cristo, ma molto sfumato quest'altro discorso Gesù Cristo. Io, io, io... e non vedete che tutti i predicatori, come ultima istanza, si appellano sempre al Concilio, al Papa, al Concilio, al Papa; e mai, e mai, e mai a Gesù Cristo? Ieri sera ascoltavo una trasmissione sul Libano: lì, una guerra di religione pura e semplice. Diceva questo giornalista che, andando nelle chiese delle varie confessioni, non aveva mai sentito un prete (dico di tutte, dai Cristiani, ai Musulmani, ai Drusi e così via), che parlasse di pace. Vi rendete conto? mai uno che parlasse di pace. Non vi è dubbio che la istituzione si è incancrenita in se stessa, e allora, ecco qui, Gesù dice "Basta!" Egli -ripeto- ha le carte in regola per farlo, mette il palanchino: "proprio in nome di Dio io vi dico che voi siete fuori strada". Guarisce di sabato: grossa violazione questa, se ne accorgeranno dopo, e lo accuseranno. Però lì per lì, siccome è la prima volta che accade, egli guarisce di sabato e restano frastornati (l'accusa non è ancora ben formulata, poi verrà formulata in maniera più precisa).

Vi avverto subito che dovrò fare l'esame filosofico e teologico delle apparizioni. Vi avverto subito quale sarà il nucleo della mia ricerca oggi. Queste battute iniziali servono soltanto per portarmi a questo momento centrale del nostro discorso. Il finale del Deuteronomio, in cui Mosè dice che colui che non è profeta venga ucciso, fu fatale a Gesù Cristo. Perché? Perché Gesù Cristo non esaltava il gruppo, perché Gesù Cristo prende le distanze dal gruppo, e anzi lo dichiara, questo gruppo, diabolico. "Lasciaci in pace, Gesù nazareno, sei venuto per rovinarci, io so bene chi tu sei" dice quell'uomo. E quello, che cos'era? Era una pedina del sistema. Dunque, io oso fare un'affermazione: le possessioni diaboliche sono le malattie della religione. Questo è l'altro aspetto interessante di Gesù. Egli le aggredisce sotto questo profilo (in questo la sua rivoluzione). Come? Intraprende la guarigione anche delle malattie, ma non come miracolo, bensì come metodo, bensì come principio. Il Creato non è poi così perfetto come andiamo pensando noi; dobbiamo fare qualche cosa per metterlo -diciamo così- in linea con la Verità. Diversamente voi siete costretti ad attribuire a un diavolo ciò che probabilmente altro non è che la tumefazione di un sistema che si esplica in taluni individui. Se le scimmie dovessero diventare matte (anche loro hanno le loro malattie, suppongo) quella malattia sarebbe la esplicazione del gruppo, nè più né meno. Allora, queste possessioni diaboliche -ripeto- sono una malattia delle religioni. {...}

Traduciamo dunque adesso le parole di Gesù. Quell'uomo, che stupido non era ... Non so se vi sia mai capitato di parlare con delle persone un po' squilibrate. Sì, certamente: invettive... c'è qualche cosa di rotto, non v'è dubbio, ma si potrebbe dire -come ho già detto altre volte- che il matto non è colui che perde la ragione; è colui al quale è rimasta solo la ragione (e allora, sotto certi profili, è molto più lucido di noi). Traduciamo: "Noi qui siamo a nostro agio in un assetto diabolico come questo, e tu, Gesù, vuoi toglierci la piazza. Tu infatti sei il santo di Dio, mentre qui le nostre guide sono i manutengoli di Satana". Gesù risponde: "Taci! ed esci da lui", accettando l'idea volgare che dentro a quell'uomo ci sia un altro uomo più potente di lui, al quale diamo il nome di 'demonio'. "Lascia l'uomo! Abbandona la preda!": su queste credenze fanno affari gli esorcisti. Ma anche questo modo di sfruttare il prossimo deve terminare. Tutti restano a bocca aperta. E poi si misero a discutere animatamente fra di loro dicendo "Beh, che cosa sta succedendo?" Eh, so anch'io, vengono rotti tutti i quadri di riferimento.

Detto questo, entro subito -d'amblé , come si dice- nel discorso delle cosiddette apparizioni. Apparizioni di Lourdes (quelle più famose, cito), quella di Fàtima, poi adesso -vediamo se leggo bene il nome- Medjugorie in Iugoslavia. Non chiedetemi se io ci credo o se io non ci credo. Mi sottraggo a questa impostazione del problema. Vediamo di fare una diagnosi che vi lascierà (voglio sperare di no) forse di stucco, così come di stucco restarono appunto quei signori che erano presenti nella sinagoga di Cafàrnao quando Gesù per la prima volta prese la parola in maniera autorevole. Dunque, in linea di principio, che cosa significano le cosiddette apparizioni? Volete che ve lo dica? Significano che qualche cosa non funziona. Maledetta, la mia diagnosi: vuol dire che qualche cosa non funziona. Facciamo le due ipotesi: se sono vere (se veramente Dio, per il tramite della Madonna, appare a Lourdes -vedete che cosa dico, eh?-, ciò significa che Dio continua a tirare le orecchie agli uomini e, in primis , ai Cristiani, perchè le apparizioni avvengono in casa loro. E voi invece andate in giro a dire: "Ah ah, noi abbiamo le apparizioni". Noi. Ma vi rendete conto che se sono vere -come vi ho detto-, c'è sotto un richiamo tragico? A casa vostra Dio stesso vi dice: "Guardate che le cose non funzionano", e voi vi gonfiate il petto, quando invece dovreste piangere, e convertirvi. Se sono 'false' (metto tra virgolette), cioè se sono opera umana (traduciamo bene: se sono grido dal basso), significa che così come siamo non siamo in ordine con il Messaggio. E allora ecco una protesta popolare; non a caso si tratta di pastorelli, in genere, e di gente umile e illetterata. Che cosa è questa? una protesta popolare. Perché? Perchè è l'unica possibile, in un sistema che crede di essere nella Verità. L'unica possibile. La quale protesta, anzichè esprimersi con delle categorie razionali, si esprime con categorie edetiche, fondate sulla percezione visiva, oppure favolistiche, oppure mitiche. Perché dico 'la protesta si esprime in questo modo'? Perchè quella razionale rischia l'eresìa. Le proteste razionali ve le posso citare: la più grossa è quella di Gioacchino da Fiore, il quale dopo il primo millennio del Cristianesimo (mi pare di avervelo già detto, ma bisogna che lo riconfermi, questo canone storiografico) disse: "Ma signori, qui le cose non vanno. Dopo mille anni dalla venuta di Cristo abbiamo una società diabolica, una struttura diabolica, piramidale, dove ci sono degli orrori dal punto di vista sociale". Eppure chi sono al comando? Ci sono i chierici, al comando. E allora, che cosa fa il buon Gioacchino da Fiore, sempre razionalmente parlando, e utilizzando categorie cristiane? Dice: "Bene, mettiamola così: c'è un'epoca in cui trionfa il Padre" (e sarebbe il Vecchio Testamento) "poi c'è un'epoca in cui è venuto il Figlio" per vedere di rimediare le cose, ma poi, dopo mille anni, qui non ci siamo, qui c'è qualcuno che ha rotto tutte le uova nel paniere, e dice: "io sono del parere che dovrà venire lo Spirito Santo". Voi vedete... egli... accusato di eresia... alla fine usa, per il tramite della razionalità, categorie cristiane: è vero che c'è il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Allora, questo Spirito Santo, che cosa sta a fare? Ci sarà l'era sua, in cui finalmente finirà lo strapotere dei chierici, cioè la costituzione piramidale e gerarchica della Chiesa. Oh, la parola brutta! lo so, la parola brutta, la parola che dà fastidio, e che diede fastidio anche all'epoca. Ecco, questa la posizione.

Poi, tra gli altri contestatori, a metà strada fra il puro edetismo e -diciamo così- la razionalità c'è san Francesco d'Assisi. Il quale, anche lui, si comporta in maniera totalmente diversa rispetto a quelle che erano le indicazioni dei concili, dei Papi e così via. Francesco, anche lui, ha fatto la sua impennata: "L'Altissimo mi ha rivelato...". Vedete? ha dovuto appellarsi al 'fuori sistema' perché il sistema attuale è in crisi. Dunque, per potere risolvere la crisi, dobbiamo appellarci di nuovo al 'fuori sistema'. Poi si pensi alla cosiddetta 'ordalìa' o giudizio di Dio (ne avrete sentito parlare). Poi è scomparsa, questa ordalìa, usata nel medioevo. Perchè? Perché anche qui si scavalca l'istituzione. In un sistema in cui voi non potete più criticare la istituzione (perchè quella vi dice che è di origine divina), voi cosa fate? Si capisce, nei Paesi dell'Est si può criticare su su fino al penultimo gradino, però dopo si vedono gli stivali, ma non si può più criticare l'autorità ultima, diversamente ci sono i lager e le condanne. Nel medioevo la stessa cosa: si poteva gridare, purché non si toccasse l'autorità ultima; diversamente c'era il rogo. E allora la disperazione popolare inventa questa ordalìa (l'ordalìa fu praticata anche da persone che poi sono diventate vescovi: credetemi sulla parola, non voglio qui farvi una lezione sull'ordalìa). Ecco che cosa accadeva: quando voi avete un vescovo che è un malandrino, quando voi avete un vescovo che è un adultero nel senso peggiore della parola, quando voi avete dei vescovi che sono simoniaci, voi che cosa fate? Non potete protestare, dal punto di vista del diritto, perché il diritto lo gestiscono loro. Voi avete sempre torto. E allora ecco scoppiare la cosiddetta ordalìa. Un sacerdote, che fu poi chiamato Pietro Igneo, perchè appunto andò in mezzo al fuoco, disse: "Il vescovo è un simoniaco. Io lo provo: adesso vado in mezzo al fuoco e vedrete che ne esco indenne. Questo vi mostrerà che Dio è con me, che è vero quel che dico, e che questo vescovo va deposto". {...} Senonché poi, ci si accorse che questa ordalìa era la protesta popolare contro l'istituzione, e via via Roma poi la condannò. Andava bene fino a tanto che si prendevano gli eretici in castagna, i quali dovevano dimostrare a rovescio di non essere tali, camminando sul fuoco senza bruciarsi i piedi. Ma quando ci si accorse che si usava nei confronti dell'autorità, ecco che questo 'giudizio di Dio' finalmente fu condannato.

Si scavalca l'istituzione che dovrebbe gestire la salvezza e ci si appella al 'fuori sistema', vale a dire a Dio che è il più forte di tutti, il Padrone dei padroni, il Papa dei papi, e così via. Questa è la situazione di Gesù a Cafàrnao. Anche a Lourdes, anche a Fàtima, che pure sono state inglobate dalla istituzione, alla fine, che cosa si dice? Anche queste apparizioni, che cosa significano? "La Madonna ha detto di pregare e di fare penitenza, perché i peccatori si convertano...". E tra questi peccatori, ci sono o no, anche i Cristiani? E tra questi peccatori, ci sono o no, le autorità ecclesiastiche? Ci sono o no? Questo è il punto. Sicchè il messaggio è pensato però dalla istituzione come giustificazione di se stessi, e come demonizzazione degli altri. La conversione allora è riferita a coloro che non credono, e non a se stessi; quando invece, a mio modo di vedere, se la Madonna appare a casa vostra, è per dire che la casa vostra è sporca, che non è pulita, che c'è qualcosa che non funziona. Ed è questa la lezione che non vogliamo capire; la riversiamo invece sugli altri, per dire che gli altri sono fuori strada. E non ci accorgiamo, invece -scusate se ripeto- che la Madonna sta tirando le orecchie proprio a noi. "La Madonna ha detto di recitare il rosario". Già, ma anche qui, come mai si lascia passare questo svarione teologico? Allora, la preghiera insegnata da Gesù non è quella autentica. Voi privilegiate una preghiera che è palesemente, non dico contro... (perchè alla fine, se vogliamo fare la diagnosi, l'Ave Maria, molto semplice, credo che non contrasti con il Padre Nostro), ma voi la privilegiate per dei motivi che non sono autentici. Perché la vera preghiera, rivelata da Gesù, è questa: Padre Nostro. E quando dal Padre Nostro si esce... ecco il motivo per cui io non recito mai le preghiere dopo il Vangelo (ve l'ho già detto, ma lo ripeto qui per chi non ci fosse stato) è proprio questo: perché in quelle preghiere c'è sempre qualche diavoleria, è uno scemenzaio di sciocchezze, dove aggiungiamo delle cose che sono in contrasto con il Padre Nostro. Se volete, qualche volta, a caso, io potrei farvi anche una controprova; non ho guardato quelle di questa domenica... ho sempre orrore di leggerle, per non dovermi trovare di fronte al contro-Padre Nostro. Dunque si tace di fronte a questa lacuna teologica. A questo punto scatta la reazione della istituzione, che in linea di principio dovrebbe gestire la salvezza. Approva l'apparizione se non mina, almeno formalmente, il suo potere; la disapprova se il suo potere viene intaccato o scalfito in un qualche punto, sia pure in forma indiretta. Per esempio, è subito sospettosa se la Madonna dice al veggente di pregare per il vescovo o per le autorità ecclesiastiche. Sta accadendo così in Iugoslavia. E' ovvio che la gente accorre... ho visto che da Ancona sono partite un mezzo milione di persone in un mese. Ci sono livelli di contestazione di cui vi ho detto soltanto qualcosa, perché ho letto ciò che il vescovo di quella diocesi ha scritto, dove ha squalificato tutte le guarigioni... perchè la Madonna, tramite uno o due di quei ragazzi, avrebbe detto di pregare per il vescovo, perché il vescovo.... allora si capisce, l'apparizione non è certamente giusta.

Io termino qui, ma non ho finito, naturalmente. Sotto un certo profilo vi ho soltanto fatto delibare il problema. Ci torneremo, perché ho qui un'intervista fatta al cardinale Ratzinger proprio su queste apparizioni, e poi sulla richiesta del perché mai i Papi anteriori a questo (e anche questo) non hanno mai rivelato il segreto di Fàtima. Ora adesso non posso dirvi... ma lì c'è qualcosa che non funziona rispetto proprio a quello che io vi andavo dicendo. Termino. Quando Cristo cessa di essere la novità in chi lo crede, che cosa diventa? Diventa una cifra di discriminazione tra chi crede o no nella nostra schematizzazione di lui, e nulla di nuovo nasce nella Storia. Allora, che cosa abbiamo? Rinnovamento, rinnovamento... sinodo di qui, sinodo di là, sinodo a livello nazionale, sinodo a livello universale, tutto quello che voi volete. Ma pilotato, il rinnovamento, dalla istituzione; mentre invece dovrebbe essere pilotato da Gesù Cristo: questo l'eterno messaggio di Gesù nella sinagoga di Cafàrnao.