L’Avvento è tempo di gioia,
perché fa rivivere l’attesa dell’evento più lieto nella storia:
la nascita del Figlio di Dio dalla Vergine Maria.
Ma è anche tempo di penitenza e conversione
per prepararsi alla venuta del Dio Bambino.
È un tempo di preparazione spirituale al Natale,
un tempo di attesa e di preghiera.
La corona d'avvento nasce come simbolo pagano,
che successivamente è stato adottato dalla cristianità,
come simbolo dello scorrere del tempo.
La corona di Avvento ha la funzione di annunciare l'avvicinarsi del Natale
soprattutto ai bambini, per prepararsi ad esso, suscitare la preghiera comune,
manifestare che Gesù è la vera luce che vince le tenebre e il male.
La corona è fatta di vari sempreverdi
che stanno a significare la continuità della vita.
La forma circolare della ghirlanda simboleggia
l'eternità di Dio che non ha nè inizio nè fine,
l'immortalità dell'anima e la vita eterna in Cristo.
La corona è inoltre segno di regalità e vittoria.
La corona di Avvento annuncia che il Bambino che si attende
è il Re che vince le tenebre con la sua luce.
Il colore delle candele è quello della liturgia:
per le prime due domeniche e la quarta d'Avvento le candele sono viola ;
colore della penitenza.
" Convertitevi perchè il regno dei cieli è vicino !" "Voce di uno che grida nel deserto:
preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri".(Mt.3,1-3)
A Gesù interessa il nostro cuore; è lì che dobbiamo preparare le vie,
colmare i vuoti, cambiare, convertirci.
Nella fede, nella preghiera, nell'impegno di cambiare tante cose
che vanno cambiate nella nostra vita, possiamo vivere l'attesa del Signore
e sperimentare la sua grazia, la sua gioia, la sua salvezza.
Nella terza domenica d'Avvento detta " Gaudete " la candela è rosa,
colore simbolo dell'amore di Gesù che diventa uomo.
"Rallegratevi nel Signore, sempre ... Il Signore è vicino !" (Fil 4,4-5).
Dio è vicino, compassionevole, Padre misericordioso
che ci segue amorevolmente nel rispetto della nostra libertà:
tutto questo è motivo di una gioia profonda.
Giovanni il Battista che ci prepara all'avvento del Salvatore
ci prepara anche a quello che dovrà essere la nostra parte nell'opera della Salvezza,
perché essa non può esserci senza la nostra libera cooperazione.
Da questo pressante invito alla gioia,
prende nome la terza Domenica d'Avvento
tradizionalmente detta Domenica "Gaudete".
"Gaudete", cioè gioite, rallegratevi perché il Signore è vicino!
La prima candela si chiama " Candela del Profeta " ed è la candela della speranza.
Ci rammenta che molti secoli prima della nascita del bambino Gesù,
uomini saggi chiamati profeti predissero la sua venuta.
Un profeta di nome Michea predisse perfino che Gesù sarebbe Nato a Betlemme !
La seconda candela è chiamata " Candela di Betlemme " ,
candela della chiamata universale alla salvezza,
ci ricorda la piccola città in cui nacque il nostro Salvatore. "E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda:
da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele".
La terza candela è chiamata la " Candela dei Pastori ", candela della gioia,
poiché furono i pastori i primi ad adorare il bambino Gesù e a diffondere la buona novella.
La quarta candela è la " Candela degli Angeli " per onorare gli angeli
e la meravigliosa novella che portarono agli uomini in quella notte mirabile.
La quinta candela, al centro, e quella che si accende la notte di Natale, ed è bianca.
Rappresenta Gesù, Luce del mondo. " Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. "Gv.1,9
La corona d'Avvento oltre ad essere utilizzata in chiesa
durante la celebrazione della Santa Messa,
può diventare un elemento prezioso nelle nostre famiglie, piccole chiese domestiche.
Le candele vengono accese una per settimana, al sabato sera o alla domenica,
quando tutta la famiglia è riunita; solitamente dal più piccolo,
proprio perché questa tradizione è nata per preparare i bambini al Natale.
Durante la settimana si possono accendere le candele
(una per la prima settimana, due per la seconda ecc.)
quando si prega o si mangia insieme o quando arriva un ospite.
La Preghiera in Famiglia
P: papà o mamma F: famiglia
P. Il giorno è vicino ! F. Buttiamo via le opere delle tenebre.
LETTURA
Dal vangelo secondo Giovanni (1,9-14) (oppure Vangelo della domenica).
La luce vera, Colui che illumina ogni uomo, stava per venire nel mondo.
Colui che è "la Parola" è diventato uomo e ha vissuto in mezzo a noi uomini.
Noi abbiamo contemplato il suo splendore divino.
Silenzio.
Un figlio accende una, due, tre o quattro candele, a seconda della domenica.
Si può anche intonare un canto.
PREGHIERA P. Vieni, Luce vera,
tu che illumini ogni uomo.
Rischiara le nostre tenebre
e non avremo più paura
perché tu, Gesù,
sei luce alla nostra strada.
Donaci di portare la tua luce
ai nostri fratelli. F. Amen.
BENEDIZIONE P. La luce del Signore risplenda su di noi,
perché la nostra gioia sia piena.
Il padre, fa un segno di croce, col pollice, sulla fronte dei presenti.