La leggenda della Befana



Tanto tanto tempo fa, la Befana
era soltato una vecchina piena di acciacchi per l'età
e passava le sue giornate facendo calze, calzine e calzettoni per i bambini del paese.
Viveva sola in una casetta di legno vicino al grande bosco di querce e castagni
ma non sentiva la solitudine perchè ogni mattina appena si alzava
sbriciolava il pane secco e lo sistemava sul davanzale della finestra,
poi chiamava gli uccelli del bosco battendo fra loro due cucchiaini.
Passeri, merli ma anche picchi e fringuelli,
tortore e pettirossi arrivavano immediatamente
a far colazione e siccome non avevano paura di quella minuscola vecchina
mangiavano anche dalle sue mani e cantavano per ringraziarla.
Accadde un Natale che la povertà si fosse impadronita del paese
e non si trovava quasi più nulla da mangiare; non solo mancavano dolci e torroni,
mancava proprio tutto, c'era giusto un pezzo di pane al giorno a testa e niente più,
tanto che i bambini erano magri e tristi quasi non avevano nemmeno la forza per giocare.
La vecchina lasciava il suo unico tozzo di pane agli amici uccellini ma avrebbe voluto
fare qualcosa anche per i bambini, e non solo calze, calzine e calzettoni
che lo sapeva bene, non si possono mica mangiare.
La situazione era grave davvero e gli uccelli del bosco si riunirono in gran consiglio
sopra i rami della quercia più alta. " C'è bisogno di noi !" cinguettarono ,
" siamo qui per questo " fischiarono in coro tutti daccordo:
bisognava chiedere un favore alla fata Primavera che passava l'inverno
dormendo nel grande nido che proprio gli uccelli le avevano regalato.
Così fecero e volarono dalla fata che riposava tranquilla
e non sapeva nulla di quanto stava accadendo.
Tutti in coro gli uccelli cantarono il canto della primavera che si sveglia
come facevano ogni anno verso la fine di marzo;
non era marzo ma era proprio un'emergenza !
E la fata Primavera si destò tutta infreddolita e ancora piena di sonno;
allora si fece avanti il pettirosso, le si posò su di una mano
e le spiegò quanto grave fosse la situazione.
Già faceva meno freddo quando la fata Primavera spiegò le sue idee cantando:
"Ogniun di voi doni una piuma e poi l'aggiunga alla scopa che volare così potrà,
nessuna calza vuota sarà, il mio cuore le riempirà !".
Appena pronunciate tali parole la fata si riaddormentò
perchè era ancora invernoe riusciva a malapena a tenere aperti gli occhi.
Gli uccelli che si fidavano di lei le ubbidirono immediatamente
e ogniuno si staccò una piuma e la nascose nella scopa della vecchina
proprio come aveva detto la fata, poi
si misero in attesa di quello che sarebbe successo.
La sera della vigilia dell'Epifania la vecchina si accorse con sorpresa
che le calze erano diventate addirittura una montagna,
fece per metterle nel solito sacco per portarle in paese l'indomani
e scoprì che non erano vuote, ma piene di ogni bendidio,
e che più ne infilava nel sacco, più ce ne entravano, non solo,
quando si avvicinò alla scopa la vide sollevarsi come fosse un uccello.
Allora la scopa parlò e aveva la voce gentile di fata Primavera:
"Sali a cavalcioni che voleremo insieme per portare ai bambini
tutte queste calze prima che faccia giorno."
La vecchina ubbidì e fu così che per un giorno all'anno divenne la Befana.
Per il resto continuò a sferruzzare calze di tutti i tipi e naturalmente,
a mettere le briciole di pane sul davanzale.
di Ilaria Guasco
"Feste per tutto l'anno"
De Agostini editore



Nella tradizione cristiana l’Epifania,
termine greco che significa manifestazione,
(della divinità di Gesù ),
è la festa che rievoca la visita dei Re Magi al Bambinello,
e oggi la Befana porta i doni ai bimbi bravi
in ricordo di quelli offerti a Gesù Bambino dai Magi.

La notte del 5 gennaio...

...non dimenticare di appendere
la calza al caminetto o alla cappa in cucina,
se vuoi trovarla l'indomani piena di cose buone.




La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col vestito alla romana:
Viva viva la Befana !




Consigli dalla

La prima libreria cattolica online
Aiuto! Si è arrabbiata la befana
(Tante storie/poesia/teatro)
di Ceccarelli Patrizia
Uno Perché Babbo Natale arriva sempre prima della Befana e porta i giochi più belli? Perchè deve essere sempre lui ad avere più riconoscimenti da parte dei bambini? No, questa volta la Befana proprio non ci sta! Due personaggi-simbolo dei bambini sono allo scontro e rivendicano le proprie posizioni, ma il lieto fine non manca. Un trama semplice con illustrazioni a colori armonizzate dal gioco della grafica per il divertimento dei più piccoli.

Si è rotta la scopa volante di una befana un pò stravagante
di Obialero Simona, Corso Enrica
Una befana particolare con un gatto un po' matto e dei cugini decisamente speciali: ecco di che parla questo libro. E poi di come tutti insieme sapranno aggiustare la scopa che si è rotta. Un bambino aiuterà la befana e i suoi amici a continuare a svolazzare per i cicli della città, così che nessuno resti senza la sua calzetta. Età di lettura: da 6 anni.

Io credo che la befana

Finalmente tutte le nostre domande sulla Befana avranno una risposta! Quanti anni ha? Ma è veramente brutta come si dice in giro o sono solo voci? Va vestita di stracci tutto l'anno, oppure ogni tanto si mette un completo alla moda? I dolci che troviamo nella calza, li prepara tutti lei, o avrà dei fornitori? Che rapporti ha con Babbo Natale? sono sposati? sono fratelli? Sono solo amici? E la sua scopa è assicurata? Un bambino prepara una ricerca sulla Befana raccogliendo notizie, foto, articoli di giornale, storielle, ma soprattutto facendo ipotesi sulla vita della celebre vecchietta con le scarpe rotte. Età di lettura: da 6 anni.

Aspettando Natale


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Nel Giardino degli Angeli by Anna

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