Roberto Giuberti intervista il dott.Paolo Peressotti veterinario in Parma


1.      cosa puo’ consigliare ad una persona che si accinga ad acquistare un cucciolo?

Quando ci si accinge a scegliere un cane fra i soggetti di una cucciolata è opportuno valutare il carattere, preferendo quello che mostra maggior interesse verso il mondo e verso l’uomo e che si mostra più estroverso degli altri. Dal punto di vista sanitario è opportuno verificare che non ci siano lesioni cutanee quali croste o aree alopeciche, che l’ambiente in cui soggiornano sia pulito e che siano in buone condizioni fisiche anche il resto della cucciolata e la madre. Dopo aver scelto il cucciolo è necessario informarsi se la sverminazione e la prima vaccinazione siano già state eseguite e, in tal caso, farsi rilasciare il libretto sanitario del cucciolo.

2.      quali accortezze si devono avere nel momento in cui l’animale prende contatto con la nuova casa?

Il cucciolo che entra nella sua nuova casa è spaventato dall’ambiente nuovo e scioccato dal distacco dai fratelli e dalla madre, quindi è necessario offrirgli un ambiente accogliente, tranquillizzante ed in cui sappia subito riconoscere la propria posizione. Tutti i famigliari dovranno fare la sua conoscenza ma è importante non opprimerlo con troppe attenzioni, non tenerlo sempre in braccio ma piuttosto lasciarlo libero e consentirgli di ispezionare la casa e di conoscerla. Sin dall’inizio deve avere a disposizione un luogo SUO in cui riposare ed in cui potersi appartare; la cosa ottimale è fornirgli un giaciglio comodo da raggiungere e non pericoloso, quindi una soluzione ottimale è rappresentata dalle brandine. Da scoraggiare sin dall’inizio l’utilizzo di poltrone, divani, sedie e letti, non solo perché sono troppo alti e quindi pericolosi per un cane di questa taglia e con questa particolare conformazione fisica, ma anche perché lo si aiuterà a crescere educato ed in armonia con i componenti della famiglia. Il cibo dovrà essere fornito 3-4 volte al giorno usando ciotole apposta ed ad orari fissi per aiutarlo ad inserirsi nel ritmo della sua nuova casa; la ciotola del cibo NON deve essere lasciata a disposizione: se dopo quindici minuti dalla somministrazione del cibo questo non è stato consumato, la ciotola deve essere tolta e riproposta all’ora consueta, senza offrire nessun altro tipo di cibo. Per i primi 6 mesi di vita il cucciolo non riesce a governare gli sfinteri e per aiutarlo ad imparare ad utilizzare il luogo giusto, ad esempio il giardino, è opportuno portarlo fuori il più spesso possibile, lodarlo tutte le volte che urina o defeca nel posto giusto ed ignorarlo completamente quando sbaglia.

3.      sappiamo che la razza carlino ha problemi respiratori e dermatologici, possiamo parlare di malattie congenite?

Per i problemi dermatologici e respiratori che purtroppo affliggono questa razza, più che di malattie congenite, parlerei di PREDISPOSIZIONE DI RAZZA: la particolare anatomia delle vie respiratorie (canna nasale corta, ipoplasia delle narici, riduzione del diamtre della trachea e dei bronchi) e la presenza delle tipiche “pieghe” cutanee sono caratteristiche che predispongono fortemente all’insorgenza di malattie tipiche dell’apparato.

4.      ci sono cose che il padrone di un carlino non deve assolutamente fare ?

Per vivere con un Carlino è sempre necessario ricordare i limiti fisici tipici della razza quindi non bisogna MAI:

v      sottoporre il cane ad esercizio fisico intenso, la cosa migliore è lasciare che si autoregoli e quindi si possa fermare quando ne senta la necessità;

v      non tenerlo al caldo e senza acqua di bevanda a disposizione.

5.      lo standard della razza e i giudici nelle esposizioni contemplano un tipo di carlino piuttosto robusto, i veterinari sono per un cane più asciutto, cosa possiamo consigliare
?

A causa dei numerosi problemi respiratori tipici della razza è opportuno evitare che il cane sia sovrappeso per diminuire lo sforzo durante l’esercizio fisico e per migliorare la circolazione, quindi l’ossigenazione dei tessuti periferici. Normalmente il rispetto del peso fissato dallo standard consente di avere un cane “tornito” ma non grasso, di conseguenza direi di rispettare lo standard.

6.      quale dieta è più idonea per i nostri carlini?

La dieta ideale per questo tipo di cane è costituita da alimento commerciale di buona marca, adatto all’età ed al peso. L’utilizzo del cibo industriale consente di fornire un alimento completo, bilanciato ed altamente digeribile, aspetto fondamentale sia per la corretta funzionalità dell’apparato digerente che per evitare allergie cutanee di tipo alimentare che andrebbero a minare l’omeostasi dell’apparato cutaneo favorendo l’insorgenza delle più frequenti malattie cutanee. Per quanto riguarda la quantità dipende dal tipo di alimento quindi la cosa migliore è consultare la tabella indicata sul sacco, facendo riferimento al peso del cane.

7.      quali vaccinazioni sono da eseguire durante l’anno?

Le vaccinazioni da eseguire in un animale adulto annualmente sono tre:

v     eptavalente contro le sette principali malattie del cane;

v     leptospirosi;

v     rabbia, soprattutto per i Carlini destinati a viaggiare e a partecipare a mostre.

Oltre alle vaccinazioni sopracitate, annualmente deve essere effettuata la prevenzione contro la filaria.

8.      come sarebbe opportuno comportarsi per l’igiene del nostro carlino?

L’igiene del mantello del cane è un aspetto importante soprattutto in questa razza particolare, considerando i numerosi problemi cutanei che ha. Il lavaggio del cane non deve essere fatto più frequentemente di UNA volta al mese ed utilizzando prodotti appositamente formulati che non siano lesivi per la cute del cane. La pulizia quotidiana delle pieghe del muso e della coda è più importante del lavaggio totale del cane: ogni giorno è necessario detergere le pieghe per rimuovere il materiale che in esse si accumula utilizzando cotone imbevuto con acqua borica o con un blando disinfettante.

9.      ci sono particolari accorgimenti o consigli da dare a chi volesse fare accoppiare il proprio cane?

Nel caso si voglia far riprodurre il proprio cane è opportuno o appoggiarsi all’allevatore da cui si è comprato il proprio cane o ricercare fra i privati un cane che abbia una morfologia adatta al proprio. Nel caso si possegga un maschio è bene farsi portare la cagna così che l’incontro avvenga in un ambiente a lui conosciuto in cui si senta tranquillo e al sicuro. Nel caso si possegga una femmina è necessario monitorare il calore per individuare i giorni più opportuni per l’accoppiamento per la qual cosa è necessario condurre la cagna dal veterinario per attuare la colpocitologia dopo circa 8-9 giorni dall’inizio delle perite ematiche. L’accoppiamento deve avvenire almeno due volte in giorni consecutivi o alternati.

In questa razza il parto può essere difficoltoso, quindi in prossimità della data fatidica è opportuno attuare una visita per verificare che le condizioni della madre siano ottimali, considerando comunque che i cesarei hanno un’incidenza molto elevata per le caratteristiche di macrocefalia tipiche dei Carlini così come dei Bull Dog.

10. abbiamo detto che questa razza soffre particolarmente il caldo, cosa dobbiamo fare per  non esporlo a  situazione di pericolo?

Nel caso il cane sia fortemente accaldato è opportuno bagnarlo o direttamente con acqua o utilizzando delle bende imbevute di acqua fresca da passargli sul corpo, soprattutto nel piatto delle cosce, zona glabra e fortemente irrorata. E’ inoltre opportuno tenerlo in un luogo calmo, fresco e con un buon ricambio d’aria per che avvenga correttamente la normale polipnea termica. La cosa migliore è impedire che il cane si accaldi evitando

v     di fargli fare esercizio fisico intenso;

v      tenerlo in un luogo caldo, soleggiato ed umido;

v     di imporgli lunghi tragitti in auto se non condizionata.