Susanna Parigi

Il mondo descritto e cantato dal punto di vista femminile.

Toscana verace, fascino davvero notevole, Susanna ha una gran bella voce, una personalità molto forte e una vena poetica di sicuro impatto. Ama raccontare storie concrete ma anche ricche di spunti personali. 


"NON VOGLIO COMPRARE
VOGLIO SENTIRE
NON VOGLIO IL POTERE
VOGLIO AMORE
NON VOGLIO SUCCESSO
VOGLIO CANTARE AI GRILLI".

UNA VITA IN MUSICA

Nata a Firenze, si diploma in pianoforte al Conservatorio Cherubini della sua città. Studia poi canto moderno a Roma, canto lirico a Bologna, canto jazz a Milano da Tiziana Ghiglioni. Si perfeziona in elettronica alla scuola di Walter Savelli, studia fisarmonica e chitarra alla Green Music School, frequenta inoltre la scuola di teatro Quelli di Grock di Milano preparando interventi musicali per alcuni loro spettacoli come Molto rumore per nulla e La dodicesima notte. Il suo primo lavoro è stato nel gruppo RockLive di Fantastico. Sono seguiti due tour, uno di Riccardo Cocciante, La grande avventura, dove suonava pianoforte e tastiere, l’altro con Claudio Baglioni, Oltre, (pianoforte, tastiere, fisarmonica e canto). Ha lavorato inoltre all’album di Raf, Cannibali, e nella trasmissione Sognando, sognando, con Mino D’Amato, dove era “La voce del sogno”. E’ stata voce solista pop del gruppo Estro Italiano formato da baritono, una soprano e una cantante moderna insieme a un’orchestra sinfonica. Il suo primo disco come cantautrice, Susanna Parigi, esce per RTI Music nel 1996  ed è prodotto da Vince Tempera. Segue un periodo di silenzio e di ricerca per raggiungere un personale linguaggio musicale e letterario. Finalmente nel novembre 1999 esce il suo nuovo lavoro: Scomposta,  prodotto anch'esso da Vince Tempera per la Nuova Carish della Warner. Collabora ai testi il cantautore siciliano Kaballà. Dopo oltre 4 anni di attesa è da poco uscito un nuovo, bellissimo e commovente album, In differenze.

 

DISCOGRAFIA

SUSANNA PARIGI 
(1996) -
RTI MUSIC

Se amare è impossibile
I pensieri del fiore
Selina
Un pesce amò la luna...
Ti devo parlare
Last train home (Salomé)
Donne d'amore
Se io avessi un figlio
Se ti toccassi il cuore
Voglio che sia diverso
In punta di piedi
Sono fatta così (ma posso cambiare)
Rêverie


SCOMPOSTA
(1999) - CARISCH

Gli occhi che ci guardano
La decima porta
Il regalo
Tre passi indietro
Il doppio segreto
Amelia Earhart
Eresia d'amore
Zone di Confine
Scomposta
Il canto dell'amante
La decima porta

(così come è nata nella notte
del 16 luglio '98alle ore 2.30)

Gli occhi che ci guardano
(S.Parigi-Kaballà, S.Parigi)

Che la storia sia negli occhi
di ogni bimbo e un pianto sia
una ruga in piú
del mondo e di noi.

Che siano figli di altre madri
o siano figli senza un nome,
quanto costa, quanto ci costerá?
E se mai finirá.

Occhi grandi che ci guardano
in silenzio 
sono giorni e notti da,
da buttare via.

Occhi tristi che a vederli,
puoi sentirti testimone
compiacente di una follia.
Mi chiedo poi
cosa faró?

Che le lucciole dal cielo
stiano a fargli compagnia.
Che le spore dentro il vento
diano loro un fiore da portare via.
Che la pioggia li sorprenda,
li disseti e non li lasci soli mai.
Che la terra dissetandosi
li abbracci tutti come figli suoi.

E questa notte che non dormo,
questa notte sento addosso
sguardi che
che non scorderó,

che braccia intorno non ne hanno
e di carezze hanno bisogno
e sono qui,
e sono vicino a me
e io cosa farò?

Che le lucciole dal cielo
stiano a fargli compagnia.
Che le spore dentro il vento
diano loro un fiore da portare via.
Che la pioggia li sorprenda,
li disseti e non li lasci soli mai.
Che la terra dissetandosi
li abbracci tutti come figli suoi.

Che la pioggia li sorprenda,
li disseti e non li lasci soli mai.
Che la terra dissetandosi
li abbracci tutti come figli suoi.

"È tutto quello che vorrei con tutte le mie forze, che non esistesse più diversità tra l’essere bambini qui ed esserlo in qualche altra più sfortunata parte del mondo. Se un bambino piange e nessuno l’ascolta sento che è mio figlio, ovunque egli sia." (S.Parigi)


Il regalo
(S.Parigi-Kaballà, S.Parigi)

Attraverserò
il tempo
e chiuderò nelle mie mani
il tassello più prezioso
di un mosaico
che nessuno ha visto mai;
e poi ruberò
i colori
delle tele sconosciute,
Caravaggi senza storia,
te li consegnerò
dentro la tua città sepolta.

Spezzerò
d’amore
le catene
fammi sentire
la tua lingua che sa tagliare,
nella bocca attraversarmi,
le tue dita,
la vocale al grido aprirsi.
E poi soffierò
le sabbie dai deserti
soffierò
l’indifferenza dai tuoi sensi,
sull’inquietudine impolverata
che mi nascondi
per la paura di bruciarti.

E raggiungerò
scomposta
i bassifondi della tua noia,
le zone d’ombra e di follia,
e prenderò di te
quello che non è poesia.
Vieni insieme a me,
è l’alba,
sarà la fine della sete,
sarà trionfo dell’istinto,
il mio regalo;
il tuo sublime sfinimento.

Spezzerò
d’amore
le catene
fammi sentire
la tua lingua che sa tagliare,
nella bocca attraversarmi,
le tue dita,
la vocale al grido aprirsi.
E poi soffierò
le sabbie dai deserti
soffierò
l’indifferenza dai tuoi sensi,
sull’inquietudine impolverata
che mi nascondi
per la paura di bruciarti.

Vieni insieme a me,
è l'alba,
sarà la fine della sete,
sarà trionfo dell’istinto,
il mio regalo.



"È solo una piccola parte di quello che vorrei regalare a chi mi ha reso possibile amare. Ma non esiste dono abbastanza prezioso. Cosa può valere di più del rigenerarsi, del risentirsi ancora in ogni assopito angolo del corpo, in una parola del rinascere?" (S.Parigi)


Il doppio segreto
(S.Parigi-Kaballà, S.Parigi)

E un archeologo dal cuore buono
scriverà su fogli di papiro
che la storia è solo inganno.

C’era un tempo in cui
il lato in ombra delle cose
era un doppio segreto.
Tutto avevo un ritmo,
un movimento di galassie
prima che la storia iniziasse.

C’era tempo d’inventare,
era prima del rumore,
era un moto naturale.

Io ho ricordi lontani di canti e profumi,
io ho ricordi lontani di remi e di funi.
Io so di antiche foreste, ferite innocenze,
io ho ricordi lontani di fuochi e furori io ho.

E ci sarà un tempo
dove l’ombra delle cose
forse sarà un doppio segreto.
Tutto avrà un suo ritmo,
sarà vuoto di memoria
dopo l’inganno della storia.

Sarà l’arte dell’istinto
un amore senza tempo,
un vivere scomposto.

lo ho ricordi lontani di canti e profumi,
io ho ricordi lontani di remi e di funi.
Io so di antiche foreste, ferite innocenze,
io ho ricordi lontani di fuochi e furori io ho.

E un archeologo dal cuore buono
scriverà su fogli di papiro
un libro su di un tempo amaro;
un tempo di parole vuote,
senza segreti da scoprire,
un tempo da dimenticare.

lo ho ricordi lontani di canti e profumi,
io ho ricordi lontani di remi e di funi.
lo so di antiche foreste, ferite innocenze,
io ho ricordi lontani di fuochi e furori io ho.



"La storia è solo narrazione. Anche la storia del nostro tempo verrà conosciuta nel futuro per come è descritta da alcuni. Ma qual’è la vera storia? E cosa ne sarebbe stato per esempio della storia se si fosse sviluppata sul pensiero femminile invece che su quello maschile? Sarebbe potuto esistere un moto più naturale per l’evoluzione, un moto che rispettasse i ritmi, il canto, gli istinti, i silenzi e i segreti che rappresentano la nostra prima casa?" (S.Parigi)


Eresia d'amore
(S.Parigi-Kaballà S.Parigi)

Che cos’è che non mi fa dormire,
che cos’è questa profonda inquietudine
che si deposita sul mio cuore
incrostandolo.

Posso dire che mi avete dato
quelle che per altre donne sono
intermittenti illusioni di,
di amaro fascino velate,
impossibili.

Trovare gli occhi che volevo,
sentire mani che cercavo,
entrarci col pensiero e il corpo.
e mescolarci e trasformarci insieme
in un perfetto amore.

Amore di cui non ho mai scritto,
voglio parole nuove
da potervi dedicare.
Amore contieni nelle tue mani
le mie gambe di bambina
e se le apro così ti vedo.
Ma questa piccola differenza
che per gli altri è male,
questo addormentarsi in tre
è un eresia d’amore.

Ma chi è che stabilisce il senso
chi condanna questo dolce istinto,
il suo spirito libero!
Innocenza e dannazione
che si uniscono.

Sentire mani che cercavo
disordinare i miei pensieri,
e poi dividersi il mio corpo
e mescolarci trasformando il seme
in un perfetto amore.

Amore di cui non ho mai scritto,
voglio parole nuove
da potervi dedicare.
Amore contengo nelle mie mani
le tue lacrime di latte,
sanno di sale
che brucia il cuore.
Le tue lacrime di latte,
sanno di sale
perché addormentarsi in tre
è un’eresia d’amore.



"Storia di un amore a tre in bilico tra sogno e realtà." (S.Parigi)


Scomposta
(S.Parigi-Kaballà, S.Parigi)

Datemi un amore pazzesco,
un amore senza via di scampo,
datemi dei peccati
da raccontare all’inferno.
Come un percorso obbligato,
come fosse ferro e calamita,
come scivolare scomposta
dopo una salita,
io che ero,
ero perfetta davvero.

IO ERO, IO ERO, IO ERO.
IO ERO, IO ERO, IO ERO.

La serratura si è rotta,
la mia porta sbatte aperta,
se passa una tiepida brezza
voglio una tempesta.
Datemi antiche preghiere,
un tempio da violare.
Non voglio prendere, comprare e vendere,
e scelgo fino in fondo
un vivere scomposto e
sentire, sentire davvero.

IO ERO, IO ERO, IO ERO.
IO ERO, IO ERO, IO ERO.

Come un poeta ubriaco,
come un disegno senza traccia,
voglio cadere da sola
e sollevarmi con grazia.

Datemi antiche preghiere,
un tempio da violare.
Non voglio prendere, comprare e vendere,
e scelgo fino in fondo
un vivere scomposto e
sentire, sentire davvero.

IO ERO, IO ERO, IO ERO.
IO ERO, IO ERO, IO ERO.

... è solo un percorso obbligato
un amore senza via di scampo
voglio scivolare scomposta.



"L’IO ERO dell’inciso è il riconoscre che quando si cresce si perde inevitabilmente qualcosa, per esempio la perfezione, è bello però, con cicatrici e cerotti, esplorare le possibili strade fuori e dentro di noi." (S.Parigi)




La decima porta
(S.Parigi)

Sarò cibo per te
perché tu abbia
incontenibile fame di me.
Sarò profumo per te
per entrarti dentro
fino ai pensieri.
Sarò il bene supremo per te
per darti la soddisfazione
di corrompermi
Sarò la decima porta per te
perché,
per darti tempo amore,
mi riempirai di rose,
e mi sussurrerai.

Sarò sorella per te
perché tu abbia un amore
incestuoso con me.
Sarò grotta per te
per accogliere
il tuo caldo fiume.
Sarò fine di un sogno per te,
quel sogno anche un po’ infantile
di esser buono e
sarò il nemico che lotta con te,
sarò,
per farmi uccidere
da questo amore che
di spalle colpirà.

Io sarò un incanto segreto,
un fiume di lava
che scioglie il tuo gelo;
io sarò un rifugio segreto,
un posto speciale,
una nicchia di cielo;
io sarò, io...

Sarò la mano per te,
l’adolescente mano
del tuo piacere.
Sarò uomo per te
per poterti entrare
fino ai pensieri.
Sarò dolce bilancia per te
di quanto pesa il desiderio
di sentirmi e
sarò la lingua che arpeggia su te
sarò
come su corde tese,
sulle tue vene roche,
come una musica.

Io sarò un incanto segreto,
un fiume di lava
che scioglie il tuo gelo;
io sarò un rifugio segreto,
un posto speciale,
una nicchia di cielo;
io sarò, io....

Sarò dolce bilancia per te
di quanto pesa il desiderio
di sentirmi e
Sarò la lingua che arpeggia su te
sarò,
come su corde tese,
sulle tue vene roche,
come una musica.



"Apollinaire scrisse una poesia sulle nove porte di Madeleine, la sua donna. A voi immaginare quali fossero. Io ho osato sognare una decima porta, una porta forse più preziosa delle altre nove fisiche descritte da Apollinaire. La decima porta quasi impossibile è quella dell’amore incondizionato, talmente ricco di fantasia da essere mutevole ogni giorno. Lasciatemi fantasticare di avere la possibilità della metamorfosi, per poter divenire sorella, amante, profumo, uomo, cibo, amico, sonno e tutto quello che è la necessità vitale per la persona che amo." (S.Parigi)


Tre passi indietro 
(S.Parigi-Kaballà, S.Parigi)

Vivo così
tre passi indietro e
non devo mai parlare.
Seguo così
tre passi indietro
un uomo che
non riesco ad amare.

Ma qui è così
e obbedire è legge,
nascere donna è male.
Ma io così
sono diversa e
e non mi so adattare.

Tre passi indietro è la mia vita,
tre passi indietro vorrei fare
per scappare per trovare
uno via d'uscita,
per cambiare e poi pensare
che non è finita.

Vivo così
cerchiando i giorni che
che sono da buttare,
perché così
sono bestemmie che
bisogna ricordare.

Tre passi indietro è la mia vita,
tre passi indietro vorrei fare
per scappare per trovare
una via d’uscita,
per cambiare e poi pensare
che non è finita.

Ma non so che cosa fare,
non so proprio dove andare,
dentro il cuore del Giappone
sono un punto di dolore,
sono voce chiusa dentro
una lacrima del mondo.

Vivo così
faccio l’amore ma
non riesco mai a volare
e penso che
inaridirsi è
è peggio che soffrire.

Tre passi indietro è la mia vita,
tre passi indietro vorrei fare
per scappare per trovare
una via d’uscita,
per cambiare e poi pensare
che non è finita.

Ma non so che cosa fare,
non so proprio dove andare,
dentro il cuore del Giappone
sono un punto di dolore,
sono voce chiusa dentro
una lacrima del mondo.

Tre passi indietro è la mia vita,
tre passi indietro vorrei fare
per scappare per trovare
una via d’uscita,
per cambiare e poi pensare
che non è finita.



"In alcune zone del Giappone persiste una tradizione. Le donne dovrebbero camminare tre passi indietro all’uomo e dovrebbero usare un linguaggio diverso da quello maschile. La vita delle donne giapponesi è scissa. Fino al matrimonio assaporano la leggerezza della libertà, ma una volta sposate devono vivere in funzione del marito che spesso non è l’uomo che amano. Certo, questi sono estremi di civiltà molto diversa dalla nostra ma credo che senzazioni simili possano provarle ancora oggi molte donne, anche italiane. La senzazione di un amore che non appaga, di un lavoro alienante non voluto ma accettato, la sensazione di non essere quello che si vorrebbe per secolare abitudine alla paura, alla sopportazione, alla sofferenza." (S.Parigi)


Amelia Earhart
(S.Parigi-Kaballà, S.Parigi)

Sopra scogliere, mari, in punta di ali.
Lei volava, lei volava,
fianco di luna, in alto, regina del cielo.

Se per caso vivi
nell'attesa chiusa
dietro le tende, sempre,
e abbassi i tuoi occhi e dormi;
e vorresti ancora
respirare aria,
pensa ad Amelia, al suo giorno di gloria.
Pensa che lei sparì,
un attimo e sparì,
e per arrampicarsi su
lei bruciò le sue giovani ali in volo.

Lei volava, lei volava,
sopra gli oceani e sciami di coralli.
Lei volava, lei volava,
sola nel vento, soffio, orecchio del cielo.
Se per caso
la tua vita
è fuori moda
come i giornali
del giorno prima.
Se per caso vivi
nella tua paura
pensa ad Amelia,
al suo giorno di gloria.
Pensa dove sarà,
in quale dio sarà,
che per arrampicarti su
puoi bruciarti le ali
ma intanto vola.

Lei volava, lei volava,
sopra scogliere, mari, in punta di ali.
Lei volava, lei volava,
sola nel vento, pellegrina del cielo.
Pensa dove sarà,
in quale dio sarà,
che per arrampicarti su
puoi bruciarti le ali
ma intanto vola.



"La sua storia è straordinaria. Era un’aviatrice degli anni trenta ed è morta inseguendo il sogno di trasvolare l’Atlantico. Il suo amore quasi carnale verso il cielo si avvicina molto alle altre donne d’amore di cui ho scritto in questo album". (S.Parigi)


Zone di confine
(S.Parigi-Kaballà, S.Parigi)

Trecce carbone e i tuoi occhi
così timidi, così timidi.
Spari e silenzi sempre tu
sempre di notte così

Iah
bella di Dio, prega per noi
peccatori qui, ora
e sempre mentre dici sì.

Zone di guerra, zone di confine,
cammini ai bordi, di giorni a perdere.
ln quale immenso fango vive,
vive il tuo corpo
per quanti libri
si arrenderà.

Iah
bella di Dio, prega per noi
peccatori qui, ora
e sempre mentre dici sì.

Cambiano i confini,
cambiano i mercanti al tempio
cambia il nome di Dio,
cambia chi tocca il mondo,
cambiano le stelle sopra le divise
mentre dici si;

Iah
bella di Dio, prega per noi
peccatori qui, ora
e sempre mentre dici sì.

Dicono che non è peccato
se vendi amore senza piacere;
Dicono sia facile vita ma sono macerie,
intime frane per te.

lah
bella di Dio, prega per noi
peccatori qui, ora
e sempre mentre dici si.

Cambiano i confini
cambiano i mercanti al tempio,
cambia il nome di Dio,
cambia chi tocca il fondo,
cambiano le stelle sopra le divise
mentre dici si.

Nina
Lijepa od Boga
moli za nas
griješnike ssda i
uvijek kad izutiš da.

Nina
bella di Dio, prega per noi
peccatori qui, ora
e sempre mentre dici si.



"Una ragazza croata, durante la guerra civile che insanguinava Sarajevo, a sedici anni si prostituiva per pagarsi gli studi. Le ho dedicato uno dei pezzi più delicati che io abbia mai scritto." (S.Parigi)


Il canto dell'amante
(musiche di S.Parigi, testo liberamente ispirato da 
“La Dodicesima Notte” di W.Shakespeare)


Vieni, vieni da me, o morte,
e sia la bara il miele
che spegne l’alito di una triste sorte.
Morto son io per mano
di una donna di fiele,
sul mio bianco sudario
fronde di tasso spargete.

Mai ci fu amante così
sceso più in basso di me,
più di me fedele.

Neppure un fiore,
neanche un fiore profumato,
spargete sulla mia nera fossa.
Neppure un amico,
neanche un amico sfortunato
venga a salutar
le mie povere ossa.

E risparmiate mille e mille sospiri
e deponetemi lì
in un luogo nascosto così
che nessun amante infelice
ne ritrovi il posto
e lì versare lacrime e deliri



"Il giullare canta ne "La dodicesima notte” di W. Shakespeare, per dar voce al dolore di un uomo che ama disperatamente senza essere corrisposto..." (S.Parigi)


 

È uscito il nuovo album di Susanna Parigi.

IN DIFFERENZE
(2004) - SETTE OTTAVI

Opera buffa
La fatica e la pazienza
Amada
Più grandi di Dio
In differenze
Una porta nel tempo
Amore che m'invita
Di spazio perfetto
False
Dall'anima al corpo
Una stagione all'inferno
42,3%

La valigia che lasci
Cinì cinì