Oggi voglio invitare tutti alla Confessione ! La Confessione Pace, pace, pace, riconciliatevi !
"Tornate al fervore primitivo!"
Adattatao da Eco di Maria nr.145

Confessatevi ogni mese!
La confessione è il sacramento nel quale Dio ci perdona tutti i nostri peccati
dei quali ci pentiamo, e decidiamo con l'aiuto di Dio di non peccare più.
La confessione é il sacramento della grazia e della salvezza.
Può essere come una resurrezione spirituale.
È un gioioso incontro del piccolo uomo peccatore
col grande fratello misericordioso Gesù Cristo, presente nella sua Chiesa.
Il cristiano si accosta alla confessione perché, alla luce della fede,
consapevole delle proprie azioni, o almeno delle sue intenzioni,
sa di non essersi accostato come un fratello né a Dio, né al Padre.
Cosciente quindi di aver violato l'amore, si accosta alla confessione
perché si duole del proprio comportamento e desidera, con la grazia,
il perdono e l'assoluzione, riconquistare l'amicizia di Dio in Cristo.
Nel sacramento della penitenza, il cristiano in un certo senso rinasce
e acquisisce nuovamente la santità bettesimale più o meno distrutta dal peccato.
Chi si salva tra i cristiani, generalmente lo fa grazie a questo sacramento.
La confessione è una grande grazia, un prezioso dono del Risorto ai suoi discepoli.
Siamo tutti peccatori e siamo tutti feriti dal peccato.
Le ferite hanno bisogno di cure e medicine, il malato deve guarire.
Questa è la confessione, è la medicina e la convalescenza che guarisce il nostro cuore ferito.
Il Signore Dio è il medico e guaritore
e l'intermediario è il sacerdote, il confessore.
Il nostro Salvatore ha posto la confessione come condizione del perdono.
Il pentimento è la condizione fondamentale della confessione.
L'essenza della confessione è innanzitutto la convinzione che il peccato ci allontana da Dio,
ci fa perdere una vita di grazia, ci allontana dalla strada della salvezza
e offende la bontà divina.
Alcuni dicono: non mi confesso perché non mi voglio illudere.
Ho promesso tante volte e sono ricaduto nel peccato.
Questo è completamente sbagliato.
Chi si pente sinceramente, non si inganna.
Le cadute sono lo specchio della nostra debolezza e della nostra natura fragile.
La confessione quindi serve a rafforzare il nostro spirito e illude solo quanti
non si pentono realmente. Chi invece lo fa, merita sempre il perdono.
Si commette, invece, sacrilegio quando alcuni peccati gravi vengono volontariamente taciuti
durante la confessione, quando non vengono ammessi e riconosciuti pur avendoli commessi.
Basterà ricordare che nulla può essere taciuto a Dio perché egli
conosce tutti i nostri peccati, meglio di noi stessi.

Sin dal secondo giorno delle apparizioni, il 26 giugno 1981,
Maria rivela a Ivanka il motivo essenziale della Sua venuta nel mondo:
"...desidero stare con voi per convertirvi e per riconciliare il mondo intero".
Lo stesso giorno, scendendo dal Podbrdo, Marija rivede accanto ad una grande croce,
la Vergine in lacrime, che ripete: "Pace, pace, pace, riconciliatevi.
Riconciliatevi con Dio e tra voi.
Per questo bisogna credere, pregare, digiunare e confessarsi!"

La chiamata alla conversione costituisce il cuore
e il centro del messaggio di Maria a Medjugorje.
Il mezzo più sicuro, ripetutamente da Lei indicato,
per il cambiamento spirituale e per rimanersi sulla via della conversione,
è il sacramento della riconciliazione.

Maria insiste ripetutamente sull'importanza della pratica frequente e sistematica
di questo sacramento: "Bisogna invitare i cristiani a confessarsi ogni mese,
soprattutto il primo sabato del mese...
Ho invitato la gente alla confessione frequente" (6 agosto 1982).
Lo stesso giorno, la festa della Trasfigurazione,
ne afferma la speciale efficacia per guarire le malattie spirituali
di cui soffre "la Chiesa occidentale":
"... La confessione mensile sarà un rimedio per la Chiesa d'Occidente.
Bisogna trasmettere questo messaggio all'Occidente".

Riafferma lo stesso giudizio spirituale nel mese di dicembre 1983,
estendendone poi la validità a tutto l'orbe cattolico:
"La confessione mensile sarà un rimedio per la Chiesa occidentale.
Intere porzioni della Chiesa potranno essere guarite
se i fedeli si confesseranno una volta al mese".

Alla vigilia della festa dell'Annunciazione 1985,
Maria rivolge uno speciale invito venato di delicata tenerezza materna,
alla riconciliazione sacramentale prima delle grandi feste liturgiche:
"Oggi voglio invitare tutti alla Confessione,
anche se vi siete confessati solo qualche giorno fa.
Desidero che viviate la mia festa nel vostro intimo,
ma non la potete vivere se non vi abbandonate completamente a Dio.
Perciò vi invito tutti a riconciliarvi con Dio!".
Questo messaggio sembra indicare anche l'importanza
di una continua purificazione del cuore per poter vivere in pienezza
la comunione con Dio donata attraverso la Chiesa
e il valore spirituale della confessione frequente.

L'ultimo giorno dell'anno 1983, nel messaggio a Jelena,
la Madonna rinnova l'invito alla confessione per accogliere pienamente i frutti
del nuovo anno santo straordinario indetto dalla Chiesa:
"Per voi desidero che questo nuovo anno sia realmente santo.
In questo giorno, quindi, andate a confessarvi
e purificatevi per questo nuovo anno" (31.12.1983).

Accanto agli aspetti legati alla frequenza della confessione,
la Madonna sottolinea in modo inequivocabile anche l'importanza decisiva
di una adeguata disposizione interiore da parte dei penitenti:
"Non vi confessate per abitudine, per restare gli stessi dopo.
No, così non va bene.
La confessione deve dare un impulso alla vostra fede.
Deve stimolarvi ed avvicinarvi a Gesù.
Se per voi la confessione non significa niente, in verità vi convertirete difficilmente"
(7.12.1983).
Quest'ultima osservazione, venata di gravità, suona come un monito a quanti,
ai nostri giorni, trascurano con colpevole leggerezza il sacramento della riconciliazione.

Infatti, nella sapiente pedagogia di Maria la pratica spirituale della confessione,
accurata e frequente, rappresenta indubbiamente un elemento di importanza fondamentale
per realizzare un autentico cammino di conversione.
I contenuti dell'appassionato messaggio della Madonna trovano perfetta rispondenza
nel magistero del Papa, che su tale materia esprime,
con esemplare chiarezza e sollecitudine pastorale, giudizi del tutto analoghi
nella Enciclica "Reconciliatio e paenitentia".
Questa, per ragioni incomprensibili,
sembra essere stata largamente disattesa o ignorata
da vaste schiere di fedeli, laici e anche sacerdoti.

La Madonna invece, maternamente sollecita della gioia
e della vera pace dei suoi "cari figli",
rivolge anche l'esortazione a riprendere la pratica della confessione generale
oggi caduta in disuso, o perfino disapprovata da certi confessori:
"Cari figli, vi prego, date al Signore tutto il vostro passato,
tutto il male che si è accumulato nei vostri cuori.
Desidero che ognuno di voi sia felice, ma con il peccato nessuno può esserlo". (25.02.1987).

Lo stesso invito, accompagnato da note di commovente tenerezza spirituale,
è contenuto in un bellissimo messaggio di preparazione al Natale:
"Cari figli, anche oggi vi invito a preparare i vostri cuori per questi giorni,
in cui il Signore desidera in modo particolare purificarvi
da tutti i peccati del vostro passato.
Voi, cari figli, non potete farlo da soli, perciò sono qui io ad aiutarvi.
Pregate, cari figli, solo così potrete conoscere tutto il male che sta in voi
e affidarlo al Signore in modo che il Signore
possa purificare del tutto i vostri cuori"(4.12.1986)

Inoltre Maria nella confessione indica il mezzo necessario
per poter accogliere in pienezza i doni della pace, della verità e della gioia,
che Gesù vuole riversare nel mondo, attraverso coloro che Maria ha scelto,
perché ne diventino strumenti autentici e veri portatori a tutti gli uomini:
"Gesù desidera riempire i vostri cuori di pace e di gioia.
Non potete realizzare la pace se non siete in pace con Gesù;
per questo vi invito alla confessione,
affinché Gesù sia la vostra verità e la vostra pace" (25.1.1995).

La confessione rappresenta indubbiamente il mezzo spirituale più efficace
per disarmare radicalmente l'avversario, che cerca a sua volta, comprensibilmente,
di screditarla e ostacolarne in tutti i modi la pratica attuazione.
Essa diventa quindi ad un tempo strumento privilegiato di luce
nelle mani della Donna vestita di sole e frutto prezioso della lotta spirituale
che Lei stessa instancabilmente conduce contro il "padre della menzogna",
in questo tempo di confronto decisivo e finale fra i figli della Luce e i figli delle tenebre.
La Regina della Pace ha però indicato la strada della vittoria del suo Cuore Immacolato:
"Perciò, figlioli, pregate per avere la forza di realizzare ciò che vi dico.
Io sono con voi e vi amo" (25.1.1995).


Cari figli,...Desidero che ognuno di voi sia felice. La Regina della Pace


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Nel Giardino degli Angeli by Anna

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