I VIANELLA


I Vianella sono Wilma Goich ed Edoardo Vianello. La Goich, nata a Cairo Montenotte ma milanese di adozione, interprete negli anni '60 di brani di successo come Ho capito che ti amo (di Luigi Tenco, del quale interpreta anche Se stasera sono qui) e Le colline sono in fiore, nel 1967 sposa Edoardo Vianello, uno dei grandi protagonisti della canzone italiana dei primi anni '60, interprete di brani famosissimi come Abbronzatissima, I watussiGuarda come dondolo, Pinne, il fucile ed occhiali. Solo nel 1971 i due coniugi costituiscono un sodalizio anche artistico, col nome Vianella. Il duo ottiene un successo notevole grazie a brani in dialetto romanesco, come Semo gente de borgata, Fijo mio, La festa di Cristo Re. Semo gente de borgata ( brano scritto da Franco Califano e Marco Piacente) dopo il quarto posto nel Disco per l'estate, entra nella top ten dei 45 giri il 15 luglio 1972, rimanendovi sino a metà settembre. Anche l'album, tutto in romanesco, entra nella top ten dei 33 giri più venduti, per la soddisfazione dei Vianella che hanno nel frattempo fondato una propria etichetta, l'Apollo, attorno alla quale gravitarono personaggi come appunto Franco Califano, i Ricchi e poveri ma anche i giovani Renato Zero e Amedeo Minghi (il cui primo album uscì nel 1973 prodotto dall'Apollo) con cui ci fu un'interessante collaborazione, che si concretizzò oltre che in diversi brani (Vojo er canto de 'na canzone, Canto d'amore di Homeide) in un intero album, Homeide, sorta di album concept. Alla fine degli anni '70 sopravvengono lo scioglimento sia del matrimonio che del duo.

"Ogni volta che cantiamo insieme si ripete il miracolo. Io, Edoardo Vianello, ero praticamente finito, mi ero perfino convinto di aver perso ogni ispirazione. Mia moglie era ormai fuori dall'ambiente per via della maternità. Invece eccoci capiti dal pubblico, apprezzati, applauditi. D'accordo, questo successo l'abbiamo cercato, desiderato, però fa sempre un po' impressione sentirsi resuscitati. Accorgersi che lo stesso pubblico che t'aveva buttato a mare è lì davanti a te a battere le mani". 
(Edoardo Vianello, 1972)