S. NATALE 2007

Caro papà... caro papà,
accidenti quanto è difficile fare questo
mentre gli occhi si riempiono di lacrime e si ha la sensazione di soffocare.
Ci tenevi molto a questo appuntamento, mi sforzerò affinchè tutto continui come da sempre.
Se solo riuscissi ad immaginare quegli orizzonti senza fine, quella luce che tutto investe e penetra...
forse il mio cuore si placherebbe ma il dolore è troppo grande e troppo profondo che supera l'immaginazione.
Ci manchi papà, ci manca il tuo corpo, le tue mani calde, le tue parole.
Ogni cosa ci riporta a te, spesso ripetiamo a noi stessi che è tutto un sogno
ma poi la realtà ci fa tornare con i piedi per terra, non ci sei, non ci sei più.
Non passa giorno che non ripensiamo alla triste storia iniziata un anno fa preciso,
quando andammo a quel " Calvari Hospital ".
Quei famosi tre giorni quando abbiamo capito che il tuo tempo stava per finire.
Improvvisamente sei diventato per noi fragile, indifeso, tenero, unico e indispensabile.
Abbiamo pianto in silenzio. Quanto è stato difficile nasconderti la verità !
Menzogne su menzogne ma credimi con il cuore gonfio.
Quando chiedevi spiegazioni e non potevamo dartele, avevamo la morte nel cuore.
Tu sei stato grande, solo adesso abbiamo capito quanto stavi male, più del nostro immaginario,
il tuo silenzio ci ha tratti in inganno, credo che tu abbia fatto lo stesso nostro gioco...e tutto per amore.
Poi quelle cadute strane, poi quei discorsi così profondi davanti a zio Arturo, tutto lasciava pensare ma non credere.
Poi è arrivato quel fatidico giorno del 15 agosto e tutto è precipitato.
Il tuo decorso è stato rapido ed intenso.
Vederti così indifeso stringeva il cuore, vedere che volevi scrivere ma non riuscivi più
a coordinare i movimenti della mano, è stato per noi terribile, la tua sentenza definitiva era stata manifestata.
Era come prendersi cura di un bambino, di un bambino che ha conservato fino in fondo la sua riservatezza.
I ruoli si erano invertiti prima eri tu ad occuparti di noi, da quel momento in poi toccava a noi figlie.
Inizialmente venivamo giù dopo cena per metterti a letto, eri disorientato, ridevi, scherzavi,
sembrava quasi che non ti rendessi conto di quello che stava succedendo e questo fino a quando
abbiamo capito che mamma non poteva più gestire la situazione da sola.
Siamo rientrate nella casa paterna, che quasi non conoscevamo più nel suo intimo, abbiamo riscoperto
aspetti della nostra infanzia, il piacere di dormire di nuovo insieme, di condividere sensazioni, paure, gioie.
Poi giorno dopo giorno ci è sembrato di entrare in un vortice senza fine, non comunicavi più, il problema del bagno,
la cura della tua persona, il bere, il mangiare, il catetere, la flebo, l'intestino, i reni ed infine la lingua.
Tu grande oratore da sempre, colpito nella parola, nella comunicazione, quanto devi aver sofferto !!
Non riuscire a comunicare con noi se non attraverso gli occhi è stato struggente.
Eppure in quelle serate, forse le ultime prima del crollo finale, quando eri circondato da tutti noi,
hai tenuto banco, ci hai fatto divertire, hai cantato con noi, hai fatto trapelare tutto l'amore che avevi dentro.
La tua riservatezza ti ha fatto soffrire molto, non hai mai accettato che fossimo io ed Elvira a prendersi cura di te.
Siamo poi arrivati alla fine, quella giornata del 28 ottobre non la dimenticheremo mai più,
non volevi andare via, non volevamo mandarti via.
Dopo cinque ore di agonia finalmente il Signore ti ha chiamato a Sè.
I tuoi ultimi respiri sono stati contratti, duri, eri visibilmente contrariato
ma poi il tuo volto si è rasserenato e sei andato via per sempre...
Per sempre dalla nostra vita ma non dal nostro cuore.
Ora che sei lassù, insieme a zio Arturo, ai tuoi genitori, a tua sorella, ai nonni, ti prego non ti dimenticare di noi,
ma in particolar modo veglia su mamma, ha ancora tanto bisogno di te, dalle forza e coraggio, lei è stata "grande"
la degna moglie di un uomo come te. Devi essere fiero di lei come lo siamo tutti noi.
Parlaci ancora papà, adesso che sei vicino a Gesù, digli che gli vogliamo bene, sicuramente ti ascolterà.
Il Natale è sempre il Natale perchè nasce Gesù ma per noi non sarà più lo stesso.
Il tempo passerà, tu ci hai insegnato ad andare avanti, verranno tempi migliori, Luana e Daniele si sposeranno,
nasceranno dei bambini ed il ciclo della vita riprenderà il suo corso ma...
nessuno o cosa ci farà dimenticare il posto dove eri seduto, con quel maglione marrone a polo
ed il tuo piccolo salvadanaio vicino, pronto per giocare a tombola.
Ti vedo ancora mentre tenti di catturare l'attenzione dei presenti
perchè dovevi leggere questa lettera e le altre dei tuoi nipoti.
Ti vedo mentre esorti mamma a fare silenzio, perchè tu dovevi leggere con sentimento,
condividere quello che noi avevamo scritto, complimentarti per i buoni propositi espressi più o meno veri
ma di una cosa ne sono certa che la famiglia unita intorno a te era la cosa alla quale tenevi di più.
Molta gente ha pianto per te, gente importante e gente semplice, tutti ti hanno definito un uomo gentile,
buono, generoso con tutti e pronto sempre a mettere a disposizione della collettività il tuo sapere.
Grazie a queste persone che si sono strette intorno al nostro dolore ma un grazie speciale, papà,
lo dobbiamo ai nostri cugini Ugo ed Umberto, che non ti hanno lasciato mai,
hanno sofferto con noi, sperato con noi, pianto con noi.
Le loro attenzioni venivano dal cuore, ti hanno considerato veramente un secondo padre.
Anche Gesù è stato fiero di te, hai messo in prativa nel corso della tua vita, tutti i suoi insegnamenti,
sia verso te stesso, verso la famiglia che verso il prossimo.
I tuoi ideali su Dio, Patria e Famiglia si sono fatti avanti con forza fino al tuo ultimo respiro.
Hai continuato ad insegnarci qualcosa di veramente profondo fino alla fine.
Grazie Gesù Bambino, Grazie che hai permesso questo !
Ti vogliamo bene papà ! ti vogliamo bene nonno ! ti voglio bene marito ! ti vogliamo bene cognato, suocero, zio e amico !
Ti abbiamo voluto bene per come eri e ti vogliamo bene per quello che ci hai lasciato " AMORE ".
Buon Natale

P.S. Se da lassù riesci a vedere il " PONTE DELL'ARCOBALENO"
tira un bacio da parte nostra ai cari gattini Trilly, Stella e Cristina
ed ai cagnoloni Rosy e Sheila. Anche loro rimarranno sempre nei nostri cuori.
Buon Natale piccoli amici pelosi


Rita
(inviato il 9 gennaio 2008)






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